Commento alla clip del tiro con videocamera ad alta velocità

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  • Questo topic ha 80 risposte, 27 partecipanti ed è stato aggiornato l'ultima volta 16 anni fa da Lefa.
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  • #117025
    cobra
    Partecipante

    per visualizzarli basta Windows Media Player

    #117026
    giodap
    Partecipante

    Come ha scritto Fulvio 48 abbiamo montato una aletta stabilizzatrice in coda all’asta realizzando una feritoia dove abbiamo inserito l’aletta. Volevamo contenere il sollevamento della coda dell’asta, ma in verità  l’unico effetto che abbiamo ottenuto è un’asta che non arrivava neppure sul bersaglio : l’aletta succhiava buona parte dell’energia potenziale elastica …
    Per questa ragione ho eliminato la protesi a forma di cono messa prima dell’aletta e ho consigliato l’archetto tessile al posto di quello metallico. Sono soluzioni molto dispersive che rallentano e modificano la balistica dell’asta.
    Giorgio

    #117027
    stilet
    Partecipante

    Dallo stato di quiete in cui si trova l’asta, a quello di moto nel momento dello sparo, il carico di punta che agisce sull’asta per modificare il suo stato di inerzia, comporta una presso flessione sull’asta la cui conseguente deformazione e oscillazione, potrebbe essere la causa dell’impennaggio della coda per cui alla deformazione non vi è rimedio “con il rapoorto sezione/potenza a noi necessarie”.
    Ho da tempo una idea in merito che consiste nel creare delle micro scanalature longitudinali in corrispondenza della coda ( due o tre per lato) o sulla parte finale dell’asta di circa 3 cm di lunghezza e ½ mm. di profondità , inclinate di circa 10/20° rispetto all’asse longitudinale, al fine di realizzare dei micro flap stabilizzatori; se non addirittura paralleli all’asse.
    Ovviamente ciò aumenta la superficie a contatto col liquido e conseguentemente l’attrito, ma il fenomeno della perdita di potenza/gittata dovrebbe essere modesto.
    Quanto sopra ovviamente è teorico e non l’ho sperimentato/calcolato, ( troppi anni dagli ultimi esami) ma per chi mastica tutti i giorni l’idrodinamica non dovrebbe essere difficile verificare.
    Spero di non averla sparata grossa
    😀

    #117028
    ArbaArba
    Partecipante

    @giodap wrote:

    2. La spinta degli elastici dura circa 28 millesimi, l’asta ha percorso circa 68 cm, gli elastici hanno spinto per tutta la loro lunghezza utile. Resta il dubbio, osservando la scia di cavitazione della coda degli elastici (o dell’archetto?) che l’elastico chiaro esaurisca prima la sua spinta (forse un diverso coeff. di allungamento?)

    Se non ho capito male quello che vuoi dire, non penso sia necessariamente un problema di diverso fattore di allungamento. Anzi, forse il contrario. Mi spiego.

    Quel modello di SJ presenta un solo foro per il vincolo in testata degli elastici. Ipotizziamo che per entrambe gli elastici sia stato scelto lo stesso fattore di allungamento f. Quando essi sono vincolati all’asta distano tra loro di una quantita’ dT pari alla distanza tra i pernetti di aggancio (se gli archetti sono i medesimi).
    Quando sono a riposo la loro distanza e’ pari dT/f che, per f%=300%, vuol dire che la differenza di lunghezza tra gli elastici a riposo e’ pari ad un terzo della distanza tra le tacche o pinnette di aggancio.
    Durante la fase di contrazione, gli elastici manterranno la stessa distanza tra loro (ovvero dT) essendo vincolati all’asta fino all’istante in cui il primo elastico non sara’ completamente contratto. Di qui in poi, per una distanza pari a 2/3 della distanza tra i pernetti, il secondo elastico, da solo, continuera’ a spingere l’asta.

    Mario

    #117029
    giodap
    Partecipante

    Mario ha spiegato brillantemente perché in questa configurazione del Superjedi il secondo elastico continua a spingere quando il primo ha esaurito la sua spinta (ciò non accade nei Super di nuova generazione a doppio foro).
    Stilet ha dato una interpretazione sulla causa della oscillazione (Spine) dell’asta che si può riassumere nella teoria della instabilità  al carico di punta.
    A mio parere non è proprio così, sto scrivendo la nona parte del mio studio balistico (La balistica della coda dell’asta) partendo proprio dall’analisi dinamica della clip che avete avuto modo di vedere anche voi.
    Anticipo ciò che potete controllare voi stessi sulla clip: L’asta di solleva di coda (per ragioni fisiche che spiegherò nello studio, per ora accettatelo come un assioma) quindi appoggia sul fusto solo nel suo terzo anteriore. Il momento di rinculo spinge verso l’alto la punta del fusto e questa porzione di asta, man mano che avanza verso il bersaglio. Da un certo millesimo di secondo in poi gli elastici (l’archetto) tirano la coda dell’asta verso il basso. La combinazione delle due forze: quella della punta del fucile verso l’alto nella mezzeria dell’asta, quella dell’archetto verso il basso in coda all’asta, flettono l’asta che, per la sua composizione (acciaio armonico), inizia la sua oscillazione armonica.
    Per questa ragione credo che la soluzione delle scanalature proposte da Stilet per la stabilizzazione dello Spine siano ininfluenti.
    Giorgio

    #117030
    ArbaArba
    Partecipante

    @giodap wrote:

    Per questa ragione credo che la soluzione delle scanalature proposte da Stilet per la stabilizzazione dello Spine siano ininfluenti.
    Giorgio

    Concordo assolutamente: lo spine tanto nel caso della balistica terrestre quanto nel caso degli arbaletes subacquei ha una origine “meccanica”. Per ridurlo consistentemente dobbiamo agire prima sulle cause che la originano.

