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- Questo topic ha 23 risposte, 13 partecipanti ed è stato aggiornato l'ultima volta 11 anni fa da submaro.
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20 Novembre 2013 alle 11:44 #13349NaberPartecipante
Ciao ragazzi 🙂
ultimamente c’è una cosa che mi influenza molto….—made in italy–!!!
ogni volta che vedo un prodotto sa sub (come il resto che sia mangiare, vestiario), quando leggo made in italy, anche se il prodotto non mi piace molto, mi entusiasmo e a leggere made in italy quasi mi emoziono…perchè?
Perchè penso che se compro quel prodotto probabilmente do lavoro a qualcuno che produce in italia, nella mia Nazione!!
So che viene creato da italiani che di qualità  sanno il fatto loro ed il resto del mondo può solo invidiarrciiiiiii!!!!!!!!!!! 😈
Esempio…mares viper è quello che mi piace ma sapendo che ci sono altri fuculi made in italy, sono combattuto perchè comunque preferirei un fucile prodotto in Italia…
io stesso ammetto che sbaglio spesso purtroppo e non do importanza a ciò ma pensandoci…
…se tutti fossero nazionalisti, le cose sarebbero diverse 😉20 Novembre 2013 alle 12:59 #319141MAURO650CSPartecipantesì e poi invece scopri che “made in Italy” spesso sta a significare che l’azienda è in Italia ed il prodotto viene fatto in cina…
vuoi un consiglio… lascia perdere i nazionalismi che tanto se siamo nella merda non è per colpa di chi preferisce comprare i prodotti esteri! 😉
20 Novembre 2013 alle 13:30 #319142FELIXPartecipanteHo lavorato per anni in una ditta “made in Italy”,si facevano letti in ottone e ferro battuto,complementi d’arredo.Si “trottava” ma si lavorava.Poi ha scoperto che in Cina tutto costava meno della metà  ,materiali e manodopera.Risultato officina chiusa e venti operai a spasso me compreso.L’unica cosa che fanno ancora in Italia è scaricare i containers e imballare i prodotti che arrivano.Questo è il made in Italy.Ah dimenticavo i prezzi però sono rimasti gli stessi.
20 Novembre 2013 alle 14:27 #319143gianlucaxyzPartecipante@FELIX wrote:
Ho lavorato per anni in una ditta “made in Italy”,si facevano letti in ottone e ferro battuto,complementi d’arredo.Si “trottava” ma si lavorava.Poi ha scoperto che in Cina tutto costava meno della metà  ,materiali e manodopera.Risultato officina chiusa e venti operai a spasso me compreso.L’unica cosa che fanno ancora in Italia è scaricare i containers e imballare i prodotti che arrivano.Questo è il made in Italy.Ah dimenticavo i prezzi però sono rimasti gli stessi.
Porca miseria.
20 Novembre 2013 alle 14:30 #319144PandasubPartecipante@FELIX wrote:
.Ah dimenticavo i prezzi però sono rimasti gli stessi.
…e che ti aspettavi? 😀 All’estero si va per rimpinguare il proprio portafoglio e non certo per favorire i consumatori (salvo poi lamentarsi quando nessuno ti compra + il prodotto Xchè l’economia sta andando a ramengo 😉 )
Il passo successivo sarà  che i letti fatti in cina se li venderanno direttamente i cinesi a meno ed allora li sentirai tutti gli esportatori strillare per chiedere a gran voce l’intervento dello stato in difesa del loro “made in italy” 😳20 Novembre 2013 alle 14:34 #319145dallisottoPartecipanteForse ti emozioni perchè è talmente raro ormai vedere “Made in Italy”, che e’ un po’ come vedere il passaggio della cometa di Halley.
Ad ogni modo, questa sentimento secondo me ti fa onore.
Se tutti, a cominciare dagli enti pubblici, si servissero di prodotti italiani (auto, moto e prodotti vari), forse saremmo in condizioni migliori).20 Novembre 2013 alle 15:23 #319146MAURO650CSPartecipante@dallisotto wrote:
Forse ti emozioni perchè è talmente raro ormai vedere “Made in Italy”, che e’ un po’ come vedere il passaggio della cometa di Halley.
