CLIP spettacolare del tiro del SABER 100

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  • #124478
    bludive
    Partecipante

    @luciano.garibbo wrote:

    Ne approfitto per muovere una piccola critica, quando parla degli arbageppetti come suoi diretti concorrenti …escludendo coloro che vendono,

    Mi riallaccio al mio post e a questa osservazione:
    il primo metodo di valutazione dovrebbe essere quello di acquistare da ditte che esistono come tali anche fiscalmente

    è facile controllare qui: http://www.registroimprese.it/” onclick=”window.open(this.href);return false;
    ho l’impressione che, dando un’occhiata, molti dei nomi famosi saltati fuori negli ultimi anni riservano sorprese…… 😆

    #124479
    Lefa
    Partecipante

    Riquoto bludive, è simpatico controllare le radici aziendali.
    Io sono iscritto a un servizio collegato a Unioncamere che uso per le Analisi Fondamentali (mi accupo di finanza), se non fosse che scaricare un bilancio societario (strumento di valutazione di libero accesso) mi costa circa 6€ senza contare l’iscrizione al servizio e che per fare un’analisi di bilancio di una società  servono i libri di 5 anni passati (anche se fossero prese in analisi le principali 20 aziende verrebe intorno ai 600€) , farei un’analisi completa sullo scenario dei produttori pescasub facendo i conti in tasca a tutti :mrgreen: paragonando le entrate ai prodotti che offrono.
    Sono curiosissimo di vedere il consolidato della Omer dopo la riacquisizione di Spora fra un anno, dopo tutte le risorse che spende in pubblicità .

    #124480
    giodap
    Partecipante

    E’ nelle aspettative di tutti i giornalisti e gli scrittori in generale, che il lettore apprezzi il succo del discorso e non si fissi su particolari insignificanti nel contesto dell’argomento trattato.
    Il lettore però non è solo un individuo razionale, ma è anche emotivo e ci sta che su certi riferimenti abbia un po’ la di “coda di paglia”…
    Allora entro nel merito di alcune obiezioni.

    Lo studente di ingegneria: se ti inserirai in un settore produttivo dovrai imparare a stilare i costi di produzione; tra le componenti principali di questi costi c’è il costo della mano d’opera (per uno jedi, 6 h che mi sono retribuito a 20 euro l’ora) il costo della materia prima e/o dei semilavorati (attualmente io fornisco lo Jedi di tutto ciò che necessario per la pesca , tranne la sagola che ho visto ognuno preferisce scegliere e montare personalmente) mi costano 160 euro circa, non entro nel merito delle spese generali, di prototipazione, di collaudo, nonché lo studio e il progetto che su piccole quantità  vendute ha una forte influenza. Come faccio a vendere uno Jedi a 150 euro come ti auguri?
    Quando avrai, se ti capiterà , la responsabilità  di una azienda e ti troverai dall’altra parte del bancone, capirai la dura legge dei costi di produzione.

    Gli arbageppetti: lo sono stato io per primo, insoddisfatto degli sparalucertole in circolazione, trenta anni fa, mi sono messo a trafficare sul fusto in legno di Petrali. All’inizio ho seguito gli arbageppetti con simpatia distribuendo consigli, poi alcuni sono diventati concorrenti, tanto per intenderci, in Spagna dove all’inizio della mia attività  ho venduto fino a 50 fucili l’anno, ora non vendo più quasi nessun fucile. Avrete capito chi è l’arbageppetto che mi ha segato il mercato spagnolo. Nel mercato domestico attuale la proliferazione di questi “appassionati”, secondo me , sta mettendo in crisi anche le grandi aziende. Purtroppo alcuni lavorano nel sommerso, lo fanno come secondo lavoro e penalizzano chi lo fa di mestiere con tutta l’ufficialità  del termine e del fatturato tassato.
    Attualmente guardo con diffidenza l’arbageppetto che comincia come semplice appassionato del bricolage, me ne dispiaccio perché la diffidenza è un sentimento negativo, ma a volte necessario per la sopravvivenza.
    Tra questi appassionati ci sono persone corrette il cui interesse è puramente intellettuale e ci metto tutti voi del forum fino a prova contraria, insomma nessun arbageppetto del forum nel mio libro nero!

