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- Questo topic ha 34 risposte, 14 partecipanti ed è stato aggiornato l'ultima volta 15 anni, 5 mesi fa da bludive.
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9 Giugno 2009 alle 16:40 #129447bludivePartecipante
@Cavallo_Selvaggio wrote:
@bludive wrote:
@Miky wrote:
@Cavallo_Selvaggio wrote:
Secondo me se si facesse i professionisti si perderebbe in fretta la passione per il mare,non saremmo piu noi a decidere quando andare diventerebbe un obbligo oltre che una forte causa di stress.
Assolutamente D’accordo!!!
non è necessariamente così, la propria passione può diventare lavoro senza perdere la voglia e il piacere di andare in acqua.
I problemi iniziano quando non si riesce a portare a casa la pagnotta, ma non è questione di obblighi ad andare in acqua piuttosto a pagare le bollette.
………….. e parlo con cognizione 😆Per l’appunto diventa forte causa di stress. Non si pensa più al gesto nobile della pescata ma solo sotto il punto di vista di lucro il che renderebbe tutto diverso.
Scusa C.S., leggo spesso post di questo tipo, sembra passare l’idea che se fai della tua vita e nella tua vita ciò che veramente ti piace tutto finisce nel baratro dello sporco mercato: non è così.
Le passioni, quelle vere, possono diventare il nostro lavoro, basta avere le p@lle per provarci. Può anche non andare bene: pazienza, ma partire dal presupposto che tanto poi passa la poesia non mi trova d’accordo, se succede forse la passione non era così forte.Vivere in mare e dal mare affascina tutti, ma se fosse solo bello lo faremmo tutti. I contro ci sono in tutti i lavori solo che se il tuo lavoro è la tua passione li affronti in maniera diversa.
Come già detto non parlo perché presumo, ma perché lo vivo tutti i giorni (anche se non strettamente legato alla pesca), comunque quando mi stancherò di andare per mare tutti i santi dì te lo farò sapere e ammetterò che hai ragione 8)
9 Giugno 2009 alle 16:59 #129448MaxModeratoreIo sono in mare tutti i santi dì, sia per lavoro che per passione (quando sono in ferie) e non ancora mi stanco 😉
10 Giugno 2009 alle 12:38 #129449Cavallo_SelvaggioPartecipante@bludive wrote:
@Cavallo_Selvaggio wrote:
@bludive wrote:
@Miky wrote:
@Cavallo_Selvaggio wrote:
Secondo me se si facesse i professionisti si perderebbe in fretta la passione per il mare,non saremmo piu noi a decidere quando andare diventerebbe un obbligo oltre che una forte causa di stress.
Assolutamente D’accordo!!!
non è necessariamente così, la propria passione può diventare lavoro senza perdere la voglia e il piacere di andare in acqua.
I problemi iniziano quando non si riesce a portare a casa la pagnotta, ma non è questione di obblighi ad andare in acqua piuttosto a pagare le bollette.
………….. e parlo con cognizione 😆Per l’appunto diventa forte causa di stress. Non si pensa più al gesto nobile della pescata ma solo sotto il punto di vista di lucro il che renderebbe tutto diverso.
Scusa C.S., leggo spesso post di questo tipo, sembra passare l’idea che se fai della tua vita e nella tua vita ciò che veramente ti piace tutto finisce nel baratro dello sporco mercato: non è così.
Le passioni, quelle vere, possono diventare il nostro lavoro, basta avere le p@lle per provarci. Può anche non andare bene: pazienza, ma partire dal presupposto che tanto poi passa la poesia non mi trova d’accordo, se succede forse la passione non era così forte.Vivere in mare e dal mare affascina tutti, ma se fosse solo bello lo faremmo tutti. I contro ci sono in tutti i lavori solo che se il tuo lavoro è la tua passione li affronti in maniera diversa.
