Novità pinne: Sporasub Revolution !!!

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  • Questo topic ha 85 risposte, 31 partecipanti ed è stato aggiornato l'ultima volta 15 anni, 9 mesi fa da H2O.
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  • #70622
    GIANNICLEMENTE
    Partecipante

    @giodap wrote:

    Entro adesso in questa discussione e confesso di non aver letto quasi nulla del dibattito sono molto impeganto nello sviluppare largomento degli elastici volevo solo far notare che il taglio del bordo di uscita della pala è simile a quella della mia pala asimmetrica e che le chiazze gialline sono simili a quelle del mimetismo delle mie pale.
    Vuoi vedere che il Maestro fa tendenza! Giorgio

    E vuoi che prima non si sbircino i tuoi studi?
    Approfitto per chiederti un chiarimento : nell’agguato non sarebbe meglio avere delle pinne di lunghezza normali? Magari studiate apposta?

    #70623
    giodap
    Partecipante

    Gianni, ottima intuizione!
    Nell’agguato le pinne devono necessariamente essere corte..
    A volte mi trovo in parete dopo tuffi profondi con pinne dalle pale lunghe 75 cm, dopo non aver visto nulla alla base della parete, mi metto a fare una serie di agguati a metà  costa e le pale mi toccano dappertutto: fanno rumore.
    In queste circostanze servono pale corte molto reattive, nel senso che ad un piccolo movimento della caviglia devono provocare subito un adeguato spostamento. Non devono essere visibili oltre la sagoma del nostro busto, quindi non necessitare di movimenti ampi della pinneggiata, non troppo elastiche, possibilmente con una pala ampia.
    Giorgio

    #70624
    sevenice
    Partecipante

    @Cavallo_Selvaggio wrote:

    Ragazzi sono rimasto stupito… credevo che queste pinne avessero prezzi elevatissimi! invece sono sempre piu convinto che omer sia un mostro del marketing…

    Le pinne saranno lanciate al pubblico a 150 euro,prezzo non eccessivo io mi aspettavo chissa che prezzo! Obiettivamente pensandoci,mettendoci la novita e l’impatto che queste pinne hanno all occhio a prezzi maggiori non avrebbero venduto granchè. Invece con un prezzo modico lanciano il prodotto e poi scommetto che se riescono a farle ingranare lanciano una specie di evoluzione a prezzo esagerato!!

    Considerazioni personali a parte il prezzo è ok!

    nella mia mini recensione ….. avevo sottolineato che per me la pinna alla fine era valida ma che per la buona riuscita nelle vendite la differenza l’avrebbe fatta il prezzo……..

    e come vedo …mi sa tanto che avevo ragione …

    infatti tu parli di 150 €. con entusiasmo….

    per me invece non è poco….. ti ricordo che alla fine santa scarpetta …siamo di fronte ad una pala in tecnopolimero…

    ma comunque non è il prezzo in se …..

    ma è piu’ il fatto che siamo di fronte ad una cifra medio/alta …. che con un po’ di sacrificio e spesa maggiore ti potrebbe fa tendere ad una classica pinna al carbonio !!!

    ……….

    per me un prezzo vantaggioso sarebbe stato intorno 110/masimo 115 €. scelta di mercato che tra una gara professional, una seac sub fibrex, una omer bat / Ice , e tutte le pinne di FASCIA MEDIA …
    ti avrebbe incitato maggiormente all’acquisto …

    comunque è solo una mia opinione personale !!! 😉

    #70625
    SvL
    Partecipante

    io per 110 eurla prenderei a occhi chiusi.. per 150 sarei un po in forse.. oltre i 150 sicuramente no

    #70626
    sevenice
    Partecipante

    @SvL wrote:

    io per 110 eurla prenderei a occhi chiusi.. per 150 sarei un po in forse.. oltre i 150 sicuramente no

    vedo che siamo in sintonia….ed è proprio il mio ragionamento !!!

