PescaSubacquea.net › Forum › Attrezzature › Accessori › Ecoscandaglio: Uno strumento utile per i pescasub????
- Questo topic ha 22 risposte, 7 partecipanti ed è stato aggiornato l'ultima volta 15 anni, 5 mesi fa da
Max.
-
AutorePost
-
6 Novembre 2009 alle 21:39 #156854
milangallo
PartecipanteOvvio che si, si tratta di uno strumento a volte indispensabile per compiere il salto di qualità , anche se molti utenti del forum non lo usano e sono comunque degli ottimi pescasub. Se però sei alle prime armi ci sono tante cose di cui devi preoccuparti prima di pensare all’ecoscandaglio: in primis concentrati sulle norme di sicurezza e sulle tecniche di apnea di base. Solo così potrai aspirare a battute di pesca più impegnative, dove potrebbe diventare utile anche l’ecoscandaglio. Procedi per tappe e ricorda che la gatta frettolosa fece i figli ciechi. E con l’apnea non si scherza. Cmq si, è uno strumento mooolto utile. Se ne disponi ben per te. By 😀 .
6 Novembre 2009 alle 21:42 #156855Robby85
Partecipante@milangallo wrote:
Ovvio che si, si tratta di uno strumento a volte indispensabile per compiere il salto di qualità , anche se molti utenti del forum non lo usano e sono comunque degli ottimi pescasub. Se però sei alle prime armi ci sono tante cose di cui devi preoccuparti prima di pensare all’ecoscandaglio: in primis concentrati sulle norme di sicurezza e sulle tecniche di apnea di base. Solo così potrai aspirare a battute di pesca più impegnative, dove potrebbe diventare utile anche l’ecoscandaglio. Procedi per tappe e ricorda che la gatta frettolosa fece i figli ciechi. E con l’apnea non si scherza. Cmq si, è uno strumento mooolto utile. Se ne disponi ben per te. By 😀 .
Quello che dici tu è tutto giusto…ma non è per essere frettolosi o fare catture spettacolari…ma penso che alla base di tutto per quanto un pescasub possa essere bravo e preperato se non c’è pesce non c’è pesce…e volevo quindi capire , non conoscendo i posti, se poteva essere uno strumento utile che possa indirizzare le battute di pesca!
6 Novembre 2009 alle 21:49 #156856milangallo
PartecipanteSi, si 😀 , penso di averti risposto 😉 . Ti ripeto però che prima di pensare al pesce devi pensare a te stesso e alla tua sicurezza. La cosa più importante infatti è saper gestire l’apnea in serenità e in sicurezz, in modo tale da poter sfruttare al meglio le tue potenzialità . Visto che hai detto di essere alle prime armi, la prima cosa che mi sono sentito di consigliarti è di concentrarti sulle norme di sicurezza. Se poi hai l’ecoscandaglio tanto meglio per la tua attività , è ovvio… 😉
6 Novembre 2009 alle 21:51 #156857milangallo
PartecipanteSi, si 😀 , penso di averti risposto 😉 . Ti ripeto però che prima di pensare al pesce devi pensare a te stesso e alla tua sicurezza. La cosa più importante infatti è saper gestire l’apnea in serenità e in sicurezza, in modo tale da poter sfruttare al meglio le tue potenzialità . Visto che hai detto di essere alle prime armi, la prima cosa che mi sono sentito di consigliarti è di concentrarti sulle norme di sicurezza. Se poi hai l’ecoscandaglio tanto meglio per la tua attività , è ovvio… 😉
6 Novembre 2009 alle 21:52 #156858milangallo
PartecipanteOk? 😉
6 Novembre 2009 alle 22:30 #156859Robby85
Partecipante6 Novembre 2009 alle 23:08 #156860Lefa
PartecipanteL’ eco è utilissimo anche per chi non pratica pesca dalla superficie, ed è attendibile (quantomeno per la batimetrica).
Nella pesca sub, più che per trovare del pesce è utile per posizionarti al meglio soprattutto in posti che non conosci. Usi il gps per portarti sulle coordinate che hai individuato, poi usi l’eco per centrare, ad esempio, il cappello della secca.
Dalla lettura dell’eco puoi determinare la composizione del fondale e dati importanti come il posizionamento del termoclino.
Usare l’eco per la pesca dalla superficie non è facile (parlo dei sistemi medio seri), ci vuole molta esperienza e devi saperlo interpretare se vuoi trovare ciò che cerchi, per le nostre necessità è invece piuttosto semplice e si può risparmiare un pochino prendendo il trasduttore meno potente.7 Novembre 2009 alle 6:28 #156861mario
PartecipanteIO lo reputo uno strumento abbastanza utile, ed indispensabile ,quando si raggiungono posti nuovi di pesca.
