la leccia di Torre

c’è un momento preciso nel quale il predatore capisce che è finita,consapevole che la propria curiosita’ o fame o istinto del controllo l’hanno irrimediabilmente tradito…quel momento di solito precede di poco lo schiocco degli elastici.

è un pomeriggio caldo,quasi estivo
non ho molto tempo e decido di entrare in acqua vicino casa,il vento oggi in tutta la Sardegna è stato clemente e il mare dal canto suo ha apprezzato,calmandosi
2 ore di faticosissima pinneggiata controcorrente per arrivare al relitto,per poi ,doppiata la punta,trovarci sopra una boa segnasub…
merda….
cerco di salvare il salvabile con agguati e aspetti infruttuosi e poi,stanco mi lascio andare alla forte corrente che mi riporta indietro,nel punto di partenza.
non muovo le pinne,volo su un mare di posidonia 100 metri linea costa in direzione della macchina.
ogni tanto un tuffo rilassato nei cespugli verdi,in prossimita’ della sabbia,corrente a favore e sole alle spalle.

sono immobile nella posidonia,mi incuriosisce un branco di latterini che danzano sopra il fucile e arriva lei,mi punta decisa nel vedo-non-vedo dei ciuffi mossi dalla corrente.
arriva davanti alla punta del fucile,la lascio sfilare a destra e tiro sicuro.
il recupero è difficile,scoda rabbiosa verso il fondo,temo per l’asta e per la legatura e infine riesco a prendere asta e pesce…
una enorme nuvola di sangue,un fantastico pesce,un’asta da buttare.
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