PescaSubacquea.net › Forum › La community del pescatore subacqueo › Aula Magna › Il grande dapiran lascia i documentari
- Questo topic ha 67 risposte, 23 partecipanti ed è stato aggiornato l'ultima volta 15 anni, 4 mesi fa da Lefa.
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29 Giugno 2009 alle 14:28 #132378MarcozPartecipante
@mosgi wrote:
@Marcoz wrote:
@The Apneist wrote:
Marcoz quando ho scritto ero tranquillissimo, se una persona conosce delle cose, magari per degli studi accademici che ha fatto non necessariamente fa parte di quella categoria, la tua allusione che passa per accusa mi fa ridere, non spreco tempo per cercare di convincerti che io sono solo informato e non un criminale, la prossima volta ti lascerò semplicemente nella tua ignoranza in materia.
Quando ho aperto questo post volevo che le persone esprimessero le loro senzazioni a riguardo di quello che è successo e non che questo sfociasse nella solita polemica contro la pirateria che per altro era gia stata fatta.
Detto questo ti ricordo che prima di agire è meglio contare fino a 10.Luca
ok chiedo scusa.
la prossima volta sto attento, però in conclusione erano solo opinioni e non delle certezze le mie…poi riguardo all’accusa, lo fatto in modo sarcastico…probabilmente son stato frainteso…perciò porgo ancora le mie scuse…non volevo offendere nessuno….Ma dove stai andando vestito in quella maniera????? In guerra????? 😀
mi spiace non mi piace la guerra 😀
30 Giugno 2009 alle 0:42 #132379kmallokPartecipanteColgo l’occasione per dare la mia solidarietà a Giorgio, con mio grande rammarico, tuttavia credo che non cambierà molto per i suoi sostenitori.
Questa nuova scelta và ad affiancarsi alla sua precedente decisione di non pubblicare più sul suo sito le scoperte delle sue ricerche, anzi la considero la naturale evoluzione degli eventi. Cambia la forma, ma non la sostanza, del resto non lo biasimo (tutti voi avete letto la sorpresa degli pseudo clienti).
Sono certo che il maestro non ha smesso di stupirci, cambia solo il canale di comunicazione che si evolve proprio come gli jedi.Per quanto riguanda la pirateria c’è una gran confusione e sopratutto un mega flame…
Voglio scrivere due righe sull’argomento perchè ci sono veramente troppi schiamazzi, molti dei quali poco veritieri, per cui ho deciso di aggiungere un parere tecnico.
1) La legge prevede che un dvd, cd, film, video game o quant’altro sia protetto dalla legge sul diritto d’autore, possa essere fruito esclusivamente dall’acquirente. Insomma ad ogni copia è associato il diritto di utilizzo di una sola persona alla volta, questo significa che il legittimo proprietario non può riprodurre contemporaneamente un cd audio sul suo stereo di casa e sul suo lettore mp3. Allo stesso modo non può installare un software sul suo desktop e sul suo laptop contemporaneamente, dovrebbe acquistare due licenze. Qui viene molto da pensare… Compro un software profumatamente e non posso utilizzarlo su due pc, anche se sono dello stesso proprietario che ovviamente no può godere del dono dell’ubiquità . Lo stesso concetto è valido per il cd audio e l’mp3. Vostro filgio, fratello, cugino, ecc… potrebbe usare il portatile mentre voi utilizzate il desktop, discorso analogo per l’esempio musicale. Ammetterete tutti che si cade nel ridicolo e nell’esagerazione, un vero paradosso se paragonato alla minaccia della condivisione del bene on-line.2) La legge prevede il diritto per l’acquirente di effettuare la copia di sicurezza (backup) del supporto, il motivo è ovvio, il mio dvd si graffia e non funziona più bene, eppure io l’ho comprato… La legge prevede questa possibilità perchè si compra il diritto di fruire dell’opera non il supporto, almeno… non solo. Dopo aver comprato un software centinaia di euro è mio diritto conservarlo in modo che non si rovini per poterne fruire in caso di danneggiamento del supporto. Ribadisco si acquista il diritto di vedere il dvd non il dvd in sè, quest’ultimo è solo il mezzo fisico. Questo diritto cozza di brutto con la necessità da parte delle major di combattere la pirateria, adottando complicate misure anticopia, da semplici controlli software ai moderni DRM (misura hardware presente in tutti i chip degli ultimi anni).
