Legga chi ha voglia………..

PescaSubacquea.net Forum La community del pescatore subacqueo Aula Magna Legga chi ha voglia………..

Stai visualizzando 15 post - dal 1 a 15 (di 44 totali)
  • Autore
    Post
  • #12053
    mosgi
    Partecipante

    La F.I.P.I.A. nasce nel 2011 da un gruppo di persone che dopo un vano tentativo di convincere gli amministratori di diversi forum a creare un coordinamento tra di loro al fine di promuovere in modo sinergico alcune iniziative in difesa dei pescatori in apnea ricreativo/amatoriali, lanciò l’idea di costituire una federazione. Questo accadeva nel 2009 e proseguiva nel 2010.

    L’estate del 2010 vide il raffreddamento degli animi e solo con la presentazione del D.M. sul censimento si ritrovò interesse ed entusiasmo.

    Eravamo in quattro o cinque, scrivemmo un progetto e lanciammo l’idea su tutti i forum, anche su questo. Invitammo chiunque avesse voglia di aderire al progetto a partecipare, impegnandosi in solido per modesti 100 euro come fondo di dotazione e in “lavoro”, per attività  organizzative.

    Dopo un certo martellamento sui forum, alcuni aderirono e ci trovammo in 13: non respingemmo nessuno.

    Iniziarono allora tutte le procedure per sistemare la parte “burocratica” allestire il sito istituzionale, che non è un forum, promuovere l’iniziativa, fino ad arrivare al sospirato avvio delle iscrizioni.

    Il Consiglio Direttivo è quindi composto da quanti hanno deciso di darsi da fare; è una realtà  di appassionati e volonterosi, che si sono coagulati su di un progetto comune. Molti ci hanno incoraggiato e, pur non assumendo impegni diretti, oggi si iscrivono.

    Speriamo di smentire la citazione del sociologo che recentemente ha descritto gli italiani come un popolo di fratricidi: gente pronta al litigio tra fratelli piuttosto che pronta a fare fronte comune per un obiettivo o contro un nemico. Siamo qui per tentare la scommessa di dar voce alla categoria non per andare contro qualcosa o qualcuno.

    Arriviamo al 2013 che potrebbe essere un anno decisivo per la pesca in apnea. Abbiamo tre scadenze importanti:

    la prima – per effetto del Dlgs 4/2012, il MIPAAF, potrebbe affrontare la riscrittura dell’ormai decrepito DPR 1936/68, il Regolamento che disciplina la pesca in apnea. Sul tavolo giacciono diverse proposte che si sono accumulate nel corso degli anni. Alcune sicuramente migliorative e chiarificatrici delle regole per la pesca in apnea, altre decisamente negative, come la proposta di una licenza per tutta la pesca ricreativa in mare, o come la proposta di accesso alle AMP per gli agonisti FIPSAS, o la richiesta di un brevetto per praticare la PIA o, ancora, la proposta di assimilare il fucile subacqueo alle armi convenzionali.

    Da tutto ciò si evidenzia la necessità  che tutta la pesca in apnea ricreativa faccia sentire il proprio peso e partecipi ai tavoli consultivi dove le leggi sono sottoposte all’analisi dei “portatori di interesse”. Intendo dire che i praticanti dovrebbero associarsi alle Federazioni o alle Associazioni per poter contare; anche le case produttrici, i commercianti, la carta stampata e tutta la filiera connessa, dovrebbero impegnarsi per far sentire la loro voce.

    La seconda – tra il 2013 e 2014 scadrà  la validità  del decreto sul “censimento”; la cosa si connette alle problematiche citate nel primo punto, ma quello che accadrà  è tutto da verificare. Bisognerà  impegnarsi con vigore per riuscire a influire nei processi decisionali.

    La terza – è una scadenza tutta nostra: in autunno ci sarà  il rinnovo del Consiglio Direttivo F.I.P.I.A. Siamo impegnati nel divulgare l’evento, chiedendo a tutti di partecipare da subito alle attività  della Federazione e assumersi l’impegno a candidarsi. Tutti gli iscritti hanno diritto di voto e per favorire il massimo della partecipazione, la votazione sarà  condotta da un “garante” per via telematica.

    Nel frattempo continueremo a fornire assistenza per la compilazione del “censimento”, a fornire una polizza di assicurazione di Responsabilità  Civile per danni causati a terzi durante la pratica della pesca in apnea ricreativa, valida in tutto il mondo (USA e Canada esclusi).

