La coldiretti…Ma andate a zappare!

Che manica di … (non posso dirlo… 8) )

Da anni sostengo che i pescatori professionisti non abbiano più ragione di esistere (e dalle mie ultime scelte alimentari, lo sostengo ancora più a gran voce).

1) Il mare ed i pesci NON APPARTENGONO a NESSUNO. I pesci sono esseri viventi e come tali hanno diritto alla loro libertà ed al loro stato di animali selvatici. Detto ciò, il pescatore professionale o sportivo non ha alcun diritto nei confronti di esso e mi ha sempre urtato la prepotenza con cui taluni (pescatori professionali) si battano per avere pieno possesso di ciò.

2) Il pescatore professionale è la causa maggiore dell’impoverimento del mare, ma è anche vero che loro hanno semplicemente risposto ad una richiesta di mercato sempre crescente e possibilmente a minor prezzo.

3) Ormai si stanno raccogliendo le briciole e senza il minimo rispetto delle regole, delle normative e nemmeno del buon senso, se ne fregano altamente di tutto e tutti mettendosi al di sopra di qualsiasi legge… quanto durerà ancora? E poi queste flotte di razziatori del mare (che si lamentano di 5kg di pesce di un pescatore sportivo che magari non li prenderà mai in vita sua) cosa faranno? Chiederanno allo stato (volutamente in minuscolo) di comprare le orate dall’Africa e buttarle in mare così possono andarle a pescare? 🙄

4) Il mondo ha bisogno di una svolta a livello alimentare, non voglio professare il veganesimo, ma è giusto rendersi conto che le risorse (non solo quelle marine) stanno arrivando all’esaurimento e via via il prezzo aumenta e/o si abbassa la qualità del prodotto… siamo seri quanto pesce vedete al banco che non sia straniero? Quante nuove specie che provengono da paesi lontani stanno prendendo piede qui da noi? Non che quel pesce sia cattivo, ma per farlo conservare fino alle nostre tavole come è stato trattato?

5) Ormai per motivi etico-alimentari ho abbandonato la pesca sportiva, ma continuo a ritenere che quest’ultima, ed in particolar modo la pesca sub sia la forma più eco-sostenibile di pesca! Lo stato (volutamente in minuscolo) dovrebbe impegnarsi a tutelare proprio gli sportivi e pensare a come ricollocare i pescatori professionisti se non vogliamo trovarci di qui a pochi anni con il deserto marino…

Che rabbia queste cose, è frustrante sapere che comunque questa gente avrà sempre più voce e ascolto di noi a prescindere dalle stronzate che vanno a raccontare in giro .. e comunque nella Risposta delle federazioni si parla dei professionisti che pescano “senza regolare licenza”, ma il problema forse ancora maggiore sono quelli che la licenza invece ce l’hanno, ma pescano in modi e posti illegali comunque ..

La cosa che mi fa incaxxare di più è che questi “gentiluomini ” che parlano di regole etiche e controlli, sono i primi a girare con macchinoni e gasolio industriale nei loro serbatoi, hanno case gigantesche e fanno una vita da nababbi loro e le loro famiglie, facendo razzie in mare e distruggendo tutto quello che incontrano sulla loro rotta!!! Boicottiamo i mercati ittici!

Il problema fondamentale è solo uno: l’ IGNORANZA .
In primis di coloro che fanno le leggi, gente che spesso si affida ad incompetenti. Ne è un esempio la distanza minima dei 500 m dalla costa.
Mio padre che va a caccia, può stare più vicino ad un centro abitato con un fucile che spara a 50 m rispetto a noi che dobbiamo rimanere a distanze siderali con un fucile che spara a 6-7 m (se possessori di un Alemanni 😆 ).
I pescatori professionisti ci hanno rotto il cazzo! Usano la licenza per pescare spesso usando reti non legali e rendendo il mare sempre più povero.
Inoltre i controlli dove sono???
Se io prendo 2 cernie chi mi dice niente?
Se un sub munito di bombole e fucile gira indisturbato per 340 giorni l’anno un motivo ci sarà.
Se si superano i limiti di pescato? ( e su youtube bravi per quanto possano essere c’è gente che fa lo schifo…ps anche a me è capitato di sforare…ma un conto è per caso , un’altro è quando diventa una regola fissa).
Ragazzi apriamo gli occhi.
Le cose non cambieranno mai…perlomeno fin quando non si prendono le mazze e si iniziano a dare legnate nella schiena a chi di dovere.

@MAURO650CS wrote:

Il problema grosso comunque rimane che c’è sempre tanta richiesta:

Se nessuno comprasse più il pesce, ma se lo andassero a pescare vorrei vedere i pescatori a chi venderebbero tutto il pescato! Nel giro di poche settimane venderebbero le barche… ed il mare tornerebbe a vivere! 🙄

Ecco,è questo il punto…Come quelli che si battono a difesa dell’ambiente (tipo verdi)e poi inquinano più degli altri…

A me non fanno ” rabbia” come drtto prima,

mi fanno proprio girare i coglioni che è una cosa diversa, e scusate il “latino”…

Provare vergogna è riduttivo….ogni anno la sola cianciola nello spezzino distrugge tonnellate di pesce, notte e giorno dentro un’area portuale…sotto gli occhi tutti e con la compiacenza delle istituzioni…non parliamo della taglia, la cianciola distrugge tutto ciò che incontra prelevando tutto e dico TUTTO il branco…che siano orate, dentici, ricciole…tutto…. e poi vogliono dare la colpa a noi…che schifo…