Ad ogni modo, questa sentimento secondo me ti fa onore.
Se tutti, a cominciare dagli enti pubblici, si servissero di prodotti italiani (auto, moto e prodotti vari), forse saremmo in condizioni migliori).sì, ma forse non avremmo l’accesso alle novità  ed alle ultime tecnologie! E’ facile farsi prendere dagli entusiasmi, ma ricordiamo che se oggi abbiamo cellulari, tv, computer, frigoriferi intelligenti, robot da cucina, robot per scopare (per terra), robot per scopare (a letto), e tutte le diavolarie elettroniche con cui ci masturbiamo ogni giorno, ma che hanno anche reso la nostra vita migliore e (forse) più appagante, è grazie all’ingresso dei mercati cinesi. Forse non ve lo ricordate, ma i nostri nonni facevano i mutui per comprarsi una TV, una macchina costava un botto e non tutti potevano permettersela. Hobby come la nostra pesca erano praticamente inesistenti perché era impensabile produrre attrezzatura su larga scala… non erano in molti a potersela permettere.
Dunque, quando ci fa comodo W i cinesi, quando invece perdiamo il posto per colpa loro… a morte i cinesi. Vogliamo il nazionalismo? Bene, ma dimentichiamoci i phon, tv led, computer, pinne ultimo modello e fucili in carbonio…
Vogliamo ancora parlarne? 🙄20 Novembre 2013 alle 15:47 #319147dallisottoPartecipanteNon sono del tutto d’accordo.
Mi pare che Olivetti facesse computer molto prima che li facessero i cinesi, ed erano un gioiello tecnologico per l’epoca.Allo stesso tempo mi pare che nella Silicon Valley (giusto per rimanere nel campo dell’informatica ma vale per tutto), lavorino tantissimi italiani che son dovuti scappare per mancanza di prospettive in Italia.
La famosa fuga dei cervelli.Non dico mica che bisogna comprare solo roba italiana, ci mancherebbe negare le invenzioni migliorative che vengono da fuori, dico solo che molte cose che fanno gli altri, noi le sappiamo e le sapevamo fare anche prima, e magari anche meglio.
Forse quei ragazzi che son fuggiti all’estero, se avessero trovato chance di svilupparsi qua in Italia, avrebbero preferito rimanere.
20 Novembre 2013 alle 16:02 #319148MAURO650CSPartecipante@dallisotto wrote:
Non sono del tutto d’accordo.
Mi pare che Olivetti facesse computer molto prima che li facessero i cinesi, ed erano un gioiello tecnologico per l’epoca.Allo stesso tempo mi pare che nella Silicon Valley (giusto per rimanere nel campo dell’informatica ma vale per tutto), lavorino tantissimi italiani che son dovuti scappare per mancanza di prospettive in Italia.
La famosa fuga dei cervelli.Non dico mica che bisogna comprare solo roba italiana, ci mancherebbe negare le invenzioni migliorative che vengono da fuori, dico solo che molte cose che fanno gli altri, noi le sappiamo e le sapevamo fare anche prima, e magari anche meglio.
Forse quei ragazzi che son fuggiti all’estero, se avessero trovato chance di svilupparsi qua in Italia, avrebbero preferito rimanere.
Oh… hai toccato il punto!!!
Innanzitutto, le olivetti erano un gioiello, ok, ma quanti potevano permettersela all’epoca? Certo non tutti… perché rapportata agli stipendi del tempo, non era accessibile… punto!
Prendiamo adesso un’altro esempio… se dovessi comprare vestiario made in italy… con uno stipendio medio di 1300€ mensili e con moglie e figlio a carico… quanti capi di abbigliamento potrei avere in armadio? E quanto mi rimarrebbe in tasca per il resto?
