L’ENNESIMA SCHIFEZZA ITALIANA ?

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  • #351728
    Max
    Moderatore

    @fracchia wrote:

    (ANSA) – ROMA, 20 GEN – ……..È quanto emerge dallo studio MedTrends del Wwf, secondo cui per un’economia ‘blu’ sostenibile va cambiata rotta adesso.

    Uno studio del WWF…beh cosa ti aspettavi da loro?
    Un economia “blu”? Definite economia blu… 😕 Cosa si intende per “economia blu”? Non si dovrebbe usare quindi nessun mezzo di propulsione che va a benzina, gasolio o a metano o sbaglio? Quindi nessuna nave da crociera, nessun aereo, nessun autobus, nessuna auto…tutti a piedi!

    @fracchia wrote:

    Attualmente oltre il 20% del Mediterraneo è dato in concessione per l’industria petrolifera e del gas e la produzione entro il 2030 di gas offshore verrà quintuplicata, soprattutto nell’area orientale del bacino. Per l’Italia sono previste 40 istanze di permesso di Ricerca e 9 istanze di Coltivazione e le zone più interessate sono il medio e basso Adriatico, il Canale di Sicilia e la Sardegna occidentale. Il tasso di sviluppo del trasporto marittimo cresce ogni anno del 4% mentre in Italia il trend prevede che dai 10 milioni di container standard si passi a 12,5 milioni entro il 2020 e ai 17,5 entro il 2030. Nel turismo si stimano oltre 500 milioni di arrivi internazionali entro il 2030 mentre i croceristi che sbarcano in Italia potrebbero superare i 17 milioni entro il 2020 e salire fino ai 24 milioni entro il 2030. L’urbanizzazione costiera invaderà oltre 5mila km di coste entro il 2025 e solo in Italia si rischia un consumo di suolo di 10 km all’anno. Anche l’acquacoltura crescerà del 112% entro il 2030, così come la pesca ricreativa. Trend in calo, invece, per la pesca professionale, con oltre il 90% degli stock ittici che oggi è già eccessivamente sfruttato. (ANSA).

    Il turismo? 500 milioni di turisti come arrivano in italia? Come si muovono? Come si riscaldano?
    La pesca? Ma non si era detto che la pesca professionale è un grave danno?

    #351729
    flead
    Partecipante

    Grazie Max 😉 Lo guarderò con attenzione e girerò ai diretti interessati..

    Comunque nessuno mette in dubbio che il petrolio faccia comodo a tutti, ma la questione royalties io la sapevo un po’ diversamente da come l’hai descritta tu a pagina 2 di questa discussione… Allego questo articolo che mi sembra abbastanza documentato, per dire che stanno mettendo l’adriatico in mano a “non si sa chi” per pochi spiccioli..

    http://www.ilfattoquotidiano.it/2016/01/19/trivellazioni-cosa-ce-dietro-quelle-condizioni-fiscali-troppo-favorevoli-concesse-ai-petrolieri-dallo-stato-italiano/2388100/

    Non sono mai stato vicino agli ambientalisti radicali o alla pesca professionale, ma non mi butto in un incendio per sfuggire a un’altro fuoco!

    #351730
    Max
    Moderatore

    @flead wrote:

    Grazie Max 😉 la questione royalties io la sapevo un po’ diversamente da come l’hai descritta tu a pagina 2 di questa discussione…

    Quei dati che ho scritto riguardo le royalties non sono miei, ma come ho indicato sono presi dal sito del MISE (Ministero dello Sviluppo Economico).

    Cmq attenzione a non fare confusione tra canoni annuali, royalties e gettito fiscale, sono cose ben distinte 😉

    #351731
    fracchia
    Partecipante

    Scusa Max forse me lo sono perso ma l’unica notizia che hai riportato del ministero è questa

    “Alcuni paesi europei con maggior produzione di idrocarburi hanno eliminato le royalties (Regno Unito e Norvegia) per favorire ed attrarre nuovi investimenti che, producendo ulteriori attività, portano ad un maggiore introito derivante dall’aumento della base imponibile per le imposte del reddito d’impresa”.

    In pratica ci dice una banalità ossia che se chiudi ad esempio lo stabilimento della FIAT non va a puttane solo quella fabbrica ma tutte le aziende che forniscono materiali allo stabilimento della FIAT(il famoso indotto)…Però non c’è un qualcosa che risponde alla domanda “ok iniziamo a trivellare il polo nord ma a che prezzo?”

