- Questo topic ha 31 risposte, 10 partecipanti ed è stato aggiornato l'ultima volta 11 anni fa da
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Alcune volte capita di avere la fortuna di avvistare direttamente sott’acqua degli oggetti della quale abbiamo dei dubbi, sulla provenienza, sulla data e sul loro valore e datazione…
oltre ad avere la fortuna vera e propria di poter ammirare questi oggetti sul fondo del mare, dovremmo poi aver il buon senso di effettuare la segnalazione del ritrovamento agli organi competenti, di seguito una linea guida su come comportarsi in questi casi:
La denuncia di detenzione deve essere presentata alla competente Soprintendenza per i beni archeologici entro 24 ore da quando si è avuta coscienza del possesso dei beni. Se si è in grado di dimostrare che i reperti appartengono alla famiglia in seguito ad acquisto, eredità , donazione o per altri motivi comunque leciti, la Soprintendenza, previa verifica dei documenti prodotti e catalogazione dei reperti, può acconsentire al mantenimento del possesso, e nel caso di beni di particolare importanza, può adottare la procedura di dichiarazione di interesse (vincolo).In tal caso il possessore assumerà l’impegno di adottare adeguate misure per la sicurezza dei materiali, tra cui segnalare preventivamente ogni eventuale spostamento di sede, con la disponibilità a sopralluoghi di controllo e verifica da parte della Soprintendenza.
Quest’ultima svolgerà verifiche e controlli sui beni, anche in collaborazione con le Forze dell’Ordine, e conserverà i dati relativi ai reperti e collezioni denunciate in un apposito archivio.
questa e’ la procedura standard,ovviamente conviene chiedere info piu’ dettagliate
negli Enti competenti.Se si ha la fortuna di imbattersi in un reperto, si puo’ chiedere il compenso previsto dalla legge:
E’ previsto un compenso per gli scopritori?
Sì, il Ministero corrisponde un premio non superiore al quarto del valore delle cose ritrovate:
– al proprietario dell’immobile dove è avvenuto il ritrovamento;
– al concessionario dell’attività di ricerca;
– allo scopritore fortuito che ha ottemperato agli obblighi previsti dall’articolo 92 del Decreto Legislativo 22/01/04 n.42.
Nessun premio spetta allo scopritore che si sia introdotto e abbia ricercato nel fondo altrui senza il consenso del proprietario o del possessore.
Il premio può essere corrisposto in denaro o mediante rilascio di parte delle cose ritrovate. In luogo del premio, l’interessato può ottenere, a richiesta, un credito di imposta di pari ammontare, secondo le modalità e con i limiti stabiliti con decreto adottato dal Ministro dell’economia e delle finanze di concerto con il Ministro.Come si determina il valore del compenso? Il Ministero provvede alla determinazione del premio in base alla stima delle cose ritrovate.
In corso di stima, a ciascuno degli aventi titolo è corrisposto un acconto del premio in misura
non superiore ad un quinto del valore, determinato in via provvisoria, delle cose ritrovate.
L’accettazione dell’acconto non comporta acquiescenza alla stima definitiva.
In caso di disaccordo sulla stima definitiva, il valore è determinato da un terzo, designato di comune accordo o, se ciò non è possibile, nominato dal presidente del tribunale, su richiesta di una delle parti. Le spese della perizia sono anticipate dagli aventi titolo al premio.
La determinazione del terzo è impugnabile in caso di errore o di manifesta iniquità .@icaro wrote:
Molto interessante!!! :thumbright:
Io fossi in te ci proverei, non pensare di avere l’ eventuale premio in tempi brevi… in Italia si sa come vanno le cose! 8)
@corsarosardo wrote:
@icaro wrote:
Molto interessante!!! :thumbright:
Io fossi in te ci proverei, non pensare di avere l’ eventuale premio in tempi brevi… in Italia si sa come vanno le cose! 8)
Eh si, il grappino “qualcuno” ha provato a prenderlo, quindi se quel “qualcuno” trovasse anche l’ammiraglio, a maggior ragione tenterebbe di portalo via… 🙁
@corsarosardo wrote:
@icaro wrote:
Molto interessante!!! :thumbright:
Io fossi in te ci proverei, non pensare di avere l’ eventuale premio in tempi brevi… in Italia si sa come vanno le cose! 8)
…Lo scopritore dei Bronzi di Riace ha avuto il suo bel da fare… 8)
nell’altro post riportavo l’esempio del sub sardo Antonello Atzori che in seguito al ritrovamento di un relitto di nave romana con carico di piombo, ebbe diritto ad una supericompensa ( se non sbaglio vicina al miliardo)poiche’ il piombo privo di radioattivita’ (per essere stato secoli in mare) aveva acquisito valore e lo utilizzarono al CERN di Ginevra, purtroppo dopo tanti anni quando stavano per accreditargli il dovuto, morì in mare travolto da un motoscafo, i soldi andarono alla vedova.
Ragazzi chiamare sempre gli enti competenti per evitare rischiose multe penali!!
Riportare in vita vecchio oggetti adagiati nel fondo marino e una bella cosa..@GUAZA lo iettatore wrote:
Ragazzi chiamare sempre gli enti competenti per evitare rischiose multe penali!!
Riportare in vita vecchio oggetti adagiati nel fondo marino e una bella cosa..…Com’è questo repentino ripensamento… ti è arrivata la denuncia dell’Intendenza alle Belle arti ????
@Fulvio57 wrote:
@GUAZA lo iettatore wrote:
Ragazzi chiamare sempre gli enti competenti per evitare rischiose multe penali!!
Riportare in vita vecchio oggetti adagiati nel fondo marino e una bella cosa..…Com’è questo repentino ripensamento… ti è arrivata la denuncia dell’Intendenza alle Belle arti ????
Fulvio l’ho sempre pensata cosi!! 🙂
Pensa che quando abbiamo organizzato la mostra e successivamente e’ uscita la pubblicazione http://www.sardegnadigitallibrary.it/index.php?xsl=626&id=296866 c’e’ stata gente che ha volontariamente donato reperti detenuti da tempo immemore, c’era anche chi aveva in giardino le bocche delle anfore con i gerani…
Una delle tante ritrovate nel litorale sulcitano : http://www.youtube.com/watch?v=rma1oE5l1Z0
@corsarosardo wrote:
Una delle tante ritrovate nel litorale sulcitano : http://www.youtube.com/watch?v=rma1oE5l1Z0
Bellissima corsaro!
Questa è stata recuperata? Anche questa è bella grossa….. e pesante…..Non ci sono soldi, per reperti così poco interessanti non si muovono! Questa era di meta’ fine ‘800, dalla posizione dovrebbe essere stata calata in rada per ripararsi da una forte sciroccata, lo si capisce dalla posizione, per recuperarla ci vorrebbe un pontone.
@corsarosardo wrote:
Una delle tante ritrovate nel litorale sulcitano : http://www.youtube.com/watch?v=rma1oE5l1Z0
a spiaggi c’e ne una uguale
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