Allora, non neghiamo che il mercato cinese ci faccia comodo…. moooooolto comodo. Il risvolto della medaglia è che però perdiamo posti noi… eccerto… ma il peggio deve ancora venire. Allora, se smettessimo di piangerci addosso perchè ci chiudono le fabbriche e cominciassimo innanzitutto a cacciare quei porci che ci governano e poi a far fruttare quello che abbiamo staremmo sicuramente meglio. Gli italiani hanno una fantasia fuori dal comune, riusciamo a risolvere problemi complessi in modo geniale… un cinese se lo sogna un cervello come il nostro!!! Allora facciamo fruttare… progettazione italiana!!! Investiamo su quello!!! Vendiamo idee, progetti, disegni. Abbiamo potenzialità  turistiche illimitate… facciamole fruttare dannazione! La produzione lasciamola ai cinesi… noi possiamo vivere tranquillamente di altro! 😉20 Novembre 2013 alle 17:18 #319149NaberPartecipante@MAURO650CS wrote:
@dallisotto wrote:
Non sono del tutto d’accordo.
Mi pare che Olivetti facesse computer molto prima che li facessero i cinesi, ed erano un gioiello tecnologico per l’epoca.Allo stesso tempo mi pare che nella Silicon Valley (giusto per rimanere nel campo dell’informatica ma vale per tutto), lavorino tantissimi italiani che son dovuti scappare per mancanza di prospettive in Italia.
La famosa fuga dei cervelli.Non dico mica che bisogna comprare solo roba italiana, ci mancherebbe negare le invenzioni migliorative che vengono da fuori, dico solo che molte cose che fanno gli altri, noi le sappiamo e le sapevamo fare anche prima, e magari anche meglio.
Forse quei ragazzi che son fuggiti all’estero, se avessero trovato chance di svilupparsi qua in Italia, avrebbero preferito rimanere.
Oh… hai toccato il punto!!!
Innanzitutto, le olivetti erano un gioiello, ok, ma quanti potevano permettersela all’epoca? Certo non tutti… perché rapportata agli stipendi del tempo, non era accessibile… punto!
Prendiamo adesso un’altro esempio… se dovessi comprare vestiario made in italy… con uno stipendio medio di 1300€ mensili e con moglie e figlio a carico… quanti capi di abbigliamento potrei avere in armadio? E quanto mi rimarrebbe in tasca per il resto?
Allora, non neghiamo che il mercato cinese ci faccia comodo…. moooooolto comodo. Il risvolto della medaglia è che però perdiamo posti noi… eccerto… ma il peggio deve ancora venire. Allora, se smettessimo di piangerci addosso perchè ci chiudono le fabbriche e cominciassimo innanzitutto a cacciare quei porci che ci governano e poi a far fruttare quello che abbiamo staremmo sicuramente meglio. Gli italiani hanno una fantasia fuori dal comune, riusciamo a risolvere problemi complessi in modo geniale… un cinese se lo sogna un cervello come il nostro!!! Allora facciamo fruttare… progettazione italiana!!! Investiamo su quello!!! Vendiamo idee, progetti, disegni. Abbiamo potenzialità  turistiche illimitate… facciamole fruttare dannazione! La produzione lasciamola ai cinesi… noi possiamo vivere tranquillamente di altro! 😉Noi non viviamo di altro come dici tu perchè per colpa della manodopera mandata in cina, gli artigiani italiani (sartorie soprattutto, manufatti a mano) non avendo prezzi competitivi con la produzione cinese, hanno chiuso le ditte…e certo,perchè la gente pensa ad avere tanta roba schifezzosa e non roba italiana, poca ma buona!!
I capi cinesi fanno comodo?? Mettuiti un paio di scarpe cinesi da 5-10 euro ed uno italiano (marca anche sconosciuta ma made in italy di pelle) che si trovano a 50-60 euro…con quelle cinesi, problemi di postura, sudorazione, materiale scadente e poco duraturo…italiana un altro mondo e dura di più!!
ma la gente preferisce spendere 10 euro a paia ed avere cento paia di schifezze e non un paio buono!!
Non parlando del vestiario e chi ha il coraggio di metterlo addosso ai poveri bimbi…tessuti tossici, ed a tiguardo non ribadisca nessuno dato che sono in una famiglia di commercianti tessili e vi dico che….oggi giorno il 100% cotone sta solo nell’etichetta e basta!!!
