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- Questo topic ha 52 risposte, 25 partecipanti ed è stato aggiornato l'ultima volta 13 anni, 1 mese fa da sub1.
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29 Settembre 2011 alle 12:12 #243864vicojetPartecipante
@sub1 wrote:
Oggi anno fatto vedere su lineablu un intervista dove la conduttrice si trovava in spagna,e facevano vedere fondali di quella zona ricca di pesce di ogni tipo,cernie enormi saraghi,corvine,spigole,insomma di tutto e di piu’,e la signora intervistata che risiede li’,diceva che quel tratto di mare era riserva,perche’a suo tempo ci pescavano e diverse specie marine rischiavano l’estinzione,tipo le cernie…e fra tutte le cause di pesca la maggiore a recare danni e’stata la pesca coi fucili !!!!
che bello sentire queste fesserie e non poter fare niente :chain: :chain: :chain: :chain:
qualcuno puo’dire a questa imbecille che si va a vedere una bella battuta di pesca con le reti dove in una giornata finisce il mare…..
la causa siamo noi che in 5 ore prendiamo un pesce da mezzo kg….
ma per favore…..veramente era in francia . però io ho visto gente fare stargi e poi molti sub spararno agli avannotti di cernie . anche ieri come ho scritto sul quotidiano la nuova sardegna la forestale ha pizzicato un sub con 3 cerniotte sotto peso . chiaro che ci sputtaniamo agli occhi di tutti . anche se le gli altri tipi di pesca sono molto più dannosi ,ma siamo in italia e si sa quello che succede .
29 Settembre 2011 alle 13:54 #243865dallisottoPartecipanteQualcuno ha scritto che i diritti non si devono pagare.
Forse filosoficamente e’ pure giusto, ma non sempre e’ realmente applicabile, tanto più quando si rivendicano diritti per una minoranza esigua di persone.
Se ci pensiamo, anche essere iscritti ad un sindacato, che nobilmente difende e tutela i nostri diritti, ha un costo. Ben piu’ alto di quello della FIPIA, aggiungo.
Consideriamo anche che FIPIA e’ nata adesso, e non è discesa dall’alto dei cieli, fondata da qualche ministero, o patrocinata da un magnate del petrolio russo appassionato di pesca alle lappane.
E’ nata per volontà nostra, di quella minoranza che timidamente vorrebbe avere dei diritti, ben diversi da quelli che la legge ora ci concede.
Tra l’altro, mettendomi dalla parte opposta, il diritto di pescare a meno di 500 metri dalla riva, il diritto di pescare in area C delle AMP, il diritto di trovare cernie nella vasca da bagno, non sono tra i diritti inalienabili dell’uomo.
La stessa pesca in apnea non e’ necessariamente un diritto, pertanto, ritengo che un minimo di coalizione organizzata sia indispensabile, per ottenere qualcosa.
Vi piace la pesca in apnea e volete sperare di continuare a praticarla?
E scuciteli questi 10 euro…
30 Settembre 2011 alle 11:12 #243866vicojetPartecipante@mosgi wrote:
@SARDENTICE81 wrote:
@montalbano_2007 wrote:
Abbiate pazienza e fede.
Fipia vede e provvede. 8)mi hai anticipato Tonino, però c’è da dice che la fipia sta facendo tanto e si sta sbattendo per la nostra causa ma a tanti pescatori in apnea non gli frega nulla di spendere 10 euro per tesserarsi, e poi ci lamentiamo
questo lo dovevo dire.Purtroppo dici bene….sarei curioso di sapere quante persone di questo forum che magari scrivono anche in questo post di sono iscritte alla Fipia ……tutti che si lamentano però non fanno nulla per cercare di cambiare….. Inoltre se continuamo a fare video e foto con pesci sotto taglia non miglioramo certo la situazione…..in questi ultimi giorni ho visto catture di oratine….ricciolette….cerniotte….tutte sotto peso.
Sarebbe ora ci dessimo una regolata partendo dai più anziani….hai ragione sono anni che lo ripeto lasciamo stare gli avannotti, giorni fa facevo il bagno e un signore sparava a micro saraghi di 50 grammi , ne ho visti diversi feriti e uno aveva nella parte alta della schiena un buco rimarginato . uno schifo questa non è pesca .