    #70627
    lulazz
    Partecipante

    se esce con un prezzo intorno ai 150 euro credo che questo sia destinato a scendere dopo i primi mesi
    mi ricordo le gara professiona che costavano circa 130 euro e ora si trovano a 99
    poi non so i vostri rienditori ma dal mio mi aspetto uno sconto dal prezzo di listino
    se invece si parla di prezzo gia’ scontato effettivamente e’ un filino alto

    #70628
    zio frank
    Partecipante

    Vista la particolarità  di queste pinne forse avrebbero dovuto venderle con un prezzo di lancio molto concorrenziale, intorno ai 90/100 euro. Secondo me, a 150 euro pochi saranno disposti a rischiare, piuttosto come dice Sevenice, aggiungendo qualcosina si potrà  andare sul sicuro con il carbonio.

    #70629
    Sparide
    Partecipante

    se veramente costerebbero 150€ sarebbe assurdo, prezzo troppo elevato, voglio dire la gara professional costano un centinaio di euro….mah

    #70630
    giodap
    Partecipante

    La pubblicità  di questa pinna sostiene che con una inclinazione di 26° della pala rispetto al piano della suola: “ PERMETTE DI OTTENERE UNA SPINTA DI PARI VALORE IN FASE DI PASSATA E CONTROPASSATA”. Non sono assolutamente d’accordo :

    Nella fase della pinneggiata kich up (calcio verso l’alto per chi nuota in orizzontale, o indietro per chi nuota in verticale) fatta a gamba distesa impiegando i glutei come dicono i manuali, o scalciando piegando il ginocchio, la pala si trova inclinata verso l’alto ( indietro nel nuoto verticale) rispetto all’allineamento tibia-piede: la sua inclinazione perciò rende impossibile per il nuotatore una spinta propulsiva efficace.

    L’inclinazione che aveva favorito l’efficacia del kich down, ora rende questa fase della pinneggiata di scarso rilievo propulsivo.
    Le cosiddette due passate non potranno mai avere lo stesso effetto propulsivo per due ragioni
    Una di tipo anatomico dovuto al tipo di muscolatura che esercita il Kich down ed una di tipo fisico: la pala inclinata nel Kich up frenerà  l’avanzamento del nuotatore.
    Giorgio

    #70631
    zio frank
    Partecipante

    Incuriosito, all’Eudi ho intervistato personalmente Fabio Antonini su queste pinne. Gli ho esposto gli stessi dubbi del maestro sul kich up e kich down. Lui mi ha risposto in questo modo: “ho testato queste pinne in molte pescate e ti posso dire che quando saranno provate dai pescatori rivoluzioneranno il mercato delle pinne”…!!
    Poi abbbiamo discusso della reazione del materiale e in effetti sembrava molto convinto ( oltre ad essere sponsorizzato dalla Omer…. 😀 😀 😀 )

    #70632
    zio frank
    Partecipante

    @sevenice wrote:

    ragazzi tornando al topic in questione …..
    secondo voi il vostro caro seve vi avrebbe lasciato senza una piccola anteprima sul prodotto ???
    ebbene ieri durante il corso A.A. che sto facendo per il II livello ….
    in piscina è stato con noi ospite l’atleta ed amico Raffaele Lo Prete del team sporasub…
    e guarda casa aveva con se le tanto discusse pinne !!!
    Vi ricordo che per io per primo senza scendere nel tecnico ….un po’ come tutti .. ero scettico sull’estetica della pinna ma gia’ su questo punto devo dire che viste dal vivo non sono poi cosi’ male anche se è un estetica a cui bisognerebbe bituarsi.Ulteriore dubbio la calzata ed il confort ???per farvi un esempio la pinna in questione come ben diceva Raffaele alla fine è una scarpa… con molto margine di regolazione …..
    per esempio ieri la pinna era nr. 41 ….. ed è stata usata da Raffaele che ha 41 piu’ calzare e da me che ho 42 e mezzo piu’ calzare da 3 mm….. ed incredibilmente la scarpetta si adatta bene a tutti e due 😯 😯
    Altra perplessita …pensavo che da mettere in acqua sarebbe stato un problema con troppi argagni e difficolta’ varie ..
    ed invece no basta aprire i tre strati di velcro .. il piede entrera’ subito e poi tirare il velcro in chiusura fino a regolazione ottimale !!!
    Arriviamo all’argomento che penso interessi tutti ovvero in acqua :
    premetto che ho provato le pinne pochissimo …. quindi prendete con le pinze quello che vi sto’ per dire ….
    dopo essere stato un ora con le bat omer 25 ai piedi ….. mi ritrovo all’improvviso con le spora …
    provo a pinneggiare prima in superficie e……………….panico 😯
    – come ho detto poi negli spogliatoi l’impatto è traumatico … la pinna è come se scappa ovunque ?? possibile ???
    è come se ti fa’ rollare a destra e a sinistra …. dandoti l’impressione di non riuscire ad andare ne’ dritto ne avanti …mha???
    ma pensateci bene….. pensate ad una pinna tradizionale, parlo della pala :
    struttura della stessa larghezza dalla l’inizio alla fine della pala , in molti casi aiutata dai longheroni e profili a T … pinneggiate e vedrete che l’acqua viene incanalata, non sara’ tanto difficile contenere il movimento e voi sarete praticamente su un binario !!
    ora pensate a questa pinna una sorta di lette V… che parte dal sotto plantare molto stretta e via via si allarga nella parte finale della pala ….. senza longheroni e senza canalizzatori ….
    per un processo fisico pensate che difficolta’ ci puo’ essere appena voi provate a spingere l’acqua ???
    la cosa piu’ logica è proprio che la pinna in fase di spinta tendera’ a ruotare sul suo piano orizzontale … trasmettendo poi una brutta sensazione a tutto il corpo ……???
    La fisica parlerebbe nettamente a sfavore …….
    Eppure vi posso garantire, non so’ come è possibile ,che cambiando l’utilizzo e la tecnica di pinnegiata , la pinna si trasforma , diventa abbastanza gestibile e ai piedi inizia a fare il suo dovere ….
    il suo punto di forza è l’angolo di 26 gradi …. facilita’ di molto la spinta in passata e ritorno sia in superfice che sul fondo.
    Di sicuro la resa in generale è molto buona , ma penso che il top …. lo si raggiunga con il costante utilizzo e con l’abitudine !!!
    morale della favola:
    confort e resa della scarpetta 10 pieno…( è una scarpa che ottimizza al massimo la spinta sulla pala).
    scelta dell’angolo di 26 gradi 10 (ottima sensazione)
    forma della pala 7 ( innovativa ma c’è bisogno di adattamento e non è detto che alla lunga una pala tradizionale non resti comunque piu’ performante )
    Materiali 8 : ottima la fattura della scarpetta e tutto di qualita’ nel complesso.
    A chi è dedicata la pinna ?? 7 a molti ma non a tutti perche’ siamo nel mondo del tecnopolimero…. ed ovviamente non sara’ mai leggero come il carbonio pertanto all’utente è richiesta comunque una buona muscolatura ..
    le persone brevi linee e muscolarmente deboli potrebbero affaticarsi!!
    Prezzo …. non ne abbiamo parlato …. ma potrebbe influenzarne la scelta nel bene e nel male !!!
    Parere personale : Potrebbe essere un alternativa alle pinne tradizionali !!
    Riguardo alla versione in carbonio ??? non sono sicuro che tale modello sara’ disponibile in futuro …. perche’ mi viene da pensare che per le caratteristiche fisiche della pala …sarebbe veramente difficile riuscire ad utilizzarle senza romperle !!!!
    Vi ricordo che ulteriori sensazioni valide emergeranno nel caso di utilizzi futuri sulle lunghe distanze ed in profondita’ ….ma per ora accontentatevi di questo mordi e fuggi —
    ciao belli

    Ma possibile che mi ero perso questa recensione di sevenice?? Mi sto rimbambendo un pò. Fino ad ora su queste pinne avevo delle cusiosità  che leggendo questa recensione un pò sono state soddisfatte.
    Vorrei aggiungere che anche il passaggio da una pinna corta a una lunga risulta difficile all’inizio, immagino quindi la difficoltà  di Seve alle prime pinneggiate con queste pinne così particolari.

    #70633
    Cavallo_Selvaggio
    Partecipante

    Ragazzi tengo a precisare una cosa: il prezzo UFFICIALE è 150 euro…ma si sa al sud costeranno sicuramente meno,qui da noi il venditore le metterà  subito in conto,on-line si potra trovare qualcosa,metteteci anche il tempo e di qualche euro scenderanno di loro…insomma il prezzo non sarà  quello,penso che quello sia il picco a cui si possa pensare in moneta. Del resto penso che prima non tutti si lanceranno all’acquisto ma sarà  un processo lento (se avranno successo) di chi le compra uno,poi un altro tentennante si decide,passa parola e forse rivoluzioneranno il mercato.

