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- Questo topic ha 45 risposte, 18 partecipanti ed è stato aggiornato l'ultima volta 11 anni, 9 mesi fa da
Nikodemus.
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18 Luglio 2013 alle 16:58 #309757
Gachet
PartecipanteIo mi sono spento sotto la doccia, due anni fa, ho iperventilato tanto per fare un esperimento di apnea e dopo circa un minuto abbondante sono crollato. La cosa sconvolgente è che non ho avuto avvertimenti, solo mezzo secondo per mettermi seduto e farmi meno male, ma in acqua non avrei fatto nulla. Sono svenuto tante volte in vita mia, quasi tutte quelle in cui abbia fatto un bagno caldo nella vasca da bagno, ma anche la notte ad alzarmi… tutte le volte stavo capendo cosa stava per succedermi, forse l’esperienza che la vivevo fin da piccolo, ma il collasso da iperventilazione mi ha preso alla sprovvista, mezzo secondo e giù. Ovviamente ho avuto i ricordi nitidi di tutto il processo.
18 Luglio 2013 alle 17:15 #309758submaro
PartecipantePurtroppo nessuno è esente da questo fenomeno, può succedere al neofita e al campione, il cervello gioca un’azione fondamentale, il restare calmi può trasformare una sincope in una samba, l’agitazione i movimenti scomposti per arrivare prima spesso si trasformano in sincope, anch’io ho avuto la mia bella esperienza, durante una prova in piscina, stavo effettuando un esercizio che consisteva nel scendere a 5 metri in apnea, sul fondo trovavi un pacchetto composto da cintura di piombi, maschera, snorkel, e pinne, tutto doveva essere indossato seguendo una sequenza precisa, doveva essere fatto anche lo svuotamento del mascherino, prima di arrivare in superficie, un esercizio abbastanza semplice in meno di un minuto facendo le cose giuste si fa, l’avevo fatto mille volte senza problemi, bene quel giorno forse non stavo benissimo, prima della prova ventilavo ma mi sembrava di non incamerare la giusta aria, mi sembrava poca, allora ho forzato la ventilazione trasformandola molto probabilmente in iperventilazione, la prova andava fatta e non potevo tirarmi indietro, chiaramente non ero solo, c’erano molte persone, anche un infermiere iperbarico e assistenza in acqua, scendo arrivo sul fondo, arrivo sul “pacchetto”, metto il ginocchio sulle pinne per tenerle ferme, ok posso indossare la zavorra, in quel momento il mio assetto diventa negativo, indosso maschera e snorkel, sono seduto prendo la prima pinna….saranno passati 30- 40 secondi, questo esercizio serve prevalentemente per vedere l’acquaticità e per vedere la buona elasticità mentale sotto sforzo, i movimenti devono essere ripetuti mentalmente, si può fare anche a occhi chiusi, non serve molta apnea, ma calma e gesti calibrati e tutti fila liscio in 45 secondi….siete rimasti alla prima pinna, ok, anch’io sono rimasto lì, cioè se non mi avessero tirato su sarei rimasto sul fondo della piscina, SINCOPE, il bello senza neanche la minima contrazione diaframmatica!!!!
Le contrazione non le ho avute a causa dell’iperventilazione che avevo effettuato in precedenza….
La sensazione che ho provato dopo è stata bruttissima, mi sono ritrovato a bordo piscina con un drappello di persone tutte intorno, mi hanno raccontato che sono rimasto semi morto per più di un minuto, non deve essere stato un bello spettacolo, bene non capivo cosa ci facessi lì e dove cazz…era la mia pinna?????Ero rimasto in quel preciso momento, non riuscivo a darmi spiegazioni di cosa fosse successo….già pescavo in apnea da molti anni e devo dire che questa cosa, ha cambiato radicalmente il mio modo di pescare, prima di questo fatto mi capitava di andare in Sicilia e spesso esageravo anche un po’ con la profondità , dopo questa cosa non ho più cercato la prestazione in profondità , ma la tecnica e l’acquaticità e devo dire che anche i risultati sono migliorati decisamente.
Sono cose che ti segnano e che ti fanno capire quanto siamo fuori luogo nell’ambiente liquido, ogni errore si può pagare a caro prezzo e nessuno è fuori pericolo!!!!!18 Luglio 2013 alle 17:30 #309759Gachet
PartecipanteUtilissimo submaro.
