ore in acqua…

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  • #260859
    vikingo
    Partecipante

    @steve86 wrote:

    Spero di non andare ot e di non annoiare troppo… 😆 Se così fosse perdonatemi, ma credo che queste 2 righe possano essere interessanti…

    Eliminare l’urina dalla muta attraverso il becco d’anatra o l’uridon aiuta a prolungare di molto la permanenza in acqua. Invece il fatto di abbassare tutto e farla su uno scoglio o in gommone contribuisce a farci disperdere calore (per lo meno è ciò che capitava a me prima di farmi mettere il becco d’anatra nel pantalone). Non parliamo poi del fatto di farla proprio dentro la muta 😯 Dopo un pò è come buttarsi una secchiata d’acqua fredda!!!
    Detto questo trovo che urinare il meno possibile sia la soluzione migliore, a prescindere dai sistemi di espulsione che usiamo o non usiamo, giusto?
    Ora, i motivi per cui in pesca produciamo molta urina sono essenzialmente 2:

    – il FREDDO, attraverso la vasocostrizione cutanea che induce, fa si che il sangue si sposti in grossa parte nei distretti più profondi e più caldi. Però quest’aumento di carico ematico agli organi, tra i quali i reni, fa si che l’organismo percepisca un eccesso di liquidi (come quando beviamo molto) e ciò determina una maggior produzione di urina.

    – le APNEE, o meglio i recuperi insufficienti dopo queste. Durante un’apnea si accumula nel sangue l’anidride carbonica. Questa è un acido cosiddetto volatile, cioè che può essere eliminato attraverso la respirazione. Ma per far ciò il tempo di recupero dopo la singola apnea (e la tecnica respiratoria utilizzata) devono essere adeguati in funzione della quantità  di anidride carbonica accumulata. Se i recuperi non sono corretti (e durante la frenesia venatoria è frequente fare un continuo sali-scendi senza stare a badare troppo al recupero in superficie, soprattutto nel mare mosso) l’anidride carbonica accumulata in eccesso nel sangue si trasforma in acido carbonico, che è un acido non volatile e che può essere eliminato solo con l’urina. In questo caso l’urina ha una funzione di meccanismo di controllo del pH emtico.

    In sintesi, avere una muta adeguata alle condizioni di temperatura dell’acqua e che sia della taglia giusta (in modo da evitare i ricambi d’acqua all’interno) e avere l’accortezza di prenderci tutto il tempo necessario per recuperare il fiato tra un’apnea e l’altra (che significa ossigenare bene il sangue) ci aiuta a ridurre la produzione di urina, che sifìgnifica ridurre la disidratazione e la dispersione di calore.

    Ottime info, ma trovo poco igienico il pisciarino e mi da un certo sollievo fare una pausa fuori dall’acqua che dalle mie parti arriva a 5 gradi c°, per non sentire freddo ci vorrebbe una stagna da 15 mm….

    #260860
    sub1
    Partecipante

    @vikingo wrote:

    @steve86 wrote:

    Spero di non andare ot e di non annoiare troppo… 😆 Se così fosse perdonatemi, ma credo che queste 2 righe possano essere interessanti…

    Eliminare l’urina dalla muta attraverso il becco d’anatra o l’uridon aiuta a prolungare di molto la permanenza in acqua. Invece il fatto di abbassare tutto e farla su uno scoglio o in gommone contribuisce a farci disperdere calore (per lo meno è ciò che capitava a me prima di farmi mettere il becco d’anatra nel pantalone). Non parliamo poi del fatto di farla proprio dentro la muta 😯 Dopo un pò è come buttarsi una secchiata d’acqua fredda!!!
    Detto questo trovo che urinare il meno possibile sia la soluzione migliore, a prescindere dai sistemi di espulsione che usiamo o non usiamo, giusto?
    Ora, i motivi per cui in pesca produciamo molta urina sono essenzialmente 2:

    – il FREDDO, attraverso la vasocostrizione cutanea che induce, fa si che il sangue si sposti in grossa parte nei distretti più profondi e più caldi. Però quest’aumento di carico ematico agli organi, tra i quali i reni, fa si che l’organismo percepisca un eccesso di liquidi (come quando beviamo molto) e ciò determina una maggior produzione di urina.

