PescaSubacquea.net › Forum › La community del pescatore subacqueo › Aula Magna › Nicola Riolo vende i suoi waipoints
- Questo topic ha 48 risposte, 27 partecipanti ed è stato aggiornato l'ultima volta 14 anni, 6 mesi fa da candidoshark.
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15 Settembre 2009 alle 13:19 #3535candidosharkPartecipante
ciao a tutti
ieri girovagando su internete ho visitato il sito della SDIVE di Nicola Riolo e mi ha colpito non poco il fatto che un campione del genere alle porte del campionato di prima categoria che si svolgerà a Marsala al Biscione , metta in vendita 70 waipoints di quella zona dove dovranno confrontarsi gli attleti….al prezzo simbolico (secondo Riolo) di 5 euro per punto per un totale di 350 euro
ora premesso che secondo me ad ogni attleta non debba essere consentito di preparare il campo gara con l’aiuto di persone del posto , che dietro remunerazione indicano agli atleti dove trovare delle buone zone ….. perchè così facendo si snatura una competizione agonistica
come si può merficare in questo modo anni di vita spesi per il mare in questo modo?
Poi ha redatto un enciclopedia con 7000 waipoints , ora mi chiedo quanto costerà un operà del genere (35000 euro?) bo?
per non parlare dei prezzi praticati dalla SDIVE che sembrano di un altro pianeta , ogni articolo riporta le diciture”campione d’italia…” “campione diqua…o dila” non credo che queste diciture possano giustificare un prezzo così elevato
voi cosa ne pensate?15 Settembre 2009 alle 13:29 #146375MaxModeratore@candidoshark wrote:
ciao a tutti
ieri girovagando su internete ho visitato il sito della SDIVE di Nicola Riolo e mi ha colpito non poco il fatto che un campione del genere alle porte del campionato di prima categoria che si svolgerà a Marsala al Biscione , metta in vendita 70 waipoints di quella zona dove dovranno confrontarsi gli attleti….al prezzo simbolico (secondo Riolo) di 5 euro per punto per un totale di 350 euro
ora premesso che secondo me ad ogni attleta non debba essere consentito di preparare il campo gara con l’aiuto di persone del posto , che dietro remunerazione indicano agli atleti dove trovare delle buone zone ….. perchè così facendo si snatura una competizione agonisticacome si può merficare in questo modo anni di vita spesi per il mare in questo modo?
Poi ha redatto un enciclopedia con 7000 waipoints , ora mi chiedo quanto costerà un operà del genere (35000 euro?) bo?
per non parlare dei prezzi praticati dalla SDIVE che sembrano di un altro pianeta , ogni articolo riporta le diciture”campione d’italia…” “campione diqua…o dila” non credo che queste diciture possano giustificare un prezzo così elevato
voi cosa ne pensate?Tu mi parli di “snaturare” una competizione agonistica di pesca sub….io invece ti chiedo: qual’è la natura di una gara di pescasub?
Io sono e sarò sempre contrario alle gare di pescasub per tante ragioni, non ultime la distruzione che provoca una gara perchè è ammessa la cattura di pesci di piccola taglia solo per fare punteggio, pesci che diversamente in altre situazioni non verrebbero sparate.
Ne abbiamo gia parlato in un altro topic diverso tempo fa, ma per me le gare di pescasub sono proprio out!!!!!15 Settembre 2009 alle 13:32 #146376PalermoinSubPartecipantesapevo di questo “libro” di nicola, mio concittadino, il prezzo si aggira nell’ordine dei 5000 € 😉
impensabile una cosa del genere!15 Settembre 2009 alle 13:34 #146377Fulvio57PartecipantePiuttosto triste, se la notizia è vera. Non c’è limite al cattivo gusto.
15 Settembre 2009 alle 13:47 #146378Capitan SimonPartecipanteVendere la madre o l’anima al diavolo, piuttosto, non sarebbe stato meglio?!?!?!? 😐 👿 😈
Quoto al 200% Max, non comprendo a priori la natura “sportiva” di una competizione improntata sull’ammazzare i pesci, fine a se stessa… 😐
Figuriamoci poi se ci si mettono di mezzo i soldi… 👿 😈Certo che in questo modo, se prevale la vittoria a tutti i costi, anche economici e il desiderio di guadagnare e mercificare, sarà sempre più dura riabilitare l’immagine del pescasub come amante del mare, di fronte all’opinione pubblica!!!
