La pazza storia infinita

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  • #315311
    solinasd
    Moderatore

    C’era una volta un PIA garista, portava merd* secca sopra la testa e portava Jella. Nascosta nel gavone suo marito capoccione pescava un cernione, pareva un trigone. Ma mentre ventilava rumorosamente dal culo appannava la maschera: i pesci arrivavano e distanti restavano! Vicino c’era

    #315312
    icaro
    Membro

    C’era una volta un PIA garista, portava merd* secca sopra la testa e portava Jella. Nascosta nel gavone suo marito capoccione pescava un cernione, pareva un trigone. Ma mentre ventilava rumorosamente dal culo appannava la maschera: i pesci arrivavano e distanti restavano! Vicino c’era la centrale di

    PS:dany le rime son frutto dell’estro artistico dei poeti aderenti all’iniziativa… 😆

    #315313
    MAURO650CS
    Partecipante
    icaro wrote:
    C’era una volta un PIA garista, portava merd* secca sopra la testa e portava Jella. Nascosta nel gavone suo marito capoccione pescava un cernione, pareva un trigone. Ma mentre ventilava rumorosamente dal culo appannava la maschera: i pesci arrivavano e distanti restavano! Vicino c’era la centrale di Fukushima, che emanava
    #315314
    submaro
    Partecipante

    quote=”icaro”]C’era una volta un PIA garista, portava merd* secca sopra la testa e portava Jella. Nascosta nel gavone suo marito capoccione pescava un cernione, pareva un trigone. Ma mentre ventilava rumorosamente dal culo appannava la maschera: i pesci arrivavano e distanti restavano! Vicino c’era la centrale di Fukushima, che emanava, suoni e luci afrodisiaci,

    #315315
    Max
    Moderatore

    C’era una volta un PIA garista, portava merd* secca sopra la testa e portava Jella. Nascosta nel gavone suo marito capoccione pescava un cernione, pareva un trigone. Ma mentre ventilava rumorosamente dal culo appannava la maschera: i pesci arrivavano e distanti restavano! Vicino c’era la centrale di Fukushima, che emanava, suoni e luci afrodisiaci, ma caricato l’arbalete

    #315316
    icaro
    Membro

    C’era una volta un PIA garista, portava merd* secca sopra la testa e portava Jella. Nascosta nel gavone suo marito capoccione pescava un cernione, pareva un trigone. Ma mentre ventilava rumorosamente dal culo appannava la maschera: i pesci arrivavano e distanti restavano! Vicino c’era la centrale di Fukushima, che emanava, suoni e luci afrodisiaci, ma caricato l’arbalete plurigomma apposta per

    #315317
    zavorra
    Partecipante

    C’era una volta un PIA garista, portava merd* secca sopra la testa e portava Jella. Nascosta nel gavone suo marito capoccione pescava un cernione, pareva un trigone. Ma mentre ventilava rumorosamente dal culo appannava la maschera: i pesci arrivavano e distanti restavano! Vicino c’era la centrale di Fukushima, che emanava, suoni e luci afrodisiaci, ma caricato l’arbalete plurigomma apposta per le tastiere grandi

    #315318
    MR Carbon
    Partecipante

    C’era una volta un PIA garista, portava merd* secca sopra la testa e portava Jella. Nascosta nel gavone suo marito capoccione pescava un cernione, pareva un trigone. Ma mentre ventilava rumorosamente dal culo appannava la maschera: i pesci arrivavano e distanti restavano! Vicino c’era la centrale di Fukushima, che emanava, suoni e luci afrodisiaci, ma caricato l’arbalete plurigomma apposta per le tastiere grandi geneticamente modificate dalle

    #315319
    vikingo
    Partecipante

    C’era una volta un PIA garista, portava merd* secca sopra la testa e portava Jella. Nascosta nel gavone suo marito capoccione pescava un cernione, pareva un trigone. Ma mentre ventilava rumorosamente dal culo appannava la maschera: i pesci arrivavano e distanti restavano! Vicino c’era la centrale di Fukushima, che emanava, suoni e luci afrodisiaci, ma caricato l’arbalete plurigomma apposta per le tastiere grandi geneticamente modificate dalle Compagnie delle Indie,

