Accordo FIPSAS Ministero delle Politiche agricole

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  • #176149
    v.p.argo
    Partecipante

    Luciano, visto che siamo vivieno un passo miliare per la PIA ( introduzione della licenza e dominio ufficiale di FIPSAS ) forse il “momento storico” deve far pensare tutti i disinteressati.

    Sul fatto di mettere d’accordo molte teste, come in tutti gli altri ambiti, bisogna fare una proposta sensata, che alla maggior parte andrà  bene così com’è, un 20% darà  il proprio contributo per migliorarla, una piccola parte avrà  da dire.

    L’importate è fornire delle tutele agli iscritti e fare sapere che qualcuno porta avanti la causa.

    E’ ragionevole dire che alla fine saranno 3-4 persone che operativamente si sbattono per l’organizzazione, funziona così dappertutto.

    #176150
    Monser
    Partecipante

    Io sono con v.p.argo.
    MAX, non fare troppo il pessimista. Capisco che sono stato impulsivo, ma lo scopo era di farla finita con le parole e passare ai fatti (se li volgiamo fare, altrimenti ditemelo e non leggerò più nulla sull’argomento).
    v.p.argo, quanto costa fare tutto ciò che dici? Sicuramente tempo, ma economicamente quanto vale la cosa? Io non ne capisco nulla, e tu? Se abbiamo problemi su tale aspetto, cerco chi ci può dare una risposta.

    #176151
    luciano.garibbo
    Partecipante

    @v.p.argo wrote:

    No no non intendevo di colore politico, intendevo una nomea politicamente di contestatori, contro le associazioni ambientaliste, che a mio parere, dovrebbero essere i nostri migliori alleati!

    E’ difficile agire senza, in qualche modo, trovare contrasti.
    Ci sono associazioni ambientalistiche che sostengono cose non vere o che non conoscono (nella vicenda ventimigliese sembra che sia emersa davvero poca preparazione in alcuni campi da parte di quest’ultime) e quindi è normale che difendere una propria tesi crei un contrasto …che si spera sempre (ma è affidato all’intelligenza delle parti) porti alla fine ad un chiarimento e a situazioni di compromesso.
    Non credo che gli ambientalisti riescano a trovare più facilmente dei compromessi con una federazione o un’associazione legata in qualche modo a quest’ultima che difende un’agonismo che ha come criterio di premio l’uccisione di esseri viventi.
    Quindi un dialogo con le associazioni ambientalistiche probabilmente necessiterà  una ufficiale presa di distanza dalla federazione, non basterà  ignorarla per trovare un dialogo.

    Resta importante, come dici tu, evitare scontri con le associazioni ambientalistiche ma non mi porrei il problema che ti sei posto del fatto che un’associazione di pescatori possa essere entrata in contestazione con associazioni ambientalistiche …son certo che un dialogo l’hanno cercato e sono altresì certo che la strada del dialogo è una strada che vogliono comunque percorrere, per quello che ho avuto modo di sentire, nonostante io sia sempre stato molto ai margini di ciò che è successo.

    Per non parlare delle figure barbine di coerenza che facciamo di fronte agli ambientalisti di fronte a determinati argomenti, tipo questo: viewtopic.php?f=28&t=5731&start=150
    Di fronte a loro ci troviamo davvero senza alcuna giustificazione e tu vorresti fargli capire che ci spetta qualcosa di diritto o semplicemente grazie ad una regolamentazione 🙄
    Io fossi un ambientalista (tra l’altro tale mi sento) non mi fiderei a lasciare disponibile una zona di mare ad una categoria che non si fa neppure lo scrupolo di evitare la pubblicità  delle pescate illegali, che giustifica la vendita del pescato e che gareggia misurando l’abilità  dei concorrenti sulla base delle quantità  di prede uccise, tra l’altro creando degli evidenti danni nell’immediato nella zona destinata a campo di gara.
    E la tessera non rappresenta certo una garanzia di etica, così come i corsi non garantiscono l’etica e la dimostrazione è rappresentata proprio da ciò che fanno molti agonisti, tesserati e che hanno anche fatto il corso …molti di noi ne conoscono, tacceranno per sempre pubblicamente ciò che sanno ma resta il fatto che non voglio essere così ipocrita da far finta di non sapere.

