PescaSubacquea.net › Forum › La community del pescatore subacqueo › Aula Magna › esito autopsia del caro gaetano
- Questo topic ha 63 risposte, 21 partecipanti ed è stato aggiornato l'ultima volta 15 anni, 2 mesi fa da carlo76.
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9 Settembre 2009 alle 6:37 #145098sub1Partecipante
@Giannimamba wrote:
@sub1 wrote:
fulvio,c’e’anche l’esempio di quello che e’successo,non stiamo parlando solo di un dilettante,ma questo puo’capitare a tutti..
SBAGLI!!!!!! NON DEVE CAPITARE!!!!!!
Nessun pesce vale la vita di un uomo e altrettanto dicasi per il fucile. Non dobbiamo farci prendere dalla bramosia della cattura o perchè il pesce che sta arrivando è grande quanto un siluro. Dobbiamo sempre restare nei nostri parametri perchè basta un solo errore per pagarlo a caro prezzo.
Bisogna tirare a colpo sicuro. Dobbiamo essere sicuri di colpire il bersaglio in un punto vitale e poi risalire in fretta ( senza pinneggiare come forsennati ) filando il mulinello. Dobbiamo sempre tener presente che quando si va per pesci grandi bisogna considerare anche la possibile perdita del fucile.Gaetano è rimasto vittima di una sincope asciutta, altrimenti avrebbero trovato acqua nei polmoni e ciò non fa che confermare che prima di perdere i sensi abbia ingaggiato una lotta con il pesce che gli ha bruciato il poco ossigeno a disposizione. Cmq si possoono fare altre ipotesi, ma poco importa, sappiamo solo che ci è venuto a mancare un amico.
giannimamba,la mia piu’che altro era una domanda,e’logico,che sn cose che non devono capitare,ma io sfido chiuncque,che non e’mai andato in escandescenza dopo aver sparato ad un bel pesce(sicurezza a parte)a me’in tutti questi anni da quando ho cominciato,mi e’capitato,ma ho saputo rimanere lucido,e pensare,prima a riprendere fiato…
Ma non ci vuole niente a farsi prendere dal momento,e perdere troppo tempo,si puo’essere professionisti,o dilettanti,non cambia niente…9 Settembre 2009 alle 9:30 #145099MaxModeratoreMi trovo daccordo nell’ipotesi raggiunta da Mario circa la morte di Gaetano…
Che la morte del povero Gaetano sia di monito per tutti noi, esperti e neofiti, non andare mai oltre i limiti, non tirare mai l’apnea.
Io prendo sempre esempio da un’evento accaduto a mio padre molti anni fa viewtopic.php?f=41&t=1165&p=32730#p32730QUOTE
tanti anni fa (Max non ancora nasceva, pensate un po) quando facevo servizio all’isola di Vulcano andavo a pesca tutti i giorni, ma proprio tutti i giorni! Avevo acquisito ormai una preparazione fisica ed un allenamento che mi permettevano di scendere molto. Pescavo prevalentemente cernie con l’attrezzatura dell’epoca (erano gli anni 60). Un giorno decisi di recarmi alla solita tana di una grossa cernia che da diverso tempo avevo puntato ma non riuscivo mai sparare perchè sempre di coda. La tana era molto fonda (-33mt) e con il primo tuffo la individuai nella tana e finalmente la vidi di muso. Tentai di sparare ma si girò nuovamente. Tornai in superfice e dopo alcuni minuti di recupero feci un secondo tuffo. Appena affacciatomi alla tana vidi che il cernione puntava nuovamente il muso verso l’uscita della tana e……invece che intanarsi nuovamente uscì di volata e mi diede una testata sul petto!!!!!! Avete capito bene, il cernione invece che scappare mi ha puntato e mi è venuto addosso.
Volete sapere cosa ho fatto? Me la sono fatta addosso, sono tornato su, ho mandato a fare in culo la cernia e ho detto tra me e me: un soldato che si ritira non è un vile, ma è un soldato che può combattere di nuovo!!!Questa vicenda è per farvi capire che a volte bisogna desistere, non bisogna tirarte troppo la corda perchè la corda potrebbe spezzarsi e a rimetterci siamo noi!!!!!
UNQUOTEriflettiamo tutti ragazzi….un pesce non vale la nostra vita….
9 Settembre 2009 alle 9:41 #145100SubaretuseoPartecipanteSentite condoglianze alla famiglia da un Siculo come loro.
9 Settembre 2009 alle 11:29 #145101sub1Partecipante@Max wrote:
Mi trovo daccordo nell’ipotesi raggiunta da Mario circa la morte di Gaetano…
Che la morte del povero Gaetano sia di monito per tutti noi, esperti e neofiti, non andare mai oltre i limiti, non tirare mai l’apnea.