L’altro giorno mi hanno regalato un paio di slip laila, semplici, 100% cotone, e dovevi toccarlooo il cotoneee…quello costa 5 euro, quello cinese 1 euro…io me ne compro 5-6 e non 100 di paia ma so che tessuto porto!
L’artigianato italiano è morto anche per noi stessi che preferiamo il prodotto cinse che costa meno all’italiano, ignari ed ignoranti che…il made in italy non è solo questione di nazionalismo, ma è questione di qualità  dei materiali e della manifattura!
D’accordo sulle risorse turistiche, d’accordissimo sulla politica errata (e qui chiudiamo parentesi perchè saremmo tutti d’accordo sul porcile politico a discapito nostro),ma non puoi fare certi ragionamenti di lasciare alla cina la manodopera…fai questo discorso ai fabbricanti italiani e vedi se ti rispondo a parole o in modo meno diplomatico!!!
Ormai il danno è fatto, la cina ci ha mangiato e ci sta mangiando giorno per giorno però..
Poi non ci lamentiamo quando purtroppo non viviamo bene (peccato per chi non lo merita), ma per gli ignoranti (nessun riferimento a nessuno),quando comprano con soddisfazione le cose cinesi dicendo “costa meno dell’italiana ed è uguaale”, col sorriso sarcastico lo guarderei e direi…
Tu meriti solo le cose cinesi, altro per te sarebbe sprecato!!!! 👿
Comunque senza continuare con dibattiti, dato che qui si parla in modo amichevole e sereno…parlavo solo che…per me è bello vedere i prodotti (in generale) e specialmente prodotti-sub, nati e prodotti in italia, questo potrebbe essere una motivazione valida per chiunque di acquistare il Made in Italy 😀20 Novembre 2013 alle 17:33 #319150MAURO650CSPartecipante@Naber wrote:
@MAURO650CS wrote:
@dallisotto wrote:
Non sono del tutto d’accordo.
Mi pare che Olivetti facesse computer molto prima che li facessero i cinesi, ed erano un gioiello tecnologico per l’epoca.Allo stesso tempo mi pare che nella Silicon Valley (giusto per rimanere nel campo dell’informatica ma vale per tutto), lavorino tantissimi italiani che son dovuti scappare per mancanza di prospettive in Italia.
La famosa fuga dei cervelli.Non dico mica che bisogna comprare solo roba italiana, ci mancherebbe negare le invenzioni migliorative che vengono da fuori, dico solo che molte cose che fanno gli altri, noi le sappiamo e le sapevamo fare anche prima, e magari anche meglio.
Forse quei ragazzi che son fuggiti all’estero, se avessero trovato chance di svilupparsi qua in Italia, avrebbero preferito rimanere.
Oh… hai toccato il punto!!!
Innanzitutto, le olivetti erano un gioiello, ok, ma quanti potevano permettersela all’epoca? Certo non tutti… perché rapportata agli stipendi del tempo, non era accessibile… punto!
Prendiamo adesso un’altro esempio… se dovessi comprare vestiario made in italy… con uno stipendio medio di 1300€ mensili e con moglie e figlio a carico… quanti capi di abbigliamento potrei avere in armadio? E quanto mi rimarrebbe in tasca per il resto?
Allora, non neghiamo che il mercato cinese ci faccia comodo…. moooooolto comodo. Il risvolto della medaglia è che però perdiamo posti noi… eccerto… ma il peggio deve ancora venire. Allora, se smettessimo di piangerci addosso perchè ci chiudono le fabbriche e cominciassimo innanzitutto a cacciare quei porci che ci governano e poi a far fruttare quello che abbiamo staremmo sicuramente meglio. Gli italiani hanno una fantasia fuori dal comune, riusciamo a risolvere problemi complessi in modo geniale… un cinese se lo sogna un cervello come il nostro!!! Allora facciamo fruttare… progettazione italiana!!! Investiamo su quello!!! Vendiamo idee, progetti, disegni. Abbiamo potenzialità  turistiche illimitate… facciamole fruttare dannazione! La produzione lasciamola ai cinesi… noi possiamo vivere tranquillamente di altro! 😉Noi non viviamo di altro come dici tu perchè per colpa della manodopera mandata in cina, gli artigiani italiani (sartorie soprattutto, manufatti a mano) non avendo prezzi competitivi con la produzione cinese, hanno chiuso le ditte…e certo,perchè la gente pensa ad avere tanta roba schifezzosa e non roba italiana, poca ma buona!!
