Apnea e caccia: magica avventura e percorso affasciante

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  • Questo topic ha 16 risposte, 11 partecipanti ed è stato aggiornato l'ultima volta 15 anni, 4 mesi fa da sub1.
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  • #3126
    Capitan Simon
    Partecipante

    Apro questa dscussione, come suggerito da Luciano in questo post.

    L’intento è proprio quello di iniziare a discutere un pò su come abbiamo iniziato questa fantastica avventura, con relativi entusiasmi, impegno, difficoltà , piccole soddisfazioni, grosse delusioni e quant’altro.

    Mi ci metto in prima fila, come principiante, che un anno fa, esattamente, a luglio inoltrato ha acquistato il suo primo fucile, un 75 in alluminio, per “provare”ad ingannare il tempo, iniziando a cacciare, dopo una vita di pesca con la lenza e snorkeling puramente contemplativo. Il classico inizio, con il mutino short, l’aeratore rigido e fluo, la maschera trasparente ed enorme, già  in casa.
    Ma anche nell’iniziare, dopo aver letto molto in rete, un qualcosa mi attirava verso la caccia identificabile nelle tecniche dell’aspetto e dell’agguato. Niente pneumatico corto da tana, niente tridente, bensì arbalete e taitiana.
    Già  dopo due uscite è arrivata la muta intera, conscio che col mutino non si può fare nulla di serio.
    E fin dall’inizio mi sono impuntato con me stesso: scendere in acqua per divertirsi prima di tutto, ma anche epr migliorarsi, ogni volta! Nei gesti, nei movimenti, nella tecnica in generale.
    Devo dire che sono un gran sbragamaroni per carattere, lo so, ma lo sono in primis con me stesso, mettendomi sempre in discussione.

    E questo mi ha portato a non pensare mai a portare a casa il pesce in se, ma a vedere ogni uscita come un momento di svago, indispensabile per migliorarmi. Ogni volta.

    Direi che ogni volta che faccio la capriola, lo faccio in primis per andare a ritrovare quel meraviglioso senso di rilassamento che provo una volta che l’assetto neutro mi toglie ogni grammo di peso. Ma ogni volta, pretendo da me stesso di farlo meglio della volta precedente.

    E si badi bene, lo dico per chi magari sta iniziando i primissimi tuffi, non parlo assolutamente di migliorare forzatamente le quote e i tempi di apnea!!! Giammai, sarebbe troppo pericoloso e stupido!!! 😕
    Parlo di fare sempre tutto meglio, dal rilassamento iniziale, alla respirazione fluida, lenta e controllata, la ventilazione prima della capovolta, il controllo dei movimenti in immersione, eliminando per quanto posso ogni gesto inutile, dannoso, per i sensi dei pesci e per la mia apnea.

    Lo dico sinceramente, in acqua non penso MAI ai tempi e alle profondità ! Le prime volte che “volevo”provare ad aumentare le apnee, ottenevo il risultato esattamente opposto: tensione, ansia, fame d’aria. Provato una volta, mai più rifatto.

    In quest’ottica è stato naturale iscrivermi ad un corso di apnea. Nulla di fantascientifico, non avendo Apnea Academy nella mia città … ho avuto però la fortuna di esser unico allievo con un istruttore modesto e serio, che ha puntato tutta la preparazione sulla sicurezza, sulla conoscenza e prevenzione di ogni rischio e pericolo, e su un allenamento mirato alla caccia! Motivo per cui, non saprò mai qual’è il mio massimale di statica, non ne ho fatti! Ho provato le statiche sempre e solo dopo un bel faticoso lavoro di vasche a stile libero… estenuante, ma buono per abituarmi a reggere acido lattico e CO2. E, credo, epr togliermi di testa l’assillo dei tempi puri. 😉