    – le APNEE, o meglio i recuperi insufficienti dopo queste. Durante un’apnea si accumula nel sangue l’anidride carbonica. Questa è un acido cosiddetto volatile, cioè che può essere eliminato attraverso la respirazione. Ma per far ciò il tempo di recupero dopo la singola apnea (e la tecnica respiratoria utilizzata) devono essere adeguati in funzione della quantità  di anidride carbonica accumulata. Se i recuperi non sono corretti (e durante la frenesia venatoria è frequente fare un continuo sali-scendi senza stare a badare troppo al recupero in superficie, soprattutto nel mare mosso) l’anidride carbonica accumulata in eccesso nel sangue si trasforma in acido carbonico, che è un acido non volatile e che può essere eliminato solo con l’urina. In questo caso l’urina ha una funzione di meccanismo di controllo del pH emtico.

    In sintesi, avere una muta adeguata alle condizioni di temperatura dell’acqua e che sia della taglia giusta (in modo da evitare i ricambi d’acqua all’interno) e avere l’accortezza di prenderci tutto il tempo necessario per recuperare il fiato tra un’apnea e l’altra (che significa ossigenare bene il sangue) ci aiuta a ridurre la produzione di urina, che sifìgnifica ridurre la disidratazione e la dispersione di calore.

    Ottime info, ma trovo poco igienico il pisciarino e mi da un certo sollievo fare una pausa fuori dall’acqua che dalle mie parti arriva a 5 gradi c°, per non sentire freddo ci vorrebbe una stagna da 15 mm….

    allora io dovrei fare una pausa ogni 10minuti ?!! 😆 😆 😆 noooo meglio tagliare la testa al toro….mettere l’uridon e mi levo il pensiero…..con l’acqua fredda urinare e’normale,perche’i reni si allentano,quindi questo sistema d’inverno ci vuole….

    #260861
    SARDENTICE81
    Moderatore

    @sub1 wrote:

    allora io dovrei fare una pausa ogni 10minuti ?!! 😆 😆 😆 noooo meglio tagliare la testa al toro….mettere l’uridon e mi levo il pensiero…..con l’acqua fredda urinare e’normale,perche’i reni si allentano,quindi questo sistema d’inverno ci vuole….

    ma anche in estate per evitare quel rigolo di pipì bollente che non è esattamente piacevole 😀

    #260862
    sub1
    Partecipante

    @SARDENTICE81 wrote:

    @sub1 wrote:

    allora io dovrei fare una pausa ogni 10minuti ?!! 😆 😆 😆 noooo meglio tagliare la testa al toro….mettere l’uridon e mi levo il pensiero…..con l’acqua fredda urinare e’normale,perche’i reni si allentano,quindi questo sistema d’inverno ci vuole….

    ma anche in estate per evitare quel rigolo di pipì bollente che non è esattamente piacevole 😀

    per non parlare del profumino…. 😆 😆 😆

    #260863
    SARDENTICE81
    Moderatore

    @sub1 wrote:

    @SARDENTICE81 wrote:

    @sub1 wrote:

    allora io dovrei fare una pausa ogni 10minuti ?!! 😆 😆 😆 noooo meglio tagliare la testa al toro….mettere l’uridon e mi levo il pensiero…..con l’acqua fredda urinare e’normale,perche’i reni si allentano,quindi questo sistema d’inverno ci vuole….

    ma anche in estate per evitare quel rigolo di pipì bollente che non è esattamente piacevole 😀

    per non parlare del profumino…. 😆 😆 😆

    assolutamente! le mute non avranno più quel tanfo di urina che dopo un po’ si fissa indelebilmente al neoprene 8)

    #260864
    steve86
    Partecipante

    Se penso a quella puzza di urina-neoprene-sudore alla fine delle pescate, soprattutto in esate… Per non parlare del fatto che dopo aver allagato la muta di urina le successive capovolte sono caratterizzate dal rigagnolo che arriva fino al cappuccio… Bleah! Il pisciarino è stata una liberazione!

    #260865
    sdentex2000
    Partecipante

    mio padre dopo le 7 ore esce perché non si tiene a galla per il pesce 😯 nn so come fa

    #260866
    FabioSub75
    Partecipante

    @sdentex2000 wrote:

    mio padre dopo le 7 ore esce perché non si tiene a galla per il pesce 😯 nn so come fa

    ..ma non è che se uno pesca 10Kg di pesce se lo deve per forza attaccare in cintura….le boe esistono anche per questo!!! 😀

    #260867
    FELIX
    Partecipante

    Ieri mattina ho battuto il mio record:5 ore in acqua senza mai mettere fuori la testa,se non per bere,guardare la boa dov’era e qualche cretino con la barca che si avvicinava troppo 😀 .Non pensavo aver tutta questa resistenza calcolando che siamo all’inizio della stagione “venatoria”(magari per me).Sono uscito dall’acqua sfinito,e quando ho controllato l’ora sul cell. non credevo fosse vero.

