- Questo topic ha 16 risposte, 9 partecipanti ed è stato aggiornato l'ultima volta 14 anni, 4 mesi fa da
.
-
Post
-
Riprendendo il discorso iniziato tempo fa, dopo il fantasma di una possibile licenza obbligatoria per tutti i pescatori sportivi, per chi si ricorda avevamo parlato di strutturare un qualcosa di intelligente per non dover subire senza possibilità di replica decisioni che ci riguardano direttamente.
L’attività è stato portata avanti e, con discrezione qualcosa si è mosso nelle “stanze dei bottoni”.
Ora è venuto il momento di capire se la nostra comunità (dei PIA) è pronta per farsi partecipe, oppure lasciare decidere ai soliti noti , e ai pochi che combattono, il nostro destino.
Ritorna quindi, con maggiore maturità la richiesta di un nostro intervento.
Riporto una comunicazione ufficiale che appare in questi giorni su tutti i principali forum e comunità di pescatori per conviolgere il maggior numero di interessati nel progetto che si sta formando:
Riepiloghiamo dalle puntate precedenti qualche numero:
– Circa 1.000 iscritti alla FIPS-Attività Subacquee (contro circa 1 milione di cannisti, 200.000 tesserati , 800.000 pescatori in mare senza tessera);
– Circa 10.000 iscritti ai forum PIA (immaginandoli già depurati delle iscrizioni multiple);
– Circa 80.000 praticanti la PIA, molti dei quali leggono i forum, a partire dai pescatori con la fiocina a mano a quelli con le attrezzature più tecnologiche (stima di fonte varia, mutuata anche dai dati della Francia).Di fronte a questi numeri, sicuramente da verificare, ma comunque significativi di una realtà importante, appare ancora più grave l’isolamento, la mancanza di “voce†e di peso che viviamo come categoria.
Per tentare di affrontare questo problema, con un gruppo di amici milanesi abbiamo avuto diversi incontri e discussioni, sondando anche altre realtà già costituite.
E’ emerso che nessuno ha intenzione di impegnarsi in concreto e quindi, solo creando una nuova Associazione che abbia lo scopo precipuo di dare voce a tutti PIA ricreativo/amatoriali sarà possibile tentare di dare rappresentanza a quanti praticano la nostra attività .
Questo anche per evitare che FIPSAS resti l’unico interlocutore dei diversi Ministeri in particolare per quanto concerne gli argomenti relativi alla PIA.
Questa necessità si fa più pressante anche alla luce di quanto previsto nel Protocollo d’Intesa del 22 febbraio 2010, siglato tra il Sottosegretario di Stato delle politiche agricole alimentari e forestali con delega alla pesca e all’acquacoltura e la Federazione Italiana Pesca Sportiva e Attività Subacquee, laddove si prevede l’istituzione di una “Commissione di consultazione e coordinamento†(art. 3 lett. e)) aperta alla partecipazione anche delle associazioni interessate.
E’ appunto anche in tale sede che dovremmo intervenire per essere considerati al pari di tutte le altre tipologie ricreative di pescatori.Abbiamo quindi ipotizzato un percorso che prevede la costituzione di un’Associazione che abbia come scopo principale quello di rappresentare i PIA ricreativo/amatoriali.
Per il momento abbiamo solo abbozzato uno statuto per un’Associazione a livello nazionale che prevede anche la costituzione di delegazioni regionali.
Questo al fine di avere titolo per intervenire in realtà locali ad esempio, quando viene proposta l’istituzione di una AMP.
Abbiamo anche ipotizzato come dovrebbe essere il sito internet dell’Associazione, dove per praticità e per favorire una partecipazione diffusa, abbiamo ipotizzato di gestire la vita associativa per via informatica.
Dovrebbe quindi esserci una parte istituzionale/informativa visibile a tutti ed una parte riservata agli iscritti per tutti i tipi di votazione (mozioni, elezioni, ecc.). Niente forum o chat.
Il costo per il singolo iscritto dovrebbe essere di pochi euro/anno, necessari alla gestione dell’organizzazione. Per interventi più onerosi, quali ad esempio un patrocinio legale, si dovrà ricorrere a contributi di singoli o a sponsors.