    Dal corso, parliamo di quattro mesi fa, TUTTO E’ CAMBIATO!!! I vantaggi impagabili son stati:
    -maggior coscienza
    -quindi maggior tranquillità 
    -quindi maggior rilassamento-
    -quindi maggior divertimento e “godimento” una volta in acqua
    -come ultima conseguenza,assolutamente mai cercata, sono arrivati i primi tempi in pesca, indicativamente poco oltre il minuto ma per me già  grandiosi! 😉 😀

    Assieme al corso, è emerso un mio limite in pesca: la compensazione!
    Purtroppo, pur utilizzando senza nemmeno saperlo, la manovra di Frenzel, ho problemi a compensare l’orecchio destro, che reagiva in ritardo, facendomi sprecare aria e fiato all’eccesso e creandomi ogni tanto qualche fastidio.
    Visita di rito da un otorino specialista in materia sub e diagnosi di ipertrofia dei turbinati e asimmetriadell’articolazione e dei muscoli della mandibola.
    In attesa di decidere azioni future col medico, per il momento mi ha consigliato ginnastica tubarica a gogo.

    Ebbene, in poche settimane, l’orecchio destro si è perfettamente allineato al sinistro e per di più compenso entrambi molto più velocemente, in maniera sicura e risparmiando fiato! 😀
    Questo ha cambiato moltissimo l’atteggiamento dei miei tuffi, dandomi molta più tranquillità .

    Un altro fattore, che da un mese mi sta aiutando tantissimo, per riflesso, nel migliorare le pescate, sempre in termini di sicurezza, relax e alla fine anche di resa e tempi, è il profondimetro.

    Che per inciso tuttora non uso MAI per controllare i tempi di immersione,bensì solo per verificare i tempi di recupero in superficie.
    Sembrerà  strano, ma in questo modo e solo per conseguenza, assolutamente non per volontà , di colpo sono arrivati anche tempi molto migliori di apnea.
    Ho notato infatti che in superficie non si ha la corretta percezione del tempo, un pò per lo spirito di caccia, un pò per la noia di star li a respirare e basta, ero convinto di aver recuperato abbondantemente quando in realtà  stavo a galla solo da un minuto o poco più.

    Forzandomi a controllare i tempi di recupero che il Suunto D4 mostra in automatico, stando a rilassarmi, respirare e ventilare per almeno 4 o 5 minuti per volta, via via è iniziato un rapidissimo milgioramento… ho pescato regolarmente intorno ai 2 minuti. L’ultima volta, anche per una giornata di particolare benessere, stando tra i 2’10” e i 2’20”, con una punta oltre i 2’30”. Riemergendo sempre nei limiti, senza fame d’aria, senza tensione, senza affanno. Preciso che al momento, per scelta, mi auto limito in ogni caso a pescare nei 10 mt.

    Preciso subito che lo dico assolutamente non per vanto, sarebbe assurdo e stupido, ma solo per sottolineare un fatto per me fondamentale: l’apnea deve essere prima di tutto rilassamento, tranquillità , allenamento e sicurezza. Mai improvvisare nulla, mai forzare nulla, MAI!. Sempre ed in ogni caso.
    Tutto il resto deve arrivare da se, senza cercare alcuna prestazione, lo ripeto alla nausea MAI!!! 😉 😀

    Questi gli sproloqui di chi sta cercando di proseguire in questa splendida avventura, sapendo di commettere ancora tanti errori, ma essendo pronto a cercarli e migliorarli, pian piano! Anche con l’aiuto di questo splendido forum, com’è avvenuto un anno fa, e con la pazienza e la disponibilità  di Luciano, che tanto mi ha dato finora. 😉

    #139215
    Marcoz
    Partecipante

    praticamente ho effettuato il tuo stesso percorso…pesco solo da un anno…..

    unica mia pecca è che non ho mai frequentato un corso e mi prometto che lo farò

    comunque chiunque di noi se si impegna e mette bene in pratica i consigli, passo dopo passo può raggiungere grandi livelli in breve tempo..

    #139216
    sommozziello
    Partecipante

    Stai andando per la strada giusta, sono contento di aver letto il tuo intervento…
    Bravo !

