PescaSubacquea.net › Forum › Area Tecnica › Argomenti 2010 › Ma ai pesci cosa succede in certi giorni?
- Questo topic ha 23 risposte, 17 partecipanti ed è stato aggiornato l'ultima volta 13 anni, 12 mesi fa da mario.
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3 Marzo 2010 alle 18:23 #4773zio frankPartecipante
(Il mese di marzo è notoriamente uno dei mesi più avari dal punto di vista venatorio, quindi questo mese parliamo di questo argomento che sta molto a cuore a noi pescasub).
Quante volte abbiamo detto o ci siamo sentiti dire: ” oggi non girava pesce..oggi non c’era nulla….oggi non ho visto una pinna etc…? Probabilmente la risposta è : spesso!!! Tutti noi infatti abbiamo constatato che ci sono giornate nelle quali riuscire ad avvistare una preda è un’impresa piuttosto complicata. Proviamo a capire il perchè di questo fenomeno e analizziamo i fattori che ci portano a pronunciare le frasi suddette. Personalmente mi sono fatto l’idea che non sia esattamente così e mi spiego meglio: nell’arco della giornata ci sono i momenti in cui si verifica una penuria di pesce nella zona battuta per una moltitudine di fattori più o meno conosciuti ( marea, correnti, vento, taglio freddo etc.. tanto per citarne alcuni). Ho constatato, per esempio, che pescare per molte ore, anche nello stesso posto, può significare una possibilità di cattura maggiore di colui che pesca solo un paio d’ore. Un pò come se volessimo paragonare il traffico nelle nostre città : se uno si spostasse nelle nostre strade solo nelle ore morte direbbe che le città sono poco popolate mentre se girasse per ore si renderebbe conto che in certi momenti la circolazione delle persone è alquanto variabile. Inoltre ci sono delle situazioni in cui il pesce scompare alla vista ma rimane nascosto al sicuro nelle tane o in anfratti molto nascosti. L’esperienza di un bravo pescasub, lo porterà ad individuare le tecniche più adatte in ogni momento della battuta. Concludo rispondendo alla domanda del titolo dicendo che ai pesci non succede niente di particolare, essi seguono semplicemente il ritmo della sua vita sottomarina esattamente come facciamo noi terrestri. Quindi il pesce c’è ma bisogna saper interpretare bene i sagnali che il mare ci da per riuscire ad incontrarlo lungo il nostro cammino.
3 Marzo 2010 alle 19:34 #176410PalermoinSubPartecipantebravo frank 😉
3 Marzo 2010 alle 19:36 #176411MarcozPartecipanteahhauauhuahauh 😀 😀 😀
bel post, mi interessa tantissimo. mi hai letto nel pensiero zio…3 Marzo 2010 alle 20:44 #176412marioPartecipantequesto è un dilemma che penso avvolge tutti i pescasub, dilettanti e professionisti.
La marea, la corrente , il maltempo, e cazzate varie.
Io non mi sono spiegato come mai in un giorno ho sparato all’impossibile ed il giorno dopo con le stesse identiche condizioni meteo non girava nemmeno una sarda.
Perchè??????????? datemi -vi una risposta, questo è un DOGMA, si potrebbe tentare di arrivare ad una risposta, ma secondo me è tempo perso….
Ciao cari colleghi3 Marzo 2010 alle 21:26 #176413paquitoPartecipanteCerte giornate sono veramente angoscianti, nonostante per me sia meraviglioso il solo fluttuare tra i massi a volte mi fluttuano tante altre cose e soprattutto quest’inverno le giornate del genere sono state parecchie……Secondo me una profonda conoscenza di un determinato potrebbe aiutare ma non essere determinante. Una rivista del settore qualche mese fa affrontava l’argomento cercando di delineare certi tratti che appaiono comunque indecifrabili attraverso esempi del tipo “tramontana pesce in tana……” che cercavano di aiutare lo studio dei comportamenti dei pesci ma sappiamo che è un campo abbastanza angusto da percorrere, per cui, aspettando maggio………..
4 Marzo 2010 alle 8:05 #176414Fulvio57PartecipanteIl fatto è che di variabili che condizionano il comportamento dei pesci, ve ne sono molte. E non tutte nell’ambito della nostra conoscenza. Sappiamo che maree, fasi lunari, stato del Mare, sue temperature negli strati, bagnanti, cafonauti ecc. ecc. contano, eccome, nell'”economia” di una uscita di pesca, ma non sappiamo se vi sia qualcos’altro che ci sfugge. Ognuno di noi poi, ha sue convinzioni ( dettate dalla propria esperienza od acquisita da quella di altri…) in merito.
