A pesca con zio frank

Apro questo topic per raccontarvi la lunga e bella giornata di pesca passata insieme a zio frank e il mio amico Andrea (che forse qualcuno ricorderà  essere presente nella foto del 1° meeting dei sassaresi).

Sassari 19.06.09

Ore 8:40 mi arriva un messaggio e mentre faccio ritorno dal mondo dei sogni penso, ma chi cavolo è a quest’ora!?, magari è Andrea che mi vuole avvisare che oggi non ha lavorato? ed invece con mia enorme sorpresa scopro che l’ sms era di zio frank (ammetto che nonostante me ne aveva parlato giorni fa, me ne ero dimenticato), il quale mi chiedeva se ero libero per il pomeriggio, per farci una pescatella fino al tramonto. Senza pensarci su, ormai già  gasato, gli rispondo “certo che vengo” e, dopo una breve chiacchierata al telefono per mettere a punto i dettagli su orari e luogo, ci diamo l’appuntamento e ci salutiamo.
Verso ora di pranzo arriva la seconda sorpresa: ricevo la telefonata di Andrea che mi diceva che aveva finito di lavorare, e questo come sempre accade nasconde la solita domanda: andiamo a pescare?
A questo punto lo invito a partecipare insieme a noi, e lui accetta volentieri.

Giunti verso le 15:00 nel posto dell’appuntamento, ci siamo diretto verso il luogo di pesca e una volta arrivati a destinazione abbiamo cominciato la consueta pratica della vestizione e dei preparativi, con assoluta calma e sotto un sole cocente.
Condizioni meteo/marine direi ottime.
Una volta in acqua, 15:45 circa, è cominciata la nostra battuta di pesca, con ognuno che percorreva i suoi tragitti, ma sempre restando abbastanza vicini.
Devo dire che nelle prime ore non girava gran ché, qualche sarago (abbondanti, ma solo pochi erano discreti, cioè degni di un tiro), salpa o triglia; ed infatti nelle mie prime discese ho subito messo in azione il mio comanche (con le nuove gomme da 18 s45) prendendo i 2 saraghi con un’azione mista tra agguato e aspetto, e ferendo una bella salpa ed infine perdendo l’occasione di prendere un paio di saraghi discreti in caduta (devo ancora allenarmi molto sulla caduta).
Dopo essermi incrociato nuovamente con gli altri ho notato che anche Andrea avevo già  catturato qualcosa, mentre lo zio ancora era a secco.
Passava il tempo e tra aspetti, agguati e cadute non arrivavano altre catture, direi per nessuno visto che anche Franco era ferma ad una triglia.
Ad un certo punto Franco mi chiama e mi dice di seguilo per farmi vedere un po’ di fondali, quando dopo un breve tragitto si ferma, prende aria e scende, su un fondale di 15mt, puntando verso un grosso masso e dopo una breve ispezione risale dicendomi che c’era una cernia. Presa la decisione di spararla con l’oleo corto scende nuovamente e dopo pochi secondi sento il classico rumore del fucile ad aria che spara, ma mi accorgo che nella risalita il fucile rimane giù, segno che non è riuscito ad estrarla ed infatti una volta su mi dice che lei è presa bene ma è difficile estrarla per via del buco stretto e per la posizione in cui era. Ci riprova altre volte, ma senza risultato e non potendolo aiutare, per via della profondità  ancora proibitiva per me, decidiamo di continuare a pescare e lasciare li il tutto per poi ripassare più tardi.
Così ci avviammo verso il calasole e dopo una triglia presa da me, con la supervisione di Franco, ed una salpa insagolata dopo un bel aspetto, ecco sentirmi chiamare a grande voce: “Marco!!!”…..alzo la testa e ti vedo lo zio con un bel pesce tra le mani, mi avvicino e scopro che era una bella orata, presa a detta sua con un lunghissimo agguato.
In quel momento ci siamo fatti 2 risate in quanto lui mi dice: …ehhh lo zio frank è lo zio frank….. ed io gli ricordo che in 3 uscite insieme lui ha sempre preso orate (ricorderete le oratone di gennaio), e lui mi dice: per questo ti porto con me…..

è tempo di tornare indietro (visto che ci siamo usciti a casino), ed è tempo di tentare i dentici o qualche altro predatore, ed andare a recuperare la cernia.
Lascio Franco indietro, in quanto aveva avvistato i dentici ed io non volevo disturbarlo, e continuo ormai stremato verso l’uscita, provando ogni tanto gli ultimi aspetti in acqua bassa e dopo il rammarico di non aver sparato subito ad un bel sarago arrivatomi all’aspetto esco dall’acqua con le gambe ormai distrutte.
Mancava solo Franco, visto che Andrea era già  uscito da un po’ ultimando il suo carniere con un pizzuto ed un cefalo.
Finalmente eccolo che arriva e noi eravamo lì sugli scogli impazienti di vedere o un dentice o quantomeno la cernie, ed invece con spiacevole sorpresa niente dentice e niente cernia.
Per il dentice pazienza visto che c’erano ma non è riuscito a portarli a tiro, ma per la cernia ci è dispiaciuto molto, in quanto ha dovuto lasciarla morente lì in tana, tagliando la sagola del fucile, in quanto era più grossa del previsto e non è riuscito ad estrarla in più diventava pericoloso visto la profondità  connessa alla stanchezza, ci siamo però consolati con l’oratozza.

Naturalmente la foto di rito non è mancata neanche questa volta e dopodiché ritorno alla macchina e dopo i saluti ed un “alla prossima!” via di corsa a casa accecati dalla fame.
Ringrazio Franco e Andrea per la bella giornata passata assieme.

Foto:

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