    Del resto io preferisco le cose semplici quindi a priori sò già  che queste pinne non le comprerei mai anche se fossero le migliori.

    Per quanto riguarda il discorso carbonio seve,io preferisco il tecnopolimero in quanto molto resistente (mi immergo da terra e capitano spesso le pescate in basso fondale) e non utilizzando il carbonio non ho preoccupazioni di rovinare le pinne o adirittura romperle…inoltre penso che dai 0 ai 10 m differenze tra carbonio e polimeri non ce ne siano se non lievi,ma li bisogna proprio essere pignoli e i miglioramenti dovuti alla pinna sarebbero quasi impercettibili se non dovuti dalla soggezione poichè siamo scesi in acqua convinti che quell attrezzatura sia bestiale (molte volte succede cosi).

    #70634
    GIANNICLEMENTE
    Partecipante

    @zio frank wrote:

    @sevenice wrote:

    ragazzi tornando al topic in questione …..
    secondo voi il vostro caro seve vi avrebbe lasciato senza una piccola anteprima sul prodotto ???
    ebbene ieri durante il corso A.A. che sto facendo per il II livello ….
    in piscina è stato con noi ospite l’atleta ed amico Raffaele Lo Prete del team sporasub…
    e guarda casa aveva con se le tanto discusse pinne !!!
    Vi ricordo che per io per primo senza scendere nel tecnico ….un po’ come tutti .. ero scettico sull’estetica della pinna ma gia’ su questo punto devo dire che viste dal vivo non sono poi cosi’ male anche se è un estetica a cui bisognerebbe bituarsi.Ulteriore dubbio la calzata ed il confort ???per farvi un esempio la pinna in questione come ben diceva Raffaele alla fine è una scarpa… con molto margine di regolazione …..
    per esempio ieri la pinna era nr. 41 ….. ed è stata usata da Raffaele che ha 41 piu’ calzare e da me che ho 42 e mezzo piu’ calzare da 3 mm….. ed incredibilmente la scarpetta si adatta bene a tutti e due 😯 😯
    Altra perplessita …pensavo che da mettere in acqua sarebbe stato un problema con troppi argagni e difficolta’ varie ..
    ed invece no basta aprire i tre strati di velcro .. il piede entrera’ subito e poi tirare il velcro in chiusura fino a regolazione ottimale !!!
    Arriviamo all’argomento che penso interessi tutti ovvero in acqua :
    premetto che ho provato le pinne pochissimo …. quindi prendete con le pinze quello che vi sto’ per dire ….
    dopo essere stato un ora con le bat omer 25 ai piedi ….. mi ritrovo all’improvviso con le spora …
    provo a pinneggiare prima in superficie e……………….panico 😯
    – come ho detto poi negli spogliatoi l’impatto è traumatico … la pinna è come se scappa ovunque ?? possibile ???
    è come se ti fa’ rollare a destra e a sinistra …. dandoti l’impressione di non riuscire ad andare ne’ dritto ne avanti …mha???
    ma pensateci bene….. pensate ad una pinna tradizionale, parlo della pala :
    struttura della stessa larghezza dalla l’inizio alla fine della pala , in molti casi aiutata dai longheroni e profili a T … pinneggiate e vedrete che l’acqua viene incanalata, non sara’ tanto difficile contenere il movimento e voi sarete praticamente su un binario !!
    ora pensate a questa pinna una sorta di lette V… che parte dal sotto plantare molto stretta e via via si allarga nella parte finale della pala ….. senza longheroni e senza canalizzatori ….
    per un processo fisico pensate che difficolta’ ci puo’ essere appena voi provate a spingere l’acqua ???
    la cosa piu’ logica è proprio che la pinna in fase di spinta tendera’ a ruotare sul suo piano orizzontale … trasmettendo poi una brutta sensazione a tutto il corpo ……???
    La fisica parlerebbe nettamente a sfavore …….
    Eppure vi posso garantire, non so’ come è possibile ,che cambiando l’utilizzo e la tecnica di pinnegiata , la pinna si trasforma , diventa abbastanza gestibile e ai piedi inizia a fare il suo dovere ….
    il suo punto di forza è l’angolo di 26 gradi …. facilita’ di molto la spinta in passata e ritorno sia in superfice che sul fondo.
    Di sicuro la resa in generale è molto buona , ma penso che il top …. lo si raggiunga con il costante utilizzo e con l’abitudine !!!
    morale della favola:
    confort e resa della scarpetta 10 pieno…( è una scarpa che ottimizza al massimo la spinta sulla pala).
    scelta dell’angolo di 26 gradi 10 (ottima sensazione)
    forma della pala 7 ( innovativa ma c’è bisogno di adattamento e non è detto che alla lunga una pala tradizionale non resti comunque piu’ performante )
    Materiali 8 : ottima la fattura della scarpetta e tutto di qualita’ nel complesso.
    A chi è dedicata la pinna ?? 7 a molti ma non a tutti perche’ siamo nel mondo del tecnopolimero…. ed ovviamente non sara’ mai leggero come il carbonio pertanto all’utente è richiesta comunque una buona muscolatura ..
    le persone brevi linee e muscolarmente deboli potrebbero affaticarsi!!
    Prezzo …. non ne abbiamo parlato …. ma potrebbe influenzarne la scelta nel bene e nel male !!!
    Parere personale : Potrebbe essere un alternativa alle pinne tradizionali !!
    Riguardo alla versione in carbonio ??? non sono sicuro che tale modello sara’ disponibile in futuro …. perche’ mi viene da pensare che per le caratteristiche fisiche della pala …sarebbe veramente difficile riuscire ad utilizzarle senza romperle !!!!
    Vi ricordo che ulteriori sensazioni valide emergeranno nel caso di utilizzi futuri sulle lunghe distanze ed in profondita’ ….ma per ora accontentatevi di questo mordi e fuggi —
    ciao belli

