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23 Febbraio 2013 alle 15:51 #297208icaroMembro
io la penso come max… è vero, le industrie chi più e chi meno inquinano, deturpan l’ambiente etc… ma dan posti di lavoro, e max è stato chiarissimo sottolineando più volte “nel rispetto delle leggi“.
Questo significa che problemi di salute non ce ne saranno, che l’inquinamento sarà relativo e controllato, che si useranno prodotti vari e strumentazioni, per esempio i filtri, i quali monitorandone la funzionalità dichiarata e il ciclo medio di vita, per esempio, si verificherà l’effettiva efficenza in funzione, e così via.
Fonderie, acciaierie, inceneritori non è che impattino meno, han anche loro le proprie soglie, tabelle, emissioni etc da rispettare non uscire fuori da quello che è il “rispetto delle leggi“.Senza queste attività , continueremo a aver sempre meno lavoro e a dover pagare l’estero per beni e servizi, che potremo fare qui, producendoli noi, e pagandoli a noi stessi dato che li lavorerebbero le nostre famiglie.
Il vero problema è l’ignoranza, (nel senso di chi ignora come veramente siano e funzionino le cose), e sopratutto le persone che usan l’ignoranza come un’arma per inculcare pericoli e allarmisti che non ci sono… oltre al non rispetto delle leggi in materia, fatte proprio per la salvaguardia e libero vivere.
Qualche anno fa ci fu il referendum per il nucleare, secoli fa ci fu la caccia alle streghe, e tra questi 2episodi ne son successe tantissime… le cui armi principali son state sempre la credulità delle persone e la non conoscenza…23 Febbraio 2013 alle 16:10 #297209arbaletePartecipanteè facile parlare di ignoranza evitando di rispondere seriamente alle mie affermazioni.. leggete questo se avete voglia (ovviamente non le parti eccessivamente tecniche, a meno che non siate interessati alla chimica) http://www.oilfilm.it/components/OILpress/h2s.pdf
gli autori del dossier non credo siano gli ultimi idioti di turno23 Febbraio 2013 alle 21:43 #297210MaxModeratoreArabalete per “voi ambientalisti ” non mi riferisco a te a meno che tu non sia un ambientalista. Riguardo il tuo link ti dico che ho evitato di leggerlo appena ho visto il nome della “D’Orsogna”, (prof. di matematica in USA) artefice e promotrice del movimento anti ENI anti petrolio anti tutto che non sia vino e campagna!
Io difendo il mio lavoro ma anche la mia salute e quella dei miei figli. àˆ vero che senza salute non vivi ma è anche vero che senza lavoro non è che campi tanto. Bisogna trovare il giusto compromesso e se la legge dice che le emissioni ammesse possono essere X e se una ditta rispetta quei limiti allora per me è Si come dice Zerbi 😉23 Febbraio 2013 alle 21:54 #297211MaxModeratoreVe ne dico un’altra: pochi anni fa nel nord Adriatico tra Ravenna e Ancona l’ ENI aveva un progetto per la costruzione di circa 40 nuove piattaforme per l’estrazione del metano…tanto lavoro per tante persone.
Ovviamente gli ambientalisti di sono opposti. Risultato?
L’ENI le ha cmq costruite fuori dalle acque italiane con la parziale collaborazione della Croazia. Oggi li ci lavorano solo i croati: grazie ambientalisti!!!24 Febbraio 2013 alle 12:00 #297212arbaletePartecipante@Max wrote:
Arabalete per “voi ambientalisti ” non mi riferisco a te a meno che tu non sia un ambientalista. Riguardo il tuo link ti dico che ho evitato di leggerlo appena ho visto il nome della “D’Orsogna”, (prof. di matematica in USA) artefice e promotrice del movimento anti ENI anti petrolio anti tutto che non sia vino e campagna!
Io difendo il mio lavoro ma anche la mia salute e quella dei miei figli. àˆ vero che senza salute non vivi ma è anche vero che senza lavoro non è che campi tanto. Bisogna trovare il giusto compromesso e se la legge dice che le emissioni ammesse possono essere X e se una ditta rispetta quei limiti allora per me è Si come dice Zerbi 😉se l’Italia fosse una realtà perfetta potrei essere d’accordo con te, ma non è così.. la legge può dire che le emissioni massime ammesse sono X ma non è detto che ciò tuteli la nostra salute: l’OMS consiglia di fissare X a 0,005 parti per milione, mentre in italia per le industrie petrolifere il limite è di 30 parti per milione. http://it.wikipedia.org/wiki/Acido_solfidrico qui c’è una tabella con i vari danni causati dall’idrogeno solforato in base alle concentrazioni. per 8 ore di esposizione la soglia sotto la quale non ci sono danni è di 10 ppm, ma mi pare scontato che chi abita nei pressi del centro oli passerà forse anni di esposizione, quindi immagina i danni
14 Aprile 2013 alle 13:03 #297213arbaletePartecipanteieri si è svolta la manifestazione a Pescara contro il progetto Ombrina Mare 2. Per fortuna è stata partecipatissima, eravamo un corteo lunghissimo e i media parlano di 20.000 persone (non so se sia esagerato o meno perchè è difficile capire quanta gente fosse ma sicuramente eravamo tantissimi). Abbiamo gridato un forte e secco NO alla deriva petrolifera dell’Abruzzo e che ci crediate o no stiamo facendo gli interessi anche degli indifferenti/diffidenti che non hanno voluto aderire
14 Aprile 2013 alle 17:37 #297214MaxModeratoreNo comment
15 Aprile 2013 alle 12:24 #297215arbaletePartecipante15 Aprile 2013 alle 19:43 #297216vikingoPartecipanteBruto uccise suo padre per il potere! i nostri politici uccidono la nostra e loro terra per lo stesso motivo! troveranno una giustificazione per trivellare e straziare il nostro Adriatico perchè il petrolio porta soldi, l’eolico o il solare no! un mese fa le regioni, le province ed i comuni adriatici, hanno bocciato il progetto eolico in mare ma LEGAMBIENTE ha condannato la infausta scelta ed assicura il ricorso in tribunale!
15 Aprile 2013 alle 20:53 #297217arbaletePartecipante@vikingo wrote:
Bruto uccise suo padre per il potere! i nostri politici uccidono la nostra e loro terra per lo stesso motivo! troveranno una giustificazione per trivellare e straziare il nostro Adriatico perchè il petrolio porta soldi, l’eolico o il solare no! un mese fa le regioni, le province ed i comuni adriatici, hanno bocciato il progetto eolico in mare ma LEGAMBIENTE ha condannato la infausta scelta ed assicura il ricorso in tribunale!
purtroppo capita troppo spesso che le istituzioni si schierino dalla parte sbagliata (e spesso non lo fanno neanche apertamente ma in gran segreto) alla ricerca di interessi personali
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