PescaSubacquea.net › Forum › La community del pescatore subacqueo › Aula Magna › In caso di pericolo come ve la siete cavata?
- Questo topic ha 45 risposte, 19 partecipanti ed è stato aggiornato l'ultima volta 11 anni, 11 mesi fa da
Gachet.
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3 Luglio 2013 alle 8:08 #308827
Danilo82
PartecipanteInizio è una cavolata però penso possa essere utile… Ero proprio agli inizi e pescavo solo d’estate in acqua non più alta di 3/4 mt. Mi piaceva infilarmi nei buchi in prossimità dei frangiflutti per trovare polpi e qualche bel saragotto avevo un tigullio ras 65 un fucile eterno che ancora oggi è funzionante… Dunque è successo che mi sono infilato quasi completamente in una tana profonda e la cinta dei pesi si è incastrata negli scogli e non mi permetteva di uscire e non potete immaginare il panico perché non riuscivo a sganciarla….ma volete sapere perché non riuscivo a sganciarla? Perché avevo tagliato la parte in eccedenza della cinta pensando che avere il meno possibile a dosso fosse la cosa migliore e invece inseguito all’imprevisto i veterani mi spiegarono che la parte in più della cinta serve proprio per agevolare lo sgancio della cinta in caso di pericolo in quanto non devi andare a cercare il meccanismo di aggancio ma basta tirare la lingua che ne eccede e tirarla!!! Riuscii comunque a sganciarla perché il buco era abbastanza largo per poter muovere le braccia facilmente per fortuna!!!
3 Luglio 2013 alle 17:17 #308828SARDENTICE81
Moderatorea me una volta sui 12 mt mi si è attorcigliata la sagola del fucile dopo aver sparato una triglia 😯
asta incastrata e nessuna possibilità di risalire così….fortuna che sono rimasto calmo (avevo già il corso di apnea alle spalle) e son rimasto giù quei secondi che bastavano per liberarmi dalla sagola…
in questo piccolo racconto la parola che conta maggiormente secondo me è “fortuna” quando siamo la sotto ti può capitare anche la scemenza più banale che se la fortuna non si mette dalla tua parte, è difficile venire a raccontarla qui sul forum dopo.
quindi la raccomandazione è sempre la stessa, preparazione, coscienza, conoscenza e rispetto del mare e dei propri limiti, prudenza e sempre… come per tutte le cose… un pizzico di fortuna che ci assista ogni volta 😉
4 Luglio 2013 alle 6:29 #308829MR Carbon
PartecipanteE triste, ma la assenza di risposte a questo topic, e la piu grande risposta che ci possa essere!
4 Luglio 2013 alle 7:09 #308830corsarosardo
PartecipantePiu’ di 20 anni fa,uscita in gommone da solo,la zona e’ quella di Guroneddu,all’epoca pescavo sempre in tana, percio’ 70SL e torcia in mano mi controllo diverse tane,a circa 18 mt ci sono dei lastroni dove non era raro trovare saraghi e corvine,mi ventilo, scendo e mi infilo completamente sotto; davanti a me ho una bella cerniotta di 5 kg, la sparo, e decido di attraversare il lastrone e uscire dalla parte opposta poiche’ l’uscita mi sembrava abbastanza larga, purtroppo rimango incastrato con i piombi e non potevo ne uscire ne rientrare,grazie al sangue freddo del momento sgancio con difficolta’ i piombi,esco distruggendo i pantaloni della muta,salgo in gommone e rimango un oretta a riflettere sull’errore commesso e al pericolo corso.Fortunatamente in gavone ho un altra cintura che mi permette di scendere, recuperare il pesce, fucile e l’altra cintura imbragandola alla cima dell’ancora.Da quel giorno quando devo controllare una tana devo rimanere almeno con le pinne fuori.
4 Luglio 2013 alle 7:36 #308831dolphin81
PartecipanteForse la cosa peggiore che mi sia capitata,ma che non mi ha messo panico è stata una pinna incastrata tra due scogli frangiflutti.
L’ho sfilata e poi rimessa in tutta tranquillità ……
Penso che ci siano poche cose che possano metterci in pericolo pescando….se non la voglia di strafare.
