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SARDENTICE81.
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6 Febbraio 2012 alle 18:10 #242657
Capitan Simon
Partecipante@DENTEX70 wrote:
Mi trovate solo in parte d’accordo, credo che il problema di fondo di alcuni soggetti e persone sia l’approccio, non fraintendetemi, prendo ad esempio Il Capitano perchè in piscina si e in mare nò, perchè Vikingo fa un corso e non nota nessuna differenza sostanziale, l’uomo per sua natura è scettico ha bisogno quasi sempre della folgorazione, altrimenti quello che si è fatto non è servito a nulla, è l’approccio sbagliato ci si aspetta sempre qualcosa probabilmente è la vita moderna ad averci cambiato l’atteggiamento verso il nuovo dobbiamo sempre ottere, questo è molto sbagliato.
(…)
@DENTEX70 wrote:La preparazione sia quella in piscina che a secco è un tassello importante, tecniche come yoga, treinig autogeno , meditazione e tecniche di rilassamento sono tutte dei tasselli, ma se noi ci fissiamo in testa che nulla è come il mare allora abbiamo perso in partenza.
Sergio, diciamo le stesse cose, forse non mi son espresso benissimo… volevo proprio far capire che OGNI tassello serve: se l’obiettivo è quello di migliorarsi, non bisogna trascurarne nessuno!
Nel mio caso, avevo trascurato il mare, da li gli scarsi risultati all’aspetto oltre i 15 m…
Allo stesso tempo, andando solo a mare non avrei potuto fare altrettanto bene di quando poi ho unito un buon allenamento a secco, in vasca e pure qualche uscita un minimo regolare al mare.Da li l’accento sul non trascurare il mare, non come unico metodo di allenamento, ma come ulteriore tassello da non dimenticare! Altrimenti si diventa dei super apneisti da vasca e non da mare. Mentre, pescando solo, si perde l’occasione per migliorare rilassamento, respirazione, acquaticità e tecnicità dei gesti…
Se fossi della fazione di quelli che consigliano di andare “solo” a pescare per allenarsi, tra pochi minuti non mi violenterei ad uscir di casa (-8°C…) col borsone da piscina e non starei a sognare il momento in cui Federico Mana verrà a Verbania prossimamente! 😀
6 Febbraio 2012 alle 22:00 #242658vikingo
PartecipanteDaccordissimo con entrambi, ci vuole il secco ed il mare, lo yoga ed il training, tutto dev’essere specifico per migliorare la resa nell’atto della pia in sicurezza. Dal mio canto, ho avuto risultati sbalorditivi quando ebbi la possibilità di pescare dalle 2 alle 4 ore al giorno, alternando kayak, mountain bike, corsa e nuoto, nel giro di un 1 mese passai da 5 metri di profondità ai 20 metri con aspetti discreti ed in tutta sicurezza, ma il mio fù un caso particolare per mille motivi che non sto qui ad elencarvi. Quando feci il corso, imparai tantissime cose nuove e meccanismi che facevo spontaneamente in precedenza e che poi riuscii a fare miei anche se le prestazioni furono simili. Trovare la metamorfosi non è lo scopo di un corso, a meno che non si parta da 0 zero; più si va avanti è minori sono i risultati di miglioramento, questo è pacifico.
6 Febbraio 2012 alle 22:05 #242659cianciolo
Partecipanteragazzi per rimanere in tema sotto quale indicazione e specificata la capacita polmonare??
vorrei farne una fra un po e confrontarla con una di tre anni fa voglio vedere di quando aumenta faccendo un buon allenamento6 Febbraio 2012 alle 22:17 #242660Capitan Simon
Partecipante@cianciolo wrote:
ragazzi per rimanere in tema sotto quale indicazione e specificata la capacita polmonare??
vorrei farne una fra un po e confrontarla con una di tre anni fa voglio vedere di quando aumenta faccendo un buon allenamentoIn linea di massima, la capacità polmonare di un adulto quella è purtroppo e al contrario di altri parametri, la capacità fisica del contenitore non dovrebbe cambiare in maniera significativa con allenamenti vari.
Possono aumentare discretamente i valori letti, più per una miglior capacità di respirare, dopo essersi allenati con la respiraizone diaframmatica, pranayama etc.. Ma più che altro eprchè si impara a sfruttare il contenitore che già abbiamo nel polmone, l’abbiamo elasticizzato e abbiamo imparato a controllarlo, non perchè questo si sia realmente ingrandito.Nel caso, lo stesso medico sportivo, con lo stesso macchinario (in caso di metodiche, macchinari ed operatori diversi, i risultati sarebbero ben poco confrontabili..), prima e dopo il periodo in questione, saprà eventualmente aiutarti nella lettura dei dati e dei grafici. 😉
7 Febbraio 2012 alle 8:36 #242661DENTEX70
Moderatore@Capitan Simon wrote:
@DENTEX70 wrote:
Mi trovate solo in parte d’accordo, credo che il problema di fondo di alcuni soggetti e persone sia l’approccio, non fraintendetemi, prendo ad esempio Il Capitano perchè in piscina si e in mare nò, perchè Vikingo fa un corso e non nota nessuna differenza sostanziale, l’uomo per sua natura è scettico ha bisogno quasi sempre della folgorazione, altrimenti quello che si è fatto non è servito a nulla, è l’approccio sbagliato ci si aspetta sempre qualcosa probabilmente è la vita moderna ad averci cambiato l’atteggiamento verso il nuovo dobbiamo sempre ottere, questo è molto sbagliato.
