IL FAI DA TE – MISURIAMO LA VELOCITA’ DELL’ASTA

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  • #57174
    PalermoinSub
    Partecipante

    la storia del preservativo nn ha rivali 😀 grande!

    #57175
    luciano.garibbo
    Partecipante

    Fino qui è stato di una semplicità  estrema, più facile fare che vederlo raccontare 😀 …speriamo così anche il proseguo del lavoro

    Buon Natale!!!!

    Luciano

    #57176
    RICH
    Partecipante

    ma non sarebbe piu semplice farsi 2 calcoletti?
    intendo dire, che:
    sapendo il peso dell’asta, la lunghezza, lo spessore, la resistenza idrodinamica, la forza di trazione degli elastici, la densità  dell’acqua, la distanza del bersaglio, e la degenerazione di potenza(se ho dimenticato qualcosa ditemelo), ; si potrebbe calcolare tranquillamente… 🙄

    #57177
    luciano.garibbo
    Partecipante

    @RICH wrote:

    ma non sarebbe piu semplice farsi 2 calcoletti?
    intendo dire, che:
    sapendo il peso dell’asta, la lunghezza, lo spessore, la resistenza idrodinamica, la forza di trazione degli elastici, la densità  dell’acqua, la distanza del bersaglio, e la degenerazione di potenza(se ho dimenticato qualcosa ditemelo), ; si potrebbe calcolare tranquillamente… 🙄

    decisamente semplice e preciso …auguri 😉 …anche di Buon Natale 😀

    ps: non c’è ancora riusciuto nessun ingegnere, neppure chi ha passato la vita a lavorare nel settore …prova a chiedere a Dapiran che di studi sulla balistica ne ha pubblicati tanti (magari fai una visitina sul suo sito) 😈

    #57178
    RICH
    Partecipante

    @luciano.garibbo wrote:

    @RICH wrote:

    ma non sarebbe piu semplice farsi 2 calcoletti?
    intendo dire, che:
    sapendo il peso dell’asta, la lunghezza, lo spessore, la resistenza idrodinamica, la forza di trazione degli elastici, la densità  dell’acqua, la distanza del bersaglio, e la degenerazione di potenza(se ho dimenticato qualcosa ditemelo), ; si potrebbe calcolare tranquillamente… 🙄

    decisamente semplice e preciso …auguri 😉 …anche di Buon Natale 😀

    ps: non c’è ancora riusciuto nessun ingegnere, neppure chi ha passato la vita a lavorare nel settore …prova a chiedere a Dapiran che di studi sulla balistica ne ha pubblicati tanti (magari fai una visitina sul suo sito) 😈

    beh, si , lho letto il sito, e sicuramente lui ce riuscito, anche se ovviamente ha fatto anche test “veri”

    #57179
    luciano.garibbo
    Partecipante

    @RICH wrote:

    @luciano.garibbo wrote:

    @RICH wrote:

    ma non sarebbe piu semplice farsi 2 calcoletti?
    intendo dire, che:
    sapendo il peso dell’asta, la lunghezza, lo spessore, la resistenza idrodinamica, la forza di trazione degli elastici, la densità  dell’acqua, la distanza del bersaglio, e la degenerazione di potenza(se ho dimenticato qualcosa ditemelo), ; si potrebbe calcolare tranquillamente… 🙄

    decisamente semplice e preciso …auguri 😉 …anche di Buon Natale 😀

    ps: non c’è ancora riusciuto nessun ingegnere, neppure chi ha passato la vita a lavorare nel settore …prova a chiedere a Dapiran che di studi sulla balistica ne ha pubblicati tanti (magari fai una visitina sul suo sito) 😈

    beh, si , lho letto il sito, e sicuramente lui ce riuscito, anche se ovviamente ha fatto anche test “veri”

    Forse è il caso di far chiarezza su cosa esiste al momento. Nessun calcolo (né suo né di nessun altro) è attualmente in grado di stabilire con esattezza la velocità  dell’asta dal momento dello sgancio al momento dell’impatto con l’obiettivo senza un test empirico.
    Si sono quindi resi necessari dei test empirici (non esistono test veri e test non veri 😀 )
    Dapiran ha inizialmente utilizzato una telecamera ad alta velocità  per fare i suoi calcoli, i successivi li ha fatti con una normale cam da 30 fps ed ha calcolato una velocità  media in maniera approssimativa, non riuscendo a far coincidere l’attimo di start con lo sgancio dell’asta e non potendo scegliere a priori una distanza per avere un ritorno in termini di tempo: in pratica ha potuto solo scegliere il numero di fotogrammi da analizzare partendo dalla distanza rilevata nel primo fotogrammo e quella rilevata nei fotogrammi successivi.