Vale ancora la regola dei tre respiri giusto? Io prima di una immersione importante respiro 3 volte a pieni polmoni, da quanto lessi dovrei stare sereno così…
18 Luglio 2013 alle 17:39 #309760submaro
Partecipante@Gachet wrote:
Utilissimo submaro.
Vale ancora la regola dei tre respiri giusto? Io prima di una immersione importante respiro 3 volte a pieni polmoni, da quanto lessi dovrei stare sereno così…
Per me non c’è una regola precisa, di solito per un tuffo più impegnativo cerco prima il giusto rilassamento ed eseguo una respirazione lenta e profonda specialmente in espirazione, ascolto il mio corpo è lui a dirmi quando sono pronto.
Quello che posso dire con certezza che ogni tuffo cerco di prepararlo sempre molto bene, quel pochino di aria in più spesso è il fattore determinante sul risultato finale, specialmente in acqua bassa e all’agguato.18 Luglio 2013 alle 18:03 #309761vikingo
Partecipante@GUAZA lo iettatore wrote:
A me mai capitato perche grazie a dio uso il cervello prima che sia fuori uso.
Pero si sambo un amico e l’immagine sua che arava il fondo vasca con il mento mi rimarra sempre impressa! poi quando riprese ad essere normale (cosa impossibile per questo mio amico) nn si ricordava nulla!!Non fare lo sborone e :jerk:…grattati!!!
19 Luglio 2013 alle 7:29 #309762sub1
Partecipantea me e’venuto il samba a mare,e spero anche l’ultimo..ringraziando a Dio anche se ero semicoscente sono riuscito a rimanere calmo fino a ritornare lucido…dentro la mia testa avevo solo un pensiero “non svenire se no e’la fine” quel giorno il mare era deserto,se entravo in sincope a quest’ora non sarei qui..
19 Luglio 2013 alle 7:52 #309763tony75
Partecipantequesto è d’aiuto a chi non ha mai fatto un corso d’apnea come me bel post! 🙂 grazie!
19 Luglio 2013 alle 8:03 #309764GUAZA lo iettatore
Partecipante@vikingo wrote:
@GUAZA lo iettatore wrote:
A me mai capitato perche grazie a dio uso il cervello prima che sia fuori uso.
Pero si sambo un amico e l’immagine sua che arava il fondo vasca con il mento mi rimarra sempre impressa! poi quando riprese ad essere normale (cosa impossibile per questo mio amico) nn si ricordava nulla!!Non fare lo sborone e :jerk:…grattati!!!
Hahaha non son sborore e solo che non ho mai tirato un apnea ne in piscina ne in mare!!!
19 Luglio 2013 alle 10:46 #309765mosgi
Partecipante@Gachet wrote:
Io mi sono spento sotto la doccia, due anni fa, ho iperventilato tanto per fare un esperimento di apnea e dopo circa un minuto abbondante sono crollato. La cosa sconvolgente è che non ho avuto avvertimenti, solo mezzo secondo per mettermi seduto e farmi meno male, ma in acqua non avrei fatto nulla. Sono svenuto tante volte in vita mia, quasi tutte quelle in cui abbia fatto un bagno caldo nella vasca da bagno, ma anche la notte ad alzarmi… tutte le volte stavo capendo cosa stava per succedermi, forse l’esperienza che la vivevo fin da piccolo, ma il collasso da iperventilazione mi ha preso alla sprovvista, mezzo secondo e giù. Ovviamente ho avuto i ricordi nitidi di tutto il processo.
Hai mai pensato di fare una visita neurologica ?…sono i sintomi di un epilessia
19 Luglio 2013 alle 13:25 #309766Nikodemus
MembroGiuse ho avuto la stessa considerazione nel leggere di Gachet e del suo “problemino” di perdere i sensi agli sbalzi di pressione…no buono 😕
un controllino andrebbe fatto.. almeno come sicurezza personale 🙂
potrebbe veramente essere una cosa banale da risolvere.. come invece , non te lo auguro , qualcosina da tenere più sotto controllo . In questi casi andare in acqua probabilmente non sarebbe indicatissimo.19 Luglio 2013 alle 13:51 #309767Gachet
PartecipanteSi hai letto bene tra le righe, in effetti possono essere fenomeni da far pensare a crisi parziali complesse, manca però un dato fondamentale per l’epilessia che è l’insorgenza improvvisa, nessun epilettico vero ha premonizione della propria crisi (una parziale che poi diventa generalizzata si può prevedere la generalizzata dallo svilupparsi della parziale, è un prenderci comunque, ma l’insorgere della parziale resta improvvisa e inaspettata) rientra nella stessa definizione di epilessia.