(…)
@DENTEX70 wrote:La preparazione sia quella in piscina che a secco è un tassello importante, tecniche come yoga, treinig autogeno , meditazione e tecniche di rilassamento sono tutte dei tasselli, ma se noi ci fissiamo in testa che nulla è come il mare allora abbiamo perso in partenza.
Sergio, diciamo le stesse cose, forse non mi son espresso benissimo… volevo proprio far capire che OGNI tassello serve: se l’obiettivo è quello di migliorarsi, non bisogna trascurarne nessuno!
Nel mio caso, avevo trascurato il mare, da li gli scarsi risultati all’aspetto oltre i 15 m…
Allo stesso tempo, andando solo a mare non avrei potuto fare altrettanto bene di quando poi ho unito un buon allenamento a secco, in vasca e pure qualche uscita un minimo regolare al mare.Da li l’accento sul non trascurare il mare, non come unico metodo di allenamento, ma come ulteriore tassello da non dimenticare! Altrimenti si diventa dei super apneisti da vasca e non da mare. Mentre, pescando solo, si perde l’occasione per migliorare rilassamento, respirazione, acquaticità e tecnicità dei gesti…
Se fossi della fazione di quelli che consigliano di andare “solo” a pescare per allenarsi, tra pochi minuti non mi violenterei ad uscir di casa (-8°C…) col borsone da piscina e non starei a sognare il momento in cui Federico Mana verrà a Verbania prossimamente! 😀
Allora Simo ho interpretato male, o non ho proprio capito il tuo pesiero, io avevo capito che non riuscivi a ripetere le prestazioni della piscina al mare perchè troppo diverse l’una dall’altra, in effetti abbiamo sottolineato le stesse cose, quello che invece volevo rimarcare è l’allenamento mentale che riesce a suplire a delle nostre barriere.
Non sai quanto ti invidio per lo Stages con Federico Mana , ma se riesco lo faccio all’asinara a luglio, ma è una cosa un pò diversa7 Febbraio 2012 alle 8:50 #242662SARDENTICE81
ModeratoreSergio ma tu cosa intendi per allenamento mentale? mi hai fatto scattare una molla perchè credo che sia il mio limite più grande in questo momento, la parte meno curata
7 Febbraio 2012 alle 9:02 #242663DENTEX70
Moderatoreinfatti è molto sottovalutato ma per molti è proprio sconosciuto, l’allenamento mentale serve a comandare al nostro cervello di rallentare e di comportarsi come il resto del corpo, come l’esempio che ho fatto prima, cioè la visione di qualcosa che ci stimola, ora se non c’è controllo il cervello parte per la tangente e inizia a pensare ad un miliardo di cose conteporaneamente, tutto questo è male, l’unica cosa che ti serve è stre tranquillo e concentrato, allora grazie a determinate tecniche si richiamano degli stati mentali che bloccano il cervello, e ci fanno rimanere calmi, una volta imparate bastano anche delle semplici parole, colori o visualizzazioni, per far richiamare lo stato desiderato, la nostra apnea rimarrà costante, logicamente serve in una miriade di occasioni e non solo in acqua, diciamo che si guadagna autocontrollo.
7 Febbraio 2012 alle 9:20 #242664Capitan Simon
Partecipante@DENTEX70 wrote:
Allora Simo ho interpretato male, o non ho proprio capito il tuo pesiero, io avevo capito che non riuscivi a ripetere le prestazioni della piscina al mare perchè troppo diverse l’una dall’altra, in effetti abbiamo sottolineato le stesse cose, quello che invece volevo rimarcare è l’allenamento mentale che riesce a suplire a delle nostre barriere.
Non sai quanto ti invidio per lo Stages con Federico Mana , ma se riesco lo faccio all’asinara a luglio, ma è una cosa un pò diversaIn parte si, negli allenamenti mi ero convinto che bastasse per buona parte solo il lavoro duro in pisicna e a secco, li ci avevo dato dentro, immaginando poi di spaccare il mondo in 4 andando in mare…
Niente di più falso! Ci vuone ANCHE il mare.
Ci vuole anche la mente leggera e libera!!!