Qualche volta mi è capitato di risalire che prima di riuscire a parlare col mio compagno di pesca ci ho messo qualche secondo…..credo siano quelle le situazioni più pericolose che ho imparato a limitare quasi a zero….4 Luglio 2013 alle 10:28 #308832GUAZA lo iettatore
Partecipante@Danilo82 wrote:
Inizio è una cavolata però penso possa essere utile… Ero proprio agli inizi e pescavo solo d’estate in acqua non più alta di 3/4 mt. Mi piaceva infilarmi nei buchi in prossimità dei frangiflutti per trovare polpi e qualche bel saragotto avevo un tigullio ras 65 un fucile eterno che ancora oggi è funzionante… Dunque è successo che mi sono infilato quasi completamente in una tana profonda e la cinta dei pesi si è incastrata negli scogli e non mi permetteva di uscire e non potete immaginare il panico perché non riuscivo a sganciarla….ma volete sapere perché non riuscivo a sganciarla? Perché avevo tagliato la parte in eccedenza della cinta pensando che avere il meno possibile a dosso fosse la cosa migliore e invece inseguito all’imprevisto i veterani mi spiegarono che la parte in più della cinta serve proprio per agevolare lo sgancio della cinta in caso di pericolo in quanto non devi andare a cercare il meccanismo di aggancio ma basta tirare la lingua che ne eccede e tirarla!!! Riuscii comunque a sganciarla perché il buco era abbastanza largo per poter muovere le braccia facilmente per fortuna!!!
Ma anche tu a infilarti tutto io non mi son mai fidato, io devo sempre avere le ginocchia fuori tutto mai! 😯
IO ho avuto una brutta esperienza con ondoni e una piana di roccia come me la sia cavata non so, pero ho perso di tutto! 😥4 Luglio 2013 alle 12:56 #308833Danilo82
PartecipanteA quanto vedo la pesca in tana non ha provocato qualche brutto ricordo solo a me!!!!
4 Luglio 2013 alle 14:13 #308834gianlucaxyz
Partecipante@Danilo82 wrote:
A quanto vedo la pesca in tana non ha provocato qualche brutto ricordo solo a me!!!!
occhio alle tane! Sempre braccio fuori e guai infilarsi con le pinne.
A me una, un tuffo fondo ero solo e non avevo messo per dimenticanza acqua nelle orecchie. Alla riemersione m’e’presa una specie di labirintite incredibile, allucinante. Son riuscito a stare calmo, sganciare i piombi e fucile, togliere la maschera, cappuccio e seguivo solo il respiro per capire se la bocca stava fuori dall’acqua. Pian piano e’passata. Ho continuato a pescare ma più verso riva. 😉4 Luglio 2013 alle 15:03 #308835Danilo82
Partecipante@GUAZA lo iettatore wrote:
@Danilo82 wrote:
Inizio è una cavolata però penso possa essere utile… Ero proprio agli inizi e pescavo solo d’estate in acqua non più alta di 3/4 mt. Mi piaceva infilarmi nei buchi in prossimità dei frangiflutti per trovare polpi e qualche bel saragotto avevo un tigullio ras 65 un fucile eterno che ancora oggi è funzionante… Dunque è successo che mi sono infilato quasi completamente in una tana profonda e la cinta dei pesi si è incastrata negli scogli e non mi permetteva di uscire e non potete immaginare il panico perché non riuscivo a sganciarla….ma volete sapere perché non riuscivo a sganciarla? Perché avevo tagliato la parte in eccedenza della cinta pensando che avere il meno possibile a dosso fosse la cosa migliore e invece inseguito all’imprevisto i veterani mi spiegarono che la parte in più della cinta serve proprio per agevolare lo sgancio della cinta in caso di pericolo in quanto non devi andare a cercare il meccanismo di aggancio ma basta tirare la lingua che ne eccede e tirarla!!! Riuscii comunque a sganciarla perché il buco era abbastanza largo per poter muovere le braccia facilmente per fortuna!!!
Ma anche tu a infilarti tutto io non mi son mai fidato, io devo sempre avere le ginocchia fuori tutto mai! 😯
IO ho avuto una brutta esperienza con ondoni e una piana di roccia come me la sia cavata non so, pero ho perso di tutto! 😥No no non mi ero infilato tutto le pinne erano fuori ma solo quelle e non riuscivo a fare abbastanza forza per uscire
4 Luglio 2013 alle 15:33 #308836Ste
Amministratore del foruma me cose pericolose sinceramente non ne sono capitate…al massimo mi può essere capitato che un’onda mi ha sceso la maschera e fatto un po’ rotolare in acqua e ho dovuto mantenere sangue freddo per affrontare nella maniera giusta le onde successive in maniera da non farmi sbattere contro la parete…quello si mi è capitato qualche volta ma cmq sempre cosciente di cosa mi stava accadendo…in sintesi non ho rischiato molto…avrei rischiato solo se mi fossi fatto prendere nella maniera sbagliata dalle onde successive xke sarei finito contro la parete
4 Luglio 2013 alle 15:48 #308837mosgi
Partecipante@Danilo82 wrote:
Inizio è una cavolata però penso possa essere utile… Ero proprio agli inizi e pescavo solo d’estate in acqua non più alta di 3/4 mt. Mi piaceva infilarmi nei buchi in prossimità dei frangiflutti per trovare polpi e qualche bel saragotto avevo un tigullio ras 65 un fucile eterno che ancora oggi è funzionante… Dunque è successo che mi sono infilato quasi completamente in una tana profonda e la cinta dei pesi si è incastrata negli scogli e non mi permetteva di uscire e non potete immaginare il panico perché non riuscivo a sganciarla….ma volete sapere perché non riuscivo a sganciarla? Perché avevo tagliato la parte in eccedenza della cinta pensando che avere il meno possibile a dosso fosse la cosa migliore e invece inseguito all’imprevisto i veterani mi spiegarono che la parte in più della cinta serve proprio per agevolare lo sgancio della cinta in caso di pericolo in quanto non devi andare a cercare il meccanismo di aggancio ma basta tirare la lingua che ne eccede e tirarla!!! Riuscii comunque a sganciarla perché il buco era abbastanza largo per poter muovere le braccia facilmente per fortuna!!!