    Continueremo anche a prestare una consulenza legale ai soci che incapperanno in sanzioni scaturite dalla farraginosità  del quadro normativo.

    Una relativa novità  è la didattica di pesca in apnea che abbiamo messo a punto. Per il momento siamo concentrati nella formazione del corpo docente, ma alcuni istruttori stanno già  tenendo dei corsi per gli appassionati.

    Ora la speranza è che una parte consistente di quei 250.000 italiani che hanno dichiarato nel censimento di praticare anche la pesca in apnea in mare si faccia avanti facendo sentire la propria voce. Noi intanto ci siamo e stiamo facendo quanto nelle nostre forze.

    Fulvio Calvenzi

    Presidente

    #298695
    GUAZA lo iettatore
    Partecipante

    @mosgi wrote:

    La F.I.P.I.A. nasce nel 2011 da un gruppo di persone che dopo un vano tentativo di convincere gli amministratori di diversi forum a creare un coordinamento tra di loro al fine di promuovere in modo sinergico alcune iniziative in difesa dei pescatori in apnea ricreativo/amatoriali, lanciò l’idea di costituire una federazione. Questo accadeva nel 2009 e proseguiva nel 2010.

    L’estate del 2010 vide il raffreddamento degli animi e solo con la presentazione del D.M. sul censimento si ritrovò interesse ed entusiasmo.

    Eravamo in quattro o cinque, scrivemmo un progetto e lanciammo l’idea su tutti i forum, anche su questo. Invitammo chiunque avesse voglia di aderire al progetto a partecipare, impegnandosi in solido per modesti 100 euro come fondo di dotazione e in “lavoro”, per attività  organizzative.

    Dopo un certo martellamento sui forum, alcuni aderirono e ci trovammo in 13: non respingemmo nessuno.

    Iniziarono allora tutte le procedure per sistemare la parte “burocratica” allestire il sito istituzionale, che non è un forum, promuovere l’iniziativa, fino ad arrivare al sospirato avvio delle iscrizioni.

    Il Consiglio Direttivo è quindi composto da quanti hanno deciso di darsi da fare; è una realtà  di appassionati e volonterosi, che si sono coagulati su di un progetto comune. Molti ci hanno incoraggiato e, pur non assumendo impegni diretti, oggi si iscrivono.

    Speriamo di smentire la citazione del sociologo che recentemente ha descritto gli italiani come un popolo di fratricidi: gente pronta al litigio tra fratelli piuttosto che pronta a fare fronte comune per un obiettivo o contro un nemico. Siamo qui per tentare la scommessa di dar voce alla categoria non per andare contro qualcosa o qualcuno.

    Arriviamo al 2013 che potrebbe essere un anno decisivo per la pesca in apnea. Abbiamo tre scadenze importanti:

    la prima – per effetto del Dlgs 4/2012, il MIPAAF, potrebbe affrontare la riscrittura dell’ormai decrepito DPR 1936/68, il Regolamento che disciplina la pesca in apnea. Sul tavolo giacciono diverse proposte che si sono accumulate nel corso degli anni. Alcune sicuramente migliorative e chiarificatrici delle regole per la pesca in apnea, altre decisamente negative, come la proposta di una licenza per tutta la pesca ricreativa in mare, o come la proposta di accesso alle AMP per gli agonisti FIPSAS, o la richiesta di un brevetto per praticare la PIA o, ancora, la proposta di assimilare il fucile subacqueo alle armi convenzionali.

    Da tutto ciò si evidenzia la necessità  che tutta la pesca in apnea ricreativa faccia sentire il proprio peso e partecipi ai tavoli consultivi dove le leggi sono sottoposte all’analisi dei “portatori di interesse”. Intendo dire che i praticanti dovrebbero associarsi alle Federazioni o alle Associazioni per poter contare; anche le case produttrici, i commercianti, la carta stampata e tutta la filiera connessa, dovrebbero impegnarsi per far sentire la loro voce.

    La seconda – tra il 2013 e 2014 scadrà  la validità  del decreto sul “censimento”; la cosa si connette alle problematiche citate nel primo punto, ma quello che accadrà  è tutto da verificare. Bisognerà  impegnarsi con vigore per riuscire a influire nei processi decisionali.

    La terza – è una scadenza tutta nostra: in autunno ci sarà  il rinnovo del Consiglio Direttivo F.I.P.I.A. Siamo impegnati nel divulgare l’evento, chiedendo a tutti di partecipare da subito alle attività  della Federazione e assumersi l’impegno a candidarsi. Tutti gli iscritti hanno diritto di voto e per favorire il massimo della partecipazione, la votazione sarà  condotta da un “garante” per via telematica.

