Chi è il piu forte pescatore in circolazione?

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  • #64467
    zio frank
    Partecipante

    Non c’è dubbio che la nostra disciplina stia subendo dei profondi mutamenti dal punto di vista etico. Ma quali sono i fattori che stanno influenzando questi cambiamenti? Il post di Dapiran mi porta a riflettere, oltre che al bisogno dei miti nell’uomo, anche alla diffusione di internet che ha allargato la platea degli appassionati. Qualche tempo fa, la pescasubacquea si discuteva fra compagni di pesca e qualche conoscenza la si apprendeva dalle riviste del settore. Oggi la rete mette in comunicazione fra di loro diverse sensibilità  e il mescolarsi di queste contribuisce alla ricerca e quindi al bisogno d’identificazione in colui che possa rappresentare questo nuovo corso.

    #64468
    GIANNICLEMENTE
    Partecipante

    @giodap wrote:

    Voglio farvi riflettere su un aspetto del vostro sondaggio: sono l’unico p.sub votato nel vostro gradimento senza palmares agonistico. Cosa vuol dire?
    L’appassionato che cerca un riferimento per le sue tecniche di pesca, un ideale cui ispirarsi, non fa una graduatoria, una classifica del tipo: “campionato Italiano” . Qualcuno è ancora condizionato dai risultati agonistici pompati dalle interviste e dai racconti mitizzati dei giornalisti sportivi delle riviste di settore, ma la maggior parte valuta l’approccio a questa disciplina, le strategie impiegate, la cultura trasmessa.
    Io sono un fenomeno atipico del settore esco fuori da tutti i canoni del passato: dal pescatore pioniere degli anni 5O / 6O agli sterminatori degli anni 70/80, a mio avviso, incarno il “pescatore del terzo millennio”.
    In un sondaggio analogo condotto in un altro forum , molto più numeroso del nostro , sono risultato in testa nella ideale classifica con il triplo dei voti di Massimo Scarpati, eppure, Massimo oltre ai tre titoli mondiali è tra i p.sub più forti e intelligenti che la nostra disciplina ha espresso.
    E’ il segno dei tempi che cambiano, dell’evoluzione degli ideali.
    L’ammazzapesci: l’uomo macchina che uccide a raffica, non è più un riferimento nell’immaginario collettivo dei p.sub.
    L’uomo ha bisogno dei miti è una necessità  della struttura della nostra mente che cerca sicurezze , riferimenti ed io sono felice di interpretare per molti un ruolo ideale di guida spirituale, in una disciplina che per gli estranei ha ben poco di spirituale.
    Anche chi ammira Stefano o Nicola, nel suo intimo, sa che stare in testa ad una classifica su chi ha ammazzato più pesci è un modo riduttivo di valutare un Pescatore.

    Totalmente d’accordo .

    #64469
    pietrino
    Partecipante

    @GIANNICLEMENTE wrote:

    @giodap wrote:

    Voglio farvi riflettere su un aspetto del vostro sondaggio: sono l’unico p.sub votato nel vostro gradimento senza palmares agonistico. Cosa vuol dire?
    L’appassionato che cerca un riferimento per le sue tecniche di pesca, un ideale cui ispirarsi, non fa una graduatoria, una classifica del tipo: “campionato Italiano” . Qualcuno è ancora condizionato dai risultati agonistici pompati dalle interviste e dai racconti mitizzati dei giornalisti sportivi delle riviste di settore, ma la maggior parte valuta l’approccio a questa disciplina, le strategie impiegate, la cultura trasmessa.
    Io sono un fenomeno atipico del settore esco fuori da tutti i canoni del passato: dal pescatore pioniere degli anni 5O / 6O agli sterminatori degli anni 70/80, a mio avviso, incarno il “pescatore del terzo millennio”.
    In un sondaggio analogo condotto in un altro forum , molto più numeroso del nostro , sono risultato in testa nella ideale classifica con il triplo dei voti di Massimo Scarpati, eppure, Massimo oltre ai tre titoli mondiali è tra i p.sub più forti e intelligenti che la nostra disciplina ha espresso.
    E’ il segno dei tempi che cambiano, dell’evoluzione degli ideali.
    L’ammazzapesci: l’uomo macchina che uccide a raffica, non è più un riferimento nell’immaginario collettivo dei p.sub.
    L’uomo ha bisogno dei miti è una necessità  della struttura della nostra mente che cerca sicurezze , riferimenti ed io sono felice di interpretare per molti un ruolo ideale di guida spirituale, in una disciplina che per gli estranei ha ben poco di spirituale.
    Anche chi ammira Stefano o Nicola, nel suo intimo, sa che stare in testa ad una classifica su chi ha ammazzato più pesci è un modo riduttivo di valutare un Pescatore.

    Totalmente d’accordo .

    io pure

    #64470
    mosgi
    Partecipante

    @giodap wrote:

    Voglio farvi riflettere su un aspetto del vostro sondaggio: sono l’unico p.sub votato nel vostro gradimento senza palmares agonistico. Cosa vuol dire?
    L’appassionato che cerca un riferimento per le sue tecniche di pesca, un ideale cui ispirarsi, non fa una graduatoria, una classifica del tipo: “campionato Italiano” . Qualcuno è ancora condizionato dai risultati agonistici pompati dalle interviste e dai racconti mitizzati dei giornalisti sportivi delle riviste di settore, ma la maggior parte valuta l’approccio a questa disciplina, le strategie impiegate, la cultura trasmessa.
    Io sono un fenomeno atipico del settore esco fuori da tutti i canoni del passato: dal pescatore pioniere degli anni 5O / 6O agli sterminatori degli anni 70/80, a mio avviso, incarno il “pescatore del terzo millennio”.
    In un sondaggio analogo condotto in un altro forum , molto più numeroso del nostro , sono risultato in testa nella ideale classifica con il triplo dei voti di Massimo Scarpati, eppure, Massimo oltre ai tre titoli mondiali è tra i p.sub più forti e intelligenti che la nostra disciplina ha espresso.
    E’ il segno dei tempi che cambiano, dell’evoluzione degli ideali.
    L’ammazzapesci: l’uomo macchina che uccide a raffica, non è più un riferimento nell’immaginario collettivo dei p.sub.
    L’uomo ha bisogno dei miti è una necessità  della struttura della nostra mente che cerca sicurezze , riferimenti ed io sono felice di interpretare per molti un ruolo ideale di guida spirituale, in una disciplina che per gli estranei ha ben poco di spirituale.
    Anche chi ammira Stefano o Nicola, nel suo intimo, sa che stare in testa ad una classifica su chi ha ammazzato più pesci è un modo riduttivo di valutare un Pescatore.

    Come darto torto??? Sai come la penso 😉 😉 😉

    #64471
    Cavallo_Selvaggio
    Partecipante

    Perfettamente d’accordo. Lei maestro è la voce di molti pescatori, molti vanno in mare con la sola idea di prendere pesce il che secondo me porta la pesca subacquea a una visione molto riduttiva. Il mare non è questo è passione,contatto con la natura,contatto con sè stessi e specialmente rispetto! Sotto quest ultimo punto di vista a mio parere ne stanno prendendo parte sempre più pescatori e sicuramente lei ha dato un grandissimo contributo con la manifestazione delle sue idee.

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