    I costi degli arbalétes: come faceva notare Freddi c’è stata una lievitazione dei prezzi. Le cause , a mio parere, sono diverse non ultima la speculazione nel passaggio dalla lira all’euro, questa speculazione a livello europeo ha innescato un aumento generalizzato del costo della vita al quale tutti ci siamo dovuti adeguare per non soccombere.
    In queste operazioni al rialzo i furbetti che non hanno avuto un vero aumento dei costi perché il prodotto è di bassa tecnologia (di fatto il suo costo non è aumentato), hanno ugualmente aumentato i prezzi di vendita realizzando maggiori utili.
    E’ qui che vi voglio, feroci, duri e inc… ma con cognizione di causa, quindi sapendo giudicare , sapendo apprezzare la qualità  di ciò che acquistate.
    Il cerchio si chiude sulla vostra competenza

    #124481
    dnlzmp
    Partecipante

    Morale:

    Un fusto in carbonio costa di materiale circa 10€ tra fogli di carbonio e resina (reperibili in qualsiasi negozio di nautica ben fornito), viene stampato da una macchina e se ne producono 1000 al giorno volendo.
    Un sistema di sgancio ne costa 5
    Due boccole per gli elastici (dove previste) ne costano altri 5

    Come si spiega un costo di oltre 500€ quindi per un fucile venduto senza asta ne elastici?

    Lo studio che c’è dietro?

    Beh, allora allegassero al fucile un bel DVD con gli studi fatti.

    #124482
    giodap
    Partecipante

    Voglio raccontarvi un aneddoto di vita vissuta: Anni fa, un architetto compagno di pesca atleta agonista di una importante azienda, un giorno volle provare il mio fucile artigianale in legno a osso di seppia , ne rimase entusiasta . Ne parlò col titolare dell’azienda che lo sposorizzava che gli commissionò uno studio per poterlo produrre e vendere. L’architetto sviluppò un suo progetto di arbaléte in legno, quando lo presentò a chi glielo aveva commissionato fece presente, correttamente, i problemi insiti alla lavorazione del legno e il titolare dell’azienda in questione non volle produrlo lasciandolo libero (dopo averlo pagato) di proporre il suo progetto a chi preferiva. Un’altra azienda lo mise in produzione ma fu un flop.
    Tutto ciò che non può passare attraverso un cilo di lavorazione industriale non potrà  essere prodotto proficuamente da una grande azienda e il legno il cui peso specifico varia da tavola a tavola , crea grossi problemi di industrializzazione della produzione.
    Il fucile in legno resterà  probalimente un prodotto artigianale il cui costo necessariamente sarà  più alto di quello prodotto con un ciclo industriale.
    Ecco un nuovo parametro per la valutazione qualità  /prezzo di un attrezzo come l’arbaléte

    #124483
    Lefa
    Partecipante

    @dnlzmp wrote:

    Morale:

    Un fusto in carbonio costa di materiale circa 10€ tra fogli di carbonio e resina (reperibili in qualsiasi negozio di nautica ben fornito), viene stampato da una macchina e se ne producono 1000 al giorno volendo.
    Un sistema di sgancio ne costa 5
    Due boccole per gli elastici (dove previste) ne costano altri 5

    Come si spiega un costo di oltre 500€ quindi per un fucile venduto senza asta ne elastici?

    Lo studio che c’è dietro?

    Beh, allora allegassero al fucile un bel DVD con gli studi fatti.

    Condivido che i prodotti costino troppo in relazione a ciò che offrono, su questo non ci piove.
    Tuttavia, come saprai essendo tui stesso imprenditore oltre a fare il conto dell’onere dei materiali bisogna anche contare i processi produttivi, la macchina che stampa costa X e va ammortizzata, la macchina che taglia al laser costa soldini, le boccole per gli elastici vanno iniettate e anche per questo servono cespiti eccetera, in piu i soliti costi di una media azienda, stipendi, elettricità , affitti, “ricerca e sviluppo :mrgreen: ” e compagnia bella (quanto incidono gli oneri sul prezzo finale è calcolato al centesimo)
    Non ho la minima idea di quanto possa essere il fatturato di una azienda leader nel settore psub ma credo che comunque i prezzi siano spropositati poichè i margini dovrebbero rimanere altini con una produzione industriale, cosa che dovrebbe ammortare i cespiti in maniera eccellente data la popolarità  dei prodotti di queste aziende.
    Da ricordare anche che siamo in recessione da fine 2007, come giustamente ricorda Giorgio i prezzi sono aumentati poichè la vita è piu cara, è da ammirare chi la fa in barba all’inflazione e decide di mantenere le sue posizioni stabili.