3) La legge prevede la sanzioni amministrative e addirittura penali per chi trae “guadagno” dalla copia di un’opera. In termine giuridico “guadagno” ha un significato differente dalla sua normale interpretazione, per guadagno s’intende anche il risparmio economico che si ha dal non aver acquistato l’opera, il risparmio delle 20€, giusto per capirci.
Tuttavia il giudice punisce soltanto chi lucra sulla copia dell’opera e non chi la utilizza per scopo personale, questo per una serie di ragioni…
Prima fra tutte che è prevista la reclusione da 6 mesi a 4 anni…
Anche qui vi darò molto da pensare…
Se pestate a sangue il cantante rischiate una pena inferiore che per avergli copiato la musica!
Purtroppo il diritto penale viene utilizzato con troppa leggerezza di questi tempi, perdendo il suo significato originario. Mi spiego meglio…
La pena non è ideata per punire, come comunemente si pensa, deve essere un deterrente per non commettere il reato. Più la pena è onerosa più sono distolto dal commettere l’illecito.Fin qui spero di aver fatto un pò di luce su una questione controversa che fà discutere il legislatore, figuriamoci un forum.
Premesso ciò che a grandi linee prevede la legge italiana, ci sono degli episodi che lasciano molto da pensare.
Esempio eclatante è la storia di Dvd jon, per chi non lo conoscesse questo ragazzo ha inventato il software che decripta i dvd rendendo vana la codifica di zona imposta dalle major. In soldoni chi compra un dvd negli usa non può guardarlo con i lettori italiani e viceversa. Questo ragazzino si è rotto ed ha scritto un software in grado di leggere qualsiasi dvd video, è stato assolto dal tribunale della norvegia.
Altro grande esempio è il caso di microsoft Windows, il costo della sua licenza è di fatto imposta nell’acquisto di molti pc, poco tempo fà il tribunale ha imposto alla casa produttrice del pc di risarcire il cliente della somma spesa per l’acquisto della licenza.
Vi ho voluto solleticare le meningi con degli argomenti concreti, postati per farvi riflettere e non per fare polemica!!!
Il caso “Copyright” è pieno di controversie da un lato le mojor, dall’altro i consumatori, in mezzo una legge molto complicata che cerca di fare da mediatore ma con pochi risultati.
Da una parte si trova il blasonato film su cui guadagnano al cinema, poi sui dvd, poi sulle paytv, poi sulle tv pubbliche, ecc… dall’altra c’è Giogio che guadagna solo sulle vendite dei dvd, che punta sulla qualità del prodotto, destinato ad una nicchia di pochi appassionati. Sembra quasi un assurdo ma si trovano sulla stessa barca, allora come risolvere la controversia.
Eppure è così smeplice…
Tu! Consumatore hai il potere d’acquisto, quando spendi i tuoi soldi pensaci bene.
Non comprare un pc che contiene un software che non ti serve, non comprare un hardware che non ha driver per il tuo sistema operativo, fatti sentire dalle aziende e rivolgiti alle associazione dei consumatori, basta con questa indifferenza!!!
Oggi, tanto per aggiungerne una, stavo per acquistare on-line un prodotto, dato che mi serve per un regalo ho preferito telefonare per accertarmi sulla reale disponibilità e sui tempi di consegna. Questo sito ha il prodotto e per politica lo spedisce da 5 a 7 giorni dopo il pagamento… indovinate… ho cambiato shopper!
Siamo noi a fare la differenza, smettiamola di aspettare che il problema si risolva da se. Certo 20€ non sono niente per una major, ma se sono moltiplicate per 1000 cominciano ad assumere un peso.
Hai scaricato un video di Dapiran, ti è piaciuto? Gratificalo con un acquisto del dvd originale e premia un lavoro che si differenzia dalla massa, che non racchiude solo “scene di pesca”, ma vera didattica.
Con questo concludo e mi scuso per essermi dilungato, augurandomi di essere stato utile e di aver aggiunto qualche informazione ad un argomento ormai trito e ritrito.PS: Ho letto in un altro thread questo dubbio e volgio chiarirlo:
Non è illegale l’uso di emule e/o di altro software di file sharing, è illegale utilizzarli per condividere file protetti da copyright.