1 Ottobre 2011 alle 16:12 #243867MikoPartecipanteHo letto con interesse tutto il post e mi sento di dire la mia sull’argomento. Come al solito in Italia si sente solo la voce di chi ha peso politico e, da questo punto di vista Linea Blu ha certamente un orientamento che appoggia l’operato degli organismi pubblici. Cioè a dire deve, per dovere di servizio, mettere in bella mostra l’operato di questa o quella amministrazione che deve comunque in qualche modo giustificare le proprie spesucce. Ovviamente non potrà mai dire che il pescatore professionista o il peschereccio al quale fa pagare un be di tasse sta distruggendo le risorse di un bene primario quale è il mare.
Per contro anche noi dobbiamo fare un mea culpa dato che credo nessuno sia esente dal fatto di aver preso una preda sotto taglia. Capita sopratutto per chi è alle prime armi, e capita anche a quelli che sparano a tutto quanto si muove e che di sportivo non hanno neanche un pelo e che rovinano la categoria, internet è pieno di filamti dove bisognerebbe sparare al pescasub e non al pesce!
Se quindi vogliamo riuscire a modificare la situazione dobbiamo essere innanzitutto rispettosi delle regole per quanto possano non piacerci e poi cercare di avere un peso politico maggiore cosa che può succedere solamente se ci associamo e facciamo sentire la nostra voce tutti insieme.
Se come cani sciolti valiamo poco, sicuramente quando siamo in diecimila la situazione cambia … i politici ci vedono come diecimila voti ed è questo che a loro interessa.
Forse ho esagerato stava uscendo un romanzo5 Ottobre 2011 alle 13:24 #243868gianlucaxyzPartecipanteScusate ma io spesso mi vergogno di essere italiano e questo non è bello.
Siamo un branco di sepolcri imbiancati, ipocriti e femminucce che nel migliore dei casi si lamentano senza fare niente.
La mia opinione forse “razzista” è che solo a molti sardi e qualche siciliano sono rimaste un po’di palle, il resto è mollica, sottoscritto compreso.
Credo anche io nella fipia e sono sicuro che si possa fare molto ma magari il problema fosse solo subacqueo…
Sono stato crudo ma siamo lo zimbello del mondo (quello evoluto e civile e anche quello del terzo mondo) e non venitemi a citare Garibaldi e Leonardo che a momenti ricamminano e qualcosa da dire comunque ce l’avrei anche su di loro…
Va tutto a barzelletta e quando non piove merda, piove all’in su’ e la storia di lineablu è l’ennesima conferma.7 Ottobre 2011 alle 18:33 #243869dallisottoPartecipante@gianlucaxyz wrote:
Scusate ma io spesso mi vergogno di essere italiano e questo non è bello.
Siamo un branco di sepolcri imbiancati, ipocriti e femminucce che nel migliore dei casi si lamentano senza fare niente.
La mia opinione forse “razzista” è che solo a molti sardi e qualche siciliano sono rimaste un po’di palle, il resto è mollica, sottoscritto compreso.
Credo anche io nella fipia e sono sicuro che si possa fare molto ma magari il problema fosse solo subacqueo…
Sono stato crudo ma siamo lo zimbello del mondo (quello evoluto e civile e anche quello del terzo mondo) e non venitemi a citare Garibaldi e Leonardo che a momenti ricamminano e qualcosa da dire comunque ce l’avrei anche su di loro…
Va tutto a barzelletta e quando non piove merd*, piove all’in su’ e la storia di lineablu è l’ennesima conferma.Purtroppo, come dimostrano appunto le situazioni socio-economiche di Sicilia e Sardegna, le palle non aiutano a vivere meglio o a progredire.
Se poi per “avere le palle” si intendono mentalità talvolta un po’ troppo diffuse al sud che si puo’ fare quel che cazzo ci pare, tanto non ci dice nulla nessuno, allora son felice di esser stato evirato.Sul fatto che siamo una barzelletta parecchio diffusa nel mondo forse e’ pure vero, fatto sta che quando, in rare occasioni, gli italiani si mettono in testa di fare qualcosa per bene, facciamo ancora il culo a tanti altri popoli.
La cosa triste, e’ che spesso pensiamo che sia figo farci il culo a vicenda, e questo ci ha portato ad essere la nazione che siamo.