Come già detto non parlo perché presumo, ma perché lo vivo tutti i giorni (anche se non strettamente legato alla pesca), comunque quando mi stancherò di andare per mare tutti i santi dì te lo farò sapere e ammetterò che hai ragione 8)
Io ho espresso un parere personale molto specifico. Non parlo di un lavoro dedicato alla vita di mare e come passione la pesca,parlo delle due cose in modo molto stretto,lavoro uguale pesca subacquea. Sono convinto che essere un professionista faccia cambiare la visione iniziale,un po come succede agli agonisti,tutti dal primo all’ultimo hanno ammesso che il modo di porsi e vedere la pesca è radicalmente cambiato. Allo stesso modo se diventa una professione per forza di cose le vedute cambieranno,magari non si perde la passione,ma a mio parere la passione è causata dalla tranquillità di andare a mare,di ritagliarsi il proprio spazio e starsene in pace con se stessi nell amato mare. Se diventa un lavoro così non può essere,si penserà sicuramente allo scopo di profitto e a mantenere la propria famiglia,il gesto tecnico si perde,la passione dello sparo pure,si ricolegherebbe ogni cattura a un mezzo per mantenere la propria famiglia e secondo me queste due cose (amatore-professionista) non possono portare gli stessi sentimenti e senzazioni.
10 Giugno 2009 alle 12:45 #129450Fulvio57PartecipanteSono d’accordo con Lorenzo ( Cavallo Selvaggio), la passione mal si coniuga con il “mestiere”. Si perdono di vista gli obiettivi dell’una con quelli dell'”altra”. Ciò che inizialmente è relax diventa, inevitabilmente, dover catturare ad ogni costo. Non intendo gettar strali su chi lo fa per mantenere la famiglia, ma vi sono altre vie …
10 Giugno 2009 alle 12:58 #129451MikyPartecipanteNuovamente d’accordo con Cavallo Selvaggio…hai pienamente ragione.
10 Giugno 2009 alle 13:29 #129452bludivePartecipante@Cavallo_Selvaggio wrote:
Io ho espresso un parere personale molto specifico. Non parlo di un lavoro dedicato alla vita di mare e come passione la pesca,parlo delle due cose in modo molto stretto,lavoro uguale pesca subacquea. Sono convinto che essere un professionista faccia cambiare la visione iniziale,un po come succede agli agonisti,tutti dal primo all’ultimo hanno ammesso che il modo di porsi e vedere la pesca è radicalmente cambiato. Allo stesso modo se diventa una professione per forza di cose le vedute cambieranno,magari non si perde la passione,ma a mio parere la passione è causata dalla tranquillità di andare a mare,di ritagliarsi il proprio spazio e starsene in pace con se stessi nell amato mare. Se diventa un lavoro così non può essere,si penserà sicuramente allo scopo di profitto e a mantenere la propria famiglia,il gesto tecnico si perde,la passione dello sparo pure,si ricolegherebbe ogni cattura a un mezzo per mantenere la propria famiglia e secondo me queste due cose (amatore-professionista) non possono portare gli stessi sentimenti e senzazioni.
I pareri personali sono tali e non ne esistoni d migliori o più oggettivi: il mio non è, e non voleva essere superiore a tuo, solo diverso. Semmai c’è chi un percorso lo ha fatto e chi no.
Be’ io sono tra quelli che l’hanno fatto, compresa la pesca sub per camparci, è dura, com’è duro scoprire che non sei abbastanza bravo per arrivare a fine mese, ma mai la mia passione per il mare e, nello specifico per la pesca, è venuta meno.Semmai il problema stà proprio nell’identificare lo specifico. Non si può essere appassionati di p.sub e non di mare, altrimenti è solo un hobby che ci occupa qualche mattina all’anno.
Io vivo il mare in tutte le sue forme tra cui la pesca, l’apnea, l’ARA, le foto, i video, l’insegnamento, la contemplazione, la navigazione e tutto ciò che ci sta: da sopra la superficie ai fondali preclusi alla maggior parte degli apneisti.
Niente è di per se dominante e tutto in sieme mi consente di vivere, e finché le richieste dello stato non supereranno le mie possibilità lo farò.
Non a caso questa mattina (in cui avrei potuto dormire) ero in acqua dove la fortuna mi ha regalato un incontro incredibile con un Mola-Mola.
Che poi la visione di un hobbysta e di un professionista siano differenti è ovvio, ma che centra con la passione?Una delle cose che più mi hanno colpito del DVD di Dapiran è stata la frase in cui identifica la felicità nello stare seduto su un gommone con i piedi in acqua a sputare la maschera: questo mentre era lì per lavoro e dopo 30 e fischia anni di professionismo.
