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8 Settembre 2009 alle 13:45 #3453calogeroPartecipante
Sub gelese morto per asfissia
diGiuseppe D′Onchia – Pubblicato il 08 Settembre 2009 – 13:09L’alta pressione dell’acqua esercitata in profondità sui timpani di entrambe le orecchie, avrebbe fatto perdere i sensi a Gaetano Cannì, il sub gelese di 27 anni, che poi sarebbe morto per asfissia giovedì sera, durante una battuta di pesca, nel mare di Gela.
E’ quanto trapela dall’autopsia eseguita questa mattina nel cimitero di Farello. La salma del ragazzo è stata restituita ai familiari. I funerali si terranno domattina, alle 11, in chiesa Madre.
Intanto condoglianze alla famiglia Cannì, sono state espresse dal segretario provinciale della Fim-Cisl, Angelo Sardella8 Settembre 2009 alle 14:03 #145084zio frankPartecipanteNon so perchè c’è qualcosa che mi sfugge in questa vicenda. Gaetano pare fosse un sub esperto, possibile che si sia fatto fregare dalla mancata compensazione??? Possibile che non abbia mollato il fucile facendosi trascinare dalla ricciola verso il fondo senza accorgersi che la pressione gli stava spaccando i timpani? I timpani quando sono sotto pressione generano un fortissimo dolore ( che è poi un sistema di difesa che il nostro organismo mette in atto in questi casi) e questo dolore non arriva all’improvviso ma si ha tutto il tempo o di compensare o di mollare tutto, fucile pesce etc.. insomma prima di svenire ce ne vuole.
Ho il timore che non sapremo mai esattamente cosa è realmente successo…. 😥 😥 😥8 Settembre 2009 alle 14:06 #145085sub1Partecipanteinfatti zio frank la penso come te’,pultroppo tutta la vicenda non si puo’mai sapere,visto che con lui l’ha sotto non c’era nessuno…
8 Settembre 2009 alle 14:53 #145086marioPartecipanteZio , tutti noi pescasub di Gela ,riunendoci e parelando del caro estinto abbiamo anche parlato delle cause della morte di Gaetano.
Dunque siamo arrivati ad un punto certo.
Lui ha sparato il pesce, ha lottato li sotto , temendo di perdere il fucile, perchè lo stesso è statoo ritrovato con lka sagola tutta sfilata ed è andato in sincope, da allora è andato a fondo circa 70 metri, e qui la pressione ha fatto il resto sulle orechie.
Questa è l’unica soluzione plausibile.8 Settembre 2009 alle 15:14 #145087DENTEX70ModeratoreC’è da dire che in quelle fasi concitate non si è razionali la velocità dell’azione non gli avrà permesso ne la compensazione ne il lasciare il fucile secondo mè gli si può esser sfilata anche la maschera si perde l’orientamento e via ricordiamoci sempre che siamo in apnea il tempo per noi corre il doppio specialmente se perdiamo lo stato di quiete.
8 Settembre 2009 alle 15:24 #145088sub1Partecipantegia’ 🙁 avvolte uno non si rende conto,che ci vuole anche tempo a risalire…
8 Settembre 2009 alle 15:36 #145089Fulvio57Partecipante@sub1 wrote:
gia’ 🙁 avvolte uno non si rende conto,che ci vuole anche tempo a risalire…
…Quel “qualcuno” farebbe meglio a darsi alla briscola……
8 Settembre 2009 alle 15:58 #145090sub1Partecipantefulvio,c’e’anche l’esempio di quello che e’successo,non stiamo parlando solo di un dilettante,ma questo puo’capitare a tutti..
8 Settembre 2009 alle 16:05 #145091zio frankPartecipante@mario wrote:
Zio , tutti noi pescasub di Gela ,riunendoci e parelando del caro estinto abbiamo anche parlato delle cause della morte di Gaetano.
Dunque siamo arrivati ad un punto certo.
Lui ha sparato il pesce, ha lottato li sotto , temendo di perdere il fucile, perchè lo stesso è statoo ritrovato con lka sagola tutta sfilata ed è andato in sincope, da allora è andato a fondo circa 70 metri, e qui la pressione ha fatto il resto sulle orechie.
Questa è l’unica soluzione plausibile.Esatto Mario, dal quel poco che ne capisco anch’io sono arrivato alla stessa conclusione. Lui non volendo mollare il fucile perchè la preda era imponente, non ha pensato ai tempi della sua apnea che l’hanno portato alla sincope. Probabilmente la quota alla quale si trovava lo ha reso negativo ed è sprofondato nel blu. Lo svenimento lo ha colto di sorpresa altrimenti avrebbe sicuramentre sganciato la zavorra. Come dici tu Mario, i timpani sono stati schiacciati dalla pressione solo dopo che lui era già svenuto, sono sicuro di questo, perchè quando cominciano a farti male non riesci a fare e pensare ad altro se non ad evitare il dolore.
