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- Questo topic ha 18 risposte, 10 partecipanti ed è stato aggiornato l'ultima volta 14 anni, 9 mesi fa da imported_Luca.
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17 Febbraio 2010 alle 22:07 #4701paquitoPartecipante
Apro questo post per approfondire ed imparare qualcosa riguardo un argomento che a mio avviso è molto importante, anzi, fondamentale per noi pescasub e per il successo/sicurezza delle nostre uscite in mare. Dato che non conosco i venti nè tantomeno i loro effetti sul moto del mare, ed avendo notato che qualche utente è ben preparato in merito, mi piacerebbe saperne qualcosa in più, una bella lezione su tipologie di vento, classificazione e loro effetto sul mare, in modo da non avere brutte sorprese quando arrivo al mare o, peggio ancora, quando sono in acqua a pescare. Grazie!
18 Febbraio 2010 alle 7:50 #175477v.p.argoPartecipanteUsti paquito se ne dovrebbe parlare quanto scrivere un libro! 😀
Parliamo comunque di meteorologia,
prova a dare un’ occhiata qui http://www.nauticnet.it/nautic/meteoro/didmet/did_00.htm e poi approfondiamo i vari argomenti. 🙂18 Febbraio 2010 alle 8:16 #175478luciano.garibboPartecipanteSe può essere utile alla discussione ho creato una paginetta relativa a mari e venti (tra l’altro c’è anche un interessante pdf scaricabile relativamente ai venti): http://sites.google.com/site/lucianogaribbo/il-meteo
ciao. Lu.
18 Febbraio 2010 alle 10:19 #175479Capitan SimonPartecipanteGran bel post Paquito! Complimenti. 😉
Qualcosa si era già accennato in passato… la conclusione purtroppo è che non si può generalizzare una “guida” che vada bene per tutta l’Italia. 😐 Se non proprio per sommi capi. Bisogna però poi documentarsi sulle singole realtà . Esposizioni diverse delle coste, possono dare risultati diametralmente opposti!
Provo a fare qualche esempio, visto che il meteo pur nelle mie scarsissime conoscenze, mi affascina parecchio, partendo dalla realtà della liguria di ponente che frequento appena possibile.
Li, la costa è abbastanza regolare, pochissimi ridossi, appena accennati, niente baie profonde e protette. La costa ha uno sviluppo da nord est ad ovest/sud-ovest.
La prima cosa che salta all’occhio è che, specie in questa stagione, il mare non è esposto alla tramontana. Nel senso che il vento, arrivando da terra, non alzerà onda, anzi, spianerà il mare. Lo stesso per venti di Nord-Ovest (Mistral) che invece sono tremendi su altre coste esposte (golfo del leone in francia e costa nord e ovest di corsica e sardegna).
Tra l’altro questi venti (tramontana e maestrale) in linea di massima in loco non sono associati a perturbazioni durature.
Disponibilità dei pesci e freddo a parte (tramontana…), sono quindi venti compatibili con le uscite a pesca.Situazione in parte simile col grecale che, grado più grado meno, arriverà “da Genova” più o meno ridossato rispetto alla costa. In ogni caso ben difficilmente alzerà onda e se anche lo farà , creerà un’onda magari anche alta, ma corta e ripida, in ogni caso poco energica. Soprattutto, il moto ondoso, sarà di breve durata: cessato il vento, l’onda senza energia prorpria, scemerà velocemente. 😉
Dai quadranti opposti arrivano invece due venti ben più insidiosi: il libeccio e lo scirocco.
Quasi sempre associato a masse d’aria umida e perturbazioni a volte ostinate.
Venti che hanno modo di viaggiare sulla superficie del mare per centinaia se non migliaia di km (libeccio), basta guardare una cartina del mediterraneo per verificarlo.E qua intervengono due dei fattori che legano vento ed onde: l’onda che investirà la costa sarà tanto più energica e pericolosa, quanto forte sarà il vento, quanto lunga sarà la durata dello stesso e quanto più ampia sarà la corsa del vento stesso sul mare (fattore che viene detto “fetch”).
