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submaro.
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13 Gennaio 2013 alle 16:29 #291866
submaro
Partecipante@Capitan Simon wrote:
Marco, con una domanda sul vagabondare per mari, tocchi quella che per me è sempre più una ragione di vita…. 😳 🙄 😀
Do per scontata la parte dotazioni di legge giustamente sottolineata da Max e l’adattabilità della consorte (FONDAMENTALE!!!) come ben dice Sergio.
Per la questione bimbi, premesso che non ne ho ancora quindi non ho ancora dovuto risolvere di persona il problema, potrei però portare l’esempio di una coppia di amici che ci ha iniziati al vagabondare per rade e calette: a suo tempo sul piccolo Kelt 6.30 (barca a vela pure vecchiotta, quindi a pari dimensioni mooolto più stretta e raccolta di un cabinato a motore, quindi non credo gran che più accogliente del mezzo di cui parli), la figlia l’hanno quasi fatta nascere, di sicuro svezzata a pochi mesi e poi fatta crescere, proprio girando per settimane di seguito, per l’arcipelago toscano e il nord della corsica.
Oppure le innumerevoli famigliole di francesi che su barchettine improponibili per noi “viziati” italiani, viaggiano di brutto senza alcun problema! Indimenticabile una veletta minuscola davvero, che qualche estate fa ci è stato a fianco in rada per 4 giorni filati: marito, moglie, coppia di amici, 2 figli picoclini e 2 cani di cui un labrador decisamente sovrappeso! Tutti, uno più felice dell’altro! A turno li vedevi uscire dal tambuccio, sdraiarsi sulla piccolissima prua, salire sul tenderino, tuffarsi in acqua. Davvero, non so ancora spiegarmi come facessero a starci in gruppo la dentro! 😐
Poi all’opposto, c’è la ricca famiglia nostrana che su un modernissimo 40 piedi che è un appartamento di lusso, litiga di continuo, moglie stizzita che esige l’hotel 4 stelle e la figlioletta già imbefanita (dall’esempio della madre) che esige terra, giochi e compagnia di coetanei sempre e a tutti i costi.
In ogni caso, mi pare di capire che invariabilmente il problema è più nei genitori che nei figli…
Coppie adattabili e “sane” quasi sempre hanno figli tranquilli, curiosi, pronti all’avventura. Coppie mezze scoppiate, litigiose e spocchiose, si ritrovano figli incontentabili, musaloni e viziati… in ogni caso ingestibili nel micromondo di una barca in rada.Dal punto di vista pratico, ti direi di prestare attenzione a qualche dettaglio, primo fra tutti un occhio, un orecchio ed oltre, al meteo. So che sai già fare di meglio di quanto possa suggerirti, ma da ipocondriaco delle previsioni meteo quale sono, non posso fare a meno di consultare il canale 68, i vari canali francesi, i tanti siti meteo via smartphone etc, più volte al giorno. Son pronto ad affrontare tutto, ma per principio, voglio evitare alla consorte qualsiasi situazione che possa crear problemi, mi sembra il minimo come controparte al suo costante e crescente entusiasmo. 😀
Di contro poi ho l’esempio di un amico, che ci ha sempre messo troppa faciloneria nell’andar per mare con la moglie e all’ennesima sburianata presa quasi volontariamente ha visto crollare a zero la passione nautica della moglie. Con tutte le conseguenze del caso.Parallelamente, sono maniaco e consiglio altrettanta mania nella scelta delle rade, tanto per la qualità del ridosso che della tenuta del fondo (con ancora sulla posidonia, non riesco proprio a dormire…). Poi, a pari ridosso e fondo, si sceglie la rada più bella e piacevole, ma non vice versa.
Altro punto fondamentale e correlato alla precedente: ancora e linea d’ancoraggio! Ancora di peso adeguato, anche un filo abbondante, alle dimensioni della barca, con relativa catena e nel caso, cima ulteriore per filare tanto e tanto. Non voglio fare il settario, di pirla se ne vedono molti anche su barche a vela, ma son davvero troppe le barche (aimé troppo spesso a motore), che ti arrivano a fianco la sera nella caletta, buttano giù 10 mt di catenella sottodimensionata, su 7-8 mt di fondo, attaccata chissà come ad un’ancoraccia, pessima imitazione della peggior simil Brittany, senz manco fare un briciolo di retro, senza guardare dove e come si è posata l’ancora e via, dormono così beati e incoscienti.
Poi, al primo rinforzo di vento, va bene se ti sono sottovento e puoi guardarli spedare ed allontanarsi senza crearti problemi…
All’opposto, sapere di avere il giusto ferro e catena, avendone filata tanta ma tanta, dopo aver controllato posizione e tenuta dell’ancora ben sepolta nella giusta sabbia (per noi apneisti è un divertimento…), ti fa affrontare anche la brezzona tesa o il rinforzo secco di vento, tranquillo e beato, mentre stai sdraiato ad abbronzarti a prua o a berti l’aperitivo serale in pozzetto (una delle massime godurie della vita in barca!).
E se il comandante è tranquillo, trasmette tranquillità all’equipaggio, nel caso moglie ed eventuali figli. 😀Altri due punti per me critici: l’autonomia elettrica proprio per il frigo & Co (il bianco caldo è una cosa indicibile…), nel tuo caso credo delegabile solo ad una buona batteria servizi ed eventuale avvio regolare del motore e la scorta d’acqua dolce (taniche e bottiglie messe qua ela nei gavoni).
Per ultimo un punto sottolienato anche da Sergio: il tenderino!
C’è chi dice che la prima cosa a cui pensare quando si attrezza una barca da crociera sia il tender. Beh, ha assolutamente ragione!
Piccolo ed economico, canottino a remi o mini gommoncino fighetto a chiglia rigida sovramotorizzato, non importa, ma ci deve essere!
Un qualcosa per sbarcare in spiaggia, entrare in un porticciolo a far acqua o carburante, scendere asciutti a terra la sera per una pizza etc, qualsiasi cosa sia, ma un mezzo da sbarco è fondamentale!
Bisogna poter scendere agevolmente a terra per poi godersi al 200% lo stare in mare! 😉 E nel caso, un mini tenderino a remi o con anche solo un 2 cv, da legare capottato a prua in trasferimento, è poi anche un ottimo mezzo per cercarsi un punto buono per fare un tuffetto col fucile in mano, lontano da bagnanti ed altre barche in rada.L’ho fatta lunghissima, ma è colpa tua, non dovevi sollevare questo argomento!!!! 🙄 😳
Ahahaha grande Simone, ho letto veramente con molto piacere quello che hai scritto e hai scritto delle cose sacrosante, ho potuto apprendere da queste tue righe la tanta passione ma anche la grande padronanza e conoscenza della materia, sono pienamente d’accordo con tutto e prima della mia partenza che purtroppo sarà tra parecchi mesi, mi leggero sicuramente tutto questo post per non dimenticare nulla, ringrazio te e tutti gli amici che sono intervenuti dandomi ottimi consigli 😉
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