    Qui stiamo invece parlando di riuscire a calcolare con precisione assoluta il tempo dal momento in cui parte l’asta al momento in cui arriva al bersaglio e quindi la velocità  media, scegliendo la distanza al cm. Decisamente una precisione ben maggiore rispetto alle rilevazioni che hai visto sul sito, senza nulla togliere al lavoro del “maestro” e ai suoi calcoli, perché postumi alle rilevazioni ben vengano tutti i calcoli, anzi sono necessari!!!

    ciao. Luciano

    #57180
    RICH
    Partecipante

    @luciano.garibbo wrote:

    @RICH wrote:

    @luciano.garibbo wrote:

    @RICH wrote:

    ma non sarebbe piu semplice farsi 2 calcoletti?
    intendo dire, che:
    sapendo il peso dell’asta, la lunghezza, lo spessore, la resistenza idrodinamica, la forza di trazione degli elastici, la densità  dell’acqua, la distanza del bersaglio, e la degenerazione di potenza(se ho dimenticato qualcosa ditemelo), ; si potrebbe calcolare tranquillamente… 🙄

    decisamente semplice e preciso …auguri 😉 …anche di Buon Natale 😀

    ps: non c’è ancora riusciuto nessun ingegnere, neppure chi ha passato la vita a lavorare nel settore …prova a chiedere a Dapiran che di studi sulla balistica ne ha pubblicati tanti (magari fai una visitina sul suo sito) 😈

    beh, si , lho letto il sito, e sicuramente lui ce riuscito, anche se ovviamente ha fatto anche test “veri”

    Forse è il caso di far chiarezza su cosa esiste al momento. Nessun calcolo (né suo né di nessun altro) è attualmente in grado di stabilire con esattezza la velocità  dell’asta dal momento dello sgancio al momento dell’impatto con l’obiettivo senza un test empirico.
    Si sono quindi resi necessari dei test empirici (non esistono test veri e test non veri 😀 )
    Dapiran ha inizialmente utilizzato una telecamera ad alta velocità  per fare i suoi calcoli, i successivi li ha fatti con una normale cam da 30 fps ed ha calcolato una velocità  media in maniera approssimativa, non riuscendo a far coincidere l’attimo di start con lo sgancio dell’asta e non potendo scegliere a priori una distanza per avere un ritorno in termini di tempo: in pratica ha potuto solo scegliere il numero di fotogrammi da analizzare partendo dalla distanza rilevata nel primo fotogrammo e quella rilevata nei fotogrammi successivi.

    Qui stiamo invece parlando di riuscire a calcolare con precisione assoluta il tempo dal momento in cui parte l’asta al momento in cui arriva al bersaglio e quindi la velocità  media, scegliendo la distanza al cm. Decisamente una precisione ben maggiore rispetto alle rilevazioni che hai visto sul sito, senza nulla togliere al lavoro del “maestro” e ai suoi calcoli, perché postumi alle rilevazioni ben vengano tutti i calcoli, anzi sono necessari!!!

    ciao. Luciano

    ah, beh, io pensavo che ormai nel XXI secolo ci fossero 🙄
    ma diciamo, non ci sono, o non sono stati applicati alla pesca in apnea?
    perchè mi sembra strano che non ci siano neanche per le armi da fuoco. 🙄

    #57181
    luciano.garibbo
    Partecipante

    @RICH wrote:

    @luciano.garibbo wrote:

    @RICH wrote:

    @luciano.garibbo wrote:

    @RICH wrote:

    ma non sarebbe piu semplice farsi 2 calcoletti?
    intendo dire, che:
    sapendo il peso dell’asta, la lunghezza, lo spessore, la resistenza idrodinamica, la forza di trazione degli elastici, la densità  dell’acqua, la distanza del bersaglio, e la degenerazione di potenza(se ho dimenticato qualcosa ditemelo), ; si potrebbe calcolare tranquillamente… 🙄

    decisamente semplice e preciso …auguri 😉 …anche di Buon Natale 😀

    ps: non c’è ancora riusciuto nessun ingegnere, neppure chi ha passato la vita a lavorare nel settore …prova a chiedere a Dapiran che di studi sulla balistica ne ha pubblicati tanti (magari fai una visitina sul suo sito) 😈

    beh, si , lho letto il sito, e sicuramente lui ce riuscito, anche se ovviamente ha fatto anche test “veri”