I fenomeni di sincope che mi riguardano invece hanno sempre avuto premonizione sufficiente da non farmi crollare e quindi provocarmi ferite, cioè erano preceduti da malessere e lipotimia, e i miei ricordi sono sempre stati abbastanza nitidi.
E’ pressoché certo che siano frutto di una mia troppo marcata vasodilatazione in risposta al calore, una cosa a me abbastanza nota ahimè, e una mia non proprio fisiologica ipotensione posturale, tuttora presente e causa di tachicardia transitoria (100bpm) quando mi alzo da seduto.
Di certo sono cose che potrebbero darmi noia tra 40 anni, adesso appena le percepisco, non dovrebbero rientrare in nessun parametro patologico che io sappia, ma ho comunque intenzione di fare i dovuti controlli a breve visto che è sei anni che non faccio visite per attività agonistica.
Gli episodi di sincope non si verificano più da quando smisi di mangiare quantità di aglio crudo (forte ipotensivo) e fare bagni caldi cioè circa da quando avevo 10 anni, poi due anni fa ho fatto il deficiente ad iperventilare sotto la doccia e sono crollato 😉Penso possiate stare tranquilli, ma non escludo che possa in futuro avere problemi in mare, non epilessia ma magari apnee tirate o altri errori, motivi per cui sto sempre attentissimo e mi preoccupo prima di ogni uscita di rileggermi a fondo le mie scalette di sicurezza e prevenzione (che tra l’altro ora non trovo più mannaggia boia!!!!)
19 Luglio 2013 alle 13:59 #309768Gachet
PartecipanteEbbene sì, i primi 5 anni di medicina sono sempre stato un secchione e ho steccato un solo appello su 31! Adesso invece mi resta un esame e non mi sono laureato a luglio perché solo nel sesto anno ho fallito SEI APPELLI (fin ora!) su 4, ma dato l’ultimo esame e la tesi potrò chiamarmi dottore speriamo tanto a Ottobre. Ve lo spiego così capite perché a volte magari scrivo difficile ma soprattutto perché dovete compatirmi per aver fallito 6 esami solo al sesto anno.
PS: Poi se mi sono sbagliato una diagnosi così facile e muoio di epilessia in mare è anche una cosa buona e giusta, un medico ignorante in meno in circolazione e ospedali più sicuri. 😉
19 Luglio 2013 alle 14:10 #309769SARDENTICE81
Moderatore@Gachet wrote:
Ebbene sì, i primi 5 anni di medicina sono sempre stato un secchione e ho steccato un solo appello su 31! Adesso invece mi resta un esame e non mi sono laureato a luglio perché solo nel sesto anno ho fallito SEI APPELLI (fin ora!) su 4, ma dato l’ultimo esame e la tesi potrò chiamarmi dottore speriamo tanto a Ottobre. Ve lo spiego così capite perché a volte magari scrivo difficile ma soprattutto perché dovete compatirmi per aver fallito 6 esami solo al sesto anno.
PS: Poi se mi sono sbagliato una diagnosi così facile e muoio di epilessia in mare è anche una cosa buona e giusta, un medico ignorante in meno in circolazione e ospedali più sicuri. 😉
dai… non scherzare su queste cose 😀
m sembra che comunque ci metta già del tuo come attenzione, magari nel tuo caso in particolare sarebbe ottimo avere un amico che ti segue quando sei in pesca per ridurre al massimo i pericoli 😉
19 Luglio 2013 alle 14:34 #309770mosgi
Partecipante@Gachet wrote:
Si hai letto bene tra le righe, in effetti possono essere fenomeni da far pensare a crisi parziali complesse, manca però un dato fondamentale per l’epilessia che è l’insorgenza improvvisa, nessun epilettico vero ha premonizione della propria crisi (una parziale che poi diventa generalizzata si può prevedere la generalizzata dallo svilupparsi della parziale, è un prenderci comunque, ma l’insorgere della parziale resta improvvisa e inaspettata) rientra nella stessa definizione di epilessia.