Per concludere: non sono d’accordo con te e finché mi sosterranno salute e forze farò di tutto per continuare a non esserlo. 😆
10 Giugno 2009 alle 13:45 #129453Cavallo_SelvaggioPartecipante@bludive wrote:
@Cavallo_Selvaggio wrote:
Io ho espresso un parere personale molto specifico. Non parlo di un lavoro dedicato alla vita di mare e come passione la pesca,parlo delle due cose in modo molto stretto,lavoro uguale pesca subacquea. Sono convinto che essere un professionista faccia cambiare la visione iniziale,un po come succede agli agonisti,tutti dal primo all’ultimo hanno ammesso che il modo di porsi e vedere la pesca è radicalmente cambiato. Allo stesso modo se diventa una professione per forza di cose le vedute cambieranno,magari non si perde la passione,ma a mio parere la passione è causata dalla tranquillità di andare a mare,di ritagliarsi il proprio spazio e starsene in pace con se stessi nell amato mare. Se diventa un lavoro così non può essere,si penserà sicuramente allo scopo di profitto e a mantenere la propria famiglia,il gesto tecnico si perde,la passione dello sparo pure,si ricolegherebbe ogni cattura a un mezzo per mantenere la propria famiglia e secondo me queste due cose (amatore-professionista) non possono portare gli stessi sentimenti e senzazioni.
I pareri personali sono tali e non ne esistoni d migliori o più oggettivi: il mio non è, e non voleva essere superiore a tuo, solo diverso. Semmai c’è chi un percorso lo ha fatto e chi no.
Be’ io sono tra quelli che l’hanno fatto, compresa la pesca sub per camparci, è dura, com’è duro scoprire che non sei abbastanza bravo per arrivare a fine mese, ma mai la mia passione per il mare e, nello specifico per la pesca, è venuta meno.Semmai il problema stà proprio nell’identificare lo specifico. Non si può essere appassionati di p.sub e non di mare, altrimenti è solo un hobby che ci occupa qualche mattina all’anno.
Io vivo il mare in tutte le sue forme tra cui la pesca, l’apnea, l’ARA, le foto, i video, l’insegnamento, la contemplazione, la navigazione e tutto ciò che ci sta: da sopra la superficie ai fondali preclusi alla maggior parte degli apneisti.
Niente è di per se dominante e tutto in sieme mi consente di vivere, e finché le richieste dello stato non supereranno le mie possibilità lo farò.
Non a caso questa mattina (in cui avrei potuto dormire) ero in acqua dove la fortuna mi ha regalato un incontro incredibile con un Mola-Mola.
Che poi la visione di un hobbysta e di un professionista siano differenti è ovvio, ma che centra con la passione?Una delle cose che più mi hanno colpito del DVD di Dapiran è stata la frase in cui identifica la felicità nello stare seduto su un gommone con i piedi in acqua a sputare la maschera: questo mentre era lì per lavoro e dopo 30 e fischia anni di professionismo.
Per concludere: non sono d’accordo con te e finché mi sosterranno salute e forze farò di tutto per continuare a non esserlo. 😆
Il mio non voleva essere un parere contradditorio ma un opinione che si confronta con la tua in un dibattito di vedute differente ma non per prevaricare i tuoi pensieri.
Io sono fatto male,ho una visione molto cinica ovvero in qualsiasi attività lavorativa non vivo di sogni ma guardo principalmente al profitto sono un tipo che se non gli torna in tasca qualcosa non fà . Ecco perchè non riesco a pensarla come te,allo stesso modo il mio approccio alla pesca è diverso dall’approccio di altri. Sono giovane,e in noi giovani pescatori è comune vedere la carica agonistica,la ricerca del pescione e della profondità ,quell’irruenza tipicamente giovanile. Io no. Prima della vestizione non penso neanche per un secondo che pescione potrei incontrare ecc mi piace stare in acqua perchè mi rilassa e mi diverte. Forse perchè io non considero per me la pesca uno sport ma semplicemente qualcosa di piu di un hobby,un attività di cui ho bisogno per stare bene,vivendo al mare numerose sono le volte che si passa in spiaggia e mi sale la voglia irrefrenabile di andare in acqua. E proprio per questo motivo che io non posso essere d’accordo: se io fossi un professionista perderei tutto questo. La pesca sub è uno sport come altri,solamente che altri sport sono ben (fin troppo) retribuiti mentre la pesca troppo poco. La pesca è un mondo a parte un attività professionista in questo sport non ha niente a che vedere con attività professioniste di altri,ecco perchè non lo considero uno sport ma una passione. Tu hai parlato che hai fatto il pesca sub per professione ma al contempo hai nominato tantissime altre attività ,e qui ti appoggio il mare è mare la passione resta. Solamente cerca di entrare nella mia ottica io non intendo come te fare il professionista di pesca sub per contorno ma fare esclusivamente il pesca sub professionista senza altre attività ,questo secondo me porterebbe a stress. A mio parere una carriera di pesca sub professionista comporta alcune cose che secondo me sarebbero indicibili cause di stress:-tutti i giorni in mare
-la ricerca quasi ossessiva del pesce che anche quel giorno ti permetterà di comprarti la pagnotta
-i pochi soldi che si guadagnano
-la rarefazione di pesce comune ormai nel nostro mare.Proprio su quest ultimo punto vorrei fare una considerazione: Amatore,certo non adora il fatto che di pesce ce ne sia sempre meno ma lo spinge ad andare a mare,ogni cattura è resa piu speciale,e resta nell’immaginario il pescione che prima o poi si catturerà ,questa rarefazione a mio parere alimenta l’insana passione del pescatore
Professionista: Maledice il fatto che ci sia meno pesce,non può bastargli un singolo trofeo ogni x periodo di tempo retribuisce troppo poco,l’immagine del pescione non diviene piu motivo di caccia e passione,ma una ricerca ossessiva per guadagnarci sotto il lato economico.
