PescaSubacquea.net › Forum › La community del pescatore subacqueo › Aula Magna › Incidente fatale nelle acque di Lipari.
- Questo topic ha 17 risposte, 14 partecipanti ed è stato aggiornato l'ultima volta 15 anni, 4 mesi fa da roberto corsi.
-
AutorePost
-
8 Luglio 2009 alle 11:15 #134366kmallokPartecipante
@Franco wrote:
hai aggiunto una cosa importantissima ed a tal proposito vi racconto una esperienza significativa:sabato scorso 4 luglio alle 5 del mattino siamo partiti da messina alla volta dei costoni di Palmi in calabria,con con un semicabinato eravamo in 6 tre sub e tre pescatori di bolentino dopo 20 minuti eravamo gia sul posto da premettere che in questi posti ci ho pescato per anni e disputato anche alcune gare come il “Trofeo di Natale”le quote sono quasi sempre impegnative,un paio di giorni prima avevo pescato a capo scaletta trovando acqua ghiacciatissima cosi per tranquillità ho usato un pantalone da 5 e la giacca da 6 pensando di trovare acqua quantomeno fresca,invece era a dir poco un brodo come se non bastasse la superficie era un tappeto interminabile di meduse insomma la giornata era già cominciata storta, sugli stessi segnali con tane tra i 18 e i 24 metri dove qualche anno prima pescarci in tutta tranquillità non era mai stato un problema ho subito accusato sensazioni anomale sarà statato il troppo caldo la decocentrazione dovuta alla forte presenza di meduse lo sballottolamento dell’imbarcazione ecc.ecc. ma tutto il resto era molto invitante c’era una leggera corrente l’acqua era cristallina ho avvistato subito alcune belle cernie sulle quali tentare il tiro in caduta ma il disagio in cui mi trovavo non mi consentiva di agire in sicurezza, quindi ho ripiegato nelle calette con bassofondo aspettando che gli altri 2 terminassero la loro pescata ritrovandoci al punto prestabilito per essere recuperati dagli amici con le lenze e fregandomene assolutamente se da me si aspettavano alte prestazioni e carniere quasi sicuramente ricco.Morale della favola capita a volte di non essere in condizioni ottimali per agire in sicurezza ed allora è meglio lasciar perdere e dare appuntamento ai nostri amici pinnuti ad altra occasione.Quello appena descritto è solo una delle tante situazioni potenzialmente pericolose, ci sono tante altre cose da evitare per vivere il nostro sport in sicurezza,quindi anche rasentando la noia non stanchiamoci mai di esortarci tutti ad affrontare il mare con la massima attenzione e serietà .
Sei entrato appieno nel senso del mio post, hai apportato una testimonianza importe, facciamone tutti tesoro.
8 Luglio 2009 alle 11:59 #134367MaxModeratore@Franco wrote:
hai aggiunto una cosa importantissima ed a tal proposito vi racconto una esperienza significativa:sabato scorso 4 luglio alle 5 del mattino siamo partiti da messina alla volta dei costoni di Palmi in calabria,con con un semicabinato eravamo in 6 tre sub e tre pescatori di bolentino dopo 20 minuti eravamo gia sul posto da premettere che in questi posti ci ho pescato per anni e disputato anche alcune gare come il “Trofeo di Natale”le quote sono quasi sempre impegnative,un paio di giorni prima avevo pescato a capo scaletta trovando acqua ghiacciatissima cosi per tranquillità ho usato un pantalone da 5 e la giacca da 6 pensando di trovare acqua quantomeno fresca,invece era a dir poco un brodo come se non bastasse la superficie era un tappeto interminabile di meduse insomma la giornata era già cominciata storta, sugli stessi segnali con tane tra i 18 e i 24 metri dove qualche anno prima pescarci in tutta tranquillità non era mai stato un problema ho subito accusato sensazioni anomale sarà statato il troppo caldo la decocentrazione dovuta alla forte presenza di meduse lo sballottolamento dell’imbarcazione ecc.ecc. ma tutto il resto era molto invitante c’era una leggera corrente l’acqua era cristallina ho avvistato subito alcune belle cernie sulle quali tentare il tiro in caduta ma il disagio in cui mi trovavo non mi consentiva di agire in sicurezza, quindi ho ripiegato nelle calette con bassofondo aspettando che gli altri 2 terminassero la loro pescata ritrovandoci al punto prestabilito per essere recuperati dagli amici con le lenze e fregandomene assolutamente se da me si aspettavano alte prestazioni e carniere quasi sicuramente ricco.Morale della favola capita a volte di non essere in condizioni ottimali per agire in sicurezza ed allora è meglio lasciar perdere e dare appuntamento ai nostri amici pinnuti ad altra occasione.Quello appena descritto è solo una delle tante situazioni potenzialmente pericolose, ci sono tante altre cose da evitare per vivere il nostro sport in sicurezza,quindi anche rasentando la noia non stanchiamoci mai di esortarci tutti ad affrontare il mare con la massima attenzione e serietà .
Bravo Franco, quando dico “un bravo sub” è questo ciò che intendo, cioè una bravo sub sa quando dire STOP!!
8 Luglio 2009 alle 12:08 #134368roberto corsiPartecipantecondoglianze ai suoi cari.
Al mare bisogna dare sempre e comunque del “lei” -
AutorePost
- Devi essere connesso per rispondere a questo topic.