Es. :verificare se ci sono sul fondo scaloni, discese vertiginose, o scogli che salgono in maniera repentina, insomma posti interessanti .
Io qui , lo utilizzo prevalentemente, ed unitamente al gps, per giungere in maniera precisa sui waypoint.
Si arriva in maniera millimetrica e senza stare a gironzolare troppo sul punto , spaventando , l’eventuale presenza di pinnuti.
A volte quando l’acqua è veramente torbida ed impraticabile, giro col gommone e con l’eco acceso, con la speranza di trovare qualche nuovo ed interessante punto.
Dovete sapere che con le mareggiate spesso relitti e scogli vengono coperti e scoperti dalla sabbia, inutile dirvi che il posto nuovo ed immacolato sarà sempre punto sdi sorprese…….
Fin’ora comunque nei miei tour di ricerca ho trovato solo :CAPOCCHIE 😀 😀 😀7 Novembre 2009 alle 8:59 #156862Robby85
Partecipante@Lefa wrote:
L’ eco è utilissimo anche per chi non pratica pesca dalla superficie, ed è attendibile (quantomeno per la batimetrica).
Nella pesca sub, più che per trovare del pesce è utile per posizionarti al meglio soprattutto in posti che non conosci. Usi il gps per portarti sulle coordinate che hai individuato, poi usi l’eco per centrare, ad esempio, il cappello della secca.
Dalla lettura dell’eco puoi determinare la composizione del fondale e dati importanti come il posizionamento del termoclino.
Usare l’eco per la pesca dalla superficie non è facile (parlo dei sistemi medio seri), ci vuole molta esperienza e devi saperlo interpretare se vuoi trovare ciò che cerchi, per le nostre necessità è invece piuttosto semplice e si può risparmiare un pochino prendendo il trasduttore meno potente.Quindi a quanto ho capito serve per determinare la struttura del fondale…Poi stà nelle conoscenze del pescasub capire con quella tipologia di fondale cosa si può pescare, giusto???
7 Novembre 2009 alle 9:00 #156863Robby85
Partecipante@mario wrote:
IO lo reputo uno strumento abbastanza utile, ed indispensabile ,quando si raggiungono posti nuovi di pesca.
Es. :verificare se ci sono sul fondo scaloni, discese vertiginose, o scogli che salgono in maniera repentina, insomma posti interessanti .
Io qui , lo utilizzo prevalentemente, ed unitamente al gps, per giungere in maniera precisa sui waypoint.
Si arriva in maniera millimetrica e senza stare a gironzolare troppo sul punto , spaventando , l’eventuale presenza di pinnuti.
A volte quando l’acqua è veramente torbida ed impraticabile, giro col gommone e con l’eco acceso, con la speranza di trovare qualche nuovo ed interessante punto.
Dovete sapere che con le mareggiate spesso relitti e scogli vengono coperti e scoperti dalla sabbia, inutile dirvi che il posto nuovo ed immacolato sarà sempre punto sdi sorprese…….
Fin’ora comunque nei miei tour di ricerca ho trovato solo :CAPOCCHIE 😀 😀 😀Mario in quanto neofita non conosco a pieno questa tipologia di pesce, si trova a profondità elevate??? 😀 😀 😀
7 Novembre 2009 alle 9:06 #156864mario
Partecipante@Robby85 wrote:
@mario wrote:
IO lo reputo uno strumento abbastanza utile, ed indispensabile ,quando si raggiungono posti nuovi di pesca.
Es. :verificare se ci sono sul fondo scaloni, discese vertiginose, o scogli che salgono in maniera repentina, insomma posti interessanti .
Io qui , lo utilizzo prevalentemente, ed unitamente al gps, per giungere in maniera precisa sui waypoint.
Si arriva in maniera millimetrica e senza stare a gironzolare troppo sul punto , spaventando , l’eventuale presenza di pinnuti.
A volte quando l’acqua è veramente torbida ed impraticabile, giro col gommone e con l’eco acceso, con la speranza di trovare qualche nuovo ed interessante punto.
Dovete sapere che con le mareggiate spesso relitti e scogli vengono coperti e scoperti dalla sabbia, inutile dirvi che il posto nuovo ed immacolato sarà sempre punto sdi sorprese…….
Fin’ora comunque nei miei tour di ricerca ho trovato solo :CAPOCCHIE 😀 😀 😀Mario in quanto neofita non conosco a pieno questa tipologia di pesce, si trova a profondità elevate??? 😀 😀 😀
quote fattibilissime, soprattutto per qualcuno che dico io ……….. 8) 8)
7 Novembre 2009 alle 11:01 #156865Lefa
Partecipante@Robby85 wrote:
Quindi a quanto ho capito serve per determinare la struttura del fondale…Poi stà nelle conoscenze del pescasub capire con quella tipologia di fondale cosa si può pescare, giusto???