4 Marzo 2010 alle 9:00 #176415yuminaPartecipanteUn’altra variabile determinate, secondo il mio avviso, siamo noi stessi. Anche se pescatori accaniti e navigati, un giorno non è come un’altro. Il ns. approccio nell’elemento liquido varia, e di molto, in base al nostro stato d’animo e di salute……….e il pesce, secondo me, lo avverte.
L’esempio che ci ha postato Mario a cui nessuno può dare un interpretazione certa, può trovare un giustificazione prorpio nel suo diverso approccio nelle due giornate. La prima (pescosa) era rilassato e motivato del fatto che girava pesce e quindi riusciva a prenderlo, la seconda giornata (deserto) era cambiato il suo approccio generato dalla enorme aspettativa che aveva, sulla base delle condizioni meteomarine analoghe alla giornata precedente, e quindi la conseguente demotivazione per non riuscire a vedere una pinna.4 Marzo 2010 alle 9:12 #176416spidergPartecipanteil pesce c’è ma non si vede!!! 😀 daccordissimo con le considerazioni che hai fatto!!!può anke darsi che un branco di predatori super affamati battono zona!!!e il pesce è sparito!!!…di solito quando è cosi….mi metto l’elmetto da minatore…sessantino rigorosamente con 4 denti…e mi metto a perlustrare la zona!!!al 90 per cento il pesce sta a casa!!!sarà il freddo invernale!!magari vuole stare al calduccio :Dcmq ritornado al discorso predatore mi è capitato + di una volta in queste situazione di deserto completo…di farne incontri!!!di trovarmi a tu pre tu con il predatore in caccia!!!io mi dico sempre prima di sparare ad una preda sicura a volte aspetta ..magari dietro c’è il pesce della vita!!!! 😉
4 Marzo 2010 alle 9:44 #176417montalbano_2007Partecipantedicono che ai pesci non piace l’acqua fredda…e in mediterraneo le temperature minime stagionali del mare portano propio ai mesi di Febbraio Marzo e a volta anche Aprile
4 Marzo 2010 alle 11:05 #176418MaxModeratoreQui in adriatico, nel sottocosta, il mese di marzo è arido di pesce come lo sono anche gennaio e febbraio perchè l’acqua è ancora troppo fredda.
Gia dalla metà di aprile le cose cambiano e i pinnuti cominciano a farsi vedere per la gioia dei pescasub 😀
Negli altri periodi dell’anno invece, quando il pesce è sempre presente, io una mezza spigazione del loro comportamento strano me lo son dato.
Non a caso da circa due anni riporto su una pagina di excel le mie battute di pesca annotando tutte le variabili del giorno (ora, profondità , temperatura dell’acqua, fase lunare, vento, corrente, ecc. ecc.) in modo da avere una statistica delle prede viste e catturate in base alle condizioni meteo giornaliere.
Ho notato che i valori che influenzano moltissimo il comportamento del pesce sono la temperatura dell’acqua (ma questo era ovvio), la fase lunare e l’arrivo di una perturbazione.
Non a caso il giorno prima dell’arrivo del maltempo c’è una fervida presenza di pesce che va a caccia per affrontare lo stop forzato causato dal mare agitato, e poche ore prima lo stesso pesce sparisce, percependo l’arrivo imminente del maltempo.
Poi invece ci sono dei giorni in cui, pur non notando nulla di strano, non vediamo la stessa presenza di pesce del giorno prima che invece avevamo l’imbarazzo della scelta su quale preda catturare.
In questi casi potrebbe essere la presenza di qualche branco di predatori che gira e che disturba il pesce più piccolo o una corrente di acqua fredda che porta il pesce dove l’acqua è più calda.
In piena estate invece nelle ore più calde della giornata il pesce trova riparo più in profondità o in tana, riuscendo fuori solo al calasole, orario perfetto per la pesca assieme all’alba (come ben sappiamo).