    Voglio raccontarvi un aneddoto di vita vissuta: Anni fa, un architetto compagno di pesca atleta agonista di una importante azienda, un giorno volle provare il mio fucile artigianale in legno a osso di seppia , ne rimase entusiasta . Ne parlò col titolare dell’azienda che lo sposorizzava che gli commissionò uno studio per poterlo produrre e venderlo. L’architetto sviluppò un suo progetto di arbaléte in legno, quando lo presentò a chi glielo aveva commissionato fece presente, correttamente, i problemi insiti alla lavorazione del legno e il titolare dell’azienda in questione non volle produrlo lasciandolo libero (dopo averlo pagato) di proporre il suo progetto a chi preferiva. Un’altra azienda lo mise in produzione ma fu un flop.
    Tutto ciò che non può passare attraverso un cilo di lavorazione industriale non potrà  essere prodotto proficuamente da una grande azienda e il legno il cui peso specifico varia da tavola a tavola , crea grossi problemi di industrializzazione della produzione.
    Il fucile in legno resterà  probalimente un prodotto artigianale il cui costo necessariamente sarà  più alto di quello prodotto con un ciclo industriale.
    Ecco un nuovo parametro per la valutazione qualità  /prezzo di un attrezzo come l’arbaléte

    Lavorare con l’aiuto di una macchina tipo tornio o cnc sarebbe incompatibile? si potrebbe abbattere drasticamente ciò che incide maggiormente sul costo finale di un prodotto artigianale, la monodopera.

    Non avevo mai pensato alle differenze di peso specifico che possono esserci fra essenze della stessa qualità  di partite diverse.

    Per aggirare il problema si potrebbe ricorrere a una progettazione “per eccesso” e poi, qualora ve ne fosse bisogno, grattare a mano in fase di rifinitura e bilanciamento?

    #124484
    giodap
    Partecipante

    I miei arbalétes sono fatti con una macchina a controllo numerico che fornisce un grezzo molto vicino al prodotto finito, certe lavorazioni però si devono ultimare a mano. Prima della lavorazione c’è una lunga fase di scelta e di stock del materiale. Il peso specifico delle tavole va scelto con cura tenendo conto della fase succesiva di invecchiamento naturale dell’essenza. La cernita è delicata perchè riguarda la struttura delle fibre del legno (si sceglie sempre un rigattino fine e regolare), l’invecchiamento in piazzale o magazzino è necessario per evitare le deformazioni del prodotto finito che possono intervenire nel tempo.
    Ogni modello Jedi ha un range di peso specifico all’interno del quale deve restare per non risultare troppo galleggiante o troppo negativo, insomma l’assetto del fucile si decide scegliendo la tavola. La coordinazione e la fiducia tra artigiano falegname e artigiano arbageppetto è fondamentale. A fucile finito il bilanciamento in mare è la parte più delicata e va fatta per ogni singolo pezzo, dal bilanciamento dipende la funzionalità  dell’arbaléte.
    Vi ho raccontato parte del mio procedimento costruttivo perchè possiate capire come sia difficile adattare la realizzazione di un arbaléte in legno ad un processo industriale. E’ un prodotto che ci fa tornare indietro nel tempo , alle botteghe rinascimentali dove l’abilità  e l’esperienza dell’artigiano danno un valore al manufatto più che il materiale impiegato.

    #124485
    Lefa
    Partecipante

    Quindi, una volta prototipato l’arbalete passi alla produzione che si compone di questi passi:

    – scelta minuziosa dell’essenza e taglio
    – stagionatura
    – metti il pezzo in macchina (hai detto che esce un semilavorato molto vicino al prodotto finito, quindi immagino sia una cnc che gratta sia guida asta che impugnatura e non un tornio)
    – ottenuto il semilavorato operi sulle parti che la macchina non puo eseguire decentemente.
    – bilanci il tutto in acqua e modifichi dove neccessario
    – finitura finale e resinatura
    – vendi

    Mi pare già  un processo abbastanza automatizzato.
    La ragione mi diceva che per forza eri aiutato da una macchina, ma siccome non mi pare di aver mai letto niente a riguardo (forse sono solo disattento) credevo fossero completamente artigianali.