Esempio: Posso condividere un software con licenza gpl, ma non un film o un mp3 di un cantautore, a meno che non sia concesso il suo libero utilizzo.30 Giugno 2009 alle 6:34 #132380sevenicePartecipante@kmallok wrote:
Colgo l’occasione per dare la mia solidarietà a Giorgio, con mio grande rammarico, tuttavia credo che non cambierà molto per i suoi sostenitori.
Questa nuova scelta và ad affiancarsi alla sua precedente decisione di non pubblicare più sul suo sito le scoperte delle sue ricerche, anzi la considero la naturale evoluzione degli eventi. Cambia la forma, ma non la sostanza, del resto non lo biasimo (tutti voi avete letto la sorpresa degli pseudo clienti).
Sono certo che il maestro non ha smesso di stupirci, cambia solo il canale di comunicazione che si evolve proprio come gli jedi.Per quanto riguanda la pirateria c’è una gran confusione e sopratutto un mega flame…
Voglio scrivere due righe sull’argomento perchè ci sono veramente troppi schiamazzi, molti dei quali poco veritieri, per cui ho deciso di aggiungere un parere tecnico.
1) La legge prevede che un dvd, cd, film, video game o quant’altro sia protetto dalla legge sul diritto d’autore, possa essere fruito esclusivamente dall’acquirente. Insomma ad ogni copia è associato il diritto di utilizzo di una sola persona alla volta, questo significa che il legittimo proprietario non può riprodurre contemporaneamente un cd audio sul suo stereo di casa e sul suo lettore mp3. Allo stesso modo non può installare un software sul suo desktop e sul suo laptop contemporaneamente, dovrebbe acquistare due licenze. Qui viene molto da pensare… Compro un software profumatamente e non posso utilizzarlo su due pc, anche se sono dello stesso proprietario che ovviamente no può godere del dono dell’ubiquità . Lo stesso concetto è valido per il cd audio e l’mp3. Vostro filgio, fratello, cugino, ecc… potrebbe usare il portatile mentre voi utilizzate il desktop, discorso analogo per l’esempio musicale. Ammetterete tutti che si cade nel ridicolo e nell’esagerazione, un vero paradosso se paragonato alla minaccia della condivisione del bene on-line.2) La legge prevede il diritto per l’acquirente di effettuare la copia di sicurezza (backup) del supporto, il motivo è ovvio, il mio dvd si graffia e non funziona più bene, eppure io l’ho comprato… La legge prevede questa possibilità perchè si compra il diritto di fruire dell’opera non il supporto, almeno… non solo. Dopo aver comprato un software centinaia di euro è mio diritto conservarlo in modo che non si rovini per poterne fruire in caso di danneggiamento del supporto. Ribadisco si acquista il diritto di vedere il dvd non il dvd in sè, quest’ultimo è solo il mezzo fisico. Questo diritto cozza di brutto con la necessità da parte delle major di combattere la pirateria, adottando complicate misure anticopia, da semplici controlli software ai moderni DRM (misura hardware presente in tutti i chip degli ultimi anni).
3) La legge prevede la sanzioni amministrative e addirittura penali per chi trae “guadagno” dalla copia di un’opera. In termine giuridico “guadagno” ha un significato differente dalla sua normale interpretazione, per guadagno s’intende anche il risparmio economico che si ha dal non aver acquistato l’opera, il risparmio delle 20€, giusto per capirci.
Tuttavia il giudice punisce soltanto chi lucra sulla copia dell’opera e non chi la utilizza per scopo personale, questo per una serie di ragioni…
Prima fra tutte che è prevista la reclusione da 6 mesi a 4 anni…
Anche qui vi darò molto da pensare…
Se pestate a sangue il cantante rischiate una pena inferiore che per avergli copiato la musica!
Purtroppo il diritto penale viene utilizzato con troppa leggerezza di questi tempi, perdendo il suo significato originario. Mi spiego meglio…
La pena non è ideata per punire, come comunemente si pensa, deve essere un deterrente per non commettere il reato. Più la pena è onerosa più sono distolto dal commettere l’illecito.Fin qui spero di aver fatto un pò di luce su una questione controversa che fà discutere il legislatore, figuriamoci un forum.
Premesso ciò che a grandi linee prevede la legge italiana, ci sono degli episodi che lasciano molto da pensare.