    Forse è il caso di far chiarezza su cosa esiste al momento. Nessun calcolo (né suo né di nessun altro) è attualmente in grado di stabilire con esattezza la velocità  dell’asta dal momento dello sgancio al momento dell’impatto con l’obiettivo senza un test empirico.
    Si sono quindi resi necessari dei test empirici (non esistono test veri e test non veri 😀 )
    Dapiran ha inizialmente utilizzato una telecamera ad alta velocità  per fare i suoi calcoli, i successivi li ha fatti con una normale cam da 30 fps ed ha calcolato una velocità  media in maniera approssimativa, non riuscendo a far coincidere l’attimo di start con lo sgancio dell’asta e non potendo scegliere a priori una distanza per avere un ritorno in termini di tempo: in pratica ha potuto solo scegliere il numero di fotogrammi da analizzare partendo dalla distanza rilevata nel primo fotogrammo e quella rilevata nei fotogrammi successivi.

    Qui stiamo invece parlando di riuscire a calcolare con precisione assoluta il tempo dal momento in cui parte l’asta al momento in cui arriva al bersaglio e quindi la velocità  media, scegliendo la distanza al cm. Decisamente una precisione ben maggiore rispetto alle rilevazioni che hai visto sul sito, senza nulla togliere al lavoro del “maestro” e ai suoi calcoli, perché postumi alle rilevazioni ben vengano tutti i calcoli, anzi sono necessari!!!

    ciao. Luciano

    ah, beh, io pensavo che ormai nel XXI secolo ci fossero 🙄
    ma diciamo, non ci sono, o non sono stati applicati alla pesca in apnea?
    perchè mi sembra strano che non ci siano neanche per le armi da fuoco. 🙄

    Studi sulle armi da fuoco ci sono sicuro, ma per noi al limite sono più interessanti quelli su archi e balestre …inoltre l’ambiente liquido e …altre variabili rendono il tutto più complesso.

    Resta il fatto che non si smetterà  mai di fare calcoli, ma maggiori sono le variabili conosciute più semplice è calcolare.

    In ogni caso la “quasi” totalità  dei fucili commerciali è in vendita senza alcuna pubblicazione di dati precisi sulle capacità  balistiche, oltre al fatto che una fonte esterna avrà  sempre più probilità  di essere attendibile rispetto all’azienda stessa.

    #57182
    RICH
    Partecipante

    @luciano.garibbo wrote:

    @RICH wrote:

    @luciano.garibbo wrote:

    @RICH wrote:

    @luciano.garibbo wrote:

    @RICH wrote:

    ma non sarebbe piu semplice farsi 2 calcoletti?
    intendo dire, che:
    sapendo il peso dell’asta, la lunghezza, lo spessore, la resistenza idrodinamica, la forza di trazione degli elastici, la densità  dell’acqua, la distanza del bersaglio, e la degenerazione di potenza(se ho dimenticato qualcosa ditemelo), ; si potrebbe calcolare tranquillamente… 🙄

    decisamente semplice e preciso …auguri 😉 …anche di Buon Natale 😀

    ps: non c’è ancora riusciuto nessun ingegnere, neppure chi ha passato la vita a lavorare nel settore …prova a chiedere a Dapiran che di studi sulla balistica ne ha pubblicati tanti (magari fai una visitina sul suo sito) 😈

    beh, si , lho letto il sito, e sicuramente lui ce riuscito, anche se ovviamente ha fatto anche test “veri”

    Forse è il caso di far chiarezza su cosa esiste al momento. Nessun calcolo (né suo né di nessun altro) è attualmente in grado di stabilire con esattezza la velocità  dell’asta dal momento dello sgancio al momento dell’impatto con l’obiettivo senza un test empirico.
    Si sono quindi resi necessari dei test empirici (non esistono test veri e test non veri 😀 )
    Dapiran ha inizialmente utilizzato una telecamera ad alta velocità  per fare i suoi calcoli, i successivi li ha fatti con una normale cam da 30 fps ed ha calcolato una velocità  media in maniera approssimativa, non riuscendo a far coincidere l’attimo di start con lo sgancio dell’asta e non potendo scegliere a priori una distanza per avere un ritorno in termini di tempo: in pratica ha potuto solo scegliere il numero di fotogrammi da analizzare partendo dalla distanza rilevata nel primo fotogrammo e quella rilevata nei fotogrammi successivi.

