MONOSCOCCA C4 CHE PASSIONE

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  • #280763
    vinsent
    Partecipante

    @vicojet wrote:

    @montalbano_2007 wrote:

    Ciao a tutti,
    oggi voglio riprendere parzialmente alcuni topic esistenti sui c4 , parlando delle impressioni e condividendone le esperienze personali e non chiedendo dettagli tecnici o consigli per gli acquisti.
    Riferendomi alla personale e modesta esperienza decennale sull`uso di questa tipologia di arbalete vorrei condividere impressioni e pareri sui pregi e difetti di questi gioelli hi-tec.
    In primo luogo i fucili C4 della serie monoscocca sono apparsi nel mercato delle attrezzature per la Pia nei primi anni 90 , l`impressione e` stata subito di assistere ad un definitivo cambio generazionale dell`arbalete.
    Linee di mira istintive, alta qualita` dei materiali impiegati e le forme del tutto innovative lo hanno parificato alla ferrari dei fucili subacquei…e anche i soldini non erano pochi.
    A tuttoggi le ultime serie di arbalete c4 con le loro varianti contemporanee si scostano ben poco dal progetto del monoscocca.
    Scendendo subito nel dettaglio delle prime impressioni acquisite maneggiando un monoscocca ci si rende conto che la leggerezza e`la prima caratteristica fondamentale per contro ci si rende subito conto che le varianti di allestimento comportano obbligatoriamente un assetto ad hoc mediante l`uso di zavorre di piombo da applicarsi sulla parte inferiore del fusto e verso la testata.
    Mi e` tornato molto utile l`impiego di una lamina di piombo di circa 3 mm di spessore e lunga inizialmente 20 cm incollata direttamente sul rovescio del fusto con colla bicomponente.
    In seguito ho potuto regolarne l`assetto in acqua recidendo progressivamente il piombo in eccesso , tagliandolo a striscette con il pugnale cosicche` da regolare di fino l`assetto senza sottostare alle grammature standard dei piombi classici per cerchi in lega o da pesca.
    Tenendo presente che questo lavoro va fatto quando s`intende assegnare un compito a vita al nostro arbalete, intendo dire che asta (lunghezza , diametro e tipo) elastici (idem) vanno scelti definitivamente per non alterare questo tuning.
    I risultati sono strabilianti credetemi.
    Tutti sappiamo che nella fase dello sparo bisogna irrigidire il braccio tenendo l`arma be salda alla mano se si vuole un tiro ben preciso e potente ebbene con i c4 questa regola vale ed e` vitale .
    Il fusto affusolato asimmetricamente verso la testata che facilita il brandeggio laterale ha per contro la tendenza ad impennarsi al momento dello sparo complice anche l`effetto relax che si prova impugnando un arma ben assettata.
    Altro accorgimento, sui modelli a testata chiusa e quindi con i filetti per gli elastici, sconsiglio vivamente di:
    TAGLIARE il ponticello di testata-perche` si rischia di indebolirla pericolosamente con il rschio che si rompa quando in tiro e vi arrivi in faccia con tutta l`inerzia che le gomme sono capaci d`imprimere ed a qualcuno e ` gia capitato.
    UTILIZZARE aste con ardiglioni prominenti salvimar torsion, ottime ma poco adatte a questo modello- pena in uscita sbattera` in testata demolendola – gia` successo ad un mio amico.
    le devoto invece vanno alla grande.
    EVITARE impiombature con il nodo classico che spesso nella fase di uscita si potrebbe incastrare tra il fusto e l`avvitatura degli elastici in testata o dello stesso sganciasagola- `Gia`successo e comprovato.
    Meglio piombare un mezzocollo di circa 5-7 cm di lunghezza impiegando uno sleeve in ottone/bronzo quindi inclinare in modo verticale e portare parallelamente sul lato destro dell`asta all`altezza dell`ultimo ardiglione o tacca , quando in questa posizione potrete crimparlo cosi` facendo eviterete a vita di mordere il terminale con l`ogiva quando si carica.
    CONGIUNGERE il terminale con il dyneema del mulinello all`esterno del foro di guida-sagola in testata con una semplice gassa d`amante con un codino di circa 3 cm.
    Sotto il grilletto c`e` una vite (grano) che mediante l`impiego di una chiavetta esagonale permette una regolazione del tutto personalizzata della sensibilita` del grilletto – fare attenzione perche` sparano solo con la forza del pensiero.
    Il gruppo scatto e` uno dei migliori in circolazione, robusto deciso e semplice richiede pochi accorgimenti e manutenzione semestrale.
    Si estrae dal fusto mediante la rimozione dell 4 viti inox poste la teralmente alla scatola.
    lo si estrae, si sgrassa con un po di diesel o acetone, e se troppo imbrattato spazzolarlo con spazzolino da denti, alla fine si soffia con la pistola ad aria compressa , piu` sara` asciutto e meno si sporchera` complementare inoltre la pulizia della sede sul fusto in carbonio, potrebbe accumularsi sabbia , fanghiglia o altro.
    Evitare come per tutte le altre cose di tramortire il fusto con cadute colpi ecc.
    Il materiale che inizialmente viene applicato sull`impugnatura e sull`appoggio di carico dalla casa costruttice ha la funzione di antiscivolo ma con il tempo tende a consumarsi e quindi dobbiamo applicarvi del compound polimerico che faccia lo stesso lavoro.
    Per il fusto la cera per auto e` una vera cura di bellezza.
    I modelli con testata Ps singola o doppia che sia, hanno il pro di poter sparare aste di diametro generoso anche 8mm con ardiglioni di qualsiasi tipo poiche` la testata e` aperta quindi la ritenuta dell`asta sul fusto avverra` ad opera della passata ad arco del terminale sull`asta stessa.
    Notare che i pernetti a pallina giocano trattenuti da dadini autobloccanti che vanno periodicamente controllati e tirati.
    Per quanto riguarda l`applicazione della staffa per la cam, non ho adottato la soluzione standard della staffa in commercio in quanto non ritengo opportuno utilizzare le viti di fissaggio del gruppo scatto per bloccare la staffa.
    Ho invece costruito di mio un sistema di fissaggio sfruttando il foro passante sul calciolo e utilizzando un po di bicomponente.
    La procedura e` semplice, essendo destroso ho applicato la cam sul lato sx, fissando un attacco per staffe a ventosa universali , la ventosa va demolita tagliando il pezzo con le due linguelle che trattengono il perno passante a governo del braccetto amovibile in plastica con la parte finale per il fissaggio della cam (riferire alle foto).
    Impugnando il fucile si traccia con una matita il profilo delle dita sul lato sinistro dell`impugnatura cosi facendo si mettera subito in evidenza lo spazio libero e la sagoma da modellare per fissare questo pezzo in plastica senza che infastidisca la presa della mano.
    I vantaggi di questa soluzione sono che se uno vuole la cam la porta, se non la vuole in 2 secondi la smonta allentando il perno con la manopolina in plastica.
    altro punto e` che sul fucile rimarra solo 3 cm di staffetta in plastica e non la toccheremo nemmeno, non ci dara` fastidio ne con la linea di mira ne tantomeno quando fliamo il mulinello e lavoriamo un pesce grosso.
    Altro pro e` che la nostra cam sara ben salda sull`impugnatura, quindi la nostra mano assorbira` il rinculo e le immagini non salteranno,l`assetto rimarra pressoche` invariato perchela lunghezza del braccio della leva che il peso della cam potrebbe esercitare facendo fulcro sull`impugnatura e` praticamente = 0.
    Inoltre ho dotato tutta la serie dei miei fucili di questo attacco , cosicche`spostare la cam da un fucile all`altro e` un gioco da ragazzi.
    Spero di non avervi annoiato e se qualcuno di voi vorra` condividere ulteriori migliorie e suggerimenti sara` ben accetto.
    Ciaooooooooo