Abbiamo inoltre sondato la possibilità di rendere disponibile un prodotto assicurativo del tipo di quello compreso nella tessera FIPSAS o nella tessera della Federazione Francese.
Qualora l’iniziativa partisse si dovrà trovare il modo di coinvolgere anche i produttori delle nostre attrezzature, sia come singole aziende, sia come associazione tra imprese del settore, per arrivare, infine, anche ai singoli negozianti.
Veniamo quindi allo scopo del post:
vorremmo il vostro parere prima di cominciare a muoverci concretamente e quindi, a spendere un sacco di tempo e anche qualche soldino.
P.S.: naturalmente se qualche buontempone volesse partecipare sia alla fase di impostazione del progetto che, eventualmente, a quella realizzativa (informatici, avvocati, assicuratori, volonterosi, disponibili, ecc.) sarà ben accetto.
Sono uno dei promotori dell’iniziativa e noto con un po’ di delusione che il post non viene seguito.
Forse non abbiamo problemi come PIA?ragazzi secondo me è una cosa giustissima da fare, anzi la reputo molto efficace; da quello che ho potuto capire, tramite questa associazione i membri, o capi avranno voci in capitolo sulle amp, quindi da qui si potrebbe dare anche il permesso ai pia di pescarci all’interno? vero?, questo se accadese possono pescarci legalmente solo gli iscritti all’associazione o tutti quanti?
Dunque peppe, la cosa non è così semplice:
Uno degli obiettivi che l’associazione si propone è quello di avere un’equiparazione dei Pia coi cannisti.Quindi, se in una amp (sulle quali ci sono diverse riforme in atto) , la direzione , decide che i cannisti ci possono pescare, auotmaticamente dovrebbero poterlo fare anche i pia, con le stesse regolamentazioni dei cannisti.
Attualmente non è così, lo scopo dell’associazione è, disponendo di un numero di iscritti capace di tenere testa a FIPSAS, che notoriamente se ne frega della PSUB non agonistica, avere voce in capitolo anche per questi aspetti.Lo scopo di questo thread qual’è, è capire se costituissimo questa associazione, quanti pia sono disposti ad aderire?
O siamo sempre i soliti 4 gatti?
😉per me è una cosa giustissima…. come si dice: “la legge è uguale per tutti”….. per me va benissimo… io aderirei….. 😉 😉
Io ovviamente ci sono, aderisco di buon grado e mi propongo ardito organizzazione/collaboratore ove sia necessario! :smt023
sarebbe davvero bello,che questo accada,non e’piu’possibile farsi km e km,per farsi una pescata,e avere il mare sotto casa,e non poterci pescare,perche’riserva o amp…
io ti proporrei di realizzare un piccolo volantino scaricabile da qualche parte dove sono spiegate le intenzioni e logicamante il modo per poter aderire.
In questo modo chi non bazzica per forum può esser captato, es. attraverso i circoli ma anche basta tenerne qualche copia in macchina e se si incontra un altro pescasub diffonderlo ecc.Dimenticavo Silvio Ferruzzi aveva già creato a suo tempo un associazione del genere
http://www.apneamagazine.com/articolo.php/357
questo è quello che ho ritrovatoGrazie del suggerimento dentex, siamo in una fase preventiva per capire se vale la pena impegnarsi in termini di tempo e di pìccioli per costituirla.
Ho messo un sondaggio per capire eventualmente quante persone sono interessate.
Per l’associazione che hai citato…vorremmo tenerci ben distinti da FIPSAS e non essere l’ennesima finta associazione che fa capo a loro e fa i loro interessi. Capisci ammè 😀Partecipate al sondaggio qui: http://www.pescasubacquea.net/public/forum3/viewtopic.php?f=39&t=7602
Scusami se solo ora ti rispondo, ma solo ora leggo il topic.
Come sai, io sono tra i favorevoli a questo genere di associazioni, per cui sposo in pieno la cosa e sono disponibile a dare una mano (non immagino a fare cosa, comunque do’ la disponibilità ).
Per tutti gli altri che non hanno aderito al sondaggio: i tempi sono maturi! Muoviamoci prima che ci immobilizzano………
- Devi essere connesso per rispondere a questo topic.