I capi cinesi fanno comodo?? Mettuiti un paio di scarpe cinesi da 5-10 euro ed uno italiano (marca anche sconosciuta ma made in italy di pelle) che si trovano a 50-60 euro…con quelle cinesi, problemi di postura, sudorazione, materiale scadente e poco duraturo…italiana un altro mondo e dura di più!!
ma la gente preferisce spendere 10 euro a paia ed avere cento paia di schifezze e non un paio buono!!
Non parlando del vestiario e chi ha il coraggio di metterlo addosso ai poveri bimbi…tessuti tossici, ed a tiguardo non ribadisca nessuno dato che sono in una famiglia di commercianti tessili e vi dico che….oggi giorno il 100% cotone sta solo nell’etichetta e basta!!!
L’altro giorno mi hanno regalato un paio di slip laila, semplici, 100% cotone, e dovevi toccarlooo il cotoneee…quello costa 5 euro, quello cinese 1 euro…io me ne compro 5-6 e non 100 di paia ma so che tessuto porto!
L’artigianato italiano è morto anche per noi stessi che preferiamo il prodotto cinse che costa meno all’italiano, ignari ed ignoranti che…il made in italy non è solo questione di nazionalismo, ma è questione di qualità  dei materiali e della manifattura!
D’accordo sulle risorse turistiche, d’accordissimo sulla politica errata (e qui chiudiamo parentesi perchè saremmo tutti d’accordo sul porcile politico a discapito nostro),ma non puoi fare certi ragionamenti di lasciare alla cina la manodopera…fai questo discorso ai fabbricanti italiani e vedi se ti rispondo a parole o in modo meno diplomatico!!!
Ormai il danno è fatto, la cina ci ha mangiato e ci sta mangiando giorno per giorno però..
Poi non ci lamentiamo quando purtroppo non viviamo bene (peccato per chi non lo merita), ma per gli ignoranti (nessun riferimento a nessuno),quando comprano con soddisfazione le cose cinesi dicendo “costa meno dell’italiana ed è uguaale”, col sorriso sarcastico lo guarderei e direi…
Tu meriti solo le cose cinesi, altro per te sarebbe sprecato!!!! 👿
Comunque senza continuare con dibattiti, dato che qui si parla in modo amichevole e sereno…parlavo solo che…per me è bello vedere i prodotti (in generale) e specialmente prodotti-sub, nati e prodotti in italia, questo potrebbe essere una motivazione valida per chiunque di acquistare il Made in Italy 😀Guarda che io lavoro nel settore della produzione e non sono certo contento di questo, ma la realtà  è ben altra e le soluzioni sono due o quella che prima ho esposto o quella di mettersi d’accordo a livello mondiale e portare gli stipendi allo stesso livello. Stesso stipendio sia in italia che in cina. Questa comunque è fantascienza pura…
Io sono d’accordo con te sul discorso qualità  , ma ti ripeto che la qualità  è per pochi… tu non hai famiglia e non ti rendi conto delle spese… ma una famiglia con uno stipendio da 1300€, l’affitto da pagare, le pappine per il bimbo, le bollette e cazzi vari non si può permettere manco le mutande made in italy…
io che tutto sommato non mi posso lamentare del mio stipendio, preferisco dare il “top” a mio figlio, cibo buono, vestiti buoni, pannolini buoni e conservare qualcosina per il suo futuro e comprare le cinesarie per me… o dovrei fare il contrario? 🙄20 Novembre 2013 alle 17:41 #319151NaberPartecipante@MAURO650CS wrote:
@Naber wrote:
@MAURO650CS wrote:
@dallisotto wrote:
Non sono del tutto d’accordo.
