PescaSubacquea.net › Forum › Attrezzature › Fucili Oleopneumatici › Per gli amanti dell’oleo…che non devono chiedere mai
- Questo topic ha 49 risposte, 18 partecipanti ed è stato aggiornato l'ultima volta 15 anni, 11 mesi fa da
GIANNICLEMENTE.
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17 Luglio 2009 alle 18:41 #69711
DENTEX70
ModeratoreGianni ormai hai tirato il sasso siamo tutti curiosi specialmente noi che non suamo culturisti
17 Luglio 2009 alle 22:35 #69712mario
PartecipanteGIANNIIIIIIIIIIIIIIIIIIIII,dove ti nascondi ????????
18 Luglio 2009 alle 19:16 #69713GIANNICLEMENTE
Partecipante@DENTEX70 wrote:
Gianni ormai hai tirato il sasso siamo tutti curiosi specialmente noi che non suamo culturisti
Infatti è per questo che ho strapazzato i miei neuroni per trovare un sistema semplice , sicuro , funzionale e di facile realizzazione da chiunque (tranne uno) per chi “non c’ha il fisico” .
Come l’uovo di colombo , per quanto riguarda gli arba, basta realizzare una ogiva/archetto con un filo di acciaio da bici sottile ( tiranti freni mountain b. ) e due sleeves , con gli occhielli larghi q.b. per inserirli in un pezzo di sagola galleggiante da ancoretta di gommone , a misura delle proprie braccia , con due grossi nodi agli estremi che bloccano l’ogiva e permettono di afferrare in tutta sicurezza questa prolunga . Si inserisce sulla sagola un moschettone medio di acciaio da marina ( “2 euro?” ) . Si aggancia il moschettone all’archetto dell’elastico , si traziona in tutta comodità e si aggancia l’archetto della prolunga alla seconda tacca , si traziona l’elastico , potendolo ora afferrare saldamente e comodamente senza fare le contorsioni , agganciando l’ogiva alla prima tacca e si sgancia il maschettone con la prolunga , poi si termina volendo l’aggancio dell’elastico alla seconda tacca ; economico e sicuro anche in caso di sgancio accidentale in quanto il sistema non ferisce le mani non avendo nessuna parte tagliente o spigolosa nel senso della traiettoria di sgancio .Con due elastici l’aggancio della prolunga avviene sulla stessa prima tacca , dopo la procedura descritta per agganciare il primo alla seconda tacca , e si sfila da sola al momento della trazione del secondo elastico mentre viene tirato verso l’aggancio dell’asta .Per gli oleo ho fatto un foro al centro di una tavoletta di legno da tre cm di spessore a misura della circonferenza del fusto , con due corrispondenti scanalature laterali a misura della larghezza delle fiocine (se non si usano se ne può fare a meno, ma tanto vale farla lo stesso) . Si infila l’asta nel buco facendola passare completamente con la sagola e dopo la testata del fucile ruotandolo di 45° in modo che il blocca asta sporgente della testata passi in una delle scanalature , poi si ruota di nuovo la testata di 45°( ruotando il fucile) in modo che il blocca asta/reggisagola poggi sulla circonferenza del foro su una tacca a misura per tenerlo fermo nell’azione di carica . Si appoggia la tavoletta sulle cosce all’altezza dell’inguine tenendo il corpo del fucile tra le gambe e ci troveremo in una situazione di carica dell’asta ove la testata dell’oleo è all’altezza dell’inguine e il fucile tenuto ben fermo tra le cosce bloccato dalla tavoletta ( non farsi venire rimembranze erotiche correlate ) . Si infila l’asta nella testata e potremo caricare agevolmente con poco sforzo esercitando tutta la forza necessaria per spingerla nella canna e tenerla contemporaneamente ferma in modo che non fletta e si pieghi . Dopo si sfila il fucile dal foro facendolo liberare attraverso le scanalature e si aggancia la tavoletta al pallone . Ovviamente tutta l’operazione andrà fatta con la sicura inserita e le punte protette usando il carichino .