I fenomeni di sincope che mi riguardano invece hanno sempre avuto premonizione sufficiente da non farmi crollare e quindi provocarmi ferite, cioè erano preceduti da malessere e lipotimia, e i miei ricordi sono sempre stati abbastanza nitidi.
E’ pressoché certo che siano frutto di una mia troppo marcata vasodilatazione in risposta al calore, una cosa a me abbastanza nota ahimè, e una mia non proprio fisiologica ipotensione posturale, tuttora presente e causa di tachicardia transitoria (100bpm) quando mi alzo da seduto.
Di certo sono cose che potrebbero darmi noia tra 40 anni, adesso appena le percepisco, non dovrebbero rientrare in nessun parametro patologico che io sappia, ma ho comunque intenzione di fare i dovuti controlli a breve visto che è sei anni che non faccio visite per attività agonistica.
Gli episodi di sincope non si verificano più da quando smisi di mangiare quantità di aglio crudo (forte ipotensivo) e fare bagni caldi cioè circa da quando avevo 10 anni, poi due anni fa ho fatto il deficiente ad iperventilare sotto la doccia e sono crollato 😉Penso possiate stare tranquilli, ma non escludo che possa in futuro avere problemi in mare, non epilessia ma magari apnee tirate o altri errori, motivi per cui sto sempre attentissimo e mi preoccupo prima di ogni uscita di rileggermi a fondo le mie scalette di sicurezza e prevenzione (che tra l’altro ora non trovo più mannaggia boia!!!!)
E quì ti sbagli…….la maggfior parte degli epilettici sono in grado di capire quando stà per arrivargli la crisi………la così detta aurea…….IO sono epilettico ( riconosciuta in età adulta 36 anni )…….le prime 2 crisi mi sono ritrovato attorniato da gente che mi soccorreva….le successive mi rendevo conto che stavo per mancare e riuscivo anche a parcheggiare la moto o la macchina e stendermi a terra e lasciarmi andare………….dopo 3 minuti mi riprendevo tutto rincoglionito ………….oramai sono sotto cura ( keppra 500…..1 la mattina e 1 la sera sono addirittura sottodosato )e non ho più avuto crisi…………..le ho solo se interrompo il farmaco.
Tieni conto che ad oggi l’epilessia è ancora tutta da scoprire……….ad oggi si riconoscono circa 45 tipi si crisi epilettiche………19 Luglio 2013 alle 15:55 #309771Gachet
PartecipanteMosgi hai scritto la stessa cosa che ho scritto io tra parentesi 🙂
Crisi parziale successivamente generalizzata, tu non dovresti avere premonizione della tua aurea (crisi parziale del lobo occipitale), dovresti avere l’aurea all’improvviso senza sintomi premonitori, colto di sorpresa dall’aurea puoi ragionevolmente prevedere che l’impulso epilettico si espanda dal lobo occipitale ad aree deputate alla coscienza (crisi parziale complessa) o ad entrambi gli emisferi in toto (crisi generalizzata).
Riconosco che le epilessie come moltissime altre malattie neurologiche sono ancora da scoprire, ma ho ragione di credere che i miei svenimenti abbiano un eziologia più probabile nella ipotensione posturale e nella vasodilatazione da calore.Ammettendo che avessi sofferto di crisi epilettiche nell’infanzia (non epilessia perché l’epilessia è per definizione spontanea e quindi non scatenata da un evento specifico, qui invece ci sono sempre i bagni caldi o io che mi alzo in piedi all’improvviso nella notte quindi non sono crisi riconducibili ad epilessia) sono 15 anni che non avrei più alcuna crisi epilettica e questo potrebbe far considerare il quadro come crisi epilettiche dell’infanzia risoltesi con adolescenza.
Se diversamente fossi epilettico avrei avuto per definizione anche una epilettogenesi (un più o meno localizzato e non sempre riscontrabile danno cerebrale che riesce a provocare crisi epilettiche con caratteristiche di epilessia) e qui difficilmente mi sarei dimenticato di essere epilettico, per 15 anni, senza ricevere un adeguato trattamento farmacologico. Magari l’epilessia avesse intervalli così lunghe tra le crisi! Da epilettico dovresti saperlo, sospendi il farmaco e puoi stare settimane senza episodi, ma non 15 anni…
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