Cose che avevo momentaneamente messo in secondo piano.Ma a quel punto, come dici tu, non bisogna nemmeno fare l’errore contrario: pensare che si possa far tutto solo a mare, perchè si perderebbe l’opportunità di migliorare in tutto il resto…
Per questo, ho sottolineato che da due punti di partenza, le nostre conclusioni sono simili: per far bene le cose, serve ogni modalità di allenamento! Piscina, secco e mare 😉
Accompagnate SEMPRE dalla giusta mente, mentalità ed atteggiamento.A riprova di quello che dici, mi ricordo bene la delusione di quei tuffi asfittici… 🙁 dovuti alla tensione del contatto col mare, con la pressione altre volte benefica, dopo troppo tempo…
Mi son dovuto resettare: rilassamento, occhi chiusi, ascolto della pace del mare, voglia di recuperare il bello dello stare in mare, sul fondo, e in poche discese tutto è andato meglio.! 😀
Mi ero sintonizato su altri canali, son dovuto ritornare alla testa, alla voglia di mare e alla tranquillità , a volte difficili da agganciare nel caos della piscina, dove c’è il rischio di puntarla quasi solo sull’allenamento fisico. Tutto li.Per Mana, devo ringraziare la consorte e un’altra ragazza dello staff che si son sbattute un sacco per organizzare l’incontro, speriamo che tutto riesca al meglio, ci stanno mettendo l’anima! 😀
7 Febbraio 2012 alle 9:40 #242665DENTEX70
Moderatoreehhhhh ma allora Capitano hai sbagliato proprio l’approccio in piscina, va bene il casino, l’allenamento duro, ma il cervello ha bisogn d’altro e insieme alla sua terminazione più esterna cioè l’occhio deve appagarsi in qualke modo, il mio che non è tanto sano mi spinge ad apnee sempre più lunghe con lo sguardo rivolto alle altre corsie, dove lo sgambettare di sirene, con i loro polmoni belli gonfi, mi regalano visioni rilassanti, che io richiamo appunto in mare (questo è l’aggancio mentale piscina/mare) durante gli aspetti, e non ti immagineresti mai a volte anche se non c’è corrente rimango ancorato senza mani 😀
7 Febbraio 2012 alle 9:50 #242666SARDENTICE81
Moderatore@DENTEX70 wrote:
ehhhhh ma allora Capitano hai sbagliato proprio l’approccio in piscina, va bene il casino, l’allenamento duro, ma il cervello ha bisogn d’altro e insieme alla sua terminazione più esterna cioè l’occhio deve appagarsi in qualke modo, il mio che non è tanto sano mi spinge ad apnee sempre più lunghe con lo sguardo rivolto alle altre corsie, dove lo sgambettare di sirene, con i loro polmoni belli gonfi, mi regalano visioni rilassanti, che io richiamo appunto in mare (questo è l’aggancio mentale piscina/mare) durante gli aspetti, e non ti immagineresti mai a volte anche se non c’è corrente rimango ancorato senza mani 😀
ah.. Sergio…
a me capita esattamente la stessa cosa, mi butto in vasca e mi lascio abbandonare alle immagini che vedo, gli altri che nuotano, magari qualche ragazza che, muovendosi con molta più grazia e sinuosità , attira la mia attenzione, e poi altro ancora sino ad arrivare ad una cosa che mi piace molto fare…
prima che inizia la lezione di apnea io faccio anche quella di nuoto in superficie, ma a volte capita che negli ultimi minuti invece di nuotare me ne vada sotto a guardare i meie compagni che nuotano, io me ne sto fermi li a inizio vasca e la mia mente inizia a nuotare in dinamica con loro, sino a quando scompaiono per poi riapparire dopo un pochino ed io son sempre li che li seguo per una, due tre vasche aspettando che tutti tornino indietro7 Febbraio 2012 alle 10:08 #242667Capitan Simon
Partecipante@DENTEX70 wrote:
a volte anche se non c’è corrente rimango ancorato senza mani 😀
:smt082 :smt082 :smt082
Eh, ma così non è giusto!
Allora parto mooolto svantaggiato! 🙁
Le ore serali in cui la piscina concede una corsia all’apnea (!) si sovrappongono miseramente agli orari degli agonisti MASCHI, sia nuotatori che pallanuotisti…
Ti dico solo che l’esponente di punta è soprannominato, purtroppo a ragione, Paccoman!!! 😯
Li è ben meglio non trovare agganci mentali su quelle pelose e nerborute visioni!!!O cambio sponda, o cambio training autogeno, altrimenti mi sa che la prossima bella stagione, altro che sognar dentici!!!
7 Febbraio 2012 alle 10:30 #242668DENTEX70
Moderatoree ma allora e proprio sfiga, non sò proprio come aiutarti, ci vuole l’aiuto di un’esperto Mariooooooooo
7 Febbraio 2012 alle 13:35 #242669gianlucaxyz
Partecipante…pensavo di essere malato io… 😆
7 Febbraio 2012 alle 17:26 #242670Ulio
Partecipante@SARDENTICE81 wrote:
gli altri che nuotano, magari qualche ragazza che, muovendosi con molta più grazia e sinuosità , attira la mia attenzione,
ma dove? Io vedo solo rane spastiche… :laughing6:
7 Febbraio 2012 alle 17:28 #242671SARDENTICE81
Moderatore@Ulio wrote:
@SARDENTICE81 wrote:
gli altri che nuotano, magari qualche ragazza che, muovendosi con molta più grazia e sinuosità , attira la mia attenzione,
ma dove? Io vedo solo rane spastiche… :laughing6:
ragazzo, sei venuto due volte… non vorrai pretendere di trovare tutte le fighe in quelle due volte 😉
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