    Qui stiamo invece parlando di riuscire a calcolare con precisione assoluta il tempo dal momento in cui parte l’asta al momento in cui arriva al bersaglio e quindi la velocità  media, scegliendo la distanza al cm. Decisamente una precisione ben maggiore rispetto alle rilevazioni che hai visto sul sito, senza nulla togliere al lavoro del “maestro” e ai suoi calcoli, perché postumi alle rilevazioni ben vengano tutti i calcoli, anzi sono necessari!!!

    ciao. Luciano

    ah, beh, io pensavo che ormai nel XXI secolo ci fossero 🙄
    ma diciamo, non ci sono, o non sono stati applicati alla pesca in apnea?
    perchè mi sembra strano che non ci siano neanche per le armi da fuoco. 🙄

    Studi sulle armi da fuoco ci sono sicuro, ma per noi al limite sono più interessanti quelli su archi e balestre …inoltre l’ambiente liquido e …altre variabili rendono il tutto più complesso.

    Resta il fatto che non si smetterà  mai di fare calcoli, ma maggiori sono le variabili conosciute più semplice è calcolare.

    In ogni caso la “quasi” totalità  dei fucili commerciali è in vendita senza alcuna pubblicazione di dati precisi sulle capacità  balistiche, oltre al fatto che una fonte esterna avrà  sempre più probilità  di essere attendibile rispetto all’azienda stessa.

    si, sicuramente sono piu interessanti quelli su archi e balestre, ma si potrebbe applicare le variabili delle armi da fuoco ai fucili subacquei;
    secondo me non è impossibile,
    l’unico impiccio abbastanza grosso da risolvere è quello della perdita di potenza in acqua;
    intendo dire, che bisognerebbe conoscere la resistenza idrodinamica di una determinata asta e sapere con un dato quantitativo di forza, quanto e in quando questa perde energia;
    se la perdita è lineare o no…

    e poi, come hai detto tu, se si possono fare test empirici meglio, si sanno piu cose ed è piu semplice fare i calcoli…

    comunque , con il realizzarsi del tuo progetto potrai sicuramente calcolare la velocità  dell’asta, e chi lo sa, magari anche capire le variabili che per ora si capiscono solo con test empirici;
    buona fortuna ❗

    #57183
    Capitan Simon
    Partecipante

    RICH, temo che la realtà  sia un pochino + difficile di quello che pensi.
    Troppe variabili di cui tener conto, mi vengono appunto in mente la resistenza idrodinamica, la densità  dell’acqua diversa da mare a mare e da periodo a periodo (pare già  che la diversa densità  dell’aria influenzi tantissime prestazioni “terrestri”…), correnti etc.
    Le armi da fuoco le lascerei stare, li l’applicazione della forza è molto diversa, è un’esplosione, sugli arba ci sono elastici… cambiano un pochino appena appena le relazioni… 😐
    Ma al di la delle variabili conosciute, a rovinar tutto definitivamente, ci sarebbero le variabili trascurate, dimenticate o peggio ignorate… 🙁
    Flessione (spine, Luciano stesso ci insegna) dell’asta che dissolverebbe mooolta energia, conformazioni di ogni singola asta, con alette + o – ingombranti, attriti degli elastici in acqua, attriti dell’asta su fusto e/o guida asta.

    A quel punto, che senso avrebbero dei modelli di calcolo, che per loro natura sono delle banalizzazioni della realtà ?!? Vedrei molto meglio un tentativo di misura il più accurato possibile! 😉 Almeno li, da tener conto, ci sono solo i tempi di reazione del sistema e/o dell’operatore. 😀

    Intanto, torno a seguire questi interessantissimi tentativi. Sia Luciano che Affertus, mi hanno davvero incuriosito!!! 😉

    #57184
    RICH
    Partecipante

    @Capitan Simon wrote:

    RICH, temo che la realtà  sia un pochino + difficile di quello che pensi.
    Troppe variabili di cui tener conto, mi vengono appunto in mente la resistenza idrodinamica, la densità  dell’acqua diversa da mare a mare e da periodo a periodo (pare già  che la diversa densità  dell’aria influenzi tantissime prestazioni “terrestri”…), correnti etc.
    Le armi da fuoco le lascerei stare, li l’applicazione della forza è molto diversa, è un’esplosione, sugli arba ci sono elastici… cambiano un pochino appena appena le relazioni… 😐
    Ma al di la delle variabili conosciute, a rovinar tutto definitivamente, ci sarebbero le variabili trascurate, dimenticate o peggio ignorate… 🙁
    Flessione (spine, Luciano stesso ci insegna) dell’asta che dissolverebbe mooolta energia, conformazioni di ogni singola asta, con alette + o – ingombranti, attriti degli elastici in acqua, attriti dell’asta su fusto e/o guida asta.