come ho letto il tuo racconto mi sono venuti i brividi…………….ho perso un amico ( che scriveva anche in questo forum ) nella maniera che hai raccontato……..Lo hanno trovato annegato incastrato nei frangiflutti con il boccaglio a soli 5 cm. dall’aria che le avrebbe permesso di respirare…….penso che lo uno degli sbagli che ha fatto sia stato quello di levare la cintura……..a quel punto la positività lo ha attaccato alla parete dell’anfratto e non gli ha permesso di uscire……………
Ho abbandonato la pesca in tana tanti anni fa e sinceramente preferisco così5 Luglio 2013 alle 8:10 #308838corsarosardo
Partecipante@mosgi wrote:
@Danilo82 wrote:
Inizio è una cavolata però penso possa essere utile… Ero proprio agli inizi e pescavo solo d’estate in acqua non più alta di 3/4 mt. Mi piaceva infilarmi nei buchi in prossimità dei frangiflutti per trovare polpi e qualche bel saragotto avevo un tigullio ras 65 un fucile eterno che ancora oggi è funzionante… Dunque è successo che mi sono infilato quasi completamente in una tana profonda e la cinta dei pesi si è incastrata negli scogli e non mi permetteva di uscire e non potete immaginare il panico perché non riuscivo a sganciarla….ma volete sapere perché non riuscivo a sganciarla? Perché avevo tagliato la parte in eccedenza della cinta pensando che avere il meno possibile a dosso fosse la cosa migliore e invece inseguito all’imprevisto i veterani mi spiegarono che la parte in più della cinta serve proprio per agevolare lo sgancio della cinta in caso di pericolo in quanto non devi andare a cercare il meccanismo di aggancio ma basta tirare la lingua che ne eccede e tirarla!!! Riuscii comunque a sganciarla perché il buco era abbastanza largo per poter muovere le braccia facilmente per fortuna!!!
come ho letto il tuo racconto mi sono venuti i brividi…………….ho perso un amico ( che scriveva anche in questo forum ) nella maniera che hai raccontato……..Lo hanno trovato annegato incastrato nei frangiflutti con il boccaglio a soli 5 cm. dall’aria che le avrebbe permesso di respirare…….penso che lo uno degli sbagli che ha fatto sia stato quello di levare la cintura……..a quel punto la positività lo ha attaccato alla parete dell’anfratto e non gli ha permesso di uscire……………
Ho abbandonato la pesca in tana tanti anni fa e sinceramente preferisco cosìIdem, preferisco l’agguato e l’aspetto, sia in basso che medio fondale, s eprorpio devo fare il minatore preferisco tenere pinnee gambe fuori.
5 Luglio 2013 alle 10:27 #308839Danilo82
Partecipante@mosgi wrote:
@Danilo82 wrote:
Inizio è una cavolata però penso possa essere utile… Ero proprio agli inizi e pescavo solo d’estate in acqua non più alta di 3/4 mt. Mi piaceva infilarmi nei buchi in prossimità dei frangiflutti per trovare polpi e qualche bel saragotto avevo un tigullio ras 65 un fucile eterno che ancora oggi è funzionante… Dunque è successo che mi sono infilato quasi completamente in una tana profonda e la cinta dei pesi si è incastrata negli scogli e non mi permetteva di uscire e non potete immaginare il panico perché non riuscivo a sganciarla….ma volete sapere perché non riuscivo a sganciarla? Perché avevo tagliato la parte in eccedenza della cinta pensando che avere il meno possibile a dosso fosse la cosa migliore e invece inseguito all’imprevisto i veterani mi spiegarono che la parte in più della cinta serve proprio per agevolare lo sgancio della cinta in caso di pericolo in quanto non devi andare a cercare il meccanismo di aggancio ma basta tirare la lingua che ne eccede e tirarla!!! Riuscii comunque a sganciarla perché il buco era abbastanza largo per poter muovere le braccia facilmente per fortuna!!!