Vedo di preparare qualche immagine animata per chiarire al meglio il concetto. 😉
Un esempio, del primo gennaio 2010: dopo diversi giorni in cui al largo aveva imperversato un forte libeccio, proveniente da sud ovest, con fetch lunghissimo (migliaia di km), lunga durata e forte intensità , sulla costa avevamo calma di vento, ma nel pomeriggio sono arrivate improvvise e apparentemente inspiegabili, delle mazzate del genere:
Chi era presente al Primo Meeting Ligure ha ben presente l’altezza e lo spessore di questa diga foranea… 😯
QUI se volete, potete trovare altre foto di questo evento eccezionale e terrificante!
Nell’occasione una piccola barca a vela è uscita in mare in mattinata, tratta in inganno dalle condizioni maneggevoli. Forse, avessero letto meglio i bollettini dei giorni precedenti e quelli per il pomeriggio, avrebbero inquadrato meglio il rischio assurdo che poi hanno corso rientrando in porto tra quei pericolosissimi frangenti, senza quasi vento, affidando la loro vita solo alla fortuna ed al tempismo di virare tra un maroso e l’altro, affidandosi ad un piccolissimo ed insignificante (nei confronti del mare…) entrobordo! Lo dico, perchè guardandoli, avevo i crampi allo stomaco per loro!!! 🙁Questo per dire che conoscendo al realtà locale, l’esposizione della costa e sapendo i venti in atto, non solo localmente ma sul tratto di mare antistante, si può ragionevolmente prevedere lo stato del mare e relative pericolosissime situazioni di peggioramento improvviso.
Per le altre condizioni meteo (sole, pioggia etc), è tutta un’altra storia! 😐
In ogni caso attendiamo i contributi del Comandante Max, che ben potrà aiutarci a capirne di più. 😉
18 Febbraio 2010 alle 11:16 #175480Capitan SimonPartecipanteVediamo se con questa gif animata riesco ad esser più chiaro… 🙄
In pratica, coi tratteggi, ho indicato per ogni vento la corsa sulla terraferma, che ridossa il mare e lo protegge dall’azione del vento stesso. Con le frecce invece è evidenziato il “fetch”, la corsa libera del vento sul mare, che assieme alla sua forza e alla sua durata, aumenterà man mano le onde e l’energia ad esse associata:
18 Febbraio 2010 alle 12:46 #175481MarcozPartecipantemaledetto mistral….
cmq questo post mi incuriosisce molto…vorrei estendere maggiormente la conoscenza su questi eventi
Il maestrale è quello più frequente nella mia zona e ancora non riesco a prevederne il suo arrivo, certo con il meteo marino ci arrivo. ma quali sono i segnali che distinguono l’arrivo di tale evento?….a che distanza di tempo l’uno dall’altro si possono riverificare?18 Febbraio 2010 alle 12:49 #175482MikyPartecipanteCapitan Simon bellissima l’animazione!!!
Ci voleva proprio!!! 😉18 Febbraio 2010 alle 15:46 #175483v.p.argoPartecipanteIl vento viene generato da uno spostamento d’aria da una zona di alta pressione verso una zona di bassa pressione deviando verso destra ( legge Buys-Ballot) , quindi guardando le carte meteo che riportano le isobare (linee immaginarie che hanno la stessa pressione) si può prevedere la direzione che prenderà il vento ( dall’isobara più alta verso la più bassa ecc.)
In determinati luoghi anche le montagne influenzano tanto i venti , vedi per esempio la Bora a Trieste che si incanala fra due monti detti “porta della Bora” che forzano la direzione dello spostamento d’aria.Questo non vale per le brezze locali che invece sono generate da sbalzi termici notte-giorno.