    #139217
    luciano.garibbo
    Partecipante

    Simone, complimenti, hai spiegato in maniera precisa e dettagliata il tuo percorso e son certo che potrà  essere un utile riferimento per tanti, anche chi non è all’inizio.
    Invito anche altri a raccontarsi in questo modo e a raccontare come vivono in questo momento questa nostra splendida passione.

    Intanto io colgo l’occasione per approfittare della tua esperienza.
    @Capitan Simon wrote:

    In attesa di decidere azioni future col medico, per il momento mi ha consigliato ginnastica tubarica a gogo.

    Simone, ho bisogno di ripetizioni …avresti voglia di spiegare qualche esercizio 😀
    (a me a questo punto indispensabili, non hai idea di come ho conciato l’orecchio sinistro …oltre all’ipertrofia dei turbinati, setto nasale deviato, leggera otite al sinistro attualmente in corso e un’otite perforante fatta da piccolo sempre al sinistro …il destro lo compenserei senza usare le mani …per scendere a quote importanti mi devo compensare una marea di volte, a partire dalla capovolta …addirittura il primo dolore senza compensare lo avverto con le pinne ancora fuori dall’acqua 🙁 )

    #139218
    Willy
    Partecipante

    @luciano.garibbo wrote:

    Simone, complimenti, hai spiegato in maniera precisa e dettagliata il tuo percorso e son certo che potrà  essere un utile riferimento per tanti, anche chi non è all’inizio.
    Invito anche altri a raccontarsi in questo modo e a raccontare come vivono in questo momento questa nostra splendida passione.

    Intanto io colgo l’occasione per approfittare della tua esperienza.
    @Capitan Simon wrote:

    In attesa di decidere azioni future col medico, per il momento mi ha consigliato ginnastica tubarica a gogo.

    Simone, ho bisogno di ripetizioni …avresti voglia di spiegare qualche esercizio 😀
    (a me a questo punto indispensabili, non hai idea di come ho conciato l’orecchio sinistro …oltre all’ipertrofia dei turbinati, setto nasale deviato, leggera otite al sinistro attualmente in corso e un’otite perforante fatta da piccolo sempre al sinistro …il destro lo compenserei senza usare le mani …per scendere a quote importanti mi devo compensare una marea di volte, a partire dalla capovolta …addirittura il primo dolore senza compensare lo avverto con le pinne ancora fuori dall’acqua 🙁 )

    credo che questo possa fare al caso nostro….(eventualmente attendo degli insulti qual’ora non siano questi gli esercizi corretti…. 😀 )
    http://www.bananabungalow.it/blog/2009/06/13/ginnastica-tubarica/” onclick=”window.open(this.href);return false;

    #139219
    fausto
    Partecipante

    Complimenti Capitan-Simon, la passione per la pesca ti porta alla ricerca di miglioramento continuo, e i risultati si vedono poi nelle azioni di pesca e, vedi la tua ultima cattura.
    Ma quali sono i limiti che non è possibile superare senza l’aiuto di un corso di apnea?
    Dal mio punto di vista un manuale non aiuta molto, e senza un insegnante al fianco i margini di miglioramento sono molto ridotti.

    #139220
    AlexNets
    Partecipante

    Bellissimo post…penso possa dare spunti molto interessanti ai neofiti (me compreso…che ultimamente in acqua sono più nervoso che fuori 😐 )….una domanda…spiegheresti questi esercizi di ginnastica tubarica???Io ho grossi problemi di compensazione…e non mi dispiacerebbe provare.Sulla rete non ho trovato nulla di veramente completo… 😉

    #139221
    Capitan Simon
    Partecipante

    Per luciano e Alex: gli esercizi che faccio sono semplicissimi!
    Sono quelli del grande libro “Corso di Apnea” di Pellizzari, che è molto completo anche sulla sezione di allenamento del diaframma e sugli esercizi di rilassamento.
    Una sintesi appare nel link postato da Willy, ma il libro è più completo. Lo consiglio davvero!
    Non so se sia corretto riportare passo passo gli esercizi illustrati nel libro… 😐 🙄
    Si parla comunque di movimenti controllati e coscienti della lingua, vocalizzi, deglutizioni, e combinazioni delle stesse.

