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- Questo topic ha 9 risposte, 10 partecipanti ed è stato aggiornato l'ultima volta 11 anni, 9 mesi fa da zio frank.
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19 Febbraio 2013 alle 13:10 #11984montalbano_2007Partecipante
Salve Amici,
dopo un lungo periodo di maltempo che ha impedito a buona parte di noi di potersi immergere e pescare nel nostro amato modo, ho potuto trovare tra le righe dei vari articoli, condizionato anche dagli eventi di cronaca e dentro me stesso alcune risposte ma anche molte domande sfociate in riflessioni sul nostro sport.
La pesca subacquea e` come un sentiero,
molti iniziano a percorrerlo, c`e` chi non conoscendo la strada lo fa lentamente e con prudenza,
c`e` chi invece si affida all`elettronica o
al saggio del villaggio o invece chi si sente sicuro di se di nascita ,
c`e` chi si perde per strada e chi invece continua a camminare per tutta la vita senza capire dove sta andando, altri invece pensano che 2 pale in carbonio siano il passaporto dell`invincibilita`.
C`e` chi pensa di impartire e chi di acquisire esperienza e prudenza in 30 ore di lezioni.
C`e` anche chi interpreta un corso di apnea non come un occasione per aumentare la propria sicurezza e prendere un coscenzioso timore quando si trattiene il respiro ma bensi` come una gara con il cronometro o il profondimetro.
Non e` guardando i minuti ne i metri che si diventa pecatori in Apnea, nemmeno diventanto video amatori delle azioni di pesca , cercando oltre la ragione di filmare la cattura di un pesce .
La pesca subacquea e` qualcosa di piu` profondo, un istinto, un legame, un atto di consapevolezza e rispetto impalpabile che non si puo`interpretare in una competizione con se stessi e neppure mettendosi a fare gli incoscienti in un ambiente -ostile-.
Purtroppo dove c`e` l`uomo non c`e` mai una via di mezzo e la parola abuso e` solo e strettamente di natura umana.
Qualcuno pensa che normare la pesca subacquea sia la soluzione ma i fatti dimostrano il persistere di spiacevoli conseguenze, si guida un auto dopo aver conseguito la patente, ma i morti del Sabato sera sono sempre sui giornali, si va a caccia dopo aver conseguito il porto d`armi ma la notizia del colpo accidentale che uccide un bambino mentre il padre pulisce il fucile dentro casa ci riporta agli albori della catena evolutiva.
Con gli aerei, con il paracadute, con la forchetta, mentre apri un barattolo di nutella o scendendo le scale con le mani in tasca , non ci sono corsi o licenze che tengano ,ci vuole solo e sempre buon senso, valutazione del pericolo, prudenza e tanta tanta mitezza.
Dimentichiamoci dei supereroi e atterriamo sulla terra…siamo umani.19 Febbraio 2013 alle 13:16 #295761icaroMembromontalbano…
…sei profondo anche come pensieri! 😯
Non fa una piega… speriamo aumentin la consapevolezza di tutti noi su quanto hai scritto… 🙂19 Febbraio 2013 alle 14:11 #295762lorenzino82PartecipanteTonino, da quando sono sul forum ho visto tanti argomenti simili , ma non sono MAI TROPPI gli argomenti quando si parla di sicurezza.
A mio avviso bisognerebbe sfatare in primis che “profondità  = pesce”
Ulio ci ha dimostrato in questi giorni che in 30 cm d acqua a volte si aggirano dei bei bestioni.
L19 Febbraio 2013 alle 14:27 #295763MAURO650CSPartecipantemontalbano… ti quoto parola per parola!!!! 😉
Riflettere… sempre!!!
19 Febbraio 2013 alle 14:32 #295764Alessandro V.PartecipanteBella tonino.
Dalle tue righe è facile capire come il mare ti abbia forgiato negli anni.
La tua analisi sarà  sicuramente d’aiuto per tutti.Non è figo chi quasi si sincopa per un dentice o chi si getta nel maremoto solo per dire di essere entrato nel caos.
Ma è figo chi arriverà  a poter raccontare le proprie avventure ai nipoti!19 Febbraio 2013 alle 14:33 #295765MrCicoSubPartecipanteLe esperienze servono a togliere uno ad uno i tanti veli che celano ai nostri occhi la realtà  .
Nasciamo con l’illusione che sia tutto possibile, facile, bello, innocuo, plausibile e più esperienze facciamo più la realtà  ci appare per quella che è… e sottili strati di consapevolezza prendono il posto di quei veli… di quanti strati si tratti è soggettivo ad ogni uomo al suo carattere e al suo naturale bagaglio umano… ma una cosa è sicura, quelle che ci tolgono i veli maggiori sono le esperienze amare.19 Febbraio 2013 alle 15:02 #295766cerberoPartecipanteComplimenti, le parole giuste nel momento giusto!
L’abilità  che bisognerebbe sviluppare è quella della conoscenza dei propri limiti e la capacità  di non arrivare mai a questi limiti.Ancora complimenti
19 Febbraio 2013 alle 16:42 #295767paolosub68Partecipantebravo,fa molto riflettere su cosa sia davvero la pia
19 Febbraio 2013 alle 19:53 #295768vikingoPartecipanteOgni tanto un discorso serio ci fa solo bene.
19 Febbraio 2013 alle 20:54 #295769zio frankPartecipanteQuando ci si accorge che la pesca in apnea è la passione della nostra vita dobbiamo cominciare ad avere rispetto e timore del mare perchè solo così possiamo sperare di tornare sempre a casa. Timore e rispetto sono due parole apparentemente semplici ma racchiundono dentro di loro tutto il significato necessario per poter praticare questo sport con serenità  e sicurezza.
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