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- Questo topic ha 32 risposte, 28 partecipanti ed è stato aggiornato l'ultima volta 13 anni, 2 mesi fa da NELLO_SALENTO_80.
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24 Agosto 2011 alle 12:24 #238180leoblackPartecipante
@GIANNICLEMENTE wrote:
Le mie più sentite condoglianze .
L’esercizio della nostra passione , sia ricreativa che sportiva, non dovrebbe mai trasformarsi in una tragedia , ma purtroppo anche l’imponderabile è sempre dietro l’angolo .
Sarebbe molto utile riuscire a verificare le cause di questo triste epilogo ; non era un neofita sprovveduto .se qualcuno sa come è accaduto… ho cercato .. ma non c’è nulla che dica come è successo… proprio perchè tutti dicono che era bravo e molto preparato.. la cosa mi lascia molta angoscia.. se succede ad un veterano.. figuriamoci a noi amatori come ci lascia questa vicenda.. a me personalmente mette molta angoscia sta cosa… quando sento queste cose rimango allibito e anche se non vorrei mai sentire queste vicende.. nel sentirle spero siano malori e non errori.. sapere che questi veterani della pesca sub muoiono per errori… aiutooo!
24 Agosto 2011 alle 14:53 #238181mastarnaPartecipantecondoglianze.
24 Agosto 2011 alle 16:26 #238182SubnewPartecipanteCondoglianze!!
24 Agosto 2011 alle 19:26 #238183AntodepPartecipante😥
24 Agosto 2011 alle 23:36 #238184SARDENTICE81Moderatore😥
28 Agosto 2011 alle 18:09 #238185saragantoPartecipanteera il cognato di un mio collega, so che era molto esperto e che frequentava questa secca da sempre…il pensiero alla famiglia e ai suoi cari. R.I.P
28 Agosto 2011 alle 19:14 #238186PescatoreBaresePartecipante😥 😥
28 Agosto 2011 alle 19:35 #238187kappaPartecipantecondoglianze 😥
29 Agosto 2011 alle 6:44 #238188Salvoct90PartecipanteCondoglianze alla famiglia… troppe ,ma troppe vittime… si sanno le cause?
31 Agosto 2011 alle 7:12 #238189sdentex2000Partecipantela vita di un pescatore non vale quella di una preda 🙁
31 Agosto 2011 alle 13:18 #238190sub1Partecipantenon ci sono parole… condoglianze alla famiglia.
5 Settembre 2011 alle 7:23 #238191marioPartecipantepochi minuti fa ho parlato con un mio collega che pescava a pochi metri dal luogo dell’incidente e che ha dato i primi soccorsi.
Il tutto è avvenuto attorno ai 27 metri circa, dopo il 1° tuffo è risalito solo il fucile.
Subito allarmati i ragazzi hanno seguito il fucile con una cernia intanata e lui non lo vedevano, causa polverone.
Dopo numerosi tuffi , è arrivata la squadra sommozz. della C.P., che ha recuperato il corpo ad una decina i metri dal luogo dell’incidente.
Causa della morte molto prob. sincope.
Il mio collega mi ha detto che era sempre molto estremo per la pesca, raccontandomi alcuni episodi.
Non meno importante il fatto che scendeva zavorratissimo.
Pace a lui ❗ ❗5 Settembre 2011 alle 10:38 #238192GIANNICLEMENTEPartecipante@mario wrote:
pochi minuti fa ho parlato con un mio collega che pescava a pochi metri dal luogo dell’incidente e che ha dato i primi soccorsi.
Il tutto è avvenuto attorno ai 27 metri circa, dopo il 1° tuffo è risalito solo il fucile.
Subito allarmati i ragazzi hanno seguito il fucile con una cernia intanata e lui non lo vedevano, causa polverone.
Dopo numerosi tuffi , è arrivata la squadra sommozz. della C.P., che ha recuperato il corpo ad una decina i metri dal luogo dell’incidente.
Causa della morte molto prob. sincope.
Il mio collega mi ha detto che era sempre molto estremo per la pesca, raccontandomi alcuni episodi.
Non meno importante il fatto che scendeva zavorratissimo.
Pace a lui ❗ ❗Queste sono informazioni molto importanti . Ci confermano che la nostra passione non deve mai essere esercitata come una gara perenne con i “fantasmi” . Tutti siamo coscienti che il fondamento di sicurezza della PIA è la conoscenza assoluta delle proprie possibilità , gestite con appropriati margini di sicurezza della risalita . Pensare di emulare le pescate di grandi atleti senza avere le stesse possibilità di allenamento è la cosa che mette in pericolo la vita , non bisogna mescolare e confondere l’attività amatoriale con la professionale . Questi sono i principi che devono essere scolpiti nella testa di tutti noi e diffusi agli appassionati emergenti e neofiti .