Esempio eclatante è la storia di Dvd jon, per chi non lo conoscesse questo ragazzo ha inventato il software che decripta i dvd rendendo vana la codifica di zona imposta dalle major. In soldoni chi compra un dvd negli usa non può guardarlo con i lettori italiani e viceversa. Questo ragazzino si è rotto ed ha scritto un software in grado di leggere qualsiasi dvd video, è stato assolto dal tribunale della norvegia.
Altro grande esempio è il caso di microsoft Windows, il costo della sua licenza è di fatto imposta nell’acquisto di molti pc, poco tempo fà il tribunale ha imposto alla casa produttrice del pc di risarcire il cliente della somma spesa per l’acquisto della licenza.
Vi ho voluto solleticare le meningi con degli argomenti concreti, postati per farvi riflettere e non per fare polemica!!!
Il caso “Copyright” è pieno di controversie da un lato le mojor, dall’altro i consumatori, in mezzo una legge molto complicata che cerca di fare da mediatore ma con pochi risultati.
Da una parte si trova il blasonato film su cui guadagnano al cinema, poi sui dvd, poi sulle paytv, poi sulle tv pubbliche, ecc… dall’altra c’è Giogio che guadagna solo sulle vendite dei dvd, che punta sulla qualità del prodotto, destinato ad una nicchia di pochi appassionati. Sembra quasi un assurdo ma si trovano sulla stessa barca, allora come risolvere la controversia.
Eppure è così smeplice…
Tu! Consumatore hai il potere d’acquisto, quando spendi i tuoi soldi pensaci bene.
Non comprare un pc che contiene un software che non ti serve, non comprare un hardware che non ha driver per il tuo sistema operativo, fatti sentire dalle aziende e rivolgiti alle associazione dei consumatori, basta con questa indifferenza!!!
Oggi, tanto per aggiungerne una, stavo per acquistare on-line un prodotto, dato che mi serve per un regalo ho preferito telefonare per accertarmi sulla reale disponibilità e sui tempi di consegna. Questo sito ha il prodotto e per politica lo spedisce da 5 a 7 giorni dopo il pagamento… indovinate… ho cambiato shopper!
Siamo noi a fare la differenza, smettiamola di aspettare che il problema si risolva da se. Certo 20€ non sono niente per una major, ma se sono moltiplicate per 1000 cominciano ad assumere un peso.
Hai scaricato un video di Dapiran, ti è piaciuto? Gratificalo con un acquisto del dvd originale e premia un lavoro che si differenzia dalla massa, che non racchiude solo “scene di pesca”, ma vera didattica.
Con questo concludo e mi scuso per essermi dilungato, augurandomi di essere stato utile e di aver aggiunto qualche informazione ad un argomento ormai trito e ritrito.PS: Ho letto in un altro thread questo dubbio e volgio chiarirlo:
Non è illegale l’uso di emule e/o di altro software di file sharing, è illegale utilizzarli per condividere file protetti da copyright.
Esempio: Posso condividere un software con licenza gpl, ma non un film o un mp3 di un cantautore, a meno che non sia concesso il suo libero utilizzo.molto chiaro ..e soprattutto il discorso non fa’ una piega !!!! 😉
2 Luglio 2009 alle 17:21 #132381roberto corsiPartecipante@sevenice wrote:
@kmallok wrote:
Colgo l’occasione per dare la mia solidarietà a Giorgio, con mio grande rammarico, tuttavia credo che non cambierà molto per i suoi sostenitori.
Questa nuova scelta và ad affiancarsi alla sua precedente decisione di non pubblicare più sul suo sito le scoperte delle sue ricerche, anzi la considero la naturale evoluzione degli eventi. Cambia la forma, ma non la sostanza, del resto non lo biasimo (tutti voi avete letto la sorpresa degli pseudo clienti).
Sono certo che il maestro non ha smesso di stupirci, cambia solo il canale di comunicazione che si evolve proprio come gli jedi.Per quanto riguanda la pirateria c’è una gran confusione e sopratutto un mega flame…
Voglio scrivere due righe sull’argomento perchè ci sono veramente troppi schiamazzi, molti dei quali poco veritieri, per cui ho deciso di aggiungere un parere tecnico.