    La statistica del WWF l’ho postata, è sicuramente di parte, ma ad esempio sul discorso trivellazioni nel mediterraneo non fa una piega, non credo che ha tirato dati a casaccio…Sicuramente tra 20 il meditarraneo non avrà qei volumi di sfruttamento a livello di trivellazioni e turismo, ma pensi che i numeri sia di molto più bassi?

    Poi una cosa: ma perchè te incazzi sulla coerenza di questi movimenti?Te giuro me fai taja 😀
    Ma tu credi veramente che queste persone non hanno elettrodomestici o cose che vanno ad energia elettrica?Per te che dovrebbero annà a lavà i panni ar fiume? 😯

    #351732
    Max
    Moderatore

    @fracchia wrote:

    Scusa Max forse me lo sono perso ma l’unica notizia che hai riportato del ministero è questa

    “Alcuni paesi europei con maggior produzione di idrocarburi hanno eliminato le royalties (Regno Unito e Norvegia) per favorire ed attrarre nuovi investimenti che, producendo ulteriori attività, portano ad un maggiore introito derivante dall’aumento della base imponibile per le imposte del reddito d’impresa”.

    Esatto, il Ministero afferma l’esatto contrario di quello che dicono i grillini nel video di Mattia, cioè che in Norvegia pagano l’80% di royalties…non è assolutamente vero (a leggere ciò che è scritto sul sito del ministero).

    @fracchia wrote:

    In pratica ci dice una banalità ossia che se chiudi ad esempio lo stabilimento della FIAT non va a puttane solo quella fabbrica ma tutte le aziende che forniscono materiali allo stabilimento della FIAT(il famoso indotto)…

    E ti pare poco?

    @fracchia wrote:

    Poi una cosa: ma perchè te incazzi sulla coerenza di questi movimenti?Te giuro me fai taja 😀
    Ma tu credi veramente che queste persone non hanno elettrodomestici o cose che vanno ad energia elettrica?Per te che dovrebbero annà a lavà i panni ar fiume? 😯

    Andrè io non mi incazzo, anzi, siamo qui per discuterne civilmente. Se fossi incazzato con te o gli altri non risponderei neanche 😉

    E cmq si, credo che un ambientalista, un estremo sostenitore della green economy dovrebbe vivere senza il petrolio, andare in bicicletta, abitare in una casa di legno e scaldarsi con il camino. Altrimenti è esattamente come ho scritto prima: è troppo comodo gridare NOTRIV ma poi l’80% delle cose che usi normalmente nella tua vita derivano dal petrolio.
    Allora meglio gridare NOTRIV A CASAMIA…sarebbe più coerente 🙄

    #351733
    vikingo
    Partecipante

    Ormai la carne è sul fuoco, i pozzi sono dappertutto, se ne fanno un altro oltre le 12 miglia dalle Tremiti, cambia poco, mi affido alle rassicurazioni di Max, visto che le profondità in questione sono a grandezza d’uomo. Giusto il discorso sugli ambientalisti ma non dovrebbero usare la legna per scaldarsi ma energia rinnovabile, il fumo inquina, d’altronde tutto ha un inizio e tutto ha una fine, l’importante è tenere le cose sotto controllo.
    Ho anche una stupenda notizia da dare agli interessati:
    Nel porto si termoli c’è una nuova imbarcazione gialla che è allestita specificamente per le perdite di idrocarburi e liquidi inquinanti in mare, le sue capacità sono lodevoli, se ritrovo l’articolo ve lo posto. Ambientalisti pedalate e mandate i vostri figli a scuola a piedi!

    #351734
    Max
    Moderatore

    @vikingo wrote:

    Giusto il discorso sugli ambientalisti ma non dovrebbero usare la legna per scaldarsi ma energia rinnovabile, il fumo inquina, d’altronde tutto ha un inizio e tutto ha una fine, l’importante è tenere le cose sotto controllo.

    Giustissimo amico 😉
    @vikingo wrote:

    Ho anche una stupenda notizia da dare agli interessati:
    Nel porto si termoli c’è una nuova imbarcazione gialla che è allestita specificamente per le perdite di idrocarburi e liquidi inquinanti in mare, le sue capacità sono lodevoli, se ritrovo l’articolo ve lo posto. Ambientalisti pedalate e mandate i vostri figli a scuola a piedi!

    La conosco molto bene (r/re Fortitudo), è della nostra stessa azienda.
    Il servizio è svolto da un consorzio di 33 aziende private (http://www.castalia.it) gia dal 1987 per conto del Ministero dell’Ambiente. Ci sono 35 rimorchiatori, riconoscibili dal tipico colore giallo, dislocati in altrettanti porti nazionali che svolgono servizio di antinquinamento, bonifiche marine, indagini, salvaguardia dell’ambiente marino, ecc., pattugliando le zone di mare a loro assegnate tutti i giorni dell’anno.