7 Ottobre 2011 alle 19:10 #243870gianlucaxyzPartecipanteA me personalmente il culo lo ha sempre fatto lo stato sotto varie forme e non mi sento per nulla protetto ma quasi minacciato. (Lo dice uno che ha la fedina penale linda ed è un cittadino modello.)
Difficile identificarsi per me in una cosa del genere, che premia i peggiori (e non faccio nomi e categorie) e si approfitta dei piu’bravi e di chi può spremere meglio.
Difficile sentirsi figli della “mamma” patria, quando non c’è un mutuo e reciproco soccorso e la corrente va solo in senso unico, stima, considerazione, amore e fiducia (come ogni buona famiglia).
Mi resta anche difficile sentirmi sinceramente come una nazione, non solo perché lo siamo da veramente poco ma perche’come popolo non esiste un comun denominatore! In tutti gli altri Paesi un'”unita’popolare”.un qualcosa che accomuna la gente c’è; qui diciamoci che c’entra un triestino con un barese?! Neanche si capiscono a parlare ma a noi ci impongono di essere fieri e tutti sull’attenti a cantare l’inno di Mameli ed il Piave. Un lavaggio del cervello che maestri strangolatori hanno perfezionato al tavolino.
Non ci trovo niente di autentico e convincente in tutto questo.
Le mie sono solo idee personalissime e capisco che possano essere non condivise, anzi, ne sono lieto che la maggior parte della gente la pensi diversamente da me.Sul fattore socio-economico ecc.non credo ci sia una necessaria relazione con la gente ma con altri complessi fenomeni.
Sul fatto che eccelliamo quando ci mettiamo in testa una cosa è vero ma si parla sempre di individui o casi isolati.
Mi dispiace solo di quegli eroi e martiri che sono morti credendo in qualcosa che condivido in pieno ma che purtroppo è molto lontano dalla realta’di oggi e si presume ancora piu’lontano dalla realta’di domani.
Vabbe’siamo andati ot…quindi chiedo scusa e per conto mio mi fermo qui ben felice di tornare su lineablu.8 Ottobre 2011 alle 12:02 #243871sub1Partecipante@gianlucaxyz wrote:
A me personalmente il culo lo ha sempre fatto lo stato sotto varie forme e non mi sento per nulla protetto ma quasi minacciato. (Lo dice uno che ha la fedina penale linda ed è un cittadino modello.)
Difficile identificarsi per me in una cosa del genere, che premia i peggiori (e non faccio nomi e categorie) e si approfitta dei piu’bravi e di chi può spremere meglio.
Difficile sentirsi figli della “mamma” patria, quando non c’è un mutuo e reciproco soccorso e la corrente va solo in senso unico, stima, considerazione, amore e fiducia (come ogni buona famiglia).
Mi resta anche difficile sentirmi sinceramente come una nazione, non solo perché lo siamo da veramente poco ma perche’come popolo non esiste un comun denominatore! In tutti gli altri Paesi un'”unita’popolare”.un qualcosa che accomuna la gente c’è; qui diciamoci che c’entra un triestino con un barese?! Neanche si capiscono a parlare ma a noi ci impongono di essere fieri e tutti sull’attenti a cantare l’inno di Mameli ed il Piave. Un lavaggio del cervello che maestri strangolatori hanno perfezionato al tavolino.
Non ci trovo niente di autentico e convincente in tutto questo.
Le mie sono solo idee personalissime e capisco che possano essere non condivise, anzi, ne sono lieto che la maggior parte della gente la pensi diversamente da me.Sul fattore socio-economico ecc.non credo ci sia una necessaria relazione con la gente ma con altri complessi fenomeni.
Sul fatto che eccelliamo quando ci mettiamo in testa una cosa è vero ma si parla sempre di individui o casi isolati.
Mi dispiace solo di quegli eroi e martiri che sono morti credendo in qualcosa che condivido in pieno ma che purtroppo è molto lontano dalla realta’di oggi e si presume ancora piu’lontano dalla realta’di domani.
Vabbe’siamo andati ot…quindi chiedo scusa e per conto mio mi fermo qui ben felice di tornare su lineablu.la penso come te’….inutile illudersi….
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