    Secondo me abbiamo bisogno al nostro interno di una sorta di campagna moralizzatrice almeno sull’etica (non sulle leggi) perché per diventare più credibili fuori dal nostro ambiente dobbiamo prima essere più credibili tra di noi. Per etica non parlo dei saraghi da 3etti, per altro permessi ma parlo delle pescate anche nei limiti di legge dei 5kg che, se fatte quasi giornalmente prelevando il massimo legale possibile, portan via più pesce della pescatella eccezionale over size di chi in mare ci va una volta ogni tanto.

    Tassare l’ingresso in mare significherà  ridurre il numero di pescatori ma anche selezionarli, solo i pescatori più capaci, in grado di prelevare per ogni uscita più pesce, in grado di fare più uscite all’anno saranno quelli che rimarranno.
    Il prelievo annuo di un pescatore del genere può essere pari al prelievo annua di 50 o più scarsi pescatori della domenica, renderanno alle aziende del settore meno di un 50imo rispetto ai pescatori della domenica, creeranno poco giro intorno a loro per diffondere l’attività : ridurre i pescatori della domenica, quelli del saraghetto per intenderci, è, a mio parere, il vero modo di uccidere questa attività , anche commercialmente.

    Detto ciò, aderirò a ciò che creerete, contribuirò quando sarà  il caso ma non farò mai il male di una qualsiasi associazione e quindi non parteciperò in maniera attiva a nulla e sarò pronto, fuori dai ristretti confini del forum, a fingere che siamo tutti dei santi e a cercare di venderci come tali: io per primo su alcune regole (leggi) non lo sono e, per scelta, non seguo le regole che non condivido assumendomi il carico degli oneri che da questa scelta potrebbero derivare …tipo distanze da scogliere o da riva o altre cosucce.

    Ultima cosa: l’etica è una cosa, la legge un’altra, la legge è “teoricamente” oggettiva, l’etica è soggettiva ma con le associazioni ambientaliste i discorsi diventeranno sia oggettivi (quantificare il prelievo e gli effetti) sia soggettivi (cosa è opportuno e cosa no)

    ps: ho poco tempo, ho scritto un’accozzaglia di pensieri che non avendo potuto ordinare organicamente possono addirittura rischiare di sembrare in contraddizione …volevo solo mettere un po’ di argomenti all’attenzione, anche se TROPPO disordinatamente e senza rileggere.

    Luciano

    #176152
    v.p.argo
    Partecipante

    Luciano, sono perfettamente d’accordo sull’adozione di un codice etico, necessità  avidenziata anche nel protocollo d’intetsa fra fipsas e il ministero.


    @Monser
    , economicamente la registrazione dell’associazione costa sui 100 euri, per la parte burocratica non serve altro.

    #176153
    zio frank
    Partecipante

    Io sono a zero su queste cose però se il nostro Admin è d’accordo a dare il nome del sito e mettere a disposizione il forum a questa ipotetica associazione io sarò con voi. Non chiedetemi di svolgere pratiche burocratiche perchè non fanno per me. Lascio questa rogna a chi se la sente ed è più abile in questa materia.

    #176154
    candidoshark
    Partecipante

    intervengo in questa discussione per dire che sono pienamente d’accordo c0n Luciano Garibbo quando dice che non è necessario costituire una nuova associazione , visto che già  ne esiste una , e mi sembra che abbia fin qui fatto un ottimo lavoro. quindi anzichè perder tempo a pensare alla costruzione di un niente abbiamo una base su cui alzare dei pilastri e poi mettere le mura………..