La tavoletta è molto galleggiante , se dà fastidio equilibrarla con dei piombi a piastrina da gommista o analoghi .
Poi vi mando le foto , ma l’operazione mi risulta molto ostica (nel nostro specifico “ostrica” ) .
Ciao18 Luglio 2009 alle 22:37 #69714mario
PartecipanteHo letto ora ……….. 😉 😉
Gianni quando puoi ci invii le foto, perchè così non sono riuscito a capire.
cmq grazie………ciao19 Luglio 2009 alle 21:34 #69715GIANNICLEMENTE
Partecipante@mario wrote:
Ho letto ora ……….. 😉 😉
Gianni quando puoi ci invii le foto, perchè così non sono riuscito a capire.
cmq grazie………ciaoMi rendo conto che con la sola descrizione è difficile avere una idea precisa del sistema , ma ho bisogno di un pò di tranquillità per stare al pc per inviare le foto , sono appena tornato e ho ancora gli incubi del viaggio , nel frattempo rileggete con calma la descrizione che ho modificato in qualche punto . La tavoletta rende agevole il caricamento ma risulta un pò macchinosa in acqua e si perde un pò di tempo ; va molto bene per una pesca semiprofessionale mirata a catture di prede importanti . Ciao
20 Luglio 2009 alle 13:01 #69716Salvoct90
PartecipanteSembra utile quello per l’arbalete ma è troppo ma troppo caro … costa quando un fucile 90 !!
21 Luglio 2009 alle 14:11 #69717GIANNICLEMENTE
Partecipante@GIANNICLEMENTE wrote:
@mario wrote:
Ho letto ora ……….. 😉 😉
Gianni quando puoi ci invii le foto, perchè così non sono riuscito a capire.
cmq grazie………ciaoMi rendo conto che con la sola descrizione è difficile avere una idea precisa del sistema , ma ho bisogno di un pò di tranquillità per stare al pc per inviare le foto , sono appena tornato e ho ancora gli incubi del viaggio , nel frattempo rileggete con calma la descrizione che ho modificato in qualche punto . La tavoletta rende agevole il caricamento ma risulta un pò macchinosa in acqua e si perde un pò di tempo ; va molto bene per una pesca semiprofessionale mirata a catture di prede importanti . Ciao
Ho impiegato due ore per comprimere le foto a 450Kb ognuna , quando cerco di allegarle si apre la apposita finestra ma la carica del file non avviene imballandosi . Mandami il tuo indirizzo mail che te le allego per passarle sul forum .
Ciao21 Luglio 2009 alle 16:08 #69718Capitan Simon
PartecipanteEccole immagini dei carichini di GIANNICLEMENTE! 😉 Mooolto interessanti! 😀
<!–m →http://www.pescasubacquea.net/wp-content/uploads/phpbb/834_9ebb9970140f4f7fefcc92907e6972c3.jpg<!–m →21 Luglio 2009 alle 16:15 #69719GIANNICLEMENTE
PartecipanteCe la farete ad investire cinque euro e un pò di manualità ? Eh ,Eh . ……..Il pescatore subacqueo non lo fotte nessuno !
Ciao21 Luglio 2009 alle 18:03 #69720Fulvio57
Partecipante…’un c’ho capito n’a sega !!! 😀
21 Luglio 2009 alle 19:42 #69721GIANNICLEMENTE
Partecipante@Fulvio57 wrote:
…’un c’ho capito n’a sega !!! 😀
Comincia intanto a rinunciare al rito della bestemmia con l’oleo ; il mio sistema ti permette di afferrare la punta dell’asta con una mano , tenerla al centro con l’altra per non farla flettere e spingere senza problema nella canna . Il problema dell’oleo , da 60 in su , è che la mano non arriva ad afferrare la punta dell’asta perchè il fucile o è poggiato con l’impugnatura all’inguine o al piede rubando la metà della distanza per arrivarci o/e con un appoggio precario e pericoloso . Con il mio sistema hai l’imbocco della testata fermo bloccato all’altezza dell’inguine pertanto puoi sfruttare completamente la distanza dall’inguine alla mano tesa per afferrare la punta dell’asta e spingerla nella canna tenendola sempre sotto controllo . Quando arrivano le altre cinque foto ( le ha capitan simon ) si capirà meglio .