Io prendo sempre esempio da un’evento accaduto a mio padre molti anni fa viewtopic.php?f=41&t=1165&p=32730#p32730QUOTE
tanti anni fa (Max non ancora nasceva, pensate un po) quando facevo servizio all’isola di Vulcano andavo a pesca tutti i giorni, ma proprio tutti i giorni! Avevo acquisito ormai una preparazione fisica ed un allenamento che mi permettevano di scendere molto. Pescavo prevalentemente cernie con l’attrezzatura dell’epoca (erano gli anni 60). Un giorno decisi di recarmi alla solita tana di una grossa cernia che da diverso tempo avevo puntato ma non riuscivo mai sparare perchè sempre di coda. La tana era molto fonda (-33mt) e con il primo tuffo la individuai nella tana e finalmente la vidi di muso. Tentai di sparare ma si girò nuovamente. Tornai in superfice e dopo alcuni minuti di recupero feci un secondo tuffo. Appena affacciatomi alla tana vidi che il cernione puntava nuovamente il muso verso l’uscita della tana e……invece che intanarsi nuovamente uscì di volata e mi diede una testata sul petto!!!!!! Avete capito bene, il cernione invece che scappare mi ha puntato e mi è venuto addosso.
Volete sapere cosa ho fatto? Me la sono fatta addosso, sono tornato su, ho mandato a fare in culo la cernia e ho detto tra me e me: un soldato che si ritira non è un vile, ma è un soldato che può combattere di nuovo!!!Questa vicenda è per farvi capire che a volte bisogna desistere, non bisogna tirarte troppo la corda perchè la corda potrebbe spezzarsi e a rimetterci siamo noi!!!!!
UNQUOTEriflettiamo tutti ragazzi….un pesce non vale la nostra vita….
incredibile max 😯 una cosa mai sentita,che la cernia si butta sopra di te’ ❗ ❗
cmq hai fatto la cosa migliore 😉9 Settembre 2009 alle 11:34 #145102Fulvio57Partecipante…E’ successo al “Maestro”, padre di Max,…. ed è espressamente scritto !!!!
9 Settembre 2009 alle 11:49 #145103nijordPartecipante@milangallo wrote:
Scusate se mi permetto: la mia è un’osservazione in tono umile e da perfetto neofita, ma la sottopngo cmq al vostro attento giudizio.
A me pare che la tragedia accaduta dimostri solo un fatto: in alcuni casi più un pescasub è esperto e si sente sicuro delle sue potenzialità psico/fisiche più aumenta il rischio di sottovalutare una situazione potenzialmente pericolosa (e in alcuni casi, purtroppo, addirittura mortale). Credo proprio che se un novellino avesse sparato ad un pesce tanto grande non avrebbe perso nemmeno un secondo della sua vita a lottare per cercare di tirarlo su. Sarebbe scappato di corsa, con o senza fucile. Con questo non voglio accusare nessuno, sia chiaro. Voglio solo dire che in alcuni casi è proprio il senso di sicurezza e di padronanza dei propri mezzi accumulato dopo tanti anni di esperienza in acqua a provocare tragedie terribili. Basta un attimo quindi bisogna compiere la scelta più difficile: non accettare alcun margine di rischio. Per questo è bene che (oltre ai neofiti ovviamente) siano soprattutto i pescasub più esperti a riflettere su episodi strazianti come questo, proprio perchè sono i più esposti a pericoli e “tentazioni” di questo genere.
Anche se in questo momento il dolore meriterebbe il più rispettoso silenzio da parte di tutti, credo che sia utile parlare e interrogarsi sull’accaduto soprattutto tra di noi, affinché questa orrenda tragedia possa servire a salvare vite umane. Purtroppo sembrano frasi fatte ma il punto è che non se ne acquista mai la sufficiente consapevolezza.
Nuovamente condoglianze a Giovanni e alla famiglia del povero Gaetano.
😥quoto in pieno. non mi pare importante spaccare il pelo in quattro per sapere il perchè ed il percome. la tristezza di un tale evento deve invitarci a riflettere sui nostri comportamenti. stringiamoci attorno a parenti ed amici, perchè un ragazzo che se ne và così non lascia un perchè a chi resta!!!
condoglianze sentite.
9 Settembre 2009 alle 12:55 #145104Fulvio57PartecipanteEppure sapere, o cercare di capire, i motivi che hanno portato alla tragica morte di Gaetano servirà a tutti.
Molti hanno la supposta certezza che non potrà capitare a loro, e il parlarne, anche se purtroppo fa male, potrà far loro capire che il “grosso” rischio non è così impossibile da avverarsi.9 Settembre 2009 alle 16:51 #145105marioPartecipanteil referto dice che la sincope è avvenuta pensate un po………….dallo sfondamento del timpano.
Quindi la situazione è questa, Gaetano ha sparato la ricciola ,che gli ha sfilato la sagola e con uno strattone gli avrà fatto percorere vari metri in profondità , si sa che quando si spara una riciola tutte e 2 le mani si tengono sulla sagola a farla filare senza imparruccarla, quindi non ha ompensato afato.
Quì lo sfondamento el timpano.
L’autopsia ha confermato l’emoraggia all’interno ell’orecchio.