    sono d’accordo anche con Fulvio che proponeva un coordinamento tra i forum per raccogliere quante più persone possibili che aderiscano alla nostra iniziativa cioè quella di farci vedere , e difenderci contro chi ci esclude da tutto .
    non scordiamoci che noi anche se non siamo censiti siamo in tantissimi e facciamo girare tanti soldi acquistando le varie attrezzature prodotte da molte case anche italiane (MARES-CRESSI-C4-TOPSUB-POLOSUB-TIGULLIO ecc….) e se ci girassero proprio le palle e smettessimo tutti di acquistare i prodotti italiani? cosa credete che succederà ?
    quindi smettiamola di dire che siamo in pochi e che non contiamo nulla , perchè non è assolutamente vero ……..dobbiamo scavalcare la FIPSAS creando una nostra associazione o cmq farci vedere anche con l’aiuto delle case produttrice minacciando il boicattoggio dell’acquisto dei loro prodotti.
    cmq la cosa fondamentalòe è partire da una base che già  esiste (pescaapnea) e farci sentire con i mezzi a nostra disposizione(associazione e boicattoggio sull’acquisto di materiale prodotto da ditte italiane)

    #176155
    luciano.garibbo
    Partecipante

    Mi piacerebbe che intervenisse un rappresante di pescapnea in questa sede in modo da poter avere un confronto diretto per far chiarezza sia sulle finalità  che sulla strada che vogliono percorrere. Sarebbe interessante al fine di capire se è davvero l’associazione a cui si potrebbe far riferimento o se alla fine risulti preferibile la creazione di un’associazione ex-novo.

    #176156
    v.p.argo
    Partecipante

    Ottima idea, Luciano tu sei sicuramente più in confidenza con pescapnea, inviti qualcuno?

    #176157
    Capitan Simon
    Partecipante

    Personalmente sono moooolto pessimista sulla possibilità  di catalizzare i pescasub in una associazione forte e rappresentativa.
    Purtroppo noto ancora troppi piccoli interessi privati, troppa gente che si preoccupa di non dover pagare qualche decina di euri all’anno di un’ipotetica licenza, senza arrivare a capire che è il momento in cui potranno limitarci drasticamente, stiamo per fare la fine degli “indiani”!!!
    Sono mooolto scettico, per non dire che non ci credo proprio alla possibilità  che la fipsas possa rappresentarci e tutelarci a dovere… finora ha usato al pescasub solo ed esclusivamente come fondo cassa organizzando gare per poi sacrificarci OVUNQUE a favore dei colleghi pescasportivi cannisti! Cannisti nei parchi, pescasub fuori… 😈 E alla mortola non mi apre ci fosse stato un gran viavai, interventi, azioni e proposte da aprte della fipsas.
    Ora hanno lo “sorico accordo” ma a favore di chi?!? 😐 Penso male se penso ai “soliti” cannisti?

    Però sono davvero pronto a sostenere attivamente ed impegnarmi in un’associazione seria, rappresentativa e con volontà  chiare, a favore della pescasub!

    Capire se vale la pena creare ex novo o accodarsi a qualcosa di pre-esistente, è sempre difficile… da una parte il rischio credo sia la frammentazione. La storia dei comuni medioevali, in Italia è sempre più che attuale…
    Divide et impera, è un motto che ha sempre il suo perchè.
    Ci pensiamo da soli a dividerci, non devono nemmeno impegnarsi i governanti a farlo…
    Dall’altra, una nuova associazione con maggiori agganci nelle stanze dei bottoni potrebbe magari dare uno sprint maggiore!

    Per capirci qualcosa, credo davvero che sia il caso di sentire qualche dettaglio da parte di chi si sta già  impegnando.

    Fermo restando che, in certi casi, ci vedrei bene anche protocolli di intesa tra diverse associazioni: se davvero volessero tutelare i pescasub e non solo promuovere la carriera politica del presidente di turno (a qualcuno fischiano le orecchie?!?) non dovrebbe esser impossibile trovare almeno qualche punto di programma comune…

    I professionisti, quando ESIGONO il gasolio quasi gratis, quando VOGLIONO poter imperversare anche nelle zone di tutela, quando PRETENDONO l’impunità  e gli occhi chiusi delle capitanerie di porto, sono uniti come una roccia!!!
    E piegano regolarmente ai loro desideri tanto la destra quanto il centro e la sinistra.