    Mario

    #117031
    ArbaArba
    Partecipante

    @giodap wrote:

    Mario ha spiegato brillantemente perché in questa configurazione del Superjedi il secondo elastico continua a spingere quando il primo ha esaurito la sua spinta (ciò non accade nei Super di nuova generazione a doppio foro).
    Giorgio

    Non vorrei che quanto ho scritto induca a pensare che la soluzione con foro singolo sia meno efficiente di quella con doppio foro: in realta’ nella soluzione a foro singolo il secondo elastico continua a contribuire alla spinta anche quando il primo ha esaurito le sue capacita’ propulsive.

    Personalmente, poi, preferisco la soluzione con due alloggiamenti distinti perche’ consente agli elastici di lavorare esattamente allo stesso modo (spinta identica in ogni istante di tempo e per ogni tratto di guida-asta) e, in particolare, perche’ consente l’integrazione delle due pulegge folli che offrono quei notevoli vantaggi di precisione e caricamento che ho potuto personalmente riscontrare durante la mia breve visita al Maestro.

    Mario

    #117032
    luciano.garibbo
    Partecipante

    @nicola wrote:

    @Pinnatosta wrote:

    ragazzi..non riesco a vederli..ho tutti i codec ma niente!datemi una mano..

    Idem.

    Ho tentato di tutto …non riesco proprio a vedere i video …ho anche scaricato i codek ma niente …e ci terrei tantissimo 😥

    #117033
    Marco90
    Partecipante

    ciao raga …………da giorni provo a scaricare lettori multimediali che riescano a leggere il formato video delle clip di Giorgio ma non uno riesce a leggerle.
    che lettore utilizzate voi?
    saluti marco

    #117034
    bludive
    Partecipante

    @luciano.garibbo wrote:

    Ho tentato di tutto …non riesco proprio a vedere i video …ho anche scaricato i codek ma niente …e ci terrei tantissimo 😥

    Molto strano…
    è un codec Indeo 5.10, in genere presente in Windoz, puoi provare ad aggiornare i driver della scheda video………. o cambiarla 😆
    Il video è già  piuttosto compresso, quindi ho paura che cambiando formato si abbia un’ulteriore perdita di qualità .
    Se vuoi posso mandartelo in altra “veste” (mpeg), non so valutare la perdita ma è sicuro che c’è.

    #117035
    ArbaArba
    Partecipante

    @bludive wrote:

    @luciano.garibbo wrote:

    Ho tentato di tutto …non riesco proprio a vedere i video …ho anche scaricato i codek ma niente …e ci terrei tantissimo 😥

    Molto strano…
    è un codec Indeo 5.10, in genere presente in Windoz, puoi provare ad aggiornare i driver della scheda video………. o cambiarla 😆

    Dai Bludive… ma che vendi sk video? 😆

    Luciano, aggiornare i driver della skeda e i codec dovrebbe essere più che sufficiente.

    #117036
    stilet
    Partecipante

    Analizzando la situazione sotto l’aspetto del campo vettoriale.
    La risultante dovrebbe essere un vettore con vertice tacca di aggancio ogiva /asta con direzione corrispondente circa alla bisettrice tra la l’asse dell’asta e quello formato dalla retta ogiva/foro sul fusto.
    Non essendo la risultante complanare e coassiale alla direzione “obbligata” dell’asta, ciò potrebbe ingenerare un ulteriore capo di forze.
    Campo di forze dato dall’attrito sulla sede di scorrimento del fusto ed eventuali turbolenze ( possibile effetto suolo) per lo scorrimento non uniforme dei filetti fluidi e tutto ciò, collaborando con la presso flessione del carico di punta ( perche a tutti gli effetti a mio avviso l’asta è comunque sottoposta a tale carico) produce lo “spin” ed infine l’innalzamento della coda nel momento il cui circa 3/4 dell’asta sono “svincolati” dal guida asta/sella di scorrimento con una sorta di “colpo di frusta/onda di flessione” prodotto dall‘esaurimento della forza applica dall’elastico, dalla punta alla coda.
    Ovviamente la mia è solo una considerazione del tutto teorica
    😀

    #117037
    GIANNICLEMENTE
    Partecipante

    @Fulvio wrote:

    La rotazione dell’asta, nelle freccie usate in arcieria, viene “controllata” dall’impennaggio o sbaglio ? Sarebbe simpatico vedere, in un prossimo futuro, le nostre aste corredate da 3 flaps in plasma-carbonio..

    C’e anche la rigatura elicoidale delle canne delle armi da fuoco che facendo ruotare il proiettile ne riducono la parabola . Far ruotare l’asta vincolata alla sagola è impossibile , bisognerebba prima cambiare il sistema di “insagolatura” . Ma come si è già  rilevato le nostre distanze di tiro forse non necessitano di questi correttivi .

    #117038
    GIANNICLEMENTE
    Partecipante

    Neanche io riesco ad aprire le clip , forse è windows vista .

    #117039
    giodap
    Partecipante

    Stilet riprova con parole semplici a scrivere di nuovo quello che volevi dire, attenzione , non si vede nessuno spin (che è una rotazione dell’asta intorno al suo asse longitudinale) ma c’è uno Spine (che è una oscillazione di tutta l’asta su un piano verticale).
    Te lo chiedo perchè non ho capito il concetto che vuoi esprimere

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