    #315320
    Max
    Moderatore

    C’era una volta un PIA garista, portava merd* secca sopra la testa e portava Jella. Nascosta nel gavone suo marito capoccione pescava un cernione, pareva un trigone. Ma mentre ventilava rumorosamente dal culo appannava la maschera: i pesci arrivavano e distanti restavano! Vicino c’era la centrale di Fukushima, che emanava, suoni e luci afrodisiaci, ma caricato l’arbalete plurigomma apposta per le tastiere grandi geneticamente modificate dalle Compagnie delle Indie, fece la capovolta

    #315321
    lorenzino82
    Partecipante

    C’era una volta un PIA garista, portava merd* secca sopra la testa e portava Jella. Nascosta nel gavone suo marito capoccione pescava un cernione, pareva un trigone. Ma mentre ventilava rumorosamente dal culo appannava la maschera: i pesci arrivavano e distanti restavano! Vicino c’era la centrale di Fukushima, che emanava, suoni e luci afrodisiaci, ma caricato l’arbalete plurigomma apposta per le tastiere grandi geneticamente modificate dalle Compagnie delle Indie, fece la capovolta e vide un

    #315322
    MR Carbon
    Partecipante

    C’era una volta un PIA garista, portava merd* secca sopra la testa e portava Jella. Nascosta nel gavone suo marito capoccione pescava un cernione, pareva un trigone. Ma mentre ventilava rumorosamente dal culo appannava la maschera: i pesci arrivavano e distanti restavano! Vicino c’era la centrale di Fukushima, che emanava, suoni e luci afrodisiaci, ma caricato l’arbalete plurigomma apposta per le tastiere grandi geneticamente modificate dalle Compagnie delle Indie, fece la capovolta. Lui ha cominciato

    #315323
    zavorra
    Partecipante

    C’era una volta un PIA garista, portava merd* secca sopra la testa e portava Jella. Nascosta nel gavone suo marito capoccione pescava un cernione, pareva un trigone. Ma mentre ventilava rumorosamente dal culo appannava la maschera: i pesci arrivavano e distanti restavano! Vicino c’era la centrale di Fukushima, che emanava, suoni e luci afrodisiaci, ma caricato l’arbalete plurigomma apposta per le tastiere grandi geneticamente modificate dalle Compagnie delle Indie, fece la capovolta e vide un catoblepa col fucile

    #315324
    Fulvio57
    Partecipante

    C’era una volta un PIA garista, portava merd* secca sopra la testa e portava Jella. Nascosta nel gavone suo marito capoccione pescava un cernione, pareva un trigone. Ma mentre ventilava rumorosamente dal culo appannava la maschera: i pesci arrivavano e distanti restavano! Vicino c’era la centrale di Fukushima, che emanava, suoni e luci afrodisiaci, ma caricato l’arbalete plurigomma apposta per le tastiere grandi geneticamente modificate dalle Compagnie delle Indie, fece la capovolta e vide un catoblepa col fucile, e si chiese sconcertato : cosa minchia è un catoblepa ???

    #315325
    zavorra
    Partecipante

    C’era una volta un PIA garista, portava merd* secca sopra la testa e portava Jella. Nascosta nel gavone suo marito capoccione pescava un cernione, pareva un trigone. Ma mentre ventilava rumorosamente dal culo appannava la maschera: i pesci arrivavano e distanti restavano! Vicino c’era la centrale di Fukushima, che emanava, suoni e luci afrodisiaci, ma caricato l’arbalete plurigomma apposta per le tastiere grandi geneticamente modificate dalle Compagnie delle Indie, fece la capovolta e vide un catoblepa col fucile, e si chiese sconcertato : cosa minchia è un catoblepa ??? Poi però ricordò

    Nota:
    Il catoblepa è un animale immaginario, la cui testa sarebbe stata così pesante da imporgli di guardare sempre in basso, a tal punto che arriva a “divorarsi le zampe senza accorgersene”.
    Inoltre è più noto come citazione dall’immortale capolavoro “Supergiovane” di Elio e le Storie Tese, ove uno dei protagonisti aveva tale soprannome. Qui è usato, facendo una sintesi delle due accezioni, come “giovane imbecillotto praticante la PIA ma non in grado di guardare oltre le proprie pinne”

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