Il malore imprevedibile è una causa imponderabile che non fa testo , ma spesso per recuperare certe prede ci si espone a fatiche molto pericolose e l’adrenalina non fa rendere conto del limite a cui si è arrivati ; questa è una presa di coscienza che bisogna metabolizzare “a secco” per averne la giusta cognizione in immersione .
Il dolore per la perdita di uno di noi è sempre altissimo e spero si riduca a pochi casi ineluttabili .5 Settembre 2011 alle 12:43 #238193dallisottoPartecipante@mario wrote:
pochi minuti fa ho parlato con un mio collega che pescava a pochi metri dal luogo dell’incidente e che ha dato i primi soccorsi.
Il tutto è avvenuto attorno ai 27 metri circa, dopo il 1° tuffo è risalito solo il fucile.
Subito allarmati i ragazzi hanno seguito il fucile con una cernia intanata e lui non lo vedevano, causa polverone.
Dopo numerosi tuffi , è arrivata la squadra sommozz. della C.P., che ha recuperato il corpo ad una decina i metri dal luogo dell’incidente.
Causa della morte molto prob. sincope.
Il mio collega mi ha detto che era sempre molto estremo per la pesca, raccontandomi alcuni episodi.
Non meno importante il fatto che scendeva zavorratissimo.
Pace a lui ❗ ❗La morte di un ragazzo, praticamente mio coetaneo, solo l’ultimo di una lunga lista, e’ qualcosa di tragicamente doloroso, perchè non si dovrebbe morire a 38 anni, qualunque sia la causa.
Non credo sia una questione di sub esperto o meno esperto, anzi, sappiamo tutti che se fossimo tutti novellini, non scenderemmo a certe quote, non insidieremmo certe prede, non tireremmo le apnee, non iperventileremmo, non ci iper zavorreremmo.
Questo ragazzo e’ morto facendo qualcosa che amava, forse amava fin troppo.
Mi viene sempre a mente la vita e la morte di Patrick De Gayardon, che forse solo i giovanissimi non ricordano.Voglio pensare che morire mentre si fa la cosa che si ama fare, sia per l’anima una spinta per il lungo viaggio che si deve compiere.
Purtroppo, non lo e’ per chi rimane, che si macera per sempre nel dolore della perdita.
5 Settembre 2011 alle 12:54 #238194leoblackPartecipante@dallisotto wrote:
@mario wrote:
pochi minuti fa ho parlato con un mio collega che pescava a pochi metri dal luogo dell’incidente e che ha dato i primi soccorsi.
Il tutto è avvenuto attorno ai 27 metri circa, dopo il 1° tuffo è risalito solo il fucile.
Subito allarmati i ragazzi hanno seguito il fucile con una cernia intanata e lui non lo vedevano, causa polverone.
Dopo numerosi tuffi , è arrivata la squadra sommozz. della C.P., che ha recuperato il corpo ad una decina i metri dal luogo dell’incidente.
Causa della morte molto prob. sincope.
Il mio collega mi ha detto che era sempre molto estremo per la pesca, raccontandomi alcuni episodi.
Non meno importante il fatto che scendeva zavorratissimo.
Pace a lui ❗ ❗La morte di un ragazzo, praticamente mio coetaneo, solo l’ultimo di una lunga lista, e’ qualcosa di tragicamente doloroso, perchè non si dovrebbe morire a 38 anni, qualunque sia la causa.
Non credo sia una questione di sub esperto o meno esperto, anzi, sappiamo tutti che se fossimo tutti novellini, non scenderemmo a certe quote, non insidieremmo certe prede, non tireremmo le apnee, non iperventileremmo, non ci iper zavorreremmo.
Questo ragazzo e’ morto facendo qualcosa che amava, forse amava fin troppo.
Mi viene sempre a mente la vita e la morte di Patrick De Gayardon, che forse solo i giovanissimi non ricordano.Voglio pensare che morire mentre si fa la cosa che si ama fare, sia per l’anima una spinta per il lungo viaggio che si deve compiere.
Purtroppo, non lo e’ per chi rimane, che si macera per sempre nel dolore della perdita.
Speriamo sia vero che esiste questo posto migliore dopo la morte.. e che si possa pescare anche li in apnea… pescare oltre i 25 da soli è una cosa molto pericolosa secondo me.. ho gia visto e soccorso la sincope.. ed avviene in una frazione di secondo .. senza che te ne rendi conto.. e soprattutto in momenti che mai lo diresti.. visto avviene per una respirazione fatta male.. o per non aver ascoltato il corpo in acqua..(le contrazioni) e spesso succede non cercando il limite.. ma in apnee che si fanno sempre ….:(
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