18 Febbraio 2010 alle 21:16 #175484paquitoPartecipanteGrazie a tutti per gli interventi e la pazienza concessami, ora devo imparare a memoria la pagina del sito di luciano. Facendo un paragone con questo week end, nella fattispecie Savona, mia zona di pesca, spirerà maestrale di moderata intensità che causerà mare mosso/molto mosso, correggetemi se sbaglio, ora quello che vorrei capire è in che modo agiscono sui mari, come fare per dedurre l’effetto che un vento avrà sul mare, capitan simon ha scritto che la riviera di ponente è suscettibile per sua morfologia ai venti che spirano da sud quindi scirocco e libeccio eppure la stessa riviera sarà “sconvolta” dal maestrale, si potrebbe approfondire meglio questo aspetto?
18 Febbraio 2010 alle 21:58 #175485icaroMembro@Marcoz wrote:
maledetto mistral….
cmq questo post mi incuriosisce molto…vorrei estendere maggiormente la conoscenza su questi eventi
Il maestrale è quello più frequente nella mia zona e ancora non riesco a prevederne il suo arrivo, certo con il meteo marino ci arrivo. ma quali sono i segnali che distinguono l’arrivo di tale evento?….a che distanza di tempo l’uno dall’altro si possono riverificare?Anche da me che sono nel sud-ovest sardegna il maestrale ci fa impazzire… 2mesetti fa dopo qualche giorno di maestrale e ponente forte ha fatto una giornata di levante lieve… quasi calma… e fiducioso dopo le 24ore di “riposo” dalla maestralata sono andato al mare: onde da 1metro a 1.5metri A RIVA dove ci dovrebbero esser 50cm d’acqua!
….c’eran i surfisti e mi son seduto mezzoretta a guardare le onde giusto per non tornar indietro subito… triste spettacolo, ma che ancora oggi non riesco a prevedere… 😳 🙁
Coglierò al balzo questo argomento per cercar di capirci qualcosa!!! 😀Icaro
18 Febbraio 2010 alle 22:27 #175486MonserPartecipante@paquito wrote:
Grazie a tutti per gli interventi e la pazienza concessami, ora devo imparare a memoria la pagina del sito di luciano. Facendo un paragone con questo week end, nella fattispecie Savona, mia zona di pesca, spirerà maestrale di moderata intensità che causerà mare mosso/molto mosso, correggetemi se sbaglio, ora quello che vorrei capire è in che modo agiscono sui mari, come fare per dedurre l’effetto che un vento avrà sul mare, capitan simon ha scritto che la riviera di ponente è suscettibile per sua morfologia ai venti che spirano da sud quindi scirocco e libeccio eppure la stessa riviera sarà “sconvolta” dal maestrale, si potrebbe approfondire meglio questo aspetto?
A Pasquale, che materia difficile ci sottoponi.
E’ molto difficile, per non dire impossibile, spiegare ciò che tu richiedi, in quanto le previsioni meteo marine sono di quanto più uterino esistano al mondo per complessità del fenomeno (parola di un fisico cibernetico).
I post precedenti ti hanno dato penso tutto ciò di cui hai bisogno. In più, tornando alla tua domanda, in cui ci dici che non capisci come mai un vento (il maestrale) che ti spira di fianco, anche se di moderata intensità , provoca un mare mosso/molto mosso, posso dire che deve essere considerata anche la rotazione del vento (se guardi le regate dell’America’s Cup è il fattore determinante nelle regate, ossia “come gira il vento”). Detto in altre parole, devi cercare di immaginare il fenomeno ventoso nella sua totalità , non limitando la sua percezione all’osservazione “visiva” del posto in cui ti trovi, pensando al vento come un fenomeno rettilineo, ma lo devi generalmente considerare come un vortice (tipo un tornado).
Inoltre, capire con la sola osservazione visiva cosa accadrà tra 2-3 giorni è pura arte divinatoria. Al più si può intuire il tempo per il giorno successivo, quindi ti devi arrendere a consultare i siti meteo (http://www.ilmeteo.it – http://www.windguru.com/it) ed a ricorrete all’esperienza delle persone. Fatti amico qualche pescatore professionista del posto ed interpellalo il giorno prima: lui non sbaglierà mai previsione!!!