    Ma possibile che mi ero perso questa recensione di sevenice?? Mi sto rimbambendo un pò. Fino ad ora su queste pinne avevo delle cusiosità  che leggendo questa recensione un pò sono state soddisfatte.
    Vorrei aggiungere che anche il passaggio da una pinna corta a una lunga risulta difficile all’inizio, immagino quindi la difficoltà  di Seve alle prime pinneggiate con queste pinne così particolari.

    A me queste pinne sembrano una paccottiglia di varie caratteristiche che si limitano tra esse , con una costruzione estetica mirata più a far leva sulle valutazioni ipotetiche di comodità  e sull’idea della trovata geniale , piuttosto che a reali caratteristiche d efficacia tecnica nell’elemento liquido . Credo che la scarpetta sia sicuramente comoda ma tutt’altro che idrodinamica mentre la pala esageratamente stretta per dare una spinta efficace , inoltra la sottigliezza del materiale visivamente non mi convince .
    Sicuramente solo le prove in campo potranno dare indicazioni precise e veritiere che mi auguro possano smentire queste mie valutazioni. In ogni caso uscire in acqua con una attrezzatura che deve essere lungamente collaudata per un eventuale uso ottimale è utile per usi specifici non per usi funzionali alla pesca subacquea nelle varie situazioni .

    #70635
    SvL
    Partecipante

    credo che l’ immagine sia chiara anche senza commenti..

    comunque il vantaggio di avere una pala inclinata è che si riesce a mantenere il collo del piede meno teso durante la pinneggiata pur mantenendo uguale l’ angolo della pala . Cio fa si che i muscoli del piede non siano troppo allungati durante lo sforzo aumentando di fatto la forza muscolare e al contempo riducendo lo stress a muscoli , legamenti e articolazione in genere.

    Credo sia una cosa non da poco visto e considerato che la prima cosa che a me fa male dopo una lunga pinneggiata è
    proprio il collo del piede .. se non fosse per questo dolore le mie pinneggiate potrebbero durare tanto dippiu.

    ps. se non ne siete convinti fate cosi: spingente conla punta del piede contro il muro.. prima con la caviglia tutta estesa ( tipo pinna classica) e poi con la caviglia semi contratta ( tipo pinna sporasub).. poi mi dite le differenze di forza che riuscite ad esercitare 😉

    #70636
    gio-ss
    Partecipante

    guarda è una parte del corpo che non mi ha mai dato problemi anche dopo svariate ore consecutive di pesca di solito se non sono allenato mi fa male tutto tranne il collo del piede 😆 😆

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