I sogni,le passioni e i sentimenti sono le caratteristiche comuni dell’essere umano e ancora più caratteristica comune e identificativa del individuo perchè proprio sogni passioni e sentimenti lo rendono diverso da un altro individuo. A mio parere tuttavia,ed è giusto cosi,l’uomo è materialista e egoista non si puo vivere di sentimenti se manca il profitto si perde tranquillità e felicità .
10 Giugno 2009 alle 15:13 #129454sommozzielloPartecipanteEssendo io un’ OTS e per vent’anni ho lavorato nei porti e non. Potrei fare tranquillamente il lavoro di pescatore subacqueo. Ma ho imparato che a stare sempre in acqua per lavoro d’inverno e d’estate non è da tutti. Devi avere anche il carattere giusto per poterlo fare. Consiglio di provare prima un paio di mesi in inverno a timbrare il cartellino col mare tutti i santissimi giorni per portare a casa la pagnotta. Tenete conto che pescatore subacqueo vuol dire anche che puoi prelevare frutti di mare oltre che a pescare (senza bombole) una quantità illimitata di pesce. Nei parchi puoi andare a raccogliere frutti di marema sempre senza fucile.
11 Giugno 2009 alle 12:03 #129455roberto corsiPartecipanteSò che è possibile avere la licenza, qui in Sardegna c’è nell’ oristanese un fortissimo pescatore in apnea che lo fà per professione, si chiama Massimo Quattrore e vende il pescato al mercato come gli altri pescatori professionisti.
Oltre che guadagnare dal pescato lavora e testa le attrezzature per la EFFESUB noto marchio nell’ ambito della pesca in apnea.
Ho letto un suo articolo in un mensile “pesca in apnea” dove diceva che in media in un anno per poter sopravvivere dovrebbe pescare una media di 5kg di pesce al giorno (naturalmente da professionista non hai limiti di pescato giornaliero)contando che non puoi uscire 365 giorni all’ anno per colpa del meteo o di salute.non è certamente un lavoro per tutti devi essere super preparato!!
Dapiran potrebbe farlo tranquillamente come lavoro 😆11 Giugno 2009 alle 12:09 #129456roberto corsiPartecipante@bludive wrote:
Semmai il problema stà proprio nell’identificare lo specifico. Non si può essere appassionati di p.sub e non di mare, altrimenti è solo un hobby che ci occupa qualche mattina all’anno.
Io vivo il mare in tutte le sue forme tra cui la pesca, l’apnea, l’ARA, le foto, i video, l’insegnamento, la contemplazione, la navigazione e tutto ciò che ci sta: da sopra la superficie ai fondali preclusi alla maggior parte degli apneisti.
Niente è di per se dominante e tutto in sieme mi consente di vivere, e finché le richieste dello stato non supereranno le mie possibilità lo farò.
Non a caso questa mattina (in cui avrei potuto dormire) ero in acqua dove la fortuna mi ha regalato un incontro incredibile con un Mola-Mola.