    condivido tutto ,molto bello. io ho 3 monoscocca un 90 e due 119 uno con testata doppia, peccato che non riesca più a trovare la modifica amp ( è fallita la ditta ) per legare gli elastici ne ho solo due. ottimo fucile ho provato il ms carbon ,ma mi piacciono più i monoscocca ahhhhhhhhhhhhh se avessi un 79 .

    vedi che la modifica amp li produce anche omer e seac 😉

    #280764
    montalbano_2007
    Partecipante

    Ne ho trovato e comprato uno lo scorso giugno dopo anni di dura ricerca, adesso vado per trovare un 100 doppia ps.
    @vicojet wrote:

    @montalbano_2007 wrote:

    Ciao a tutti,
    oggi voglio riprendere parzialmente alcuni topic esistenti sui c4 , parlando delle impressioni e condividendone le esperienze personali e non chiedendo dettagli tecnici o consigli per gli acquisti.
    Riferendomi alla personale e modesta esperienza decennale sull`uso di questa tipologia di arbalete vorrei condividere impressioni e pareri sui pregi e difetti di questi gioelli hi-tec.
    In primo luogo i fucili C4 della serie monoscocca sono apparsi nel mercato delle attrezzature per la Pia nei primi anni 90 , l`impressione e` stata subito di assistere ad un definitivo cambio generazionale dell`arbalete.
    Linee di mira istintive, alta qualita` dei materiali impiegati e le forme del tutto innovative lo hanno parificato alla ferrari dei fucili subacquei…e anche i soldini non erano pochi.
    A tuttoggi le ultime serie di arbalete c4 con le loro varianti contemporanee si scostano ben poco dal progetto del monoscocca.
    Scendendo subito nel dettaglio delle prime impressioni acquisite maneggiando un monoscocca ci si rende conto che la leggerezza e`la prima caratteristica fondamentale per contro ci si rende subito conto che le varianti di allestimento comportano obbligatoriamente un assetto ad hoc mediante l`uso di zavorre di piombo da applicarsi sulla parte inferiore del fusto e verso la testata.
    Mi e` tornato molto utile l`impiego di una lamina di piombo di circa 3 mm di spessore e lunga inizialmente 20 cm incollata direttamente sul rovescio del fusto con colla bicomponente.
    In seguito ho potuto regolarne l`assetto in acqua recidendo progressivamente il piombo in eccesso , tagliandolo a striscette con il pugnale cosicche` da regolare di fino l`assetto senza sottostare alle grammature standard dei piombi classici per cerchi in lega o da pesca.
    Tenendo presente che questo lavoro va fatto quando s`intende assegnare un compito a vita al nostro arbalete, intendo dire che asta (lunghezza , diametro e tipo) elastici (idem) vanno scelti definitivamente per non alterare questo tuning.
    I risultati sono strabilianti credetemi.
    Tutti sappiamo che nella fase dello sparo bisogna irrigidire il braccio tenendo l`arma be salda alla mano se si vuole un tiro ben preciso e potente ebbene con i c4 questa regola vale ed e` vitale .
    Il fusto affusolato asimmetricamente verso la testata che facilita il brandeggio laterale ha per contro la tendenza ad impennarsi al momento dello sparo complice anche l`effetto relax che si prova impugnando un arma ben assettata.
    Altro accorgimento, sui modelli a testata chiusa e quindi con i filetti per gli elastici, sconsiglio vivamente di:
    TAGLIARE il ponticello di testata-perche` si rischia di indebolirla pericolosamente con il rschio che si rompa quando in tiro e vi arrivi in faccia con tutta l`inerzia che le gomme sono capaci d`imprimere ed a qualcuno e ` gia capitato.
    UTILIZZARE aste con ardiglioni prominenti salvimar torsion, ottime ma poco adatte a questo modello- pena in uscita sbattera` in testata demolendola – gia` successo ad un mio amico.
    le devoto invece vanno alla grande.
    EVITARE impiombature con il nodo classico che spesso nella fase di uscita si potrebbe incastrare tra il fusto e l`avvitatura degli elastici in testata o dello stesso sganciasagola- `Gia`successo e comprovato.
