- Questo topic ha 60 risposte, 26 partecipanti ed è stato aggiornato l'ultima volta 13 anni, 7 mesi fa da
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Come da titolo spiegate ciò che va bene e ciò che bisogna modificare secondo voi all’interno delle AMP…il tema è molto vario e attuale…a voi la parola…
@Marcoz wrote:
ciò che non va bene nelle amp e che noi non possiamo pescare.
oltre a questo, credo che dovrebbero fare delle tessere per coloro che vogliono pescare anche perche i pescherecci passano la notte lasciano le reti e la mattina presto le ritirano!!! e piu controlli per loro e nn per noi come molti dicono!!! :gib: :gib:
@Majin GinGre wrote:
andrebbero fatte a rotazione, girare le amp a un ritmo di 3-4 anni!!!
Straquoto, peccato che certe idee non vengano ai luminari che le creano 👿
@Majin GinGre wrote:
andrebbero fatte a rotazione, girare le amp a un ritmo di 3-4 anni!!!
Quoto, ed è ciò che ho sempre sostenuto anche in altri post.
Avere delle zone in cui è vietata la pesca per sempre non serve ad un granchè se non a far ripopolare solo quel tratto di mare. A mio giudizio andrebbero chiuse delle determinate zone di mare per un periodo di circa 4/5 anni per poi riaprirle e chiuderne altre. Ovvio è che dal momento in cui si riaprono le vecchie AMP ci dovrebbe essere un serrato controllo (utopia ?? ) sul limite di pesce massimo pescabile, perchè sarebbe troppo facile fare strage di pesce non abituato a vedere pescatori 🙄Cambiare coloro che le istituiscono,il più delle volte persone che il
mare lo vivono solo dall’ombrellone, farle meno estese in modo da
essere più controllate e a rotazione….Per me le AMP potrebbero anche non esistere se si facessero più controlli sulla pesca di professione..
Io pesco in una zona dove pesce ne gira (e qualche volta lo pesco pure) nonostante in una battuta di pesca mi capiti di incontrare in media 3 reti lunghe (ovviamente nel sottocosta e ben nascoste)..Circa un anno fa mi presi la briga di scrivere alla Capitaneria di porto più vicina segnalando la cosa e chiedendo come mi dovevo comportare per avvisare le autorità competenti nel caso di reti abusive..
Beh.. sto ancora aspettando la risposta..Per me basterebbe mettere fine a queste cose, aggiungendo magari più controlli per quei bracconieri che pescano con le bombole o di notte (e putroppo ce ne sono tanti)..
Si avrebbe certamente una ricrescita più lenta.. ma si avrebbe anche un risparmio notevole semplicemente dirottando parte dei finanziamenti che ricevono le AMP al potenziamento delle forze dell’ordine..
@Majin GinGre wrote:
andrebbero fatte a rotazione, girare le amp a un ritmo di 3-4 anni!!!
quoto!!ma purtroppo per interesse o per teste di ca**o non le fanno e penso che mai le faranno..
io credo che di interessi ce ne siano pochi dietro, “forse” non capiscono un caz.o
che assegna le zone AMPSecondo me certe zone di mare è anche giusto che vengano tutelate, ma dovrebbe essere vietata a quel punto ogni forma di pesca. Trovo ridicolo che si possa fare pesca sportiva e non pesca sub e che la nostra categoria debba sempre essere bistrattata. Siamo gli unici che nel mare possiamo selezionare le nostre prede ed evitare i pesci sotto-taglia. Le AMP in un territorio sono sicuramente una grande risorsa sia per attrazione turistica, sia perché consentono a tante persone di poter lavorare per mantenere l’AMP. Ma se si facesse una legge (come molti hanno proposto) facendole ruotare ogni paio d’anni sarebbe l’ideale. E nelle zone che non sono AMP, bisogna controllarle seriamente ogni periodo dell’anno. Come diceva Alessandro V. nella nostra zona purtroppo è pieno di reti nascoste e non c’è la volontà di toglierle e di fare casino a chi le mette. Nell’ultima pescata si sono avvicinati i proprietari di una di queste reti nascoste che tranquillamente l’hanno controllata alla luce del sole e oltretutto guardavano pure me e Alessandro che eravamo li vicino a volte non prendessimo qualcosa, come se ci importasse di rischiare di impigliarci per rubargli qualche cefalo di 100 grammi che si era impigliato. Dopo che l’hanno controllata l’hanno mollata di nuovo li senza il minimo problema. Se la capitaneria si mettesse in testa di lavorare seriamente su questi casi soprattutto e sui bombolari o sui pescatori notturni, sono convinto che in certe zone si potrebbe anche non fare AMP. In altre invece farla a rotazione e come diceva Max controlli severissimi alla riapertura.
@Salvoct90 wrote:
Posso sapere cos’è AMP ^^’ …. tutti ne parlate io sono un pò ignorante 😳
Area Marina Protetta.
Il discorso è impegnativo se si vuole affrontare seriamente.
Secondo me i punti salienti sono il potenziamento dei controlli da parte delle capitanerie sul bracconaggio e la pesca professionale, affiancando magari , come succede nei parchi delle “guardie ecologiche”, e la rotazione.Per quanto ci riguarda come PIA (salvo, PIA = Pescatori In Apnea 😀 ) , cosa già detta e stradetta, l’equiparazione ai cannisti, se si decide che i cannisti possono pescare in zona C, dobbiamo poterlo fare anche noi. MA finchè non ci saranno dei dati certi sull’incidenza della Pesca in apnea, nessuno muoverà un dito.
Secondo me bisogna migliorare tutta la situazione degli stock ittici Italiani, se la professione e il mondo dei dilettanti fossero regolamentati in maniera coerente, ma soprattutto se coloro che sfruttano il mare lo facessere in maniera sostenibile non ci sarebbe bisogno di istituire AMP.
Non sopporto la solita cantilena de: se ci vanno i “cannisti” ci andiamo anche noi, AMP chiuse a tutti, le AMP servono, di pesci non ce ne sono!
Se proprio vogliono fare gli incoerenti, permetterei la sola pesca sportiva nella Aree marine Protette (la pesca sportiva è quella disciplina dove non si uccide nulla, catch and release per intenderci).
Per non peggiorare la situazione comincerei a regolamentare meglio le aree dove è ancora possibile pescare (altrimenti, fra qualche anno, anche quelle (giustamente) diventeranno AMP) e cominciare a fare controlli seri in mare, come franno i cugini d’oltralpe.
La soluzione Francese delle riserve a rotazione potrebbe essere un modo per dare solievo ad altre parti di costa, ma non può prescindere un regolamento coerente ed efficace per sostenre la ripresa innescata dall’AMP.
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