    #260868
    TONIKU
    Partecipante

    tutto dipende dalla muta ke indossi…personalmente nei periodi freddi uso una 7mm e 5/6 le reggo tranquillamente.

    #260869
    Max
    Moderatore

    @TONIKU wrote:

    tutto dipende dalla muta ke indossi…personalmente nei periodi freddi uso una 7mm e 5/6 le reggo tranquillamente.

    E non solo, dipende anche dalla zona dove peschi. Non è lo stesso se peschi in Adriatico e nel Tirreno 😉

    #260870
    vikingo
    Partecipante

    @sub1 wrote:

    @vikingo wrote:

    @steve86 wrote:

    Spero di non andare ot e di non annoiare troppo… 😆 Se così fosse perdonatemi, ma credo che queste 2 righe possano essere interessanti…

    Eliminare l’urina dalla muta attraverso il becco d’anatra o l’uridon aiuta a prolungare di molto la permanenza in acqua. Invece il fatto di abbassare tutto e farla su uno scoglio o in gommone contribuisce a farci disperdere calore (per lo meno è ciò che capitava a me prima di farmi mettere il becco d’anatra nel pantalone). Non parliamo poi del fatto di farla proprio dentro la muta 😯 Dopo un pò è come buttarsi una secchiata d’acqua fredda!!!
    Detto questo trovo che urinare il meno possibile sia la soluzione migliore, a prescindere dai sistemi di espulsione che usiamo o non usiamo, giusto?
    Ora, i motivi per cui in pesca produciamo molta urina sono essenzialmente 2:

    – il FREDDO, attraverso la vasocostrizione cutanea che induce, fa si che il sangue si sposti in grossa parte nei distretti più profondi e più caldi. Però quest’aumento di carico ematico agli organi, tra i quali i reni, fa si che l’organismo percepisca un eccesso di liquidi (come quando beviamo molto) e ciò determina una maggior produzione di urina.

    – le APNEE, o meglio i recuperi insufficienti dopo queste. Durante un’apnea si accumula nel sangue l’anidride carbonica. Questa è un acido cosiddetto volatile, cioè che può essere eliminato attraverso la respirazione. Ma per far ciò il tempo di recupero dopo la singola apnea (e la tecnica respiratoria utilizzata) devono essere adeguati in funzione della quantità  di anidride carbonica accumulata. Se i recuperi non sono corretti (e durante la frenesia venatoria è frequente fare un continuo sali-scendi senza stare a badare troppo al recupero in superficie, soprattutto nel mare mosso) l’anidride carbonica accumulata in eccesso nel sangue si trasforma in acido carbonico, che è un acido non volatile e che può essere eliminato solo con l’urina. In questo caso l’urina ha una funzione di meccanismo di controllo del pH emtico.

    In sintesi, avere una muta adeguata alle condizioni di temperatura dell’acqua e che sia della taglia giusta (in modo da evitare i ricambi d’acqua all’interno) e avere l’accortezza di prenderci tutto il tempo necessario per recuperare il fiato tra un’apnea e l’altra (che significa ossigenare bene il sangue) ci aiuta a ridurre la produzione di urina, che sifìgnifica ridurre la disidratazione e la dispersione di calore.

    Ottime info, ma trovo poco igienico il pisciarino e mi da un certo sollievo fare una pausa fuori dall’acqua che dalle mie parti arriva a 5 gradi c°, per non sentire freddo ci vorrebbe una stagna da 15 mm….

    allora io dovrei fare una pausa ogni 10minuti ?!! 😆 😆 😆 noooo meglio tagliare la testa al toro….mettere l’uridon e mi levo il pensiero…..con l’acqua fredda urinare e’normale,perche’i reni si allentano,quindi questo sistema d’inverno ci vuole….

    io in inverno ne faccio una ogni ora circa quindi mi da più sollievo sedermi su di uno scoglio o sul gommone e liberarmi, …ogni 10 minuti??? ma quanti anni hai 95? 😀 😀 😀 😀

    #260871
    vikingo
    Partecipante

    @Max wrote:

    @TONIKU wrote:

    tutto dipende dalla muta ke indossi…personalmente nei periodi freddi uso una 7mm e 5/6 le reggo tranquillamente.