    Meglio piombare un mezzocollo di circa 5-7 cm di lunghezza impiegando uno sleeve in ottone/bronzo quindi inclinare in modo verticale e portare parallelamente sul lato destro dell`asta all`altezza dell`ultimo ardiglione o tacca , quando in questa posizione potrete crimparlo cosi` facendo eviterete a vita di mordere il terminale con l`ogiva quando si carica.
    CONGIUNGERE il terminale con il dyneema del mulinello all`esterno del foro di guida-sagola in testata con una semplice gassa d`amante con un codino di circa 3 cm.
    Sotto il grilletto c`e` una vite (grano) che mediante l`impiego di una chiavetta esagonale permette una regolazione del tutto personalizzata della sensibilita` del grilletto – fare attenzione perche` sparano solo con la forza del pensiero.
    Il gruppo scatto e` uno dei migliori in circolazione, robusto deciso e semplice richiede pochi accorgimenti e manutenzione semestrale.
    Si estrae dal fusto mediante la rimozione dell 4 viti inox poste la teralmente alla scatola.
    lo si estrae, si sgrassa con un po di diesel o acetone, e se troppo imbrattato spazzolarlo con spazzolino da denti, alla fine si soffia con la pistola ad aria compressa , piu` sara` asciutto e meno si sporchera` complementare inoltre la pulizia della sede sul fusto in carbonio, potrebbe accumularsi sabbia , fanghiglia o altro.
    Evitare come per tutte le altre cose di tramortire il fusto con cadute colpi ecc.
    Il materiale che inizialmente viene applicato sull`impugnatura e sull`appoggio di carico dalla casa costruttice ha la funzione di antiscivolo ma con il tempo tende a consumarsi e quindi dobbiamo applicarvi del compound polimerico che faccia lo stesso lavoro.
    Per il fusto la cera per auto e` una vera cura di bellezza.
    I modelli con testata Ps singola o doppia che sia, hanno il pro di poter sparare aste di diametro generoso anche 8mm con ardiglioni di qualsiasi tipo poiche` la testata e` aperta quindi la ritenuta dell`asta sul fusto avverra` ad opera della passata ad arco del terminale sull`asta stessa.
    Notare che i pernetti a pallina giocano trattenuti da dadini autobloccanti che vanno periodicamente controllati e tirati.
    Per quanto riguarda l`applicazione della staffa per la cam, non ho adottato la soluzione standard della staffa in commercio in quanto non ritengo opportuno utilizzare le viti di fissaggio del gruppo scatto per bloccare la staffa.
    Ho invece costruito di mio un sistema di fissaggio sfruttando il foro passante sul calciolo e utilizzando un po di bicomponente.
    La procedura e` semplice, essendo destroso ho applicato la cam sul lato sx, fissando un attacco per staffe a ventosa universali , la ventosa va demolita tagliando il pezzo con le due linguelle che trattengono il perno passante a governo del braccetto amovibile in plastica con la parte finale per il fissaggio della cam (riferire alle foto).
    Impugnando il fucile si traccia con una matita il profilo delle dita sul lato sinistro dell`impugnatura cosi facendo si mettera subito in evidenza lo spazio libero e la sagoma da modellare per fissare questo pezzo in plastica senza che infastidisca la presa della mano.
    I vantaggi di questa soluzione sono che se uno vuole la cam la porta, se non la vuole in 2 secondi la smonta allentando il perno con la manopolina in plastica.
    altro punto e` che sul fucile rimarra solo 3 cm di staffetta in plastica e non la toccheremo nemmeno, non ci dara` fastidio ne con la linea di mira ne tantomeno quando fliamo il mulinello e lavoriamo un pesce grosso.
    Altro pro e` che la nostra cam sara ben salda sull`impugnatura, quindi la nostra mano assorbira` il rinculo e le immagini non salteranno,l`assetto rimarra pressoche` invariato perchela lunghezza del braccio della leva che il peso della cam potrebbe esercitare facendo fulcro sull`impugnatura e` praticamente = 0.
    Inoltre ho dotato tutta la serie dei miei fucili di questo attacco , cosicche`spostare la cam da un fucile all`altro e` un gioco da ragazzi.
    Spero di non avervi annoiato e se qualcuno di voi vorra` condividere ulteriori migliorie e suggerimenti sara` ben accetto.
    Ciaooooooooo