    Nel frattempo continueremo a fornire assistenza per la compilazione del “censimento”, a fornire una polizza di assicurazione di Responsabilità  Civile per danni causati a terzi durante la pratica della pesca in apnea ricreativa, valida in tutto il mondo (USA e Canada esclusi).

    Continueremo anche a prestare una consulenza legale ai soci che incapperanno in sanzioni scaturite dalla farraginosità  del quadro normativo.

    Una relativa novità  è la didattica di pesca in apnea che abbiamo messo a punto. Per il momento siamo concentrati nella formazione del corpo docente, ma alcuni istruttori stanno già  tenendo dei corsi per gli appassionati.

    Ora la speranza è che una parte consistente di quei 250.000 italiani che hanno dichiarato nel censimento di praticare anche la pesca in apnea in mare si faccia avanti facendo sentire la propria voce. Noi intanto ci siamo e stiamo facendo quanto nelle nostre forze.

    Fulvio Calvenzi

    Presidente

    Giuse non è meglio fargli capire che le AMP sono una risorsa e come tali devono essere inviolate sia dai PIA che dai pescatori cannisti/reti ecc ecc?? Se poi tutti possono pescar che AMP saranno??

    #298696
    zavorra
    Partecipante

    Sono un tesserato FIPIA, e approfitto del thread per ringraziarvi dell’impegno profuso e della determinazione con cui vi muovete.

    Senza alcuna intenzione di fare polemica, l’idea del corso/brevetto per la pesca, se il costo fosse sostenibile, non mi sembrerebbe sbagliata a priori, in quanto darebbe l’opportunità  di formare i PIA anche sui temi della sicurezza e del rispetto ambientale.

    Z

    #298697
    SARDENTICE81
    Moderatore

    naturalmente sono di parte 😀

    ma l’auspicio è quello che anche quest’anno non si debba andare ad inseguire i pescatori in apnea perchè si tesserino 😉

    #298698
    Ulio
    Partecipante

    Quotone per Marco….

    mi piacerebbe che la FIPIA si facesse promotrice per una battaglia nelle AMP non per avere li stessi diritti dei locali , dei professionisti o cannisti… ma che le normative siano valide per tutti… e che le AMP siano offlimits per qualsiasi nassa, fiocina, amo, rete.. e qualunque mezzo che tolga la vita a qualsiasi essere vivente all’interno di quei limiti…

    sopra e sotto il livello del mare…

    #298699
    mosgi
    Partecipante

    @GUAZA lo iettatore wrote:

    @mosgi wrote:

    La F.I.P.I.A. nasce nel 2011 da un gruppo di persone che dopo un vano tentativo di convincere gli amministratori di diversi forum a creare un coordinamento tra di loro al fine di promuovere in modo sinergico alcune iniziative in difesa dei pescatori in apnea ricreativo/amatoriali, lanciò l’idea di costituire una federazione. Questo accadeva nel 2009 e proseguiva nel 2010.

    L’estate del 2010 vide il raffreddamento degli animi e solo con la presentazione del D.M. sul censimento si ritrovò interesse ed entusiasmo.

    Eravamo in quattro o cinque, scrivemmo un progetto e lanciammo l’idea su tutti i forum, anche su questo. Invitammo chiunque avesse voglia di aderire al progetto a partecipare, impegnandosi in solido per modesti 100 euro come fondo di dotazione e in “lavoro”, per attività  organizzative.

    Dopo un certo martellamento sui forum, alcuni aderirono e ci trovammo in 13: non respingemmo nessuno.

    Iniziarono allora tutte le procedure per sistemare la parte “burocratica” allestire il sito istituzionale, che non è un forum, promuovere l’iniziativa, fino ad arrivare al sospirato avvio delle iscrizioni.

    Il Consiglio Direttivo è quindi composto da quanti hanno deciso di darsi da fare; è una realtà  di appassionati e volonterosi, che si sono coagulati su di un progetto comune. Molti ci hanno incoraggiato e, pur non assumendo impegni diretti, oggi si iscrivono.

    Speriamo di smentire la citazione del sociologo che recentemente ha descritto gli italiani come un popolo di fratricidi: gente pronta al litigio tra fratelli piuttosto che pronta a fare fronte comune per un obiettivo o contro un nemico. Siamo qui per tentare la scommessa di dar voce alla categoria non per andare contro qualcosa o qualcuno.