1) La legge prevede che un dvd, cd, film, video game o quant’altro sia protetto dalla legge sul diritto d’autore, possa essere fruito esclusivamente dall’acquirente. Insomma ad ogni copia è associato il diritto di utilizzo di una sola persona alla volta, questo significa che il legittimo proprietario non può riprodurre contemporaneamente un cd audio sul suo stereo di casa e sul suo lettore mp3. Allo stesso modo non può installare un software sul suo desktop e sul suo laptop contemporaneamente, dovrebbe acquistare due licenze. Qui viene molto da pensare… Compro un software profumatamente e non posso utilizzarlo su due pc, anche se sono dello stesso proprietario che ovviamente no può godere del dono dell’ubiquità . Lo stesso concetto è valido per il cd audio e l’mp3. Vostro filgio, fratello, cugino, ecc… potrebbe usare il portatile mentre voi utilizzate il desktop, discorso analogo per l’esempio musicale. Ammetterete tutti che si cade nel ridicolo e nell’esagerazione, un vero paradosso se paragonato alla minaccia della condivisione del bene on-line.2) La legge prevede il diritto per l’acquirente di effettuare la copia di sicurezza (backup) del supporto, il motivo è ovvio, il mio dvd si graffia e non funziona più bene, eppure io l’ho comprato… La legge prevede questa possibilità perchè si compra il diritto di fruire dell’opera non il supporto, almeno… non solo. Dopo aver comprato un software centinaia di euro è mio diritto conservarlo in modo che non si rovini per poterne fruire in caso di danneggiamento del supporto. Ribadisco si acquista il diritto di vedere il dvd non il dvd in sè, quest’ultimo è solo il mezzo fisico. Questo diritto cozza di brutto con la necessità da parte delle major di combattere la pirateria, adottando complicate misure anticopia, da semplici controlli software ai moderni DRM (misura hardware presente in tutti i chip degli ultimi anni).
3) La legge prevede la sanzioni amministrative e addirittura penali per chi trae “guadagno” dalla copia di un’opera. In termine giuridico “guadagno” ha un significato differente dalla sua normale interpretazione, per guadagno s’intende anche il risparmio economico che si ha dal non aver acquistato l’opera, il risparmio delle 20€, giusto per capirci.
Tuttavia il giudice punisce soltanto chi lucra sulla copia dell’opera e non chi la utilizza per scopo personale, questo per una serie di ragioni…
Prima fra tutte che è prevista la reclusione da 6 mesi a 4 anni…
Anche qui vi darò molto da pensare…
Se pestate a sangue il cantante rischiate una pena inferiore che per avergli copiato la musica!
Purtroppo il diritto penale viene utilizzato con troppa leggerezza di questi tempi, perdendo il suo significato originario. Mi spiego meglio…
La pena non è ideata per punire, come comunemente si pensa, deve essere un deterrente per non commettere il reato. Più la pena è onerosa più sono distolto dal commettere l’illecito.Fin qui spero di aver fatto un pò di luce su una questione controversa che fà discutere il legislatore, figuriamoci un forum.
Premesso ciò che a grandi linee prevede la legge italiana, ci sono degli episodi che lasciano molto da pensare.
Esempio eclatante è la storia di Dvd jon, per chi non lo conoscesse questo ragazzo ha inventato il software che decripta i dvd rendendo vana la codifica di zona imposta dalle major. In soldoni chi compra un dvd negli usa non può guardarlo con i lettori italiani e viceversa. Questo ragazzino si è rotto ed ha scritto un software in grado di leggere qualsiasi dvd video, è stato assolto dal tribunale della norvegia.
Altro grande esempio è il caso di microsoft Windows, il costo della sua licenza è di fatto imposta nell’acquisto di molti pc, poco tempo fà il tribunale ha imposto alla casa produttrice del pc di risarcire il cliente della somma spesa per l’acquisto della licenza.
Vi ho voluto solleticare le meningi con degli argomenti concreti, postati per farvi riflettere e non per fare polemica!!!
Il caso “Copyright” è pieno di controversie da un lato le mojor, dall’altro i consumatori, in mezzo una legge molto complicata che cerca di fare da mediatore ma con pochi risultati.
Da una parte si trova il blasonato film su cui guadagnano al cinema, poi sui dvd, poi sulle paytv, poi sulle tv pubbliche, ecc… dall’altra c’è Giogio che guadagna solo sulle vendite dei dvd, che punta sulla qualità del prodotto, destinato ad una nicchia di pochi appassionati. Sembra quasi un assurdo ma si trovano sulla stessa barca, allora come risolvere la controversia.
Eppure è così smeplice…
Tu! Consumatore hai il potere d’acquisto, quando spendi i tuoi soldi pensaci bene.