    è certo che è l’artigiano che da valore all’oggetto e non il materiale .

    Alcune domande mi solleticano ora che so di piu sul processo di produzione dei tuoi prodotti:
    siccome le essenze esprimono pesi specifici differenti dopo la stagionatura poichè l’acqua sublima, non è meglio scegliere tagli gia stagionati e pesarli uno ad uno in fase di selezione?

    Per arginare i problemi che potrebbero derivare dalle deformazioni (mi pare si sia gia espresso tempo fa in merito) non trova sia cosa giusta ricorrere a un materiale composito formato da un sandwich lamellare di legno armato con fibre?

    La tua CNC ha 4 assi o cambi da pianta a prospetto in fase di lavorazione? (io sto costruendo la mia cnc da qualche mese, niente paura, non sono un competitore ma un modellista).

    Grazie

    #124486
    zio frank
    Partecipante

    Ecco la stessa clip del tiro rallentata nella velocità  di 4 volte:

    [video:erzt8rc0]860[/video:erzt8rc0]

    #124487
    giodap
    Partecipante

    Potrà  sembrare un controsenso che io cerchi di frenare l’entusiasmo sul Saber, ma è quello che mi appresto a fare:
    L’arbaléte della clip è impugnato da me.
    Ebbene si! Io sono Valentino Rossi … non potete giudicare la Yamaha senza pensare che è guidata da Valentino…
    Traduzione:
    Tecnica di impugno frutto di 50.000 ore di pesca sub e migliaia di tiri in vasca (perchè anche questo richiede una tecnica che non infici la prova).
    Puntamento perfetto…ad esempio ho fatto una esibizione per Massimo (del suo Saber) con altri partecipanti al Meeting presenti dopo vari tiri con altri arbalétes , l’acqua torbida per i pollini depositati e frullati dalla cavitazione dei tiri precedenti, non vedevo il bersaglio e mi regolavo sulle viti delle flange della vasca , un pò guidato da Fulvio>>> il tiro è risultato alto.
    La precisione di un arbaléte potente come il Saber dipende dalla capacità  di chi tira di mirare con precisione e controllare il rinculo. E’ su questa nota che il p.sub deve riflettere prima di acquistare un fucile dalle grandi prestazioni: sarò in grado di reggerne il rinculo, di ottenere gli stessi risultati mostrati da Giorgio?
    Come ho detto altre volte, io posso vendervi un fucile non il braccio. Con l’allenamento chiunque ci può arrivare , lo dimostrano le imprese di Giuseppe, Cico , Francesco, ma non è immediato, a volte conviene dirottare la scelta su modelli più versatili, perchè no: uno sparalucertole e quando è possibile provarli prima dell’acquisto.

    #124488
    spigolaro_1
    Partecipante

    @giodap wrote:

    Potrà  sembrare un controsenso che io cerchi di frenare l’entusiasmo sul Saber, ma è quello che mi appresto a fare:
    L’arbaléte della clip è impugnato da me.
    Ebbene si! Io sono Valentino Rossi … non potete giudicare la Yamaha senza pensare che è guidata da Valentino…
    Traduzione:
    Tecnica di impugno frutto di 50.000 ore di pesca sub e migliaia di tiri in vasca (perchè anche questo richiede una tecnica che non infici la prova).
    Puntamento perfetto…ad esempio ho fatto una esibizione per Massimo (del suo Saber) con altri partecipanti al Meeting presenti dopo vari tiri con altri arbalétes , l’acqua torbida per i pollini depositati e frullati dalla cavitazione dei tiri precedenti, non vedevo il bersaglio e mi regolavo sulle viti delle flange della vasca , un pò guidato da Fulvio>>> il tiro è risultato alto.
    La precisione di un arbaléte potente come il Saber dipende dalla capacità  di chi tira di mirare con precisione e controllare il rinculo. E’ su questa nota che il p.sub deve riflettere prima di acquistare un fucile dalle grandi prestazioni: sarò in grado di reggerne il rinculo, di ottenere gli stessi risultati mostrati da Giorgio?
    Come ho detto altre volte, io posso vendervi un fucile non il braccio. Con l’allenamento chiunque ci può arrivare , lo dimostrano le imprese di Giuseppe, Cico , Francesco, ma non è immediato, a volte conviene dirottare la scelta su modelli più versatili, perchè no: uno sparalucertole e quando è possibile provarli prima dell’acquisto.

