Le mie catture fotografiche

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  • #343339
    MAURO650CS
    Partecipante

    :hello1: :hello1:

    bellissime… fantastica la sogliola!!!!

    #343340
    Axxell
    Partecipante

    Diplodus vulgaris

    #343341
    Axxell
    Partecipante

    è un Rombo, non si vede benissimo in effetti, “merito” suo (e dire che ho aumentato il contrasto :mrgreen: )

    #343342
    solinasd
    Moderatore

    Belle foto, complimenti. 8)
    Giusto è un rombo, ha gli occhi sul lato sinistro, la sogliola sul lato destro. 😉

    #343343
    Tittia
    Partecipante

    Che spettacolo di foto..!! complimenti, bravissimo!! :thumbright: :hello1:

    #343344
    MAURO650CS
    Partecipante

    Isole Tremiti

    #343345
    Axxell
    Partecipante

    bei colori Mauro, una domanda: scatti molto ? Perchè, dal poco che ho visto, mi da la sensazione che sei molto trattenuto e forse perdi qualche attimo sperando nella “posa perfetta”, con il risultato che perdi qualche occasione .. sbaglio ?

    #343346
    MAURO650CS
    Partecipante

    @Axxell wrote:

    bei colori Mauro, una domanda: scatti molto ? Perchè, dal poco che ho visto, mi da la sensazione che sei molto trattenuto e forse perdi qualche attimo sperando nella “posa perfetta”, con il risultato che perdi qualche occasione .. sbaglio ?

    No ho scattato poche volte, solo ora mi è spuntata stà mania… 😀
    Le foto in Polinesia erano la mia prima volta dietro l’obiettivo, la foto alle tremiti la 2°… 😀 😀 😀
    in attesa che il mare si calmi mi stò dilettando con la post produzione e la manutenzione dell’attrezzatura, dal mese prossimo si inizia a scattare davvero! 😀

    #343347
    Axxell
    Partecipante

    si si, intendevo quando sei “in azione”, vedo svariati errorini da insicurezza, tieni presente che è abbastanza comune all’inizio, si tende a cercare lo scatto perfetto con il risultato di perdere le occasioni davvero buone e accontentarsi di quello che esce, devi impararare a non risparmiarti e scattare, scattare, scattare, cercando comunque mentalmente il progetto di massima o la composizione che hai precedentemente interiorizzato, a costo di sceglierne poi solo una fra cento. Era uno dei limiti principali per il “dilettante” ai tempi della pellicola, quello di non potersi permettere di “buttare soldi” con scatti arrischiati, ma oggi non ha più senso perchè fotografare è virtualmente “gratis”, per cui approfittiamone con libertà .. E sii severo con te stesso dopo, scarta senza pietà, senza l’occhio “comprensivo” del padre che giudica il figliolo, cerca cosa poteva venire meglio, piuttosto che ciò che ti piace, e poi butta via .. devi metterti nei panni di un estraneo e chiederti se quella foto ti piacerebbe senza sapere nulla di chi l’ha fatta, il distacco è la via principale per migliorarsi .. 😉

    #343348
    Nikodemus
    Membro

    Non male 🙂

    #343349
    Tittia
    Partecipante

    @Axxell wrote:

    si si, intendevo quando sei “in azione”, vedo svariati errorini da insicurezza, tieni presente che è abbastanza comune all’inizio, si tende a cercare lo scatto perfetto con il risultato di perdere le occasioni davvero buone e accontentarsi di quello che esce, devi impararare a non risparmiarti e scattare, scattare, scattare, cercando comunque mentalmente il progetto di massima o la composizione che hai precedentemente interiorizzato, a costo di sceglierne poi solo una fra cento. Era uno dei limiti principali per il “dilettante” ai tempi della pellicola, quello di non potersi permettere di “buttare soldi” con scatti arrischiati, ma oggi non ha più senso perchè fotografare è virtualmente “gratis”, per cui approfittiamone con libertà .. E sii severo con te stesso dopo, scarta senza pietà, senza l’occhio “comprensivo” del padre che giudica il figliolo, cerca cosa poteva venire meglio, piuttosto che ciò che ti piace, e poi butta via .. devi metterti nei panni di un estraneo e chiederti se quella foto ti piacerebbe senza sapere nulla di chi l’ha fatta, il distacco è la via principale per migliorarsi .. 😉

    Ottimi consigli davvero! Axxell, quando fotografi i pesci generalmente fai scatti singoli o preferisci scattare delle raffiche per non perdere niente?