Mi pare che Olivetti facesse computer molto prima che li facessero i cinesi, ed erano un gioiello tecnologico per l’epoca.Allo stesso tempo mi pare che nella Silicon Valley (giusto per rimanere nel campo dell’informatica ma vale per tutto), lavorino tantissimi italiani che son dovuti scappare per mancanza di prospettive in Italia.
La famosa fuga dei cervelli.Non dico mica che bisogna comprare solo roba italiana, ci mancherebbe negare le invenzioni migliorative che vengono da fuori, dico solo che molte cose che fanno gli altri, noi le sappiamo e le sapevamo fare anche prima, e magari anche meglio.
Forse quei ragazzi che son fuggiti all’estero, se avessero trovato chance di svilupparsi qua in Italia, avrebbero preferito rimanere.
Oh… hai toccato il punto!!!
Innanzitutto, le olivetti erano un gioiello, ok, ma quanti potevano permettersela all’epoca? Certo non tutti… perché rapportata agli stipendi del tempo, non era accessibile… punto!
Prendiamo adesso un’altro esempio… se dovessi comprare vestiario made in italy… con uno stipendio medio di 1300€ mensili e con moglie e figlio a carico… quanti capi di abbigliamento potrei avere in armadio? E quanto mi rimarrebbe in tasca per il resto?
Allora, non neghiamo che il mercato cinese ci faccia comodo…. moooooolto comodo. Il risvolto della medaglia è che però perdiamo posti noi… eccerto… ma il peggio deve ancora venire. Allora, se smettessimo di piangerci addosso perchè ci chiudono le fabbriche e cominciassimo innanzitutto a cacciare quei porci che ci governano e poi a far fruttare quello che abbiamo staremmo sicuramente meglio. Gli italiani hanno una fantasia fuori dal comune, riusciamo a risolvere problemi complessi in modo geniale… un cinese se lo sogna un cervello come il nostro!!! Allora facciamo fruttare… progettazione italiana!!! Investiamo su quello!!! Vendiamo idee, progetti, disegni. Abbiamo potenzialità  turistiche illimitate… facciamole fruttare dannazione! La produzione lasciamola ai cinesi… noi possiamo vivere tranquillamente di altro! 😉Noi non viviamo di altro come dici tu perchè per colpa della manodopera mandata in cina, gli artigiani italiani (sartorie soprattutto, manufatti a mano) non avendo prezzi competitivi con la produzione cinese, hanno chiuso le ditte…e certo,perchè la gente pensa ad avere tanta roba schifezzosa e non roba italiana, poca ma buona!!
I capi cinesi fanno comodo?? Mettuiti un paio di scarpe cinesi da 5-10 euro ed uno italiano (marca anche sconosciuta ma made in italy di pelle) che si trovano a 50-60 euro…con quelle cinesi, problemi di postura, sudorazione, materiale scadente e poco duraturo…italiana un altro mondo e dura di più!!
ma la gente preferisce spendere 10 euro a paia ed avere cento paia di schifezze e non un paio buono!!
Non parlando del vestiario e chi ha il coraggio di metterlo addosso ai poveri bimbi…tessuti tossici, ed a tiguardo non ribadisca nessuno dato che sono in una famiglia di commercianti tessili e vi dico che….oggi giorno il 100% cotone sta solo nell’etichetta e basta!!!
L’altro giorno mi hanno regalato un paio di slip laila, semplici, 100% cotone, e dovevi toccarlooo il cotoneee…quello costa 5 euro, quello cinese 1 euro…io me ne compro 5-6 e non 100 di paia ma so che tessuto porto!
L’artigianato italiano è morto anche per noi stessi che preferiamo il prodotto cinse che costa meno all’italiano, ignari ed ignoranti che…il made in italy non è solo questione di nazionalismo, ma è questione di qualità  dei materiali e della manifattura!