Non comprare un pc che contiene un software che non ti serve, non comprare un hardware che non ha driver per il tuo sistema operativo, fatti sentire dalle aziende e rivolgiti alle associazione dei consumatori, basta con questa indifferenza!!!
Oggi, tanto per aggiungerne una, stavo per acquistare on-line un prodotto, dato che mi serve per un regalo ho preferito telefonare per accertarmi sulla reale disponibilità e sui tempi di consegna. Questo sito ha il prodotto e per politica lo spedisce da 5 a 7 giorni dopo il pagamento… indovinate… ho cambiato shopper!
Siamo noi a fare la differenza, smettiamola di aspettare che il problema si risolva da se. Certo 20€ non sono niente per una major, ma se sono moltiplicate per 1000 cominciano ad assumere un peso.
Hai scaricato un video di Dapiran, ti è piaciuto? Gratificalo con un acquisto del dvd originale e premia un lavoro che si differenzia dalla massa, che non racchiude solo “scene di pesca”, ma vera didattica.
Con questo concludo e mi scuso per essermi dilungato, augurandomi di essere stato utile e di aver aggiunto qualche informazione ad un argomento ormai trito e ritrito.PS: Ho letto in un altro thread questo dubbio e volgio chiarirlo:
Non è illegale l’uso di emule e/o di altro software di file sharing, è illegale utilizzarli per condividere file protetti da copyright.
Esempio: Posso condividere un software con licenza gpl, ma non un film o un mp3 di un cantautore, a meno che non sia concesso il suo libero utilizzo.molto chiaro ..e soprattutto il discorso non fa’ una piega !!!! 😉
come non quotare! 😀
17 Luglio 2009 alle 13:50 #132382ziofelixPartecipantespero che dapiran si ricreda anche se la vedo dura….purtroppo il fatto è che con la crisi che c’è la gente tende a spendere sempre meno e preferisce scaricare i video da internet,anche se la qualità è sicuramente inferiore.Le persone pensano:perchè acquistare i video di dapiran,anche se non costano tanto,se li posso avere gratis???Purtroppo secondo me non c’è una soluzione.Da parte mia posso dire che da internet ogni tanto scarico qualcosa,lo ammetto,sarei ipocrita a dire il contrario,ma i video di dapiran non li ho mai scaricati per delle semplicissime ragioni:
-secondo me dapiran non fa questi video per guadagnarci,assolutamente.Dapiran fa questi video per mettere a disposizione di tutti le sue tecniche,la sua abilità e renderci partecipi di come nel corso degli anni è riuscito ad evolversi come pescatore,tramite esperienza in mare e studi scientifici oculati per migliorare la sua tecnica.Sono video didattici dove dapiran svela apertamente i suoi segreti per consentire a tutti noi di migliorarci.Quindi il ricavato dei suoi video,a parer mio, è utilizzato solo ed esclusivamente per coprire le spese di produzione ecc.
Inoltre ragazzi non dimentichiamo che giorgio dapiran è un ingegnere,non avrebbe bisogno di guadagnarci a parer mio.
-tra noi pescasub c’è una sorte di codice etico non scritto,che solo chi pratica e vive nel modo giusto questo sport puo’ capire.Dunque vedendo la passione incredibile di dapiran e considerandolo vicino a me come modo di intendere la pesca in apnea ,in virtu’ di queste su citate leggi non scritte io non scarico i suoi video illegalmente,perchè ritengo che meritino il mio rispetto,la mia ammirazione e un mio piccolo ringraziamento che esprimo compando questi legalmente.
Non è buonismo ma semplice verità .Giorgio ripensaci!!!!!anche se ti capisco…….17 Luglio 2009 alle 20:46 #132383ToNy92PartecipanteRagazzi scusate io non ho letto l’articolo..qualcuno sarebbe così gentile da postarmi qualche sito in cui ne parlano?
18 Luglio 2009 alle 12:31 #132384roberto corsiPartecipante@ToNy92 wrote:
Ragazzi scusate io non ho letto l’articolo..qualcuno sarebbe così gentile da postarmi qualche sito in cui ne parlano?
vi ringrazierei anche io 😀
non riesco a trovare l articolo18 Luglio 2009 alle 12:56 #132385LefaPartecipante@Giorgio Dapiran wrote:
Copyright e cessazione della mia attività videografica
Recentemente ho acceso un dibattito sul forum pescasubacquea.net riguardo la legge approvata in Francia che proibisce il download di CD musicali DVD e tutto ciò che è tutelato da copyright.