Questa è l’ipotesi, la tragica ipotesi plausibile……………….9 Settembre 2009 alle 17:07 #145106GiannimambaPartecipante@mario wrote:
il referto dice che la sincope è avvenuta pensate un po………….dallo sfondamento del timpano.
Quindi la situazione è questa, Gaetano ha sparato la ricciola ,che gli ha sfilato la sagola e con uno strattone gli avrà fatto percorere vari metri in profondità , si sa che quando si spara una riciola tutte e 2 le mani si tengono sulla sagola a farla filare senza imparruccarla, quindi non ha ompensato afato.
Quì lo sfondamento el timpano.
L’autopsia ha confermato l’emoraggia all’interno ell’orecchio.
Questa è l’ipotesi, la tragica ipotesi plausibile……………….Non quadra……scusatemi, ma ho grandi dubbi. Lo sfondamento del timpano gli avrebbe causato un dolore fortissimo e anche un disorientamento, ma da quello che avete detto, ho capito che era un gran pescatore e sapeva il fatto suo, per cui credo che anche in presenza della perdita dell’orientamento sicuramente avrebbe emesso delle bolle d’aria e le avrebbe seguite fino in superficie, per cui non credo nella sincope per sfondamento del timpano.
Il fatto che sia stato recuperato in profondità sta a significare che la sincope è avvenuta al di sotto della sua soglia neutra altrimenti lo avrebbero trovato in superficie. Questa mia ipotesi è avvalorata dal fatto che non hanno trovato acqua nei polmoni ( sincope asciutta ).9 Settembre 2009 alle 20:06 #145107zio frankPartecipanteGiannimamba anch’io la penso un pò come te però non sono un medico e non voglio insistere più di tanto perchè la dinamca dell’azione non la sapremo mai, se l’è portata con se Gaetano. Solo per curiosità vorrei cheidere a Mario e a chi come lui conosce quel tipo di pesca se la ricciola è stata sparata in caduta oppure all’aspetto nel blu. Vorrei cercare di capire con che tecnica vengono insidiati quei pelagici sotto quella piattaforma, giusto per immaginarmi Gaetano in quei momenti e cercare di capire di più. Inoltre sono molto d’accordo con il discorso di Fulvio57: parlare di questa tragedia a noi pescasub serve eccome se serve. Analizzare gli incidenti che accadano nel nostro sport può servire ad evitarne di futuri, non dimentichiamoci che Gaetano è scomparso facendo quello noi tutti qua dentro facciamo regolarmente.
9 Settembre 2009 alle 20:11 #145108sub1Partecipante@Fulvio57 wrote:
Eppure sapere, o cercare di capire, i motivi che hanno portato alla tragica morte di Gaetano servirà a tutti.
Molti hanno la supposta certezza che non potrà capitare a loro, e il parlarne, anche se purtroppo fa male, potrà far loro capire che il “grosso” rischio non è così impossibile da avverarsi.io sono daccordo…
cmq l’altra volta io ho detto una cosa simile,ansi piu’importante,in quanto vissuta in prima persona,e a quanto pare era solo una sciocchezza..9 Settembre 2009 alle 20:18 #145109kappaPartecipante@zio frank wrote:
Non so perchè c’è qualcosa che mi sfugge in questa vicenda. Gaetano pare fosse un sub esperto, possibile che si sia fatto fregare dalla mancata compensazione??? Possibile che non abbia mollato il fucile facendosi trascinare dalla ricciola verso il fondo senza accorgersi che la pressione gli stava spaccando i timpani? I timpani quando sono sotto pressione generano un fortissimo dolore ( che è poi un sistema di difesa che il nostro organismo mette in atto in questi casi) e questo dolore non arriva all’improvviso ma si ha tutto il tempo o di compensare o di mollare tutto, fucile pesce etc.. insomma prima di svenire ce ne vuole.
Ho il timore che non sapremo mai esattamente cosa è realmente successo…. 😥 😥 😥mi sa ke hai ragione
9 Settembre 2009 alle 21:24 #145110Salvoct90PartecipanteNon ho capito tanto bene… ma io di solito come molti lego il fucile alla boa… Lui aveva il fucile legato al pallone o al gommone?? di solito chi va a caccia di queste prede prevede di dover lasciare in fucile e di conseguenza lo lega prima o al pallone o al gommone.. ma se cosi non fosse può essere che non ha lasciato il fucile perchè ci si è impinto in qualche posto il fucile o la sagola ??? Scusate se faccio queste domande ma non riesco a digerire la perdita di un anima cosi inutilmente…
9 Settembre 2009 alle 21:38 #145111zio frankPartecipanteCredo che in quel tipo d pesca e di posto soprattutto, legare il fucile alla boa sia ancora più pericoloso. Una ricciola di 20/30 chili colpita può prendere qualsiasi direzione e il rischio di trovarsi arrotolato come un salame è reale.
9 Settembre 2009 alle 22:09 #145112marioPartecipanteLa ricciola rinvenuta pesava 32 chili ed è stata sparata sul dorso in caduta, in quelle fasi concitate solo il caro Gaetano sa veramente cosa cazzzo è successo…………….
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