    Arriviamo al 2013 che potrebbe essere un anno decisivo per la pesca in apnea. Abbiamo tre scadenze importanti:

    la prima – per effetto del Dlgs 4/2012, il MIPAAF, potrebbe affrontare la riscrittura dell’ormai decrepito DPR 1936/68, il Regolamento che disciplina la pesca in apnea. Sul tavolo giacciono diverse proposte che si sono accumulate nel corso degli anni. Alcune sicuramente migliorative e chiarificatrici delle regole per la pesca in apnea, altre decisamente negative, come la proposta di una licenza per tutta la pesca ricreativa in mare, o come la proposta di accesso alle AMP per gli agonisti FIPSAS, o la richiesta di un brevetto per praticare la PIA o, ancora, la proposta di assimilare il fucile subacqueo alle armi convenzionali.

    Da tutto ciò si evidenzia la necessità  che tutta la pesca in apnea ricreativa faccia sentire il proprio peso e partecipi ai tavoli consultivi dove le leggi sono sottoposte all’analisi dei “portatori di interesse”. Intendo dire che i praticanti dovrebbero associarsi alle Federazioni o alle Associazioni per poter contare; anche le case produttrici, i commercianti, la carta stampata e tutta la filiera connessa, dovrebbero impegnarsi per far sentire la loro voce.

    La seconda – tra il 2013 e 2014 scadrà  la validità  del decreto sul “censimento”; la cosa si connette alle problematiche citate nel primo punto, ma quello che accadrà  è tutto da verificare. Bisognerà  impegnarsi con vigore per riuscire a influire nei processi decisionali.

    La terza – è una scadenza tutta nostra: in autunno ci sarà  il rinnovo del Consiglio Direttivo F.I.P.I.A. Siamo impegnati nel divulgare l’evento, chiedendo a tutti di partecipare da subito alle attività  della Federazione e assumersi l’impegno a candidarsi. Tutti gli iscritti hanno diritto di voto e per favorire il massimo della partecipazione, la votazione sarà  condotta da un “garante” per via telematica.

    Nel frattempo continueremo a fornire assistenza per la compilazione del “censimento”, a fornire una polizza di assicurazione di Responsabilità  Civile per danni causati a terzi durante la pratica della pesca in apnea ricreativa, valida in tutto il mondo (USA e Canada esclusi).

    Continueremo anche a prestare una consulenza legale ai soci che incapperanno in sanzioni scaturite dalla farraginosità  del quadro normativo.

    Una relativa novità  è la didattica di pesca in apnea che abbiamo messo a punto. Per il momento siamo concentrati nella formazione del corpo docente, ma alcuni istruttori stanno già  tenendo dei corsi per gli appassionati.

    Ora la speranza è che una parte consistente di quei 250.000 italiani che hanno dichiarato nel censimento di praticare anche la pesca in apnea in mare si faccia avanti facendo sentire la propria voce. Noi intanto ci siamo e stiamo facendo quanto nelle nostre forze.

    Fulvio Calvenzi

    Presidente

    Giuse non è meglio fargli capire che le AMP sono una risorsa e come tali devono essere inviolate sia dai PIA che dai pescatori cannisti/reti ecc ecc?? Se poi tutti possono pescar che AMP saranno??

    Infatti se leggi bene NON è una nostra proposta ma della fipsas

    #298700
    Ste
    Amministratore del forum

    io sulle amp ho il concetto che non possano restare 10 anni nello stesso posto…è assurdo…comunque il concetto dev’essere o tutti dentro l’area c o nessuno…

    #298701
    lorenzino82
    Partecipante

    @Ste wrote:

    io sulle amp ho il concetto che non possano restare 10 anni nello stesso posto…è assurdo…comunque il concetto dev’essere o tutti dentro l’area c o nessuno…

    Quotone con Ste, ma aggiungo un concetti già  discusso nell’ articolo che scrissi per fipia sulla nuova AMP che vorrebbero fare a Livorno: è inutile creare un AMP gigantesca e altrettanto impossibile da controllare!!! è meglio crearne una più piccola e ben controllabile!!! Purtroppo siamo in Italia e non basta creare solo la legge per far desistere i cittadini nel cadere nell’illegalità , ma PURTROPPO bisogna sguinzagliare tanti piccoli chuck norris per far si che questa legge venga rispettata….