    condivido tutto ,molto bello. io ho 3 monoscocca un 90 e due 119 uno con testata doppia, peccato che non riesca più a trovare la modifica amp ( è fallita la ditta ) per legare gli elastici ne ho solo due. ottimo fucile ho provato il ms carbon ,ma mi piacciono più i monoscocca ahhhhhhhhhhhhh se avessi un 79 .

    #280765
    elsaragon
    Partecipante

    ciao a tutti carbonari… mio modestissimo parere… ECCELLENTI per la pesca leggera… un pò troppo leggeri con assetto pesante…troppo rinculo per i miei gusti… e poi troppo cari… 😉

    #280766
    vinsent
    Partecipante

    @elsaragon wrote:

    ciao a tutti carbonari… mio modestissimo parere… ECCELLENTI per la pesca leggera… un pò troppo leggeri con assetto pesante…troppo rinculo per i miei gusti… e poi troppo cari… 😉

    x l’assetto pesante c’è l’urukay 😉

    #280767
    teosub63
    Partecipante

    C’è anche una ulteriore possibilità  da esplorare:
    asta da 7 o , meglio ancora, da 6,75 , cortissima
    in pratica con l’aletta trattenuta dal passaggio sagola in testata
    non viene alterato l’equilibrio dinamico del fucile, che ne guadagna in brandeggio
    non c’è bisogno di doppia coppia di elastici in quanto il peso è simile a quello dell’asta sottile e più lunga
    l’assieme arma/freccia è più compatto

    tutto bene quindi?
    manco per niente!!!!!! con questo setup è difficilissimo (almeno per me) mirare in situazioni dinamiche di caccia……… insomma nei tiri di imbracciata veloce sparo sempre alto
    mentre nei tiri meditati è letteralmente devastante
    specie se si ha la forza di montare una singola coppia a fattore da ernia, credetemi partono delle cartelle da far impallidire doppi elastici blasonati!!!!!!!

    #280768
    ccco
    Partecipante

    tra poco il mio racconto…peccato non avere ancora la staffa montata…

    #280769
    montalbano_2007
    Partecipante

    troppo puppo si!
    😀
    di legno solo manici di zappe e scope 🙂 @elsaragon wrote:

    ciao a tutti carbonari… mio modestissimo parere… ECCELLENTI per la pesca leggera… un pò troppo leggeri con assetto pesante…troppo rinculo per i miei gusti… e poi troppo cari… 😉

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