D’accordo sulle risorse turistiche, d’accordissimo sulla politica errata (e qui chiudiamo parentesi perchè saremmo tutti d’accordo sul porcile politico a discapito nostro),ma non puoi fare certi ragionamenti di lasciare alla cina la manodopera…fai questo discorso ai fabbricanti italiani e vedi se ti rispondo a parole o in modo meno diplomatico!!!
Ormai il danno è fatto, la cina ci ha mangiato e ci sta mangiando giorno per giorno però..
Poi non ci lamentiamo quando purtroppo non viviamo bene (peccato per chi non lo merita), ma per gli ignoranti (nessun riferimento a nessuno),quando comprano con soddisfazione le cose cinesi dicendo “costa meno dell’italiana ed è uguaale”, col sorriso sarcastico lo guarderei e direi…
Tu meriti solo le cose cinesi, altro per te sarebbe sprecato!!!! 👿
Comunque senza continuare con dibattiti, dato che qui si parla in modo amichevole e sereno…parlavo solo che…per me è bello vedere i prodotti (in generale) e specialmente prodotti-sub, nati e prodotti in italia, questo potrebbe essere una motivazione valida per chiunque di acquistare il Made in Italy 😀Guarda che io lavoro nel settore della produzione e non sono certo contento di questo, ma la realtà  è ben altra e le soluzioni sono due o quella che prima ho esposto o quella di mettersi d’accordo a livello mondiale e portare gli stipendi allo stesso livello. Stesso stipendio sia in italia che in cina. Questa comunque è fantascienza pura…
Io sono d’accordo con te sul discorso qualità  , ma ti ripeto che la qualità  è per pochi… tu non hai famiglia e non ti rendi conto delle spese… ma una famiglia con uno stipendio da 1300€, l’affitto da pagare, le pappine per il bimbo, le bollette e cazzi vari non si può permettere manco le mutande made in italy…
io che tutto sommato non mi posso lamentare del mio stipendio, preferisco dare il “top” a mio figlio, cibo buono, vestiti buoni, pannolini buoni e conservare qualcosina per il suo futuro e comprare le cinesarie per me… o dovrei fare il contrario? 🙄I figli vengono sempre prima q eusto ti fa onore 😉
Però vai in germani dove ti giri vedi solo mercedes e bmw, portano robe marche tedesche ecc…dico solo che in italia abbiamo un po’ perso il nazionalismo 🙄20 Novembre 2013 alle 17:50 #319152SARDENTICE81Moderatore@MAURO650CS wrote:
@dallisotto wrote:
Non sono del tutto d’accordo.
Mi pare che Olivetti facesse computer molto prima che li facessero i cinesi, ed erano un gioiello tecnologico per l’epoca.Allo stesso tempo mi pare che nella Silicon Valley (giusto per rimanere nel campo dell’informatica ma vale per tutto), lavorino tantissimi italiani che son dovuti scappare per mancanza di prospettive in Italia.
La famosa fuga dei cervelli.Non dico mica che bisogna comprare solo roba italiana, ci mancherebbe negare le invenzioni migliorative che vengono da fuori, dico solo che molte cose che fanno gli altri, noi le sappiamo e le sapevamo fare anche prima, e magari anche meglio.
Forse quei ragazzi che son fuggiti all’estero, se avessero trovato chance di svilupparsi qua in Italia, avrebbero preferito rimanere.
Oh… hai toccato il punto!!!
Innanzitutto, le olivetti erano un gioiello, ok, ma quanti potevano permettersela all’epoca? Certo non tutti… perché rapportata agli stipendi del tempo, non era accessibile… punto!
Prendiamo adesso un’altro esempio… se dovessi comprare vestiario made in italy… con uno stipendio medio di 1300€ mensili e con moglie e figlio a carico… quanti capi di abbigliamento potrei avere in armadio? E quanto mi rimarrebbe in tasca per il resto?