    P.s.: aggiungo che chi non si tessera è cornuto :mrgreen:

    #298702
    MrCicoSub
    Partecipante

    @Ste wrote:

    io sulle amp ho il concetto che non possano restare 10 anni nello stesso posto…è assurdo…comunque il concetto dev’essere o tutti dentro l’area c o nessuno…

    mi pare una buona cosa… si potrebbe spingere su questa idea… ma meglio tutti fuori… su un periodo di max 5 anni… sai che ripopolamento

    #298703
    SARDENTICE81
    Moderatore

    ragazzi, il dialogo sui vari temi è sempre un’ottima cosa, ma se non cresciamo come numero… non andiamo molto lontano… è quella la parte più importante su cui focalizzarsi.

    #298704
    GUAZA lo iettatore
    Partecipante

    si giuse ho capito, ma a chi di dovere fate capire che i tesserati FIPSAS non sono nessuno come non lo sono gli altri pescatori e che le AMP debbano rimanere vergini e incontaminate!!!

    #298705
    mosgi
    Partecipante

    @Ste wrote:

    io sulle amp ho il concetto che non possano restare 10 anni nello stesso posto…è assurdo…comunque il concetto dev’essere o tutti dentro l’area c o nessuno…

    Quoto e aggiungo……..per quale motivo le amp sono state fatte dove c’è maggiore affluenza di vacanzieri e quindi notevole giro di affari?????

    #298706
    zio frank
    Partecipante

    Le opinioni su pescasub nelle amp o no e sulla rotazione delle stesse non tengono mai conto del seguente aspetto: supponiamo che un periodo di 5 anni di off limits si apra la amp alla pesca costituendone un’altra da un ‘altra parte, quanto tempo pensate ci si metta a svuotarla nuovamente tenendo in considerazione l’alto numero di operatori compresi i PIA? Se 5 anni sono un buon lasso di tempo per una ripopolazione, a mio parere un anno e già  troppo per la sua desertificazione. A questo punto è necessario un piano sostenibile di prelievo in caso di riapertura della amp altrimenti non vedo nessun vantaggio. Purtroppo il progetto che avrei in mente io ha bisogno di tanti soldi perchè prevede dei controlli uguali a quelli attuali sulle amp anche per le aree riaperte. Viste le casse delle Regioni, sempre a secco, tutto è inutile.

    #298707
    MrCicoSub
    Partecipante

    @zio frank wrote:

    Le opinioni su pescasub nelle amp o no e sulla rotazione delle stesse non tengono mai conto del seguente aspetto: supponiamo che un periodo di 5 anni di off limits si apra la amp alla pesca costituendone un’altra da un ‘altra parte, quanto tempo pensate ci si metta a svuotarla nuovamente tenendo in considerazione l’alto numero di operatori compresi i PIA? Se 5 anni sono un buon lasso di tempo per una ripopolazione, a mio parere un anno e già  troppo per la sua desertificazione. A questo punto è necessario un piano sostenibile di prelievo in caso di riapertura della amp altrimenti non vedo nessun vantaggio. Purtroppo il progetto che avrei in mente io ha bisogno di tanti soldi perchè prevede dei controlli uguali a quelli attuali sulle amp anche per le aree riaperte. Viste le casse delle Regioni, sempre a secco, tutto è inutile.

    la mia idea era che chiuso il periodo della amp quella fosse sostituita da un’altra… in questo modo la ripopolazione avverrebbe in aree diverse e il beneficio si espanderebbe a diverse aree… ora non so quanto ci voglia a istituire una amp ma siamo in fipia proprio per cambiare le cose… numeri permettendo… 🙂

    #298708
    GUAZA lo iettatore
    Partecipante

    Ma perche fare AMP a rotazione??? sarebbe cosi bello avere delle zone vergini dove se vuoi andare a fare un po di snorkeling puoi vedere pesci stupendi e tornare indietro di decine di anni.
    Ho visto diversi video della scandola ed e magnifico, li l’apneista puo andare ma non il bombolaro al contrario di cio che succede qua. Anche l’asinare dovrebbe essere un bella oasi, peccato che quando siamo andati c’erano aste nelle roccie, torcie ecc ecc, e il pesce era assente e molto diffidente.
    A mio parere e inutile creare un AMP, per poi dopo pochi anni aprirla, pesci come cernie spariranno in 1 mese!
    Mi chiedo io se tutti possono pescarci, che AMP sara????

Stai visualizzando 15 post - dal 1 a 15 (di 44 totali)
  • Devi essere connesso per rispondere a questo topic.