    E non solo, dipende anche dalla zona dove peschi. Non è lo stesso se peschi in Adriatico e nel Tirreno 😉

    Straquoto!!!

    #260872
    sub1
    Partecipante

    @vikingo wrote:

    @sub1 wrote:

    @vikingo wrote:

    @steve86 wrote:

    Spero di non andare ot e di non annoiare troppo… 😆 Se così fosse perdonatemi, ma credo che queste 2 righe possano essere interessanti…

    Eliminare l’urina dalla muta attraverso il becco d’anatra o l’uridon aiuta a prolungare di molto la permanenza in acqua. Invece il fatto di abbassare tutto e farla su uno scoglio o in gommone contribuisce a farci disperdere calore (per lo meno è ciò che capitava a me prima di farmi mettere il becco d’anatra nel pantalone). Non parliamo poi del fatto di farla proprio dentro la muta 😯 Dopo un pò è come buttarsi una secchiata d’acqua fredda!!!
    Detto questo trovo che urinare il meno possibile sia la soluzione migliore, a prescindere dai sistemi di espulsione che usiamo o non usiamo, giusto?
    Ora, i motivi per cui in pesca produciamo molta urina sono essenzialmente 2:

    – il FREDDO, attraverso la vasocostrizione cutanea che induce, fa si che il sangue si sposti in grossa parte nei distretti più profondi e più caldi. Però quest’aumento di carico ematico agli organi, tra i quali i reni, fa si che l’organismo percepisca un eccesso di liquidi (come quando beviamo molto) e ciò determina una maggior produzione di urina.

    – le APNEE, o meglio i recuperi insufficienti dopo queste. Durante un’apnea si accumula nel sangue l’anidride carbonica. Questa è un acido cosiddetto volatile, cioè che può essere eliminato attraverso la respirazione. Ma per far ciò il tempo di recupero dopo la singola apnea (e la tecnica respiratoria utilizzata) devono essere adeguati in funzione della quantità  di anidride carbonica accumulata. Se i recuperi non sono corretti (e durante la frenesia venatoria è frequente fare un continuo sali-scendi senza stare a badare troppo al recupero in superficie, soprattutto nel mare mosso) l’anidride carbonica accumulata in eccesso nel sangue si trasforma in acido carbonico, che è un acido non volatile e che può essere eliminato solo con l’urina. In questo caso l’urina ha una funzione di meccanismo di controllo del pH emtico.

    In sintesi, avere una muta adeguata alle condizioni di temperatura dell’acqua e che sia della taglia giusta (in modo da evitare i ricambi d’acqua all’interno) e avere l’accortezza di prenderci tutto il tempo necessario per recuperare il fiato tra un’apnea e l’altra (che significa ossigenare bene il sangue) ci aiuta a ridurre la produzione di urina, che sifìgnifica ridurre la disidratazione e la dispersione di calore.

    Ottime info, ma trovo poco igienico il pisciarino e mi da un certo sollievo fare una pausa fuori dall’acqua che dalle mie parti arriva a 5 gradi c°, per non sentire freddo ci vorrebbe una stagna da 15 mm….

    allora io dovrei fare una pausa ogni 10minuti ?!! 😆 😆 😆 noooo meglio tagliare la testa al toro….mettere l’uridon e mi levo il pensiero…..con l’acqua fredda urinare e’normale,perche’i reni si allentano,quindi questo sistema d’inverno ci vuole….

    io in inverno ne faccio una ogni ora circa quindi mi da più sollievo sedermi su di uno scoglio o sul gommone e liberarmi, …ogni 10 minuti??? ma quanti anni hai 95? 😀 😀 😀 😀

    non posso farci niente non riesco a trattenerla,e anche se potessi pescherei male,e poi e’una cosa normale e’il freddo che allenta i reni….

    #260873
    FELIX
    Partecipante

    @Max wrote:

    @TONIKU wrote:

    tutto dipende dalla muta ke indossi…personalmente nei periodi freddi uso una 7mm e 5/6 le reggo tranquillamente.

    E non solo, dipende anche dalla zona dove peschi. Non è lo stesso se peschi in Adriatico e nel Tirreno 😉

    Giusto Max 😉 .Poi non intendevo solo per il freddo,anche come stanchezza fisica.Ad esempio io che pesco da 0 a -5 metri con la giacca da 6,5 e salopette da 5mm,ho bisogno di 11,5 kg per un giusto assetto a queste quote.E portarli a spasso dopo un po’ si sentono.

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