    E’ così difficile prendere esempio?!? 😐

    #176158
    yumina
    Partecipante

    Qualsiasi strada sarebbe da prendere è bene che si prenda e alla svelta………..
    Una volta creati gli accordi fra le varie associazioni (se si sceglie questa via) in modo da presentare dei numeri, sarebbe bene istituire una tavola rotonda con la Fipsas e chiedere che all’interno della stessa sia creata la partizione dei PIA con l’identico peso delle altre discipline, altrimenti facciamo da noi facendo sentire la ns. voce anche ai produttori italiani, come suggeriva Simone.
    Magari otterremo poco o niente ma lameno cominciamo a smuovere le acque e inculchimo a sta gente l’idea che ci siamo anche noi e faremo di tutto per far valere anche i nostri diritti. Son convinto che non siamo poi così “pochi”.
    Forza e coraggio gente

    #176159
    v.p.argo
    Partecipante

    @Capitan Simon wrote:

    Fermo restando che, in certi casi, ci vedrei bene anche protocolli di intesa tra diverse associazioni: se davvero volessero tutelare i pescasub e non solo promuovere la carriera politica del presidente di turno (a qualcuno fischiano le orecchie?!?) non dovrebbe esser impossibile trovare almeno qualche punto di programma comune…

    I professionisti, quando ESIGONO il gasolio quasi gratis, quando VOGLIONO poter imperversare anche nelle zone di tutela, quando PRETENDONO l’impunità  e gli occhi chiusi delle capitanerie di porto, sono uniti come una roccia!!!
    E piegano regolarmente ai loro desideri tanto la destra quanto il centro e la sinistra.

    E’ così difficile prendere esempio?!? 😐

    E’ noto che FIPSAS sia una macchina dove girano un sccao di soldi e che il presidente ha un potere mica male, per questo se ne fotte.
    Ci vuole un’ ASSOCIAZIONE OPERAIA hahahahahaha 😀 😀 😀 😀

    #176160
    Monser
    Partecipante

    Allora, dalle parole ai fatti: che scegliamo?
    1) Sentiamo l’associazione pescaapnea e decidiamo se accodarci?
    2) By-passiamo pescaapnea e ce ne facciamo una tutta nostra per poi incontrarci con pescaapnea?

    Chiedo ai moderatori e all’Admin un criterio per effettuare il voto.

    #176161
    luciano.garibbo
    Partecipante

    Io aspetterei prima di avere un contatto con l’associazione pescapnea in modo che ci possa chiarire le sue idee …magari neppure gli interessa aumentare il numero di iscritti e rischiamo di votare per nulla 🙄

    #176162
    Monser
    Partecipante

    Forse mi sono spiegato male: avevo captato che non tutti erano d’accordo nel contattare l’associazione pescaapnea, ma partire direttamente con un’associazione tutta nostra.
    Io sono per contattare pescaapnea (non c’è nulla da perdere, anzi…), per cui proponevo un voto da parte degli iscritti, il modo con cui farlo non lo conosco. Ricordo di aver visto altri topic in cui si poteva effettuare una scelta a partire da alcune domande (forse nell’argomento “prede”).
    Se così, si potrebbe creare un topic a d hoc con un richiamo nella home page, dando agli utenti un tempo (1 settimana?) per votare.
    Che ne dite?

    #176163
    luciano.garibbo
    Partecipante

    Contattarla affinché ci raccontino il loro programma non lo vedo certo un problema da mettere al voto, si tratta di far intervenire un utente che possa parlare a nome di quest’associazione per raccontarci qualcosa.
    Diverso è aderire o meno ad un’associazione già  formata o scegliere di formarne una, questo si che è ovviamente una decisione da prendere.
    Quel che ho voluto dire è che se non hanno mai cercato di aumentare la base societaria potrebbe essere per il semplice motivo che hanno intenzione di restare una realtà  così come è stata costituita, è possibile che anche se per noi andasse bene siano loro a non aver interesse ad allargare la base societaria …semplicemente potrebbero aver piacere a collaborare con altre associazioni (vedi l’eventuale nuova associazione) lavorando in parallelo sugli obiettivi condivisi.
    Questo per dire che ne so talmente poco che un voto espresso in questo momento sarebbe un voto troppo aleatorio …io stesso non voterei perché non saprei cosa votare.

    Non so se son riuscito a spiegarmi.

    Luciano.

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