    #351735
    Max
    Moderatore

    Per chi può veda “l’alba del giorno dopo” su sky canale 404 sulle catastrofiche conseguenze della fine del petrolio

    #351736
    vikingo
    Partecipante

    Ieri girava la Fortitudo, può far solo piacere

    #351737
    MrCicoSub
    Partecipante

    bho!, io resto convinto che cambiare si può e si deve…. è solo una percezione che abbiamo della realtà…
    capisco che non si cambia con un colpo di bacchetta magica… e bidibibodibibù, ma occorre iniziare… altrimenti si rimane fermi al palo… tutti i lunghi viaggi cominciano con un passo

    fino a 15/20 anni fà non avevamo la necessita del cellulare… adesso se a 8 anni non ce l’hai sei un pezzente…. è una questione di percezione….

    come iniziare… ci sono mille modi…
    faccio un piccolo esempio… andate a far la spesa… non comprate le cose al supermercato che invece potete comprare in un mercato di quartiere che vende prodotti a km 0… risparmiando sul trasporto, sugli imballaggi portandovi dietro una busta o un carrellino per la spesa… voi direte: “ma anche la busta e il carrellino sono stati prodotti col supporto del petrolio”… è vero, ma li riutilizzo migliaia di volte e non ne devono produrre di nuovi… non dico di chiudere quelle che ci sono…. ma gradualmente di pensare al futuro… o, cari miei, e non solo per il petrolio che non è il demone supremo, qui di futuro ne vedo ben poco… e quel poco neppure roseo…

    pace e bene!

    #351738
    Max
    Moderatore

    @vikingo wrote:

    Ieri girava la Fortitudo, può far solo piacere

    Esce tutti i giorni tempo permettendo (come tutti gli altri presenti negli altri porti) una volta con rotta verso Nord ed una volta verso Sud 😉

    #351739
    fracchia
    Partecipante

    @MrCicoSub wrote:

    bho!, io resto convinto che cambiare si può e si deve…. è solo una percezione che abbiamo della realtà…
    capisco che non si cambia con un colpo di bacchetta magica… e bidibibodibibù, ma occorre iniziare… altrimenti si rimane fermi al palo… tutti i lunghi viaggi cominciano con un passo

    fino a 15/20 anni fà non avevamo la necessita del cellulare… adesso se a 8 anni non ce l’hai sei un pezzente…. è una questione di percezione….

    come iniziare… ci sono mille modi…
    faccio un piccolo esempio… andate a far la spesa… non comprate le cose al supermercato che invece potete comprare in un mercato di quartiere che vende prodotti a km 0… risparmiando sul trasporto, sugli imballaggi portandovi dietro una busta o un carrellino per la spesa… voi direte: “ma anche la busta e il carrellino sono stati prodotti col supporto del petrolio”… è vero, ma li riutilizzo migliaia di volte e non ne devono produrre di nuovi… non dico di chiudere quelle che ci sono…. ma gradualmente di pensare al futuro… o, cari miei, e non solo per il petrolio che non è il demone supremo, qui di futuro ne vedo ben poco… e quel poco neppure roseo…

    pace e bene!

    Cico sono approcci alla vita, negli anni ’80 si diceva che non avremmo più avuto foreste disponibili, poi hanno “inventato” tablet, pc, etc e il consumo della carta è drasticamente diminuito…Dove si investe alla fine una soluzione si trova 😉

    #351740
    vikingo
    Partecipante

    Il problema di fondo sono le lobbi dell’industria le auto devono buttare carburante quando invece ci sono tecnologie che permetterebbero di percorrere km e km con pochissima benzina, la logica dei trasporti non è per niente logica! La meta’ degli aerei viaggiano semi vuoti, come gli autobus e le navi. Fino a quando ci sarà il lucro, avremo situazioni disastrose.

