- Questo topic ha 53 risposte, 29 partecipanti ed è stato aggiornato l'ultima volta 14 anni, 5 mesi fa da
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Certo che se anche su queste cose ci si mette a polemizzare stiamo messi male, inutile poi lamentarsi che non siamo tutelati, se non pensiamo prima ad “autotutelarci”……. 😐
non capisco proprio cosa ci sia da polemizzare…uno puo essere favorevole o no libero di prendere qualsiasi decisione..ma polemizzare prorio non la cappisco!!
Perdere senza combattere è davvero brutto ma resta il fatto che la maggior parte dei pescasub è assolutamente indolente.
Io per primo sono molto scettico che possano esserci i numeri perché l’associazione abbia un senso, anzi non ci credo proprio, ma do la mia adesione in modo che se i numeri mancano non sarà per colpa della mia assenza e sarebbe bello se chi è scettico e come me non crede che ce la si possa fare manifesti il suo scetticismo aderendo, senza impegno, e restando poi a guardare. Essere scettici ed essere anche causa del fallimento dell’iniziativa non aderendo neppure distingue gli “scettici che ci provano” dagli “scettici che porteranno al fallimento di qualunque iniziativa”. Ovviamente chi aderisce ad altre associazioni o alla federazione non fa parte di quest’ultima categoria, ha comunque fatto qualcosa nella direzione che ritiene più opportuna, non è stato indolente.Beh io ho votato l’opzione 2, allo stesso tempo sono tesserato Fipsas, ma tesserato per modo di dire, nel senso che non avendo alcuna velleita’ agonistica non ho mai seguito troppo i progetti federali e la sua azione.
Rimango dell’idea che dovrebbe essere la Fipsas a riunirci tutti sono un’unica egida combattiva e portare avanti le nostre mozioni, possibilmente avendo a capo della divisione PIA uno che di PIA ne mastichi, e non un “barone” che vuole avere il culo sulla seggiola senza aver mai fatto 3 secondi di apnea con un fucile in mano.
In questo senso sono favorevole da sempre alla tessera obbligatoria, consentirebbe di svelare il “sommerso” di migliaia di appassionati che se presi qua e la’ fanno un branco di sparuti killer (agli occhi di qualche verdastro), ma se riuniti in massa sotto una federazione nazionale forse acquistano una valenza sportiva rispettabile.
Io credo che se la federazione avesse, che ne so, 50mila PIA iscritti, forse saprebbe far valere le nostre ragioni e le nostre mozioni, far cambiare qualche legge folle che non ci tutela sul piano della sicurezza, e promuovere iniziative (anche con i nostri soldi, perche’ no, con una tessera obbligatoria a basso costo) che ci mettano in luce diversa rispetto a come siamo visti adesso.
Creare associazioni carbonare con 1000-1500 iscritti rischia solo di far credere che siamo dei facinorosi con la bava alla bocca in cerca di pinnuti anche mentre dormiamo, e che spareremmo anche nei banconi del mercato pur di insagolare qualcosa.
Stare in 50mila sotto una federazione che sta sotto al CONI, avrebbe un valore parecchio diverso.
N.
@dallisotto wrote:
Beh io ho votato l’opzione 2, allo stesso tempo sono tesserato Fipsas, ma tesserato per modo di dire, nel senso che non avendo alcuna velleita’ agonistica non ho mai seguito troppo i progetti federali e la sua azione.
Rimango dell’idea che dovrebbe essere la Fipsas a riunirci tutti sono un’unica egida combattiva e portare avanti le nostre mozioni, possibilmente avendo a capo della divisione PIA uno che di PIA ne mastichi, e non un “barone” che vuole avere il culo sulla seggiola senza aver mai fatto 3 secondi di apnea con un fucile in mano.
In questo senso sono favorevole da sempre alla tessera obbligatoria, consentirebbe di svelare il “sommerso” di migliaia di appassionati che se presi qua e la’ fanno un branco di sparuti killer (agli occhi di qualche verdastro), ma se riuniti in massa sotto una federazione nazionale forse acquistano una valenza sportiva rispettabile.
Io credo che se la federazione avesse, che ne so, 50mila PIA iscritti, forse saprebbe far valere le nostre ragioni e le nostre mozioni, far cambiare qualche legge folle che non ci tutela sul piano della sicurezza, e promuovere iniziative (anche con i nostri soldi, perche’ no, con una tessera obbligatoria a basso costo) che ci mettano in luce diversa rispetto a come siamo visti adesso.
Creare associazioni carbonare con 1000-1500 iscritti rischia solo di far credere che siamo dei facinorosi con la bava alla bocca in cerca di pinnuti anche mentre dormiamo, e che spareremmo anche nei banconi del mercato pur di insagolare qualcosa.
Stare in 50mila sotto una federazione che sta sotto al CONI, avrebbe un valore parecchio diverso.
N.
Purtroppo però bisogna muoversi in qualche modo…se poi l’associazione si dimostra seria verrà presa in considerazione quanto la fipsas…bisognerebbe solo avere una buona base di iscritti e fare tanta tanta tanta pubblicità all’iniziativa…solo così si cresce in breve tempo
E’ noto a tutti inoltre che fipsas non ha mai tutelato i pia non agonisti.
Altrimenti non avremmo bisogno di muoverci per conto nostro..@v.p.argo wrote:
E’ noto a tutti inoltre che fipsas non ha mai tutelato i pia non agonisti.
Altrimenti non avremmo bisogno di muoverci per conto nostro..quoto in pieno
avanti ragazzi,facciamoci sentire!@v.p.argo wrote:
E’ noto a tutti inoltre che fipsas non ha mai tutelato i pia non agonisti.
Altrimenti non avremmo bisogno di muoverci per conto nostro..mi sfugge come tuteli i pia agonisti ……. è da quando avevo 14 anni che sulle riviste di pescasub leggo che i pia si sentono poco tutelati dalla FIPSAS
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