Io, se richiesto, ti posso dire vita, morte e miracoli dei venti della costa vesuviana, zona in cui ho vissuto per 37 anni nella casa dei miei genitori che domina tutto il Golfo di Napoli, con vista a tutto tondo da Castellammare di Stabia al Porto di Napoli, per cui ho una profonda conoscenza del fenomeno vento/mare/pioggia, non fosse altro che per una base dati fatta di osservazioni quotidiane supportate dall’esperienza sia di mio padre (che ora non c’è più) sia dei pescatori professionisti del porto di Portici, che mi hanno iniziato all’osservazione del cielo e dei suoi “piccoli” ed “impercettibili” segnali.
Come esempio, quando vado a pescare di notte con la canna a Portici sulle scogliere, capita (soprattutto in inverno) a volte che dico ai compagni di ventura di chiudere tutto e di fare presto: loro oramai hanno imparato ad obbedire senza fiatare, l’unica cosa che mi chiedono (dopo) è: “ma come fai”?
Io non so dire come ne accorgo: a volte è un alito di vento, a volte è un gabbiano, a volte è una leggera foschia all’orizzonte, insomma percepisco delle “alterazioni” che mi avvertono dell’arrivo del mal tempo.18 Febbraio 2010 alle 22:41 #175487paquitoPartecipanteAzz è più difficile di quanto pensassi…..Conoscere bene i venti ed associarli di volta in volta al loro comportamento in una determinata zona tenendo conto delle variabili elencate anche dal capitano 🙄
19 Febbraio 2010 alle 9:24 #175488MaxModeratoreNoto con piacere che molti di voi hanno studiato o si sono cmq documentati, bene mi fa piacere 😀
Paquito, di venti e del loro effetto sul mare ne abbiamo gia parlato in un altro topic, cmq cercherò brevemente di spiegarti alcuni fattori determinanti che influenzano il moto ondoso (alla fine è quello che ci interessa).
Innanzitutto tengo a precisare che lo spostamento del vento verso destra (nell’emisfero nord) e a sinistra (nell’emisfero sud) rispetto alle isobare è dettato dalla forza di Coriolis e non di Ballot (come qualcuno ha scritto erroneamente); Ballot ci aiuta ad individuare il centro di bassa pressione volgendo le spalle al vento 😉
Premesso questo dico che il vento ed il suo fetch non hanno la stessa influenza su tutte le coste italiane, come ha detto correttamente Simone, ma varia da zona a zona. Ad esempio in adriatico il ponente o libeccio (nel sottocosta) non porta mare agitato ma anzi schiarisce il mare; discorso inverso invece nel tirreno che invece viene investito da forti mareggiate perchè il vento proviene dal largo e quindi ha modo di gonfiare il mare (ecco dove entra in ballo il fetch).
I segni precursori del vento variano anch’essi in base alle zone e non è possibile quindi generalizzare, un vecchio pescatore della zona sicuramente ti potrà essere d’aiuto.
Ti basta tenere a mente comunque che i venti provenienti da terra hanno un effetto minimo sullo stato del mare (nel sottocosta ovviamente), inoltre la stessa conformazione della costa (montagne, colline, ecc.) influenza la direzione del vento; es. a Pescara quando soffia il ponente questo devia verso libeccio a causa della vallata della Maiella che incanala il vento al suo interno e soprattutto amplifica la forza del vento.
Come puoi ben vedere i venti hanno un loro effetto sullo stato del mare variabile, da zona a zona.