Ah, povera poesia dello stare sotto il mare, tra i fondali… 🙁
15 Settembre 2009 alle 13:54 #146379spigolaPartecipanteSon rimasto di c….! 😯
15 Settembre 2009 alle 13:55 #146380candidosharkPartecipante@Max wrote:
@candidoshark wrote:
ciao a tutti
ieri girovagando su internete ho visitato il sito della SDIVE di Nicola Riolo e mi ha colpito non poco il fatto che un campione del genere alle porte del campionato di prima categoria che si svolgerà a Marsala al Biscione , metta in vendita 70 waipoints di quella zona dove dovranno confrontarsi gli attleti….al prezzo simbolico (secondo Riolo) di 5 euro per punto per un totale di 350 euro
ora premesso che secondo me ad ogni attleta non debba essere consentito di preparare il campo gara con l’aiuto di persone del posto , che dietro remunerazione indicano agli atleti dove trovare delle buone zone ….. perchè così facendo si snatura una competizione agonisticacome si può merficare in questo modo anni di vita spesi per il mare in questo modo?
Poi ha redatto un enciclopedia con 7000 waipoints , ora mi chiedo quanto costerà un operà del genere (35000 euro?) bo?
per non parlare dei prezzi praticati dalla SDIVE che sembrano di un altro pianeta , ogni articolo riporta le diciture”campione d’italia…” “campione diqua…o dila” non credo che queste diciture possano giustificare un prezzo così elevato
voi cosa ne pensate?Tu mi parli di “snaturare” una competizione agonistica di pesca sub….io invece ti chiedo: qual’è la natura di una gara di pescasub?
Io sono e sarò sempre contrario alle gare di pescasub per tante ragioni, non ultime la distruzione che provoca una gara perchè è ammessa la cattura di pesci di piccola taglia solo per fare punteggio, pesci che diversamente in altre situazioni non verrebbero sparate.
Ne abbiamo gia parlato in un altro topic diverso tempo fa, ma per me le gare di pescasub sono proprio out!!!!!anche io come te non condivido le gare di pescasub
credo che da sempre l’essere umano sia attratto dalla competizione su ogni fronte è la nostra natura forse qualcuno più di altri sente di doversi misurarre con altri individui per fare emergere le sue doti o capacità venatorie
però quando parlo di snaturare parlo del fatto che ogni atleta debba preparare la gara contando solo ed esclusivamente sulle proprie capacità e mezzi……15 Settembre 2009 alle 14:29 #146381apneaemotionPartecipanteah seee… il grande campione!
come se gli altri pescasub avessero bisogno dei suoi consigli per pescare… 🙁
per come la presenta, quest’ enciclopedia sembra che presenti tutto il sapere umano sulla pesca in apnea.
Giorgio Dapiran sembra appartenere a un altro mondo in confronto a riolo.
L’ uno con un video di 31 euro sa migliorare qualsiasi pescasub e mette il suo tempo a disposizione di tutti, l’altro ne vuole 5000 per tane che magari vuote 🙁
boh…15 Settembre 2009 alle 16:27 #146382BeliaLPartecipantesecondo me è un emrita por**ta 😕
15 Settembre 2009 alle 16:42 #146383sub1Partecipante@Max wrote:
@candidoshark wrote:
ciao a tutti
ieri girovagando su internete ho visitato il sito della SDIVE di Nicola Riolo e mi ha colpito non poco il fatto che un campione del genere alle porte del campionato di prima categoria che si svolgerà a Marsala al Biscione , metta in vendita 70 waipoints di quella zona dove dovranno confrontarsi gli attleti….al prezzo simbolico (secondo Riolo) di 5 euro per punto per un totale di 350 euro
ora premesso che secondo me ad ogni attleta non debba essere consentito di preparare il campo gara con l’aiuto di persone del posto , che dietro remunerazione indicano agli atleti dove trovare delle buone zone ….. perchè così facendo si snatura una competizione agonisticacome si può merficare in questo modo anni di vita spesi per il mare in questo modo?
Poi ha redatto un enciclopedia con 7000 waipoints , ora mi chiedo quanto costerà un operà del genere (35000 euro?) bo?
per non parlare dei prezzi praticati dalla SDIVE che sembrano di un altro pianeta , ogni articolo riporta le diciture”campione d’italia…” “campione diqua…o dila” non credo che queste diciture possano giustificare un prezzo così elevato
voi cosa ne pensate?Tu mi parli di “snaturare” una competizione agonistica di pesca sub….io invece ti chiedo: qual’è la natura di una gara di pescasub?
Io sono e sarò sempre contrario alle gare di pescasub per tante ragioni, non ultime la distruzione che provoca una gara perchè è ammessa la cattura di pesci di piccola taglia solo per fare punteggio, pesci che diversamente in altre situazioni non verrebbero sparate.
