pescasub multati AMP regno di nettuno

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  • #3486
    robymoni
    Partecipante

    Ieri operazione alle Formiche di Vivara

    Fermati due sub che pescavano illegalmente nella zona B no take

    Segnalati da un diving sono intervenuti i volontari dell’Amp e il Circomare Ischia. L’equipaggio della Guardia Costiera ha sanzionato i responsabili e sequestrato le attrezzature. Il segnale che la vigilanza è sempre più efficace e la tutela più efficiente. Le Formiche, il paradiso dei sub senza fucile

    Isabella Marino | Dalla Redazione – Non sono servite neppure le boe di segnalazione, installate da pochi giorni, a garantire il rispetto delle Formiche. Una delle zone dell’AMP unanimemente riconosciuta tra le più pregevoli, dal punto di vista ambientale, dell’intero “Regno di Nettuno” e del Golfo di Napoli. Tanto da essersi meritata nella zonizzazione una tutela particolarmente rafforzata, come zona B no take, dalla quale, come si evince dalla stessa denominazione, non è possibile portar via nulla. Neppure, ovviamente, i pesci catturati con i fucili dai pescatori subacquei. Come i due che ieri sono stati trovati proprio in quel tratto di mare garantito e duramente sanzionati dalla Guardia costiera di Ischia, prontamente intervenuta sul posto. Com’è noto, per la particolare pregevolezza dei fondali, che offrono condizioni di vita ideali per una significativa varietà  di specie animali, la secca delle Formiche è considerato un vero e proprio paradiso per i subacquei. Quel punto è uno dei più apprezzati e ricercati per le immersioni alla scoperta delle meraviglie sottomarine del Regno e i diving autorizzati vi svolgono un’importante attività , che è particolarmente rilevante in questa stagione. Proprio da un diving impegnato con una escursione è arrivata ieri la segnalazione all’Area Marina, che ha provveduto ad allertare di conseguenza il Circomare Ischia. Alle Formiche era in corso una battuta di pesca subacquea assolutamente proibita, che andava bloccata subito. L’equipaggio del gommone del Circomare, al comando del sottocapo Camillo Buono, raggiungeva in breve tempo il punto segnalato, dove giungeva anche il natante dell’AMO, a bordo i volontari Caterina Iacono e Davide Tafani, ed effettivamente si constatava lo svolgimento di un’attività  di pesca illegale da parte di due subacquei residenti a Procida, tra l’altro anche persone abbastanza conosciute. Constatato che i due stavano effettuando la battuta di pesca in piena zona B no take, ai due subacquei veniva contestata immediatamente la grave infrazione, che prevede una sanzione penale. I due, con il loro natante, venivano immediatamente accompagnati a terra e si provvedeva al sequestro delle attrezzature, secondo le prescrizioni di legge. L’operazione di ieri ha dimostrato che le attività  di vigilanza e di tutela, all’interno dell’AMP, stanno acquisendo progressivamente una sempre maggiore efficienza ed efficacia, grazie al miglioramento della collaborazione tra le varie forze in campo: i Circomare di Ischia e di Procida, i Carabinieri, gli equipaggi dell’Area a cui partecipano quotidianamente a turno anche rappresentanti delle Polizie locali dei Comuni isolani. Senza trascurare il contributo di “controllo sociale”, fondamentale nella salvaguardia dell’ambiente a terra e a mare, che sempre più di frequente e in modo convinto stanno fornendo i tanti fruitori del mare rispettosi delle regole. Come, nel caso specifico di ieri, i “diver” i quali peraltro sono naturalmente i primi custodi di un patrimonio straordinario come la secca delle Formiche. Dove si può creare, grazie ad una corretta e bene organizzata attività  di “diving”, una condizione di fruizione sostenibile ed economicamente utile del tesoro ambientale sommerso. Obiettivo che è tra le finalità  primarie delle Aree Marine Protette, che riescono a conseguirlo tanto più efficiente è il loro funzionamento. L’individuazione e la repressione delle attività  illegalmente svolte nelle zone a più alto grado di tutela del “Regno” hanno ricevuto una indubbia accelerazione proprio nel corso dell’estate. Quando è stato registrato un notevole incremento delle sanzioni irrogate per la navigazione, spesso ad alta velocità , nelle zone A e per le altre attività  non consentite, come la pesca, nelle zone B no take. Al fine di rendere anche in modo visibile più efficaci i limiti delle zone più protette si è provveduto all’installazione delle apposite boe ai confini della zona A più importante di Vivara e si è scelto di investire le magre risorse disponibili per l’acquisto e la posa in opera delle boe per la delimitazione di una zona B no take, proprio quella della secca delle Formiche. Che è stata “curata” in modo prioritario rispetto all’altra zona A, la secca della Catena, perché riconosciuta ancora più meritevole di particolare attenzione e preservazione per le sue caratteristiche ecologiche uniche. A quanto pare, tuttavia, c’è chi non ha ancora compreso che la peculiarità  di quel tratto di mare e la sua ricchezza sono un bene comune prezioso da preservare, che va rispettato ed evitato per le attività  che non vi sono più consentite, in base al decreto istitutivo e al regolamento di disciplina vigente. Ma l’intensificarsi dei controlli e delle verifiche comincia a dare i suoi frutti.