    #343350
    Axxell
    Partecipante

    premesso come ho detto che non sono un esperto di fotografia subacquea, e che la macchina che ho usato in acqua non scatta raffiche (è il “trabiccolo” che ho regalato al mio bimbo 🙂 ), scattare la “raffica” automatica (a prescindere se sia fotosub o in atmosfera) si usa o si dovrebbe usare solo in casi molto particolari e dove non si può farne a meno per la velocità dell’azione, per esempio negli sport o in soggetti che si muovono molto velocemente. Il che non significa andare “a caso” sperando che qualche scatto fra tanti venga buono, ma aumentare le probabilità di cogliere l’azione, la situazione o il movimento che andiamo a cercare risultando però molto difficile visti i limitatissimi tempi di reazione. Non entro nel dettaglio perchè fare esempi è abbastanza lungo, basti dire però che premessa fondamentale per fare delle buone fotografie di un certo soggetto, quale che sia (uno sport, un pesce o un’automobile..), bisognerebbe anzitutto studiarlo per conoscerlo a fondo nelle sue dinamiche e comportamenti.
    Per questo mi sento di dire che la “raffica” propriamente detta, nella fotosub praticamente non esiste, per vari motivi, il principale dei quali è che nei soggetti di normale incontro c’è tutto il tempo per fare le cose con calma, con prontezza sì, ma in tutta tranquillità. In questo senso, se il “sommozzatore” ha il vantaggio della permanenza sul fondo, quelli di noi apneisti sono svariati, fra cui l’apnea stessa che crea meno scompiglio fra le “prede”, e la stessa attitudine alla caccia, con le sue tecniche che, non esagero, aiutano non poco, per non dire che risultano quasi fondamentali. Quindi, nessuna raffica, però scatto molto, a volte quando è possibile provo anche diverse inpostazioni (predefinite per macchinette come questa) e poi scelgo, e butto via, senza rimpianti, tutto quello che non mi convince del tutto. Quello che è davvero importante, però, è avere in bene in mente quello che vuoi (vorresti) ottenere rispetto a un determinato soggetto, il che non significa che ti riuscirà per forza, ma ti mette nella predisposizione mentale (e operativa) al raggiungimento del risultato, il resto lo fa la componente fortuna o casualità, ovviamente (la stessa che serve quando uno pure “bravo” si trova in un’azione di caccia vera e propria), ma eliminando dal risultato quel fattore “culo” che trasmettono certe immagini palesemente riuscite per caso, e non dovute a circostanze favorevoli sì, ma in qualche modo “cercate” .. non so se mi sono spiegato, scusate la lungaggine, ma non è neppure semplicissimo da spiegare verbalmente .. 🙂

    #343351
    Tittia
    Partecipante

    Ti sei spiegato molto bene. Io non ho mai provato a fare foto sott’acqua e pensando proprio al movimento fulmineo dei pesci mi sono chiesto come hai scattato le foto che ci hai mostrato. Diciamo che solo ora mi hai fatto pensare che i soggetti che hai fotografato sono particolarmente avvezzi alla vicinanza dell’uomo e quindi della fotocamera, riuscendo ad avere il tempo per comporre lo scatto come si pensa di volerlo. Io sono nuove nel mondo della fotografia in generale quindi mi fa piacere conoscere e leggere i consigli/parerei dei più esperti.

    #343352
    MAURO650CS
    Partecipante

    Ottimi consigli, da vero professionista! Ne farò tesoro!!!! GRAZIE!!!!!

    Axxell, invece dammi altri pareri… nella circostanza di una gara di safari fotografico, come imposteresti la cosa sapendo che:

    1)hai al massimo 70 fotografie da poter portare a concorso, le puoi scartare in acqua, ma non dopo, quindi devi fidarti di ciò che vedi nel piccolo schermo della macchina

    2)il soggetto deve essere ben riconoscibile

    3)non puoi fare ritocchi in post produzione

    4)puoi usare illuminatori accessori, ma sei ovviamente limitato al peso ed all’ingombro degli stessi