    Maestro , ho letto , in un forum dove ci sono due ing. di cui uno mio conterraneo , che lei monta elastici con il 300% di estensione .
    Ora , è possibile che i kg. risultanti il trazionemento di un 18 , anche se di ottima categoria di elastometro , generino un MR poco getsibile ?
    A sto punto l’omino ignorante che scrive potrebbe pensare , o c’è poca massa , oppure dietro l’arba c’è un moskito .ahahahahahah

    Scerzi apparte io credo invece maestro , che lei potrebbe , parlarci un po del modo giusto di impugnare , anche piccoli accenni .

    Io personalmente mi sono un po cimentato ad incernierare la mano ed a creare delle vantaggiose leve che mi permettessero di avere un brandeggio piu veloce e meno oneroso dal punto di vista energetico .

    Certo ho dovuto inventarmi qualcosa con ingegno e poca spesa , nastro isolante , e sughero artificiale .
    Cio che sono riuscito a fare , è stato veramente inaspettato , si perche ho smontato l’impugnatura ergonomizzata , e l’ho immersa da sola in acqua , bhe , è risultata leggermente positiva , di pochissimo , infatto la spingevo giu con un solo dito e scendeva giu per poi risalire molto lentamente .

    Infatti questa impugnatura la montero sul mio primo legnetto ,speciale .

    Comunque che cosa darei per tirare due schioppettate con il suo Saber .

    Vabe pazienza .

    Al vaben acsè .

    #124489
    giodap
    Partecipante

    Nel mio sito c’è un articolo (Tecnica di tiro e precisione …) che risponde alla tua domanda ti rimando a quella lettura. Posso solo anticiparti che più che la tecnica vale una buona impugnatura (anche su questo argomento ho scritto un articolo sul mio sito)

    #124490
    manu84
    Partecipante

    @dnlzmp wrote:

    Morale:

    Un fusto in carbonio costa di materiale circa 10€ tra fogli di carbonio e resina (reperibili in qualsiasi negozio di nautica ben fornito), viene stampato da una macchina e se ne producono 1000 al giorno volendo.
    Un sistema di sgancio ne costa 5
    Due boccole per gli elastici (dove previste) ne costano altri 5

    Come si spiega un costo di oltre 500€ quindi per un fucile venduto senza asta ne elastici?

    Lo studio che c’è dietro?

    Beh, allora allegassero al fucile un bel DVD con gli studi fatti.

    Scrivo poco ma leggo molto, e certe cose non si possono sentire.

    Di arba con tubi in carbonio che costano non allestiti 500€ e più non ce ne sono.

    Un conto è paragonare i costi per produrre un tubo in carbonio un conto quelli per produrre un fucile sagomato interamente in carbonio.

    Non credo che sia più difficile raspare con un cnc un lamellare di legno per ottenere un fucile che che lavorare sui processi di stratificazione/impregnazione/cottura di un manufatto in composito, dove nei costi bisogna pure metterci gli stampi, che vanno ammortizzati, e magari se vuoi un fucile in carbonio che sta insieme anche un’autoclave…

    Visto che parliamo di costi di ricerca, secondo te costa più un prototipo in legno o uno in carbonio?!…meno costa il prototipo più ne puoi fare….

    Asportazione di truciolo e laminazione di compositi sono lavorazioni completamente diverse e non paragonabili in alcun modo, fatte con attrezzature totalmente differenti, per manufatti che devono svolgere lo stesso compito.

    L’unico confronto che è lecito fare è quale dei due fucili tira più dritto o si brandeggia meglio, costa di meno o è più durevole nel tempo, ma sui processi produttivi e i loro costi lasciamo stare!!

    Per sciogliere ogni dubbio io pesco con un commerciale, che tira drittissimo e ha un prezzo abbordabile per le tasche di uno studente di ingegneria.

    #124491
    erioo
    Partecipante

    Scusate ,una domanda . Ma che asta monta il saber 100 ? 7 mm ?

    #124492
    Fulvio48
    Partecipante

    Yesss!

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