    IL GOLFO Quotidiano di Ischia e Procida
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    29825 articoli
    robymoni(na)

    #145588
    Procidario
    Partecipante

    Beh cosa si aspettavano? gli sta bene!!

    #145589
    zio frank
    Partecipante

    Bastardi, delinquenti, questo genere di furfanti non si rende conto del danno che ci fa…. 😡 😡
    L’opinione pubblica ci mette un secondo ad associare il pescasub con questi farabutti……si sparassero il pisello… 👿 👿

    #145590
    Capitan Simon
    Partecipante

    eh si, purtroppo è per gente come questa che nell’immagine comune si è creata l’equazione pescasub=bracconiere senza scrupoli… 👿 😈
    Il problema è che le limitazioni poi colpiscono tutta la categoria “sana”, mentre invece i veri bracconieri se ne fregano e continuano ad operare in ogni caso, infischiandosene di divieti, aree protette, limiti di peso, di specie etc. 😈

    #145591
    AlexNets
    Partecipante

    Tra l’altro mi piacerebbe il gusto di sparare a dei pesci che stanno fermi come ebeti…senza la minima paura di esser predati…. 😐

    #145592
    DesmoAccanito
    Partecipante

    Bene!!!

    #145593
    DENTEX70
    Moderatore

    adesso vi dico come ci si rivolgono contro queste bastardate, ieri sono sceso a oristano da un mio conoscente che lavora nelle forze dell’ordine e mi ha informato che il parco dell’isola di mal di ventre sta per emanare una bella circolare che vieta a tutte le imbarcazioni con a bordo un fucile subaqueo il passaggio nell’area marina il motivo è che visto che non ci sono persone per controllare e purtroppo ci sono questi cazzoni che vanno a pescarci, vietano a tutti quelli che imbarcano un fucile il passaggio per tutta l’area

    #145594
    danieled
    Partecipante

    @DENTEX70 wrote:

    adesso vi dico come ci si rivolgono contro queste bastardate, ieri sono sceso a oristano da un mio conoscente che lavora nelle forze dell’ordine e mi ha informato che il parco dell’isola di mal di ventre sta per emanare una bella circolare che vieta a tutte le imbarcazioni con a bordo un fucile subaqueo il passaggio nell’area marina il motivo è che visto che non ci sono persone per controllare e purtroppo ci sono questi cazzoni che vanno a pescarci, vietano a tutti quelli che imbarcano un fucile il passaggio per tutta l’area

    bene ci stamo gemellando con la corsica
    sè ti beccano navigando in zona (A-B) con fucili ha bordo è muta indosata
    ti conviene cambiare sesso perche telo fanno grande come una capanna
    è i gendarmi non scerzano

    #145595
    Giannimamba
    Partecipante

    come al solito si estremizzano i fatti.
    Basterebbe obbligare a tenere i fucili nelle apposite sacche. Dico questo perchè l’anno scorso ho avuto qualche discussione uscendo dal porto di Le Castella con attrezzatura a bordo, fucili compresi.
    In proposito la legge sui parchi declama che è vietato introdurre armi o mezzi di distruzione mentre il fucile, come ben sapete, è annoverato, secondo il DPR 1639/68, come attrezzo di pesca. Quindi anche qui c’è da discutere.