Che poi la visione di un hobbysta e di un professionista siano differenti è ovvio, ma che centra con la passione?Una delle cose che più mi hanno colpito del DVD di Dapiran è stata la frase in cui identifica la felicità nello stare seduto su un gommone con i piedi in acqua a sputare la maschera: questo mentre era lì per lavoro e dopo 30 e fischia anni di professionismo.
Per concludere: non sono d’accordo con te e finché mi sosterranno salute e forze farò di tutto per continuare a non esserlo. 😆
100% d’ accordo!! questo è vivere il mare!!! spero di riuscire ad andare in mare anche da vecchio se non immergendomi almeno in barca perchè il mare fà parte di me
11 Giugno 2009 alle 12:59 #129457Cavallo_SelvaggioPartecipanteRicordo anche nel pesca sub del mese scorso Massimo Quattrone che si lamentava dello stress che causa essere un professionista. Testava la effesub ora è in fallimento. Infatti le mie considerazioni oltre che personali erano anche dette proprio per aver letto le parole di Quattrone.
11 Giugno 2009 alle 15:32 #129458bludivePartecipante@Cavallo_Selvaggio wrote:
Ricordo anche nel pesca sub del mese scorso Massimo Quattrone che si lamentava dello stress che causa essere un professionista. Testava la effesub ora è in fallimento. Infatti le mie considerazioni oltre che personali erano anche dette proprio per aver letto le parole di Quattrone.
non conosco lo scritto di Quattrone, ma gli chiederei se farebbe cambio con un bel posto da vigile urbano o metalmeccanico nella città in cui è nato e non nel posto in cui ha scelto di vivere.
Ho pochi dubbi sulla risposta 😆
11 Giugno 2009 alle 17:34 #129459Cavallo_SelvaggioPartecipante@bludive wrote:
@Cavallo_Selvaggio wrote:
Ricordo anche nel pesca sub del mese scorso Massimo Quattrone che si lamentava dello stress che causa essere un professionista. Testava la effesub ora è in fallimento. Infatti le mie considerazioni oltre che personali erano anche dette proprio per aver letto le parole di Quattrone.
non conosco lo scritto di Quattrone, ma gli chiederei se farebbe cambio con un bel posto da vigile urbano o metalmeccanico nella città in cui è nato e non nel posto in cui ha scelto di vivere.
Ho pochi dubbi sulla risposta 😆
Vero…ma se gli chiedessimo se scambiasse il lavoro con un ruolo importante? manager di qualche azienda,avvocato primario ecc?
11 Giugno 2009 alle 19:52 #129460bludivePartecipante@Cavallo_Selvaggio wrote:
Vero…ma se gli chiedessimo se scambiasse il lavoro con un ruolo importante? manager di qualche azienda,avvocato primario ecc?
anche se gli chiedessi di fare a cambio con l’erede di un miliardario o col marito della Bellucci sarebbe contento…..
chiaramente il paragone va fatto con uno stipendio in linea a ciò che può offrirti un professionismo di quel tipo.
L’unica cosa di cui ci si può arricchire con un lavoro come quello di Quattrone o il mio è l’odore di libertà (niente di più), se ci si accontenta è una figata altrimenti un inferno e si fa altro.
12 Giugno 2009 alle 13:18 #129461Cavallo_SelvaggioPartecipante@bludive wrote:
@Cavallo_Selvaggio wrote:
Vero…ma se gli chiedessimo se scambiasse il lavoro con un ruolo importante? manager di qualche azienda,avvocato primario ecc?
anche se gli chiedessi di fare a cambio con l’erede di un miliardario o col marito della Bellucci sarebbe contento…..
chiaramente il paragone va fatto con uno stipendio in linea a ciò che può offrirti un professionismo di quel tipo.
L’unica cosa di cui ci si può arricchire con un lavoro come quello di Quattrone o il mio è l’odore di libertà (niente di più), se ci si accontenta è una figata altrimenti un inferno e si fa altro.
E vero,il discorso secondo me si può totalmente accentrare sulla frase da te detta “l’odore di libertà “,per quanto mi riguarda il bello della pesca è proprio quello,i vari stress e sfogarli con l’odore di libertà stando in mare cosa del tutto possibile facendo l’attività comq hobby,purtroppo come lavoro penso che questo odore di libertà si perda perchè il professionista sa che in base alle sue prestazioni ne va della propria famiglia. Abbiamo due punti di vista totalmente differenti e per questo penso che non riusciremo a trovare un punto d’incontro. Tuttavia discussione molto stimolante grazie! 😀
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