Resta il fatto cmq che i pesci come tutti gli animali, a differenza degli uomini, hanno i sensi molto più sviluppati e quindi bastano piccoli cambiamenti nelle condizioni sopracitate a far cambiare le loro abitudini, piccoli cambiamenti che noi umani non percepiamo.4 Marzo 2010 alle 11:18 #176419zio frankPartecipanteIo non so se molto di voi hanno notato che quando si pesca partendo da terra si può perlustrare un tratto di mare piuttosto limitato a differenza di quando si ha a disposizione un gommone con il quale spostarsi in continuazione cambiando radicalmente le zone. Dico questo perchè sicuramente avrete notato che prima o poi con l’imbarcazione si riescono ad effettuare più catture perchè il pesce tende a concentrarsi ( pesce grosso mangia pesce piccolo) quindi le possibilità di incontrare questa catena con l’imbarcazione a disposizione aumentano notevolmente. Se ci va bene, da terra, possiamo avere la fortuna di imbatterci nel momento in cui questa concentrazione c’è ma se non c’è ecco uno dei motivi per il quale in quella battuta non riusciamo a vedere pesce.
4 Marzo 2010 alle 11:27 #176420DENTEX70ModeratoreQuesto post mi porta in dietro con gli anni quando gli abitanti del mare erano per mè solo numeri peso e lire,tutti abbiamo notato che a seconda delle variabili tempo il pesce cambia abitudini, abbiamo notato che anche noi da pescata a pescata non siamo gli stessi quindi cosa possiamo dedurre per tirare delle somme che possano esserci utili per la fase di pesca?L’aspetto psicologico non è da sottovalutare e da quando le mie uscite sono diventate un hobbys e quindi si son ridotte come numero faccio fatica a mantenere la soglia d’attenzione alta per tutte le ore della pescata, in più le specie che caccio si son ridotte notevolmente, es se cacciassi delle salpe uscirei ogni giorno col peso massimo consentito. Chi pesca per lavoro ha molti meno pensieri sviluppa un’esperienza pazzesca (fiuto per il pesce) si adatta con maggior velocità hai cambiamenti del mare perchè con tutta l’esperienza gli è sicuramente capitato un giorno con quelle caratteristiche ed è riuscito a capire dove era il pesce. E’ un pò quello che mi è successo l’ultima pescata abitando sul dito della Sardegna un punto dove entrare si trova sempre, ebbene potevo andare dove il mare era calmo appena increspato farmi 3 orette tranquille e non vedere una pinna, invece mi son buttato nella buriana che alla fine mi ha premiato perchè? Con l’esperienza si riesce a capire che con quel determinato vento è meglio rimandare, che è meglio entrare a mezza mattinata invece che all’alba ecc. quindi per mè è molto importante andare tanto tantissimo a pescare perchè ci formeremo quel bagaglio di conoscenze che poi sfrutteremo per il resto della vita.
4 Marzo 2010 alle 12:30 #176421Fulvio57PartecipanteSagge parole !!! Il problema è farle coincidere con i momenti di pausa-lavoro disponibili…
4 Marzo 2010 alle 17:04 #176422zio frankPartecipanteAltro fenomeno che contribuisce a far sparire un pò di pesce dal sottocosta è il vento di terra che creando una corrente che allontana dalla costa una buona parte di quelle particelle e microrganismi che nutrono la mangianza che a loro volta attirano i predatori e così via. Nelle giornate in cui predomina questo vento sarà molto difficile incontrare i predatori per cui sarà bene orientare le nostre attenzioni al pesce stanziale o alle tane. Naturalmente è necessario precisare che nel mare purtroppo non ci sono certezze assolute e in qualsiasi momento, in qualsiasi posto e con qualsiasi condizione metereologica,si può fare la cattura della vita ma in generale s può affermare che nella maggior parte dei casi le previsioni vengono rispettate.
4 Marzo 2010 alle 17:46 #176423spidergPartecipante@Fulvio57 wrote:
Sagge parole !!! Il problema è farle coincidere con i momenti di pausa-lavoro disponibili…
Dalle mie zone è diverso…io aspetto con fervore che si alzi il vento di terra. insomma non capitano spesso giornate con queste condizioni,ma quando so che ci sono queste condizioni…non mi faccio pregare per buttarmi in acqua anke se fuori nevica o piove!!!!!alza quella schiumetta …schiarendo l’acqua…..in quelle giornate gira di tutto…il mare si ripopola…come per magia ed è facile incontrare grossi predatori!!!Sembrerà strano ma è cosi!!!ciao
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