    #145596
    montalbano_2007
    Partecipante

    Quoto Zio Frank in pieno!

    #145597
    salv
    Partecipante

    @robymoni wrote:

    Ieri operazione alle Formiche di Vivara

    Fermati due sub che pescavano illegalmente nella zona B no take

    Segnalati da un diving sono intervenuti i volontari dell’Amp e il Circomare Ischia. L’equipaggio della Guardia Costiera ha sanzionato i responsabili e sequestrato le attrezzature. Il segnale che la vigilanza è sempre più efficace e la tutela più efficiente. Le Formiche, il paradiso dei sub senza fucile

    Isabella Marino | Dalla Redazione – Non sono servite neppure le boe di segnalazione, installate da pochi giorni, a garantire il rispetto delle Formiche. Una delle zone dell’AMP unanimemente riconosciuta tra le più pregevoli, dal punto di vista ambientale, dell’intero “Regno di Nettuno” e del Golfo di Napoli. Tanto da essersi meritata nella zonizzazione una tutela particolarmente rafforzata, come zona B no take, dalla quale, come si evince dalla stessa denominazione, non è possibile portar via nulla. Neppure, ovviamente, i pesci catturati con i fucili dai pescatori subacquei. Come i due che ieri sono stati trovati proprio in quel tratto di mare garantito e duramente sanzionati dalla Guardia costiera di Ischia, prontamente intervenuta sul posto. Com’è noto, per la particolare pregevolezza dei fondali, che offrono condizioni di vita ideali per una significativa varietà  di specie animali, la secca delle Formiche è considerato un vero e proprio paradiso per i subacquei. Quel punto è uno dei più apprezzati e ricercati per le immersioni alla scoperta delle meraviglie sottomarine del Regno e i diving autorizzati vi svolgono un’importante attività , che è particolarmente rilevante in questa stagione. Proprio da un diving impegnato con una escursione è arrivata ieri la segnalazione all’Area Marina, che ha provveduto ad allertare di conseguenza il Circomare Ischia. Alle Formiche era in corso una battuta di pesca subacquea assolutamente proibita, che andava bloccata subito. L’equipaggio del gommone del Circomare, al comando del sottocapo Camillo Buono, raggiungeva in breve tempo il punto segnalato, dove giungeva anche il natante dell’AMO, a bordo i volontari Caterina Iacono e Davide Tafani, ed effettivamente si constatava lo svolgimento di un’attività  di pesca illegale da parte di due subacquei residenti a Procida, tra l’altro anche persone abbastanza conosciute. Constatato che i due stavano effettuando la battuta di pesca in piena zona B no take, ai due subacquei veniva contestata immediatamente la grave infrazione, che prevede una sanzione penale. I due, con il loro natante, venivano immediatamente accompagnati a terra e si provvedeva al sequestro delle attrezzature, secondo le prescrizioni di legge. L’operazione di ieri ha dimostrato che le attività  di vigilanza e di tutela, all’interno dell’AMP, stanno acquisendo progressivamente una sempre maggiore efficienza ed efficacia, grazie al miglioramento della collaborazione tra le varie forze in campo: i Circomare di Ischia e di Procida, i Carabinieri, gli equipaggi dell’Area a cui partecipano quotidianamente a turno anche rappresentanti delle Polizie locali dei Comuni isolani. Senza trascurare il contributo di “controllo sociale”, fondamentale nella salvaguardia dell’ambiente a terra e a mare, che sempre più di frequente e in modo convinto stanno fornendo i tanti fruitori del mare rispettosi delle regole. Come, nel caso specifico di ieri, i “diver” i quali peraltro sono naturalmente i primi custodi di un patrimonio straordinario come la secca delle Formiche. Dove si può creare, grazie ad una corretta e bene organizzata attività  di “diving”, una condizione di fruizione sostenibile ed economicamente utile del tesoro ambientale sommerso. Obiettivo che è tra le finalità  primarie delle Aree Marine Protette, che riescono a conseguirlo tanto più efficiente è il loro funzionamento. L’individuazione e la repressione delle attività  illegalmente svolte nelle zone a più alto grado di tutela del “Regno” hanno ricevuto una indubbia accelerazione proprio nel corso dell’estate. Quando è stato registrato un notevole incremento delle sanzioni irrogate per la navigazione, spesso ad alta velocità , nelle zone A e per le altre attività  non consentite, come la pesca, nelle zone B no take. Al fine di rendere anche in modo visibile più efficaci i limiti delle zone più protette si è provveduto all’installazione delle apposite boe ai confini della zona A più importante di Vivara e si è scelto di investire le magre risorse disponibili per l’acquisto e la posa in opera delle boe per la delimitazione di una zona B no take, proprio quella della secca delle Formiche. Che è stata “curata” in modo prioritario rispetto all’altra zona A, la secca della Catena, perché riconosciuta ancora più meritevole di particolare attenzione e preservazione per le sue caratteristiche ecologiche uniche. A quanto pare, tuttavia, c’è chi non ha ancora compreso che la peculiarità  di quel tratto di mare e la sua ricchezza sono un bene comune prezioso da preservare, che va rispettato ed evitato per le attività  che non vi sono più consentite, in base al decreto istitutivo e al regolamento di disciplina vigente. Ma l’intensificarsi dei controlli e delle verifiche comincia a dare i suoi frutti.