Allora, non neghiamo che il mercato cinese ci faccia comodo…. moooooolto comodo. Il risvolto della medaglia è che però perdiamo posti noi… eccerto… ma il peggio deve ancora venire. Allora, se smettessimo di piangerci addosso perchè ci chiudono le fabbriche e cominciassimo innanzitutto a cacciare quei porci che ci governano e poi a far fruttare quello che abbiamo staremmo sicuramente meglio. Gli italiani hanno una fantasia fuori dal comune, riusciamo a risolvere problemi complessi in modo geniale… un cinese se lo sogna un cervello come il nostro!!! Allora facciamo fruttare… progettazione italiana!!! Investiamo su quello!!! Vendiamo idee, progetti, disegni. Abbiamo potenzialità  turistiche illimitate… facciamole fruttare dannazione! La produzione lasciamola ai cinesi… noi possiamo vivere tranquillamente di altro! 😉questi due concetti rappresentano anche la mia opinione, e sottolineano il mio rammarico per questo paese che fa sempre più schifo.
e la cosa peggiore è che c’è tantissimo buono nell’italia e negli italiani che viene rovinato da…… vabbè lo sappiamo tutti da chi20 Novembre 2013 alle 18:12 #319153_Massi_Partecipante@MAURO650CS wrote:
Allora, non neghiamo che il mercato cinese ci faccia comodo…. moooooolto comodo. Il risvolto della medaglia è che però perdiamo posti noi… eccerto… ma il peggio deve ancora venire. Allora, se smettessimo di piangerci addosso perchè ci chiudono le fabbriche e cominciassimo innanzitutto a cacciare quei porci che ci governano e poi a far fruttare quello che abbiamo staremmo sicuramente meglio. Gli italiani hanno una fantasia fuori dal comune, riusciamo a risolvere problemi complessi in modo geniale… un cinese se lo sogna un cervello come il nostro!!! Allora facciamo fruttare… progettazione italiana!!! Investiamo su quello!!! Vendiamo idee, progetti, disegni. Abbiamo potenzialità  turistiche illimitate… facciamole fruttare dannazione!
Sono in parte d’accordo, ma l’industria italiana andrebbe rilanciata e resa competitiva, non abbandonata a se stessa. Con, per esempio, degli sgravi fiscali in luogo degli ammortizzatori sociali distribuiti a pioggia, aventi un’utilità  pari a ZERO nel lungo periodo.
@Naber wrote:
Però vai in germani dove ti giri vedi solo mercedes e bmw, portano robe marche tedesche ecc…dico solo che in italia abbiamo un po’ perso il nazionalismo 🙄
Mah, luoghi comuni.
E anche se così fosse, le BMW Serie 3 e 5, tanto per fare un esempio, vengono prodotte in Pakistan, Cina, Filippine e in altri Paesi asiatici. Ipocriti o nazionalisti, questi tedeschi? 😀
20 Novembre 2013 alle 19:27 #319154lorenzino82PartecipanteBasterebbe fare come la svizzera. La dogana più inflessibile del mondo insieme a quella russa e in parte a quella americana.
à ˆ praticamente impossibile commerciare con la svizzera perché riempiono di oneri doganali ( monetari e di documentazione ) sia chi riceve che chi spedisce. Hanno un piccolo occhio di riguardo solo per le merci di origine cee che beneficiano del trattamento eur1 che permette al destinatario svizzero di risparmiare qualcosa sullo sdoganamento della merce.
Se disgraziatamente invece la merce proviene O HA ORIGINE extra CEE allora sul destinatario piovono degli oneri doganali altissimi che farebbero desistere chiunque dall’acquisto ad esempio di un bene proveniente dalla Cina.
Questo fa si che gli svizzeri commerciano con gli svizzeri o al limite con i paesi confinanti e quindi i soldi rimangono all’interno del paese. Producono da soli l’olio che gli serve per oliare gli ingranaggi del loro meccanismo industriale. Se lo comprano e se lo rivendono a ciclo continuo.
un’azienda italiana , una volta che si è informata su quanto costa spedire in svizzera e sulla farraginosa documentazione da produrre per l’esportazione, passa subito la voglia di vendere un prodotto ad un azienda svizzera !!!!!
Considerate che anche i migliori clienti per spedire UNA BUSTA senza valore spendono circa 90€ 😯 -
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