La conclusione che ne ho tratto dagli interventi al dibattito su questo tema scottante, è che la maggior parte degli appassionati di pesca subacquea preferiscono scaricare da Internet i miei prodotti videografici senza riconoscermi alcun premio/ acquisto.
Le poche vendite (400 copie) dell’ultimo lavoro “Agguato Profondo 4†nel quale avevo operato lo sforzo di migliorare il montaggio rivolgendomi ad un regista professionista, alzando la qualità del testo e delle immagini, confermano questo trend.
Poiché un imprenditore deve sempre tener conto delle indicazioni del mercato per sapere dove indirizzare proficuamente le proprie risorse, ho deciso di sospendere la mia attività documentaristica in attesa che sia varata anche in Italia una legge come quella francese che tuteli maggiormente gli autori.
Dal punto di vista gestionale non era più possibile scaricare il passivo della produzione videografica sul buon andamento degli altri prodotti della mia azienda.
Sono veramente dispiaciuto per chi mi ha sostenuto in tutti questi anni di attività videografica elevandomi a “cult†della pesca subacquea internazionale, a questi fans chiedo di mantenere inalterata la stima nei miei confronti nella speranza di tempi migliori.
Lascio ai posteri i miei lavori incompiuti (riprese completate): “Agguato profondo 5 e 6†, “Agguato all’orata e alla spigola dalla superficie†e/o a chi fosse interessato all’acquisto delle immagini dei suddetti per il relativo sfruttamento commerciale.Riflessioni sull’argomento:
La normativa
La legge italiana regolamenta la vendita di DVD imponendo all’impresario che si cimenta in questo settore di versare alla SIAE una certa quota per video stampato (prodotto).
Allo stato attuale delle cose, il motivo è oscuro, visto che è possibile scaricare anche da Internet gli audiovisivi e una sentenza della Corte Costituzionale ha ammesso la condivisione del prodotto videografico.
La SIAE , società degli autori ed editori, a questo punto non può far fronte a questo particolare fenomeno di pirateria, però, incamera ugualmente il suo balzello perseguendo solo chi mette in commercio copie del prodotto (cioè chi trae utile dalla vendita della copia del prodotto tutelato) mentre, questo ultimo fenomeno riguarda percentualmente solo una minima parte delle copie che invece vengono fruite attraverso il download.
E’ fuori dubbio che sia il download da Internet che la pirateria vera e propria sottrae all’autore il giusto guadagno della sua opera.
La “condivisioneâ€, fra l’altro, produce anche un grave danno all’Erario dello Stato per mancati introiti ed è su questa considerazione che si evidenzia l’ambiguità del nostro sistema legislativo riguardo le opere intellettuali. Dovrebbe quanto meno imporre il pagamento di un identico “bollino†a chi fruisce dell’opera senza averla acquistata ma condivisa…
E’ sul concetto di comunque che c’è ambiguità d’interpretazione: posso condividere con un amico un conoscente ma condividere con tutti indiscriminatamente equivale a dire libertà di appropriarsi dell’opera intellettuale di qualunque autore in barba al copyright.La tipologia del prodotto :
Il documentario di pesca subacquea si rivolge ad una nicchia di appassionati e non può vantare certo la diffusione dei films prodotti dalle case cinematografiche o dei CD musicali delle grandi case discografiche, è completamente finanziato dall’autore che realizza utili irrisori. La pirateria e il download in questo caso danneggiano irreparabilmente l’autore.
Anche soluzioni come la possibilità di scaricare a pagamento dal sito proprietario è mera illusione possa offrire degli utili: se non c’è controllo e viene offerta la possibilità di un download alternativo gratis, nessuno comprerà !
A poco è valsa l’osservazione che il video scaricato è visibile in bassa qualità : ciò che è gratis ha sempre avuto un grande fascino come la frutta dell’albero che cresce sulla strada, sporca di polvere e di inquinanti, ma così buona!
Il danno all’immagine del p.sub:
In questi ultimi anni abbiamo assistito al progressivo impoverimento dei documentari del nostro settore: molti impresari hanno chiuso altri si sono convertiti, o ai video commerciali, o ai video di piccola serie proiettati su Sky, entrambi, a mio parere, nella maggior parte di bassa qualità (scene e contenuti).