Per l’arba si tratta di una furba prolunga che ti permette di poter afferrare l’elastico senza alcun problema .
N.B. I carichini in oggetto sono indispensabili solo per chi non “c’ha il fisico” e per caricare in sicurezza , in quanto l’uso comporta una certa perdita di tempo che diminuisce con la pratica ma resta maggiore dell’operatività usuale .
Ciao21 Luglio 2009 alle 20:04 #69722Fulvio57
Partecipante@GIANNICLEMENTE wrote:
@Fulvio57 wrote:
…’un c’ho capito n’a sega !!! 😀
Comincia intanto a rinunciare al rito della bestemmia con l’oleo ; il mio sistema ti permette di afferrare la punta dell’asta con una mano , tenerla al centro con l’altra per non farla flettere e spingere senza problema nella canna . Il problema dell’oleo , da 60 in su , è che la mano non arriva ad afferrare la punta dell’asta perchè il fucile o è poggiato con l’impugnatura all’inguine o al piede rubando la metà della distanza per arrivarci o/e con un appoggio precario e pericoloso . Con il mio sistema hai l’imbocco della testata fermo bloccato all’altezza dell’inguine pertanto puoi sfruttare completamente la distanza dall’inguine alla mano tesa per afferrare la punta dell’asta e spingerla nella canna tenendola sempre sotto controllo . Quando arrivano le altre cinque foto ( le ha capitan simon ) si capirà meglio .
Per l’arba si tratta di una furba prolunga che ti permette di poter afferrare l’elastico senza alcun problema .
N.B. I carichini in oggetto sono indispensabili solo per chi non “c’ha il fisico” e per caricare in sicurezza , in quanto l’uso comporta una certa perdita di tempo che diminuisce con la pratica ma resta maggiore dell’operatività usuale .
Ciao..Gianni, Gianni,…. le bestemmie sono altra cosa 😀 Un oleo da 60 cm lo si carica tranquillamente, lo sai certamente bene, misure superiori vanno poggiate sul collo del piede, oleo supercaricati a 30 e più (!!..) atm abbisognano di manodopera d’aiuto (tranne per alcuni Hulck che non ne necessitano..) 37 anni fa, quando cominciai, ebbi, tra i molti oleo, anche un Kid della Cressi, a sezione triangolare, un cannone che un 15enne quale allora ero, dopo varie bestemmie ( quelle lo erano, te lo posso garantire.. ) imparò a caricare e ad usare. Per non rischiare di piegare l’asta in fase di caricamento, era ovvio, allora come oggi, di far seguire lo scorrimento dell’asta accompagnandola con la sinistra ( destra, per i mancini) poco sopra la volata. Esisteva anche il trucchetto del “doppio carichino”, ma tutti questi artifizi complicavano la serenità della pescata. Mi reputo un minimalista, e cerco il massimo risultato con il minimo sforzo. E quest’ultimo non mi deve complicare ulteriormente quelle poche ore che ho a disposizione per le pescate. 😀
21 Luglio 2009 alle 21:27 #69723mario
Partecipantecerto che arretrare il baricentro dal collo del piede al linguine, aiuterebbe sensibilmente a caricare un lungo oleo, a patto però che l’asta non fletta più di tanto.