In teoria, nella pesca l’eco serve prevalentemente a trovare pesce (non per i sub).
La composizione del fondo e la batimetrica sono un di più, infatti sono dati che puoi trovare anche sulle carte.
Tuttavia posizionarsi in mare con precisione non è semplice, una volta si usavano le carte e le mire a terra, ora che abbiamo i gps possiamo incrociare i due rilevamenti (gps+sonar).
Inoltre, come giustamente fa notare Mario si possono individare le risalite e gli scogli che non sono segnati sulle carte.Un utilizzatore esperto sa certamente interpretare tutti i dati che gli da il sonar, non solo la composizione del fondo, ma anche la temperatura, il termoclino, la batimetrica, la tacca del pesce ecc..
Una volta compresi e incrociati i dati “ambientali” e scelta l’atrrezzatura specifica per il tipo di pesce che vogliamo insidiare, il pescatore che interpreta il sonar avrà dipinto uno scenario delle possibilità che ha.Dalla mia esperienza posso dire di aver scovato le sorprese più belle (risalite non segnate) nella pesca di profondità (dai 200 ai 500 metri), gli scogli raggiungibili in apnea e non segnati sulle carte sono rarissimi (ne ho trovato solo uno in Corsica).
Quindi se non si conosce il posto, più che un sonar è utile una carta nautica, tanto è poco probabile che sia tu a scovare uno scoglio nuovo a batimetriche accessibili in un posto che non frequenti abitualmente.
Tu studia la carta, individua le secche, scarica le coordinate, vai sulle coordinate e infine centri col sonar.7 Novembre 2009 alle 12:07 #156866Robby85
Partecipante@Lefa wrote:
@Robby85 wrote:
Quindi a quanto ho capito serve per determinare la struttura del fondale…Poi stà nelle conoscenze del pescasub capire con quella tipologia di fondale cosa si può pescare, giusto???
In teoria, nella pesca l’eco serve prevalentemente a trovare pesce (non per i sub).
La composizione del fondo e la batimetrica sono un di più, infatti sono dati che puoi trovare anche sulle carte.
Tuttavia posizionarsi in mare con precisione non è semplice, una volta si usavano le carte e le mire a terra, ora che abbiamo i gps possiamo incrociare i due rilevamenti (gps+sonar).
Inoltre, come giustamente fa notare Mario si possono individare le risalite e gli scogli che non sono segnati sulle carte.Un utilizzatore esperto sa certamente interpretare tutti i dati che gli da il sonar, non solo la composizione del fondo, ma anche la temperatura, il termoclino, la batimetrica, la tacca del pesce ecc..
Una volta compresi e incrociati i dati “ambientali” e scelta l’atrrezzatura specifica per il tipo di pesce che vogliamo insidiare, il pescatore che interpreta il sonar avrà dipinto uno scenario delle possibilità che ha.Dalla mia esperienza posso dire di aver scovato le sorprese più belle (risalite non segnate) nella pesca di profondità (dai 200 ai 500 metri), gli scogli raggiungibili in apnea e non segnati sulle carte sono rarissimi (ne ho trovato solo uno in Corsica).
Quindi se non si conosce il posto, più che un sonar è utile una carta nautica, tanto è poco probabile che sia tu a scovare uno scoglio nuovo a batimetriche accessibili in un posto che non frequenti abitualmente.
Tu studia la carta, individua le secche, scarica le coordinate, vai sulle coordinate e infine centri col sonar.Sei stato illuminante nella tua spiegazione…ho dovuto utilizzare wikipedia per un paio di termini visto la mia ignoranza, ma per il resto perfetto…
P.S. Certo speravo in risposte del tipo con l’eco trovi il pesce di sicuro :minigun: :minigun: :minigun: :minigun:7 Novembre 2009 alle 13:49 #156867Ulio
Partecipanteio credo sia sicuramente utile ai fini della navigazione…
ma non indispensabile per la pesca sub…
se non quando fai le uscite alla ceca… e ai bisogno di sapere prima di buttarti se dove stai ce sabbia o pietra o alga….
ma cmq se pensi che lo scandaglio ti possa consigliere un punto con molta concentrazione di pesca.. non farti false illusioni…
a qualcuno sara anche capitato… a me mai… 🙂io preferisco lo scandaglio umano… 😆
7 Novembre 2009 alle 14:02 #156868Max
ModeratoreIo me ne servo spesso quando sono alla ricerca di scogli isolati o secche di cui non conosco la posizione esatta. Quando li trovo segno la posizione sul gps, (ed anche su un quaderno aggiungendo le mire da terra) così la prossima volta posso ritrovarli anche senza l’uso dello scandaglio.
P.S. per Lefa: non confondere il sonar con l’ecoscandaglio, sono due strumenti diversi 😀
-
AutorePost
- Devi essere connesso per rispondere a questo topic.