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19 Aprile 2016 alle 12:39 #15226zavorraPartecipante
Il topic NOI ROMANI, in un raro momento di vitalità, è finito a parlare di impugnature.
Approfitto della cosa e continuo qui per chiedere a tutti come, secondo voi, deve essere impugnato il fucile con particolare riferimento alle ultime tre dita della mano.
Come impugnate il manico con medio, anulare e mignolo? A che altezza delle dita (falange, falangina, falangetta, articolazioni tra di esse)? Alla base della falange o tra questa e la falangina?
Da questo deriva, immagino, la dimensione “preferita” dell’impugnatura.
Z
EDIT: Scusate, ho aperto il thread in Aula Magna. Andrebbe spostato altrove?
19 Aprile 2016 alle 12:51 #353712ale37marPartecipanteImmagino, ma non è chiarissimo, che tu intenda sapere cosa sta all’altezza del bordo anteriore dell’impugnatura.
Avendo fatto (e modificato per migliorie) molte impugnature anatomiche, secondo il mio modesto parere, vale tranquillamente la regola che usano i tennisti: l’impugnatura giusta è quella che lascia lo spazio di un dito (larghezza, naturalmente) tra la punta del medio e la parte carnosa alla base del pollice (eminenza tenar, in anatomia).
Di conseguenza in corrispondenza del margine anteriore dell’impugnatura sta l’articolazione tra falange e falangina.Poi, naturalmente, l’abitudine consolidata può rendere comoda anche una impugnatura radicalmente diversa, p.es. tanti (troppi) anni fa usavo gli Omer T20 prima serie cha avevano un calcio molto lungo, quindi, soprattutto coi guanti, sul bordo anteriore ci stava la falangina di piatto. Adesso non potrei mai, avrei i crampi al palmo dopo un’ora.
20 Aprile 2016 alle 18:18 #353713dallisottoPartecipanteDa tennista scarso, e pescatore pessimo, ti dico che l’impugnatura migliore è quella che ti fa fare punti, e prendere pesci.
Salvo modificarle, è abbastanza improbabile avere la stessa impugnatura su fucili diversi (se se ne hanno).
I puristi esigeranno di avere per tutti i fucili la stessa impugnatura, oppure la stessa linea di fucili con lunghezze diverse.
Io ho avuto parecchi fucili diversi e con impugnature molto diverse.
Ho sempre, analogamente, padellato.:ctf:
20 Aprile 2016 alle 20:20 #353714NikodemusMembroPer me dalli ha centrato il nocciolo della questione..cioè avere la “nostra impugnatura” che super-modificata o standard che sia,ci permetta di andare a segno con una buona percentuale 😉
Poi l’uso frequente,l’inclinazione e l’assestamento della presa sul manico stesso,faranno il resto 🙂
Io per tanti anni ho adoperato i viper,antico progetto di H. Dessault,rivisitato nel tempo dal genero B. Salvatori,prendendo di tutto..per poi passare a fucili in legno auto costruiti,per poi tornare a impugnature standard.. Quando trovi il giusto feeling,hai fatto centro !21 Aprile 2016 alle 7:15 #353715solinasdModeratoreInteressante, per quanto mi riguarda impugno all’altezza delle articolazioni tra falange e falangina. Trovo anche molto utile, oltre alla sella per il pollice anche un appoggio per il mignolo oltre ad una parte concava per il monte di Venere (quello della mano eh!). Anatomicità che ho ritrovato solo nelle impugnature in legno…. Nelle altre ci si deve lavorare. 😉
23 Aprile 2016 alle 7:25 #353716ale37marPartecipanteLa buona mira o le padelle dipendono da varie cose.
Indubbiamente una di queste è il feeling con l’impugnatura.
Dopo aver trovato la mia impugnatura ideale, ho preferito cercare di replicarla anche negli altri fucili che usavo, piuttosto che ricominciare ad abituarmi ad altro, non è difficile, quindi quoto quanto dice Solinasd.
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