    #351741
    dallisotto
    Partecipante

    @fracchia wrote:

    @MrCicoSub wrote:

    bho!, io resto convinto che cambiare si può e si deve…. è solo una percezione che abbiamo della realtà…
    capisco che non si cambia con un colpo di bacchetta magica… e bidibibodibibù, ma occorre iniziare… altrimenti si rimane fermi al palo… tutti i lunghi viaggi cominciano con un passo

    fino a 15/20 anni fà non avevamo la necessita del cellulare… adesso se a 8 anni non ce l’hai sei un pezzente…. è una questione di percezione….

    come iniziare… ci sono mille modi…
    faccio un piccolo esempio… andate a far la spesa… non comprate le cose al supermercato che invece potete comprare in un mercato di quartiere che vende prodotti a km 0… risparmiando sul trasporto, sugli imballaggi portandovi dietro una busta o un carrellino per la spesa… voi direte: “ma anche la busta e il carrellino sono stati prodotti col supporto del petrolio”… è vero, ma li riutilizzo migliaia di volte e non ne devono produrre di nuovi… non dico di chiudere quelle che ci sono…. ma gradualmente di pensare al futuro… o, cari miei, e non solo per il petrolio che non è il demone supremo, qui di futuro ne vedo ben poco… e quel poco neppure roseo…

    pace e bene!

    Cico sono approcci alla vita, negli anni ’80 si diceva che non avremmo più avuto foreste disponibili, poi hanno “inventato” tablet, pc, etc e il consumo della carta è drasticamente diminuito…Dove si investe alla fine una soluzione si trova 😉

    Il consumo della carta è diminuito, ma il consumo di energia è mostruosamente aumentato.
    Pensa solo a tenere accese tutte le cose elettriche/elettroniche che negli anni 80 non esistevano…

    Se qualcuno di voi ha la fortuna di fare la spesa per casa, si sarà accorto che molti prodotti a km 0 costano ben piu’ dei prodotti a lunga percorrenza.

    Il mistero spiegatemelo voi, fatto sta che dovete provare a convincere tutti quelli che di soldi ne hanno pochi (e sono molti) a comprare cose che costano di piu’ pur essendo prodotte qua vicino.

    #351742
    MrCicoSub
    Partecipante

    @dallisotto wrote:

    @fracchia wrote:

    @MrCicoSub wrote:

    bho!, io resto convinto che cambiare si può e si deve…. è solo una percezione che abbiamo della realtà…
    capisco che non si cambia con un colpo di bacchetta magica… e bidibibodibibù, ma occorre iniziare… altrimenti si rimane fermi al palo… tutti i lunghi viaggi cominciano con un passo

    fino a 15/20 anni fà non avevamo la necessita del cellulare… adesso se a 8 anni non ce l’hai sei un pezzente…. è una questione di percezione….

    come iniziare… ci sono mille modi…
    faccio un piccolo esempio… andate a far la spesa… non comprate le cose al supermercato che invece potete comprare in un mercato di quartiere che vende prodotti a km 0… risparmiando sul trasporto, sugli imballaggi portandovi dietro una busta o un carrellino per la spesa… voi direte: “ma anche la busta e il carrellino sono stati prodotti col supporto del petrolio”… è vero, ma li riutilizzo migliaia di volte e non ne devono produrre di nuovi… non dico di chiudere quelle che ci sono…. ma gradualmente di pensare al futuro… o, cari miei, e non solo per il petrolio che non è il demone supremo, qui di futuro ne vedo ben poco… e quel poco neppure roseo…

    pace e bene!

    Cico sono approcci alla vita, negli anni ’80 si diceva che non avremmo più avuto foreste disponibili, poi hanno “inventato” tablet, pc, etc e il consumo della carta è drasticamente diminuito…Dove si investe alla fine una soluzione si trova 😉

    Il consumo della carta è diminuito, ma il consumo di energia è mostruosamente aumentato.
    Pensa solo a tenere accese tutte le cose elettriche/elettroniche che negli anni 80 non esistevano…

    Se qualcuno di voi ha la fortuna di fare la spesa per casa, si sarà accorto che molti prodotti a km 0 costano ben piu’ dei prodotti a lunga percorrenza.

    Il mistero spiegatemelo voi, fatto sta che dovete provare a convincere tutti quelli che di soldi ne hanno pochi (e sono molti) a comprare cose che costano di piu’ pur essendo prodotte qua vicino.

    Nicola, su questo ho due piccoli appunti:

    a) io parlavo di comprare nei mercatini… almeno per coloro che come me hanno la possibilità di farlo… vi assicuro che sarà anche scomodo all’inizio, perchè magari al mercatino della frutta non trovi il carrello, l’aria condizionata, la cassiera e compagnia cantando, ma trovi tanta tanta qualità a prezzi contenuti e spessissimo compro il formaggio e gli ortaggi da chi li produce…

    b) è vero, alcuni prodotti a km 0 costano leggermente di più di quelli presenti nella grande distribuzione comunemente… ma la qualità è anche tutt’altra… e davvero stiamo mangiando della merda incredibile… forse il gioco vale la candela se poi non sono dopato come un cavallo da corsa clandestina…

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