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- Questo topic ha 24 risposte, 8 partecipanti ed è stato aggiornato l'ultima volta 15 anni, 11 mesi fa da
Monser.
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6 Ottobre 2009 alle 12:59 #150318
Max
ModeratoreVedo con piacere che avete studiato…bene bravi 😀
Un piccolo errore di distrazione per Simone, ma poco importa 😀 😀Ciccio nel caso delle coste campane il discorso non cambia. Con venti provenienti dal 3° e 4° quadrante, ossia da S (ostro),SW (libeccio), W (ponente) e NW (meastrale) in mare risulterà sicuramente agitato perchè il vento ha avuto modo di agire su una porzione di mare (fetch) ben ampia, ossia tutto il Tirreno centronord dalla Sardegna alle coste campane per venti proveniente da WSW – W – NW , e il tirreno centrosud dalla sicilia alle coste campane per i venti da SW e S
N.B. Per alcune zone della campania da fastidio anche lo scirocco (SE).Di conseguenza per i venti che soffiano dal 1° e dal 2° quadrante le coste campane risultano a ridosso 😀
6 Ottobre 2009 alle 15:40 #150319cicciobello__
PartecipanteGrazie sei stato molto esaustivo riguardo la campania! Ma se io vorrei capire da solo il mare come si comporterà cosa devo osservare? Cosa guardo?
6 Ottobre 2009 alle 17:22 #150320Lefa
PartecipanteIo ne so poco, ma è una materia molto complessa, nella quale si consegue successo solo dopo ore e ore di osservazioni in mare, coadiuvate da uno studio teorico appropiato.
Se volessi fare un’osservazione sul luogo per determinare una previsione futura sul tempo dovresti analizzare il vento, i fronti metereologici e le nubi, oltre ai trend di temperatura, pressione, umidità ecc..
Bisogna dunque fare quadrare diverse variabili che evolvono molto rapidamente, non è semplice.
Da qualche parte ho un libro di metereologia che rubai a mio padre dopo che fece il corso, ricordo che la formazione di cumuli nembi (una particolare formazione di nubi) sono un lampante sengale di instabilità crescente.
E’ comunque una scienza affascinante, che approfondirò certamente!6 Ottobre 2009 alle 18:16 #150321cicciobello__
PartecipanteVabbè ma non penso che anche i più bravi tra di noi si mettano a fare calcoli per andare a pescare io parlavo di interpretare i venti che ci da il meteo in condizioni del mare! Non so se rendo l’idea.
6 Ottobre 2009 alle 18:46 #150322Fulvio57
PartecipanteRitengo che dipenda dalla conformazione del fondo sul quale intendi pescare. Mi spiego : In adriatico, fondali prevalentemente sabbio-fangosi, basta scoreggiare in acqua e non peschi per 3 giorni. Nel tirreno, a prevalenza rocciosa, non hai di questi problemi. Mare e venti influiscono, così come, per una ottimizzazione della pescata, maree e temperature. A mio avviso, sono le variabili che vanno tenute sotto costante controllo.
7 Ottobre 2009 alle 7:50 #150323Max
ModeratoreCome ti ha fatto osservare correttamente Fulvio dipende dal tipo di fondale. In linea di massima quando sulla coste soffiano venti provenienti da terra il mare (sottocosta) è calmo e quindi la visibilità è buona per pescare. Dico in linea di massima perchè in adriatico non è così salvo per il libeccio che soffia esclusivamente da terra. Per tutti gli altri venti, anche se a regime di brezza, tendono ad intorbidire il mare perchè il fondale è sabbioso/fangoso.