L’opera d’autore, così come viene definito il documentario d’essai, sta scomparendo dal settore della pesca subacquea a vantaggio degli “spezzatini di cattureâ€. Sparisce l’arte da un settore che avrebbe bisogno invece di opere di livello per riscattarsi dalle dure critiche che vengono rivolte alla pesca subacquea dalla attuale cultura ambientalistaAttualmente il p.sub ha più nemici che sostenitori:
1. I pescatori professionisti sono da sempre contrari alla pesca subacquea, si lamentano che preleviamo dal mare senza pagare le tasse che pagano loro, che rubiamo i pesci dalle loro reti, facciamo danno all’ambiente insistendo sulle specie stanziali
2. I diving sono quasi sempre in contrapposizione con chi cattura i pesci (elemento attrattivo per chi pratica l’immersione ricreativa) dagli ambienti dove impostano le immersioni.
3. i motonauti devono far attenzione al pallone segnasub che intralcia l’uso sfrenato del loro mezzo nell’autostrada del mare.
4. gli ambientalisti e tutti coloro che cavalcano l’ondata ideologica delle AMP per giungere ad una gestione e uno sfruttamento politico /ideologico delle aree demaniali.
5. I pescatori dilettanti di superficie (bolentino, traina ecc.) insistono sulle stesse specie che cacciamo anche noi e sono in competizione con la nostra attività .Tutti questi operatori non vedono l’ora di denigrare il nostro operato e se il prodotto videografico è di basso contenuto eco / etologico non possono che esserne soddisfatti : sarà più facile farci passare per rozzi razziatori del mare.
E’ possibile che nel prossimo futuro si giunga ad una regolamentazione della attività della pesca subacquea come è avvenuto per la caccia di terra.
Ormai abbiamo perso l’illusione che la nostra federazione FIPSAS possa far qualcosa per invertire questa tendenza, semmai, cercherà di tutelare i suoi 2000 iscritti e non il popolo dei 100.000 praticanti.
L’immagine del pescatore subacqueo agonista promosso dalla FIPSAS insieme alle aziende di settore e dalle riviste cartacee, negli anni recenti, ci ha allontanando dalle simpatie della gente comune proponendo una figura che non è sostenibile: la gara a chi ammazza più pesci per una classifica, soprattutto al giorno d’oggi con la crisi degli stocks ittici non è etica piace sempre meno anche a quei pescatori che praticano la pesca subacquea per diletto e occasionalmente per l’alimentazione.
Il riscatto del pescatore subacqueo a mio parere poteva ricevere un grande impulso dal documentario d’essai che in qualche caso, negli ultimi anni ero riuscito a proporre anche alla programmazione televisiva delle reti nazionali. Questo tipo di documentario ha interpretato ed avrebbe potuto interpretare anche nel futuro il riscatto della nostra attività , la nuova cultura della caccia/pesca in apnea.
Ora, dopo altri impresari del settore videografico, chiude anche l’attività del massimo interprete di questo tipo di opera (valutazione fatta in base ai dati Youtube) come chiudono le riviste che non compra quasi più nessuno!
In ultima analisi, ciò non fa neppure gli interessi di quei pescatori subacquei che per miopia, invidia o per interesse individuale non hanno mai voluto gratificare i validi impresari del settore audiovisivo.Prospettive future
La chiusura della mia attività di documentarista è il taglio di un ramo secco della mia azienda, i cui altri prodotti stanno ricevendo invece alti indici di gradimento in tutte la parti del mondo.
Questo non vuol dire che la videoripresa per me sia finita: impiegherò le clips video che continuerò a girare per rendere più interessante il mio sito web.
Sto preparando la ristrutturazione del sito xxxx dotandolo di una piattaforma più agile nella quale poter scrivere almeno una pubblicazione a settimana raccogliendo considerazioni tecniche, diari di pesca, editoriali di cultura della pesca, aperta anche ad altri autori del nostro settore. L’area clienti conterrà un piccolo forum chiuso, dall’accesso disponibile ai soli clienti con i quali dialogherò sulla evoluzione delle attrezzature e delle tecniche di pesca.
E’ in questa nuova area che avranno spazio le mie clips video con commenti, descrizioni ed eventuale dibattito.
L’attività videografica cambia pelle: sarà a disposizione dei clienti che potranno scaricare spezzoni di video commentati come i vecchi documentari: un premio per chi mi premia. -
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