Se hai bisogno di altri chiarimenti chiedi pure 😉19 Febbraio 2010 alle 10:27 #175489Capitan SimonPartecipante@paquito wrote:
Grazie a tutti per gli interventi e la pazienza concessami, ora devo imparare a memoria la pagina del sito di luciano. Facendo un paragone con questo week end, nella fattispecie Savona, mia zona di pesca, spirerà maestrale di moderata intensità che causerà mare mosso/molto mosso, correggetemi se sbaglio, ora quello che vorrei capire è in che modo agiscono sui mari, come fare per dedurre l’effetto che un vento avrà sul mare, capitan simon ha scritto che la riviera di ponente è suscettibile per sua morfologia ai venti che spirano da sud quindi scirocco e libeccio eppure la stessa riviera sarà “sconvolta” dal maestrale, si potrebbe approfondire meglio questo aspetto?
Ecco, siamo arrivati al dunque… 🙄
In effetti, io lo ammetto, ho “giocato sporco”… 🙄 ho semplificato davvero il tutto, scrivendo solo dei concetti moooolto generali, che sono quelli più facilmente comprensibili.Parlando proprio del Mistral e della liguria di ponente, ti cito un esempio per confermare quello che dicono Monser e Max.
Capita che il maestrale, originario sulla provenza da NW, arrivi sulle coste della liguria di ponente seguendo la conformazione della costa, con una specie di “risucchio”.
Dalle nostre parti può quindi trovarsi a spirare più da W se non proprio da SW. In questo caso però i suoi effetti sarebbero ben diversi dal libeccio puro. Il mistral che “gira” infatti arriverebbe comunque da terra, poco fetch sul mar ligure e quindi poca onda. Il libeccio invece, nato proprio da SW avrebbe ben altri effetti…Per questo, come ho detto e come ha sottolineato Max, per poter prevedere qualcosa, serve una profonda conoscenza delle situazioni locali… il nostro tentativo di capirci qualcosa può esser solo un esercizio, un divertimento, non una certezza o uno strumento affidabile di previsione.
Per complicare le cose, ti continuo l’esempio precedente… il maestrale gira lungo costa e si trova a provenire da W-SW, ma se arrivando dal confine e proseguendo verso il centro del golfo ligure si trovasse ad allargare la traiettoria verso la costa, al posto di seguirla per bene, potrebbe in certi casi creare l’instabile e strano fenomeno del “Rebosso”… in pratica una locale depressione sottocosta, un risucchio d’aria che paradossalmente richiamerebbe poi aria da… E- NE!!!!!! 😯
Quindi avremmo: generale regime di mistral da NW, al largo correnti da W, sotto costa rebosso da E-NE…
Un vero minestrone!!!! 🙁Al di la di questo, le previsioni per oggi e i prossimi giorni mi pare parlino di venti prima da grecale-levante poi da libeccio, non di maestrale. Mari molto mossi sotto costa, MOLTO AGITATI al largo… 4.5 m d’onda “lunga” sulla costa a ponente!!! Una vera martellata, motivo per cui, per l’ennesima volta non si potrà andare a pesca!!! 👿 😈 😈
Giusto per conoscenza Paquito, segnati questi due link meteo, super affidabili per noi ponentini:
http://www.assonautica-im.it/asp/meteo/
e
http://www.liguriameteo.net/forum/viewforum.php?f=2&sid=1af31b73e9653c941c0071895d2f626c
Al secondo link, il previsore Achille Pennellatore (nickname: Kiki, davvero in gamba e super-professionale 😉 ) spesso posta le stesse previsioni del primo link, ma estese a tre-quattro giorni, coi relativi indici di affidabilità .
20 Febbraio 2010 alle 13:34 #175490paquitoPartecipanteGrazie Simone, i siti sono davvero accurati, almeno non rischio di fare 100 Km e trovare il mare che mi rimanda indietro perchè il sito che utilizzo di solito mi aveva dato indicazioni poco accurate. Tornando all’argomento mi è sembrato di capire che anche se il vento spira da una determinata direzione, essa può cambiare a seconda delle modificazioni che subisce dalla conformazione del territorio, ergo, anche il mare sente certi effetti, e tutto ciò che noi ne possiamo dedurre non può mai essere una scienza esatta in mancanza di un’accurata conoscenza del territorio.
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