Nel frattempo attendiamo le altre foto 😉 😉21 Luglio 2009 alle 21:36 #69724GIANNICLEMENTE
Partecipante@Fulvio57 wrote:
@GIANNICLEMENTE wrote:
@Fulvio57 wrote:
…’un c’ho capito n’a sega !!! 😀
Comincia intanto a rinunciare al rito della bestemmia con l’oleo ; il mio sistema ti permette di afferrare la punta dell’asta con una mano , tenerla al centro con l’altra per non farla flettere e spingere senza problema nella canna . Il problema dell’oleo , da 60 in su , è che la mano non arriva ad afferrare la punta dell’asta perchè il fucile o è poggiato con l’impugnatura all’inguine o al piede rubando la metà della distanza per arrivarci o/e con un appoggio precario e pericoloso . Con il mio sistema hai l’imbocco della testata fermo bloccato all’altezza dell’inguine pertanto puoi sfruttare completamente la distanza dall’inguine alla mano tesa per afferrare la punta dell’asta e spingerla nella canna tenendola sempre sotto controllo . Quando arrivano le altre cinque foto ( le ha capitan simon ) si capirà meglio .
Per l’arba si tratta di una furba prolunga che ti permette di poter afferrare l’elastico senza alcun problema .
N.B. I carichini in oggetto sono indispensabili solo per chi non “c’ha il fisico” e per caricare in sicurezza , in quanto l’uso comporta una certa perdita di tempo che diminuisce con la pratica ma resta maggiore dell’operatività usuale .
Ciao..Gianni, Gianni,…. le bestemmie sono altra cosa 😀 Un oleo da 60 cm lo si carica tranquillamente, lo sai certamente bene, misure superiori vanno poggiate sul collo del piede, oleo supercaricati a 30 e più (!!..) atm abbisognano di manodopera d’aiuto (tranne per alcuni Hulck che non ne necessitano..) 37 anni fa, quando cominciai, ebbi, tra i molti oleo, anche un Kid della Cressi, a sezione triangolare, un cannone che un 15enne quale allora ero, dopo varie bestemmie ( quelle lo erano, te lo posso garantire.. ) imparò a caricare e ad usare. Per non rischiare di piegare l’asta in fase di caricamento, era ovvio, allora come oggi, di far seguire lo scorrimento dell’asta accompagnandola con la sinistra ( destra, per i mancini) poco sopra la volata. Esisteva anche il trucchetto del “doppio carichino”, ma tutti questi artifizi complicavano la serenità della pescata. Mi reputo un minimalista, e cerco il massimo risultato con il minimo sforzo. E quest’ultimo non mi deve complicare ulteriormente quelle poche ore che ho a disposizione per le pescate. 😀
Io non riuscivo a caricare neanche quello da 70 , forse lo pompavo troppo , ma non arrivo con la mano alla fiocina e mi dovevo aggrappare all’asta col carichino prolungato , c’ho il fisico solo col riduttore …..certo se uno è alto almeno 1,85 la cosa è più semplice . Comunque si perde più tempo a fare le contorsioni in posizioni innaturali che farsi la mano ad utilizzare accessori , per non parlare della fatica , o si prova o si lascia perdere , comunque deve essere usato solo da sub esperti come voi , indirizzando l’asta verso il largo e con la sicura inserita , non è un accessorio per chi non ha assoluta sicurezza dei propri movimenti in acqua .
Ciao21 Luglio 2009 alle 21:59 #69725GIANNICLEMENTE
Partecipante@mario wrote:
certo che arretrare il baricentro dal collo del piede al linguine, aiuterebbe sensibilmente a caricare un lungo oleo, a patto però che l’asta non fletta più di tanto.
Nel frattempo attendiamo le altre foto 😉 😉Misura la distanza dall’inguine al centro della mano col braccio teso , quella sarà la tua distanza operativa , con l’altra mano si tiene l’asta per non farla flettere . Sarebbe meglio usare un’asta da 7,5 0 8 mm , non so se col cyrano è possible .
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