    Per me poi son risultati estremamente utili anche quelli liberamente consultabili sul sito di Federico Mana, che servono per prender coscienza (ma non ci sono ancora riuscito!) del controllo volontario di palato molle e glottide: http://www.federicomana.com/Mouth-fill_files/Compensazione%20Frenzel%20Fattah.pdf
    Il pdf guida passo passo a provare i diversi esercizi per allenare lingua, palato molle, glottide, combinando man mano i diversi movimenti.

    Un altro “giochino” sarebbe il palloncino Otovent (passando dalla forca caudina della farmacia… 😈 ) consigliato sul libro di Pellizzari: in pratica si gonfia un palloncino con una narice, tappando l’altra, per poi lasciarlo sgonfiare sempre in narice, deglutendo…
    Le prime volte, l’orecchio destro non reagiva, poi ho cominciato a sentire anche da quella parte il soffio del passaggio libero…
    Anche compensando in acqua, se in passato sentivo fischi e sibili tremendi dall’orecchio destro, ora solo un lieve soffio e un gran risparmio di fiato.

    Il lato negativo è che, un paio di sere alla settimana, a casa, devo sorbirmi le risate e l’ironia di Ombretta quando mi metto a far rumori gutturali, boccacce, linguacce, vocalizzi e frasi strane… 😳 🙄 👿 😈

    @fausto wrote:

    Ma quali sono i limiti che non è possibile superare senza l’aiuto di un corso di apnea?

    Dico la mia… La coscienza, la tranquillità  e alla fine la sicurezza che ti danno un corso, un buon istruttore e un assistente al tuo fianco, non possono arrivare da nessun percorso autodidatta!
    Mi son sembrate l’unica seria base su cui poi costruire la mia esperienza futura.
    Nelle prove di statica, solo con una, anzi due persone al tuo fianco in acqua, puoi arrivare a capire a fondo i segnali limite, oltre la semplice fame d’aria.
    Poi, capite e provare in totale sicurezza certe situazioni (contrazioni diaframamtiche forti etc) puoi fissare bene i paletti, mooolto prima di queste situazioni, per le uscite in mare. La tranquillità  che ne deriva ti fa fare tutto meglio e con maggior sicurezza. 😉
    Certo, dopo il corso, dovrà  seguire tanta pratica, tanto mare, perchè le ore pratiche in mare capisco ce sono insostituibili, quelle mi mancano, ma almeno per ora dovrei sapere come devo fare a star sotto e dovrei sapere cosa “non” devo fare li sotto… 😀

    #139222
    AlexNets
    Partecipante

    @Capitan Simon wrote:

    Per luciano e Alex: gli esercizi che faccio sono semplicissimi!
    Sono quelli del grande libro “Corso di Apnea” di Pellizzari, che è molto completo anche sulla sezione di allenamento del diaframma e sugli esercizi di rilassamento.
    Una sintesi appare nel link postato da Willy, ma il libro è più completo. Lo consiglio davvero!
    Non so se sia corretto riportare passo passo gli esercizi illustrati nel libro… 😐 🙄
    Si parla comunque di movimenti controllati e coscienti della lingua, vocalizzi, deglutizioni, e combinazioni delle stesse.

    Per me poi son risultati estremamente utili anche quelli liberamente consultabili sul sito di Federico Mana, che servono per prender coscienza (ma non ci sono ancora riuscito!) del controllo volontario di palato molle e glottide: http://www.federicomana.com/Mouth-fill_files/Compensazione%20Frenzel%20Fattah.pdf
    Il pdf guida passo passo a provare i diversi esercizi per allenare lingua, palato molle, glottide, combinando man mano i diversi movimenti.