    5)le foto devono essere il più possibile nitide e poco mosse

    Mi piacerebbe partecipare ad una gara… se non s’è capito! 😀

    #343353
    Axxell
    Partecipante

    oddio, quà siamo addirittura su una specializzazione che dovresti conoscere più tu di me 🙂 comunque vediamo se ci azzecco un po’ “a sentimento”. Dunque, un “safari” immagino che sia una gara finalizzata alla cattura di specie ittiche, e non di fotografia generica, perciò immagino che avrà un punteggio che considera sia il numero di specie collezionate (inteso come varietà), che legato alla “qualità” delle prede stesse che tiene conto anche della difficoltà, un po’ come accade nelle gare di pesca .. il dentice ha un coefficiente, i labridi un’altro, ecc.. Non posso essere molto puntuale perchè ci sono moltissimi elementi soggettivi, l’attrezzatura di cui puoi disporre e le tue capacità “venatorie” in primis (se uno non sa prendere il dentice difficilmente riuscirà anche solo a fotografarlo). Per quanto riguarda il primo punto non si sono molte alternative, devi essere in grado di capire se la fotografia è nitida, e questo te lo può dire solo la confidenza che hai con la tua macchina, io dopo un po’ ci riuscivo, ovviamente non nel dettaglio e non sempre, ma in linea di massima lo scatto a fuoco si vede, così come la composizione, che come sai non è fatta tanto di dettagli quanto di luci e ombre e distribuzione delle “masse”, tanto che i professionisti fanno già un’ottima valutazione dai provini delle stampe, se non addirittura dal negativo nelle pellicole. Anzitutto, almeno finchè non sarai più esperto, usa senza ritegno le impostazioni automatiche, molte hanno proprio quelle dedicate alle foto subacquee, che tendono a migliorare la saturazione. Se potessi scegliere, oltre al flash a cavetto sulla staffa (che si deve poter rimuovere facilmente anche in acqua), vorrei avere un piccolo illuminatore frontale compreso sul corpo macchina, che ti può risolvere mille problemi in ambienti piccoli, come tane e fessure, dove in moltissimi casi non avrai necessità di particolari inclinazioni della luce (guarda ad es. la fotografia del serrano). Prediligi l’acqua bassa: in pieno sole avrai più possibilità di poter fare a meno della luce artificiale con ottimi risultati, o meglio con la sola funzione, al limite, di ravvivare i colori ed evidenziare trasparenze e riflessi, inoltre diminuisci sensibilmente la necessità di dover ricorrere alla post produzione. Oltre a questo, hai meno necessità di concentrarti sui tuffi e le difficoltà ambientali (mi raccomando l’assetto, perfetto!), di conseguenza puoi pensare meglio alla varietà di vita che ti circonda e alle possibilità che hai. Sii “elastico”: come ti ho detto, è importante di volta in volta avere un progetto da tener presente, ma non smettere mai di osservare quello che avviene intorno, tieniti pronto e non sottovalutare l’opportunità inaspettata, in questo senso devi pensare proprio come se avessi il fucile in mano, se esci da una tana non puoi sapere se non troverai una ricciola venuta ad osservarti .. quì per esempio, ho semplicemente alzato la testa per risalire dopo uno degli innumerevoli tuffi sul cerniottino di prima:
    http://i.imgur.com/TLZoeaJ.jpg
    Altra cosa, un po’ di zoom è molto utile, ma non sempre è possibile nelle scafandrate, se ce l’hai usalo, e comunque ricordati che si avvicina il soggetto, ma esalta anche il torbido dell’acqua, perciò occhio a non farti ingannare dalla selettività di quello che vede l’occhio, tieni conto che l’obiettivo registra tutto, inoltre tende ad “appiattire” l’immagine così come gli scatti dall’alto o in diagonale verso il basso (la foto dei saraghi che hai messo prima). Che altro ti posso dire .. limita il “bagaglio all’essenziale”, io credo che una macchina con un piccolo flash incorporato e un illuminatore o un flash su staffa snello e leggero debbano essere sufficienti, leva tutto quello che ti costringe a pensare più al “lavoro” che alla gioia di scattare. Usa le tecniche della pesca: aspetto, tana e agguato, e comportati anche nello stesso modo, nel dubbio scatta prima che la preda schizzi via, se invece ne avrai la possibilità poi potrai fare un nuovo tentativo. Poi non sottovalutare tane e fessure, anche le più strette ma che ti sembrano interessanti, potrai trovarci moltissime belle sorprese e avrai splendide composizioni con i colori spesso vivacissimi delle rocce e degli organismi incrostanti, insospettabili finchè non vedrai il risultato alla luce del flash. Tieni sempre ben presente l’occhio dell’animale: visto che non puoi “tagliare” dopo, quando puoi cerca di immortalarlo nel reticolo dei famosi 2/3, è anche un’ottimo riferimento per l’autofocus quando hai poco tempo per riflettere. E poi, ancora buon divertimento .. 😀

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