8 Settembre 2009 alle 16:19 #145092GiannimambaPartecipante@sub1 wrote:
fulvio,c’e’anche l’esempio di quello che e’successo,non stiamo parlando solo di un dilettante,ma questo puo’capitare a tutti..
SBAGLI!!!!!! NON DEVE CAPITARE!!!!!!
Nessun pesce vale la vita di un uomo e altrettanto dicasi per il fucile. Non dobbiamo farci prendere dalla bramosia della cattura o perchè il pesce che sta arrivando è grande quanto un siluro. Dobbiamo sempre restare nei nostri parametri perchè basta un solo errore per pagarlo a caro prezzo.
Bisogna tirare a colpo sicuro. Dobbiamo essere sicuri di colpire il bersaglio in un punto vitale e poi risalire in fretta ( senza pinneggiare come forsennati ) filando il mulinello. Dobbiamo sempre tener presente che quando si va per pesci grandi bisogna considerare anche la possibile perdita del fucile.Gaetano è rimasto vittima di una sincope asciutta, altrimenti avrebbero trovato acqua nei polmoni e ciò non fa che confermare che prima di perdere i sensi abbia ingaggiato una lotta con il pesce che gli ha bruciato il poco ossigeno a disposizione. Cmq si possoono fare altre ipotesi, ma poco importa, sappiamo solo che ci è venuto a mancare un amico.
8 Settembre 2009 alle 17:00 #145093nicolaPartecipanteNon fa una piega.
Il pesce più grande è riportare a casa la pelle ogni volta.8 Settembre 2009 alle 17:20 #145094dentexPartecipanteLA VERITà LA CONOSCE SOLO IL POVERO GAETANO….CONDOGLIANZE ANCORA ALLA FAMIGLIA!!
8 Settembre 2009 alle 18:15 #145095milangalloPartecipanteScusate se mi permetto: la mia è un’osservazione in tono umile e da perfetto neofita, ma la sottopngo cmq al vostro attento giudizio.
A me pare che la tragedia accaduta dimostri solo un fatto: in alcuni casi più un pescasub è esperto e si sente sicuro delle sue potenzialità psico/fisiche più aumenta il rischio di sottovalutare una situazione potenzialmente pericolosa (e in alcuni casi, purtroppo, addirittura mortale). Credo proprio che se un novellino avesse sparato ad un pesce tanto grande non avrebbe perso nemmeno un secondo della sua vita a lottare per cercare di tirarlo su. Sarebbe scappato di corsa, con o senza fucile. Con questo non voglio accusare nessuno, sia chiaro. Voglio solo dire che in alcuni casi è proprio il senso di sicurezza e di padronanza dei propri mezzi accumulato dopo tanti anni di esperienza in acqua a provocare tragedie terribili. Basta un attimo quindi bisogna compiere la scelta più difficile: non accettare alcun margine di rischio. Per questo è bene che (oltre ai neofiti ovviamente) siano soprattutto i pescasub più esperti a riflettere su episodi strazianti come questo, proprio perchè sono i più esposti a pericoli e “tentazioni” di questo genere.
Anche se in questo momento il dolore meriterebbe il più rispettoso silenzio da parte di tutti, credo che sia utile parlare e interrogarsi sull’accaduto soprattutto tra di noi, affinché questa orrenda tragedia possa servire a salvare vite umane. Purtroppo sembrano frasi fatte ma il punto è che non se ne acquista mai la sufficiente consapevolezza.
Nuovamente condoglianze a Giovanni e alla famiglia del povero Gaetano.
😥8 Settembre 2009 alle 19:09 #145096zio frankPartecipanteMilangallo il tuo discorso mi trova d’accordo su tutto. Io stesso ho detto che anche azioni ripetute centinaia di volte vanno sempre affrontate con la massima cautela e sicurezza. La disgrazia accaduta a Gaetano ci deve consentire di riflettere e per evitare altre perdite.
9 Settembre 2009 alle 3:08 #145097montalbano_2007Partecipantemi addolora ancora di piu` il fatto che lo scenario di questa disgrazia sia un posto in cui sono stato a pesca piu` volte, attorno alle piattaforme transitano delle ricciole molto grandi ma sono pesci che hanno una forza da non sottovalutare e se poi si imparrucca il mulinello , il fucile va mollato e basta, poiche` presi dall`azione si arriva a 40 metri senza accorgersene e poi la sincope fa tutto il resto. io sono stato graziato per mano di Dio , perche ho avuto il samba, e da li alla sincope ci manca un centimetro. l`autopsia ha fornito un quadro medico di quello che e` la parte finale di tutto , l`anossia mancanza d`aria. Il povero nostro amico, ha pagato a carissimo prezzo tutto cio`, che serva da bandiera per tutti noi, il nostro e` uno sport e come tale dobbiamo considerarlo, un pesce non vale la vita di un uomo.
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