Tieni quindi presente che sulle coste campane, dove il fondale è quindi roccioso, in presenza di venti che provengono da terra puoi sempre pescare
7 Ottobre 2009 alle 8:58 #150324TheDarKnight
Partecipantese ci sono le onde il mare è mosso 😀
no scherzo…
come dicevano gli amici prima dipende dal fondale e dalle zone che possono essere più o meno predisposte al ventoquando ho iniziato per prima cosa ho imparato il nome e le provenienze dei venti grazie ad una rosa dei venti poi fa molto l’esperienza e lo spirito d’osservazione…capire quando il mare può cambiare e il vento che gira…conoscere quali possono essere le condizioni del mare e le difficoltà che si possono incontrare prima di entrare in acqua…
ti faccio un esempio…so che qui da me se ci sono venti di grecale (NE), tramontana (N) e maestrale (NO) (quindi venti che soffiano da terra) ci sarà acqua limpida, correnti che portano verso il largo più o meno forti in base anche all’intensità del vento, aria fresca, mare calmo sotto costa che aumenta il moto ondoso man mano che si va verso il largo…so che dovrò tenere sempre un occhio a terra per non farmi trasportare dalla corrente in africa e mi preparo ad una gran fatica aggiungerei 😀
una volta con un maestrale in agosto senza nuotare facevo 10 nodi eheh poi per tornare a terra ho visto la madonna…una fatica pazzesca! mai fatta tanta!!!
credo che con un maestrale da te in campania il mare sia incazzato a bestia 😀 è come lo scirocco o il libeccio qui che quando tirano forte è uno spettacolo vedere il mare dagli scogli e basta (arrivano dritti dritti dal mare)
la visibilità può dipendere anche dalle giornate precedenti di mareggiate, se qui tira per 3/4 giorni scirocco come si deve il giorno dopo oltre l’onda lunga puoi trovare un fondale torbido…questo per dirti che le condizioni variano e non solo per le condizioni del vento in quel preciso momento…
tieni presente che non devi considerare solo ed esclusivamente il vento…anche se vedi nubi all’orizzonte possono essere sintomo di un cambiamento…a mare il tempo e il vento può cambiare in 5 minuti…si può passare da calma piatta a mare mosso in nulla…te lo dico per esperienza…le condizioni del mare e del vento sono influenzate da diversi fattori come pressione, umidità , temperatura e periodi stagionali (esempio fine agosto l’aria calda può scontrarsi con quella più fredda dovuta ad un temporale estivo)…era la condizione nella quale mi sono trovato e che dicevo prima…il mio consiglio è solo di non sottovalutare mai le condizioni atmosferiche in generale e di fare esperienza…non so se stai iniziando o ne hai già , poi segui i consigli dei più esperti qui dentro e vedi le tabelle di lefa che l’avete tanto criticato ma sono interessanti…aumenti la tua cultura e il sapere marino 😀 😀
7 Ottobre 2009 alle 11:28 #150325Max
Moderatore@Lefa wrote:
Per esprimere le condizioni del vento e conseguentemente quelle del mare (le onde sono causate principalmente dal vento) si usano due scale differenti: quella di Beaufort per l’intensità del vento e quella di Douglas per l’altezza delle onde.
Nelle tabelle sotto riporto le due scale e la relazione fra i gradi della Beaufort e della duglas.BEAUFORT
DOUGLAS
BEAUFORT/DOUGLAS
C’è una sola piccola imperfezione nella seconda tabella (scala di douglas). La scala in questione arriva fino a 9 😉
9 Ottobre 2009 alle 10:21 #150326Monser
Partecipante@cicciobello__ wrote:
Vabbè ma non penso che anche i più bravi tra di noi si mettano a fare calcoli per andare a pescare io parlavo di interpretare i venti che ci da il meteo in condizioni del mare! Non so se rendo l’idea.
Ti risponde uno che vive a 50 metri dal mare e vede tutto il golfo di Napoli dalle coste vesuviane.
Di sicuro indovino quasi sempre il mare che ci sarà il giorno dopo (ma solo quello davanti casa mia) sulla base di:
1) la situazione attuale del mare;
2) le previsioni meteo;
3) l’esperienza fatta con l’osservazione quotidiana.Quest’ultima è sicuramente la più importante.
Anche la situazione attuale del mare ha la sua importanza, in quanto anche con venti da Nord, Nord/est che rischiarano l’acqua, se si viene da una situazione di mare mosso per ponente o libeccio, non è che si rischiara subito (almeno da noi).
Insomma, ci vuole un mix di tante cose che non è semplice da descrivere, ma è possibile insegnare nel tempo. -
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