Ne abbiamo gia parlato in un altro topic diverso tempo fa, ma per me le gare di pescasub sono proprio out!!!!!max,scusami,ma io sapevo il contrario,cioe’che i piccoli pesci,non so’sotto quale peso,nemmeno li contano,devono avere un peso specifico a salire..
Per quanto riguarda il fatto,di prepararsi il terreno,bu’che dire,da lato spettatore non sono daccordo,ma se fossi un campione come lui??bu’sarebbe da pensare,come si suol dire ogniuno tira il suo carretto…
(qui da noi si dice se sei fesso ti stai a casa).15 Settembre 2009 alle 16:45 #146384LefaPartecipanteLa crisi ha colpito ovunque….poveri mari.
15 Settembre 2009 alle 17:22 #146385GiannimambaPartecipantenella gare di selezione e di I categoria, il peso minimo per il pesce bianco è fissato in gr 400. Tutte le specie di serpenti sono a coefficiente fisso mentre sono esclusi molluschi e cernia.
Che Nicola avesse messo in vendita i waypoint è una storia risalente ad almeno un triennio fa. Cmq non mi scandalizzerei più di tanto in quanto per trovare quegli spot di pesca chissà quante ore avrà passato in mare scanfagliando e facendo paperino.
Le gare, amici miei, anche se non condivise da molti, sono necessarie. Se non ci fossero gli atleti delle varie case produttrici che testano e fanno apportare modifche alle attrezzature chi lo farebbe al loro posto? Pensate quanto verrebbe a costare un tester ufficiale, senza contare che ogni singola attrezzatura viene testata in mare per mesi prima di immetterla sul mercato…..
15 Settembre 2009 alle 17:37 #146386Fabione17Partecipante@Max wrote:
@candidoshark wrote:
ciao a tutti
ieri girovagando su internete ho visitato il sito della SDIVE di Nicola Riolo e mi ha colpito non poco il fatto che un campione del genere alle porte del campionato di prima categoria che si svolgerà a Marsala al Biscione , metta in vendita 70 waipoints di quella zona dove dovranno confrontarsi gli attleti….al prezzo simbolico (secondo Riolo) di 5 euro per punto per un totale di 350 euro
ora premesso che secondo me ad ogni attleta non debba essere consentito di preparare il campo gara con l’aiuto di persone del posto , che dietro remunerazione indicano agli atleti dove trovare delle buone zone ….. perchè così facendo si snatura una competizione agonisticacome si può merficare in questo modo anni di vita spesi per il mare in questo modo?
Poi ha redatto un enciclopedia con 7000 waipoints , ora mi chiedo quanto costerà un operà del genere (35000 euro?) bo?
per non parlare dei prezzi praticati dalla SDIVE che sembrano di un altro pianeta , ogni articolo riporta le diciture”campione d’italia…” “campione diqua…o dila” non credo che queste diciture possano giustificare un prezzo così elevato
voi cosa ne pensate?Tu mi parli di “snaturare” una competizione agonistica di pesca sub….io invece ti chiedo: qual’è la natura di una gara di pescasub?
Io sono e sarò sempre contrario alle gare di pescasub per tante ragioni, non ultime la distruzione che provoca una gara perchè è ammessa la cattura di pesci di piccola taglia solo per fare punteggio, pesci che diversamente in altre situazioni non verrebbero sparate.
Ne abbiamo gia parlato in un altro topic diverso tempo fa, ma per me le gare di pescasub sono proprio out!!!!!quoto!!!!
15 Settembre 2009 alle 20:04 #146387LefaPartecipante@Giannimamba wrote:
Le gare, amici miei, anche se non condivise da molti, sono necessarie. Se non ci fossero gli atleti delle varie case produttrici che testano e fanno apportare modifche alle attrezzature chi lo farebbe al loro posto? Pensate quanto verrebbe a costare un tester ufficiale, senza contare che ogni singola attrezzatura viene testata in mare per mesi prima di immetterla sul mercato…..
Con quello che costano le armi che producono potrebbero fare i test in camera del vento per quanto ne so.
Non vedo questo legame inscindibile fra progresso e gare, non si tratta di prestigio ma di soldi, la competizione del settore è focalizzata a vendere non a vincere gare, si andrebbe avanti anche senza competizioni.15 Settembre 2009 alle 20:29 #146388GiannimambaPartecipanteNon sarebbe la stessa e ti faccio un esempio:
Giannimamba è tester ufficiale della casa “X”, redige una recensione su un nuovo fucile;
Nicola Riolo 6 volte campione italiano e di tanti altri titoli, testa anch’egli un nuovo fucile;
Secondo te quale fucile sarà venduto maggiormente?
😆 -
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