    Un altro “giochino” sarebbe il palloncino Otovent (passando dalla forca caudina della farmacia… 😈 ) consigliato sul libro di Pellizzari: in pratica si gonfia un palloncino con una narice, tappando l’altra, per poi lasciarlo sgonfiare sempre in narice, deglutendo…
    Le prime volte, l’orecchio destro non reagiva, poi ho cominciato a sentire anche da quella parte il soffio del passaggio libero…
    Anche compensando in acqua, se in passato sentivo fischi e sibili tremendi dall’orecchio destro, ora solo un lieve soffio e un gran risparmio di fiato.

    Il lato negativo è che, un paio di sere alla settimana, a casa, devo sorbirmi le risate e l’ironia di Ombretta quando mi metto a far rumori gutturali, boccacce, linguacce, vocalizzi e frasi strane… 😳 🙄 👿 😈

    😆 😆 😀 Vedrò di fare gli esercizi in incognito allora!! :mrgreen:
    Grazie delle dritte comunque…del libro me ne avevano già  parlato un gran bene…avevo già  una mezza idea di prenderlo…nel frattempo sto dando un’occhiata al pdf e potrei ponderare l’utilizzo dell’otovent…io ho setto e turbinati perfettamente in ordine..ma per misteriosi motivi la mia compensazione è MOLTO difficoltosa..con fischi e controfischi…con una valsalva MOLTO dispensiosa perchè devo creare una forte pressione…insomma un disastro che mi toglie molta serenità  durante la pesca. 😥
    Grazie ancora per i consigli. 😉
    Ciao

    #139223
    Lefa
    Partecipante

    Oltre agli esercizi consigliati dal Capitano, ottima ginnastica tubarica è masticare la gomma e vomitare :mrgreen:
    COmprate il manuale, co sono una decina di pagine dedicate alla ginnastica tubarica.

    #139224
    AlexNets
    Partecipante

    @Lefa wrote:

    e vomitare :mrgreen:

    😆 😆 :mrgreen: Devo darmi all’alcolismo coatto??? 😆 😆 :mrgreen:

    #139225
    luciano.garibbo
    Partecipante

    ok, il libro ce l’ho, devo solo iniziare a fare …e riprendere con la lota che ho smesso da due anni e mi aiutava parecchio :mrgreen:

    #139226
    luciano.garibbo
    Partecipante

    @AlexNets wrote:

    @Lefa wrote:

    e vomitare :mrgreen:

    😆 😆 :mrgreen: Devo darmi all’alcolismo coatto??? 😆 😆 :mrgreen:

    col mal di stomaco che ho oggi forse rischio di fare una gran ginnastica tubarica 🙄

    Tornando in argomento, un’altra cosa che ho notato dalla descrizione del Capitano è quanto possa essere importante un orologio come il sunto che aiuta nel rispettare i tempi di recupero e, terminata la pescata, può permettere una consultazione per capire il nostro stato di forma.

    #139227
    Giannimamba
    Partecipante

    X AlexNets

    se trovi la manovra Valsalva dispendiosa ( e lo è!!! in quanto crea una sovrapressione ) cerca di imparare la Mercante-Odaglia che è meno dispendiosa e traumatica della predetta. Addirittura puoi farla anche a polmoni svuotati ( la facciamo provare agli allievi in piscina ) e ti assicuro che entra tranquillamente. Posso ricordarti come si effettua:
    a narici chiuse, spingi con la punta della lingua il palato molle del retrobocca e deglutisci!!!!

    X Luciano
    la lota, in dialetto campano, si è soliti indicare il fango. Il nome dello strano strumento che serve al lavaggio nasale è ” il lota “.

    #139228
    luciano.garibbo
    Partecipante

    @Giannimamba wrote:

    X Luciano
    la lota, in dialetto campano, si è soliti indicare il fango. Il nome dello strano strumento che serve al lavaggio nasale è ” il lota “.

    Grazie …lo avevo un po’ italianizzato 😳 comunque è di questa specie di theiera stavo parlando 😉

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