    IL GOLFO Quotidiano di Ischia e Procida
    redazione@ilgolfo.it

    Cerca nell’archivio

    29825 articoli
    robymoni(na)

    non voglio prendere le difese dei pescasub, però questa è l’ennesima dimostrazione che quando si tratta di perseguitarci, le autorità  si muovono in tempo reale.

    Quando si tratta di tutelare le nostre vite dai cafonauti che ci passano su, non muovono le chiappe dalle sedia neanche a spararli.

    Ho fatto un esposto alla guardia costiera dopo essere stato passato su da un gommone, è stato pubblicato l’articolo su un giornale di zona, e ironia della sorte la volta successiva stavo finendo sotto un gozzo, ma di vetture della guardia costiera a mare a fare il loro dovere ….neanche a pagarle!

    #145598
    Fulvio57
    Partecipante

    …E molto più facile beccare un sub che un mezzo a motore… 👿

    #145599
    sub1
    Partecipante

    @Capitan Simon wrote:

    eh si, purtroppo è per gente come questa che nell’immagine comune si è creata l’equazione pescasub=bracconiere senza scrupoli… 👿 😈
    Il problema è che le limitazioni poi colpiscono tutta la categoria “sana”, mentre invece i veri bracconieri se ne fregano e continuano ad operare in ogni caso, infischiandosene di divieti, aree protette, limiti di peso, di specie etc. 😈

    sabato ero sul lungomare con la mia ragazza,dove e’AMP,e c’era un sub,tranquillissimo,mi ha dato molto fastidio,e gli faccio alla mia ragazza,lo sai ora quanto pesce si porta questo!!!
    E lo so’perche’ci sono stato l’anno scorso,e il pesce era anche ad 1mt d’acqua,grazie alle riserve e AMP…
    Io spero solamente una cosa,che fanno una cosa senzata,aprono quelle zone di mare che adesso sono chiuse come amp,e riserve,e ne chiudono altre…
    Questo e’l’unico modo,per rimanere soddisfatti sia noi,che loro(non credo)…
    Pultroppo non ci spero molto..

    #145600
    Maxxx
    Partecipante

    Se fossimo tesserati oltre la multa a questi “furbi” potrebbe essere vietato immergersi per pescare per un certo periodo come fanno per gli ultrà  del calcio impedendogli l’accesso agli stadi.
    approvo l’operato della guardia costiera ma concordo con chi dice che la stessa dovrebbe tutelarci dai bastardi che ignorano le boe segnasub.

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