come ho letto il tuo racconto mi sono venuti i brividi…………….ho perso un amico ( che scriveva anche in questo forum ) nella maniera che hai raccontato……..Lo hanno trovato annegato incastrato nei frangiflutti con il boccaglio a soli 5 cm. dall’aria che le avrebbe permesso di respirare…….penso che lo uno degli sbagli che ha fatto sia stato quello di levare la cintura……..a quel punto la positività lo ha attaccato alla parete dell’anfratto e non gli ha permesso di uscire……………
Ho abbandonato la pesca in tana tanti anni fa e sinceramente preferisco cosìEcco a questo non avevo pensato cioè che la posivitività ti potesse attaccare alla parte superiore, ma d’altronde se non togli la cinta non esci lo stesso… Il metodo migliore è proprio quello di non infilarsi oltre la cinta nei buchi!!!
A me la pesca in tana piace molto ma da quella volta la faccio con molta più prudenza!!!!8 Luglio 2013 alle 21:45 #308840Salvoct90
PartecipanteNon so se posso metterla tra le cose pericolose. Ma di certo poteva diventarlo… Vado a pesca entrando da una spiaggia, era settembre, dopo un poco comincia a piovere, e poi cominciano pure i fulmini.. tutto intorno cadevano fulmini. Sono uscito dall’acqua e da li ho capito di essere in pericolo, poiché era tutta spiaggia e io ero la cosa più lunga e in più avevo in mano il 110 con l’asta metallica di 150 cm ero un parafulmini ambulante… cosi mi sono accovacciato, ho messo il fucile orizzontalmente vicino al terreno e me la sono svignata di tutta corsa quasi a 4 piedi…
9 Luglio 2013 alle 6:58 #308841Nikodemus
Membroparlo di una cosa accaduta 11-12 anni fa…all’epoca ero sempre molto allenato e forte rispetto ad adesso ,diciamo così (sono gl’anni che aumentano e non si accetta) era estate , come capitava spesso ero partito in gommone a controllare delle creste fonde , alla ricerca di dentici…ne ho due che , con diversi sbalzi dai 19mt sprofondano 22-26 , 29-36mt…l’ideale per questa pesca decisa spesso dal taglio freddo. quel giorno pesci nervosi..ne strappavo uno col 105 supersten , il branco si allontanva…”fan…lo!!!”
va beh.. cambiavo spot , decidevo di andare a far visita ad un relitto di una bettolina , posato su un fondale di 32mt , spesso dimora di dentici..era ancora relativamente presto(circa le 8) , così scendevo in acqua fiducioso , ma non col cannone(errore dimostratosi in seguito madornale) , bensì col 100 a elastico asta da 6mm monoaletta ecc. praticamente configurazione leggera..
lo scafo era già abb visibile dopo i primi metri di discesa…che spettacolo , così effettuavo le prime due calate direttamente sul castello di poppa sui 26mt…il terzo tuffo lo facevo un po’ più arretrato sul bordo del ponte al confine con la stiva , dopo una manciata di secondi , mentre ero avvolto da castagnole nere e rosse(quelle da alto fondale) , “buttavo” uno sguardo dentro e…un dentice disumano praticamente il nonno del branco stava transitando tra i casseri alla ricerca della colazione…cazz.. in 2″ collimavo la punta dell’asta sul pesce e… ciac questo era stato il rumorino a quella profondità …l’asta era penetrata 30cm , facendo aprire l’aletta q.b. , la reazione si dimostrava subito spropositata (almeno per me all’epoca) , con tre colpi di codona piegava l’asta devoto tipo uncino direttamente tra i montanti dello scafo…temendo di perderlo , colpo di pinne e penetravo nello scafo , sfioravo con la mano il pesce , prendevo in pieno con la fronte uno dei bagli della coperta ,oltre al male un rivoletto d’acqua entrava nella maschera , il pesce si liberava..arretravo per uscire…ma il tallone dx sfiorava il doppio fondo , sfiga mi si levava la pinna :shock:pensavo..”sono morto” , riuscivo cmq a rimettere la pinna , riuscivo a passare la coperta da un’apertura e col pensiero e mano alla cintura ero pronto ad una lunga difficile risalita…riuscivo a riemergere e sentire ossigeno fresco nei polmoni. rimasi quasi 1h a cercare tra le lamiere quel magnifico pesce , con esito negativo. 🙁
rimurginai sull’accaduto tanto analizzando gli eventi…era come aver corso in F1 a 250km/h senza casco , con un BMW320 cabrio , praticamente da folli , essere sceso con un fucile inadatto , da solo, ecc. ero passato dalla ragione al torto in un istante… ero rimasto vivo per raccontarlo e spiegare ai ragazzi (l’anno dopo diventavo istruttore di pesca) l’importanza del compagno di pesca e di non voler mai strafare 🙂 spero che serva a qualcuno di noi , a evitare questi incidenti. ciao Niko. -
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