    A quel punto, che senso avrebbero dei modelli di calcolo, che per loro natura sono delle banalizzazioni della realtà ?!? Vedrei molto meglio un tentativo di misura il più accurato possibile! 😉 Almeno li, da tener conto, ci sono solo i tempi di reazione del sistema e/o dell’operatore. 😀

    Intanto, torno a seguire questi interessantissimi tentativi. Sia Luciano che Affertus, mi hanno davvero incuriosito!!! 😉

    appunto, io ho detto, dato che non è possibile calcolare tutte le variabili, meglio fare test empirici, così, anche non conoscendo le variabili, ma i dati, si puo comunque calcolare tutto 😉

    poi ho detto anche, che, se facendo i suoi test, riesce anche a capire qualche variabile in piu ben venga 😮

    #57185
    luciano.garibbo
    Partecipante

    Intanto i lavori proseguono

    Dopo alcune prove …ho deciso di utilizzare un solo tipo di interruttore switch

    Per l’impermeabilizzazione ho utilizzato del nastro agglomerante e un palloncino (più robusto di un preservativo)

    Questo è lo schema del meccanismo di START senza l’interruttore inserito

    L’interruttore si inserisce nella propria sede e si fissa con un semplice elastico (ricavato da una camera ‘aria di una bicicletta)

    Posizione dell’asta prima dello sparo …la partenza dell’asta aziona la leva che comanda l’interruttore START …il conteggio del cronometro avviene nell’istante esatto in cui parte l’asta

    #57186
    ale94
    Partecipante

    @luciano.garibbo wrote:

    Intanto i lavori proseguono

    Dopo alcune prove …ho deciso di utilizzare un solo tipo di interruttore switch

    Per l’impermeabilizzazione ho utilizzato del nastro agglomerante e un palloncino (più robusto di un preservativo)

    Questo è lo schema del meccanismo di START senza l’interruttore inserito

    L’interruttore si inserisce nella propria sede e si fissa con un semplice elastico (ricavato da una camera ‘aria di una bicicletta)

    Posizione dell’asta prima dello sparo …la partenza dell’asta aziona la leva che comanda l’interruttore START …il conteggio del cronometro avviene nell’istante esatto in cui parte l’asta

    semplice e geniale 😉

    #57187
    PalermoinSub
    Partecipante

    nn so…. mmmmmm nn mi convince…. questa spinta da parte dell’asta nn tende ad essere un’ostacolo (se pur minimo) nell’impatto, ed inoltre nn tende a deviare il tiro?

    #57188
    luciano.garibbo
    Partecipante

    @PalermoinSub wrote:

    nn so…. mmmmmm nn mi convince…. questa spinta da parte dell’asta nn tende ad essere un’ostacolo (se pur minimo) nell’impatto, ed inoltre nn tende a deviare il tiro?

    No, questo mi sento di escluderlo, ha una resistenza pari praticamente a zero (in ogni caso molto meno di uno sganciasagola che lavora a contrasto con l’asta), e l’asta parte appoggiata.
    Quello che mi preoccupa di più è il disturbo sulla linea di mira nel senso che la linguetta ci potrà  coprire lievemente la linea di mira del centro, anche se credo che basterà  semplicemente tenerne conto …tanto più che lo scopo non è testare la precisione (che si potrebbe anche testare in contemporanea) ma la velocità .

    ps: ho già  terminato anche il supporto per l’interruttore di stop.

    Già  che ci siamo anticipo qualcosina sul funzionamento, che è ciò che mi ha impegnato di più e mi ha costretto a più cambiamenti.

    Il posizionamento iniziale degli interruttori è il seguente:
    interruttore “START” con la levetta metallica aperta
    interruttore “STOP” con la levetta metallica chiusa (grazie alla pressione del bersaglio)

    Il momento che premiamo il grilletto cosa succede:
    1. l’asta spinge la leva che passa sull’interruttore “START” causando la chiusura (azionando il cronometro) e l’immediata riapertura della levetta metallica
    2. l’asta colpisce il bersaglia che si allontana dall’interruttore “STOP” e blocca il cronometro

    Per fare ciò il collegamento dei 2 interruttori non è fatto in parallelo ma sequenziale: in questo modo ho fatto le prove all’asciutto e tutto funziona perfettamente, senza alcun tempo morto :mrgreen:

    Appena riesco riproduco in paint uno schema del circuito 😉

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