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Ieri pomeriggio io e Sergio ( Dentex70)abbiamo organizzato una battuta pomeridiana di pesca fino al tramonto. E’ venuta fuori una bella pescata con qualche bel pezzo catturato, ( per Sergio: il sarago più grosso ha pesato 950 grammi e quello più piccolo 700) La pescata ci ha visti impegnati in discese sul filo dei 20 metri e a proposito di questo devi dire che Sergio mi è sembrato un pescatore di qualità . Sia io che lui abbiamo risparmiato parecchi pesci che altri avrebbero certamente catturato: cerniotti, denticiotti e altro. Devo ringraziare personalmente Sergio per la bella serata che mi ha fatto trascorrere e spero di poterne fare altre nel futuro.
Ecco qua Sergio con il carniere comune:
Ciao Frenk mi sono liberato un pò e adesso sono entrato nel forum e posso raccontare qualcosa in più (per il sarago ci avevo preso) .
L’appuntamento a Pozzo San Nicola e dopo esserci salutati saliamo in macchina per vedere il mare e scegliere l’immersione, il mare era leggermente increspato con un moto ondoso da ponente quindi ci siamo diretti verso un promontorio che negli anni ha saputo regalarmi belle soddisfazioni.Arrivati dopo un breve percorso di fuoristrada (che non fà mai male) prima brutta sorpresa nella cala un peschereccio in rada ma ormai eravamo li purtroppo il posto e ricco di aragoste e quindi da aprile in poi e visitato dai professionisti.Rapida vestizione e giù acqua,bella limpida e qualche medusa mi fanno ben sperare anche se era ancora presto e il sole alto, lascio a Franco il sottocosta io purtroppo sono malato di profondite quindi mi dirigo contro corrente alla sommità del capo che raggiungo dopo venti minuti di pinneggiata ogni tanto alzo la testa e vedo la bandierina di Franco che risale anche lui. Arrivato in zona come mi aspettavo incontro le reti attorno hai 18m le scavalco e scendo in mezzo alla poseidonia per tagliare il fiato e controllare la mangianza, sul fondo è presente un taglio termico di un metro và bene ma la mangianza è tranquilla inizio a cercare una risalita che non riesco ad individuare( maco dal posto sei mesi e la mire aimè si dimenticano) guardo la posizione di Franco e vedo che ha raggiunto il mio pallone molto più in basso, lo lascio sempre ho notato che dentici e ricciole digeriscono male quel filo che sale sino alla superficie e per depistare sub indesiderati non è il caso di Franco che raggiungo per vedere come và .Ha catturato un sarago ma anche lui si è reso conto che di pesce non ne gira, ci dividiamo di nuovo mentre lui decide di aggirare aguatando un isolotto io provo a cercare la risalita, ritrovo la rete che in quel punto era più a terra e subito dopo incontro una profonda spaccatura familiare sopra ci sono tre saragoni da chilo e quando sono sulla loro verticale due partono a razzo uno si butta dentro la fenditura ho il novanta arbalet e mi butto giù senza perdere tempo e assisto ad una scena ridicolissima il saragone voleva entrare a nascondersi e delle castagnole lo inseguivano e mordicchiavano alla fine il sarago riesce a buttarsi dentro, penso che sia meglio prepararsi ad un tiro al volo invece devo addentrarmi e son costretto a prendere il fucile al contrario col pollice sul grilletto e punta dell’arpione affianco alla faccia, mi apoggio con la mano libera e mi passa il saragone a non piu di cinquanta centimetri logicamente parte il tiro e nello stesso istante mi rendo conto che lo padellerò C…….z….o. Prendo l’asta sconfortato e pensando di aver perso l’occasione della serata ma come tutti sanno le sfighe non vengono mai da sole,caricato alla prima tacca riscendo non si sà mai magari era un sarago suicida sto per arrivare sul fondo e in penombra sotto la tettoia dove l’avevo padellato vedo passare pinna laterale e coda; questa volta calma e sangue freddo no mi devo far prendere la mano allungo il braccio chiudo l’occhio sinistro e con mia grande sorpresa intravvedo la parte bassa della testa, testa per modo di dire era largo almeno tre centimetri o due dita come volete, i labbroni biancastri e il muso nero che facevano avanti e indietro miro sparo sicuro troppo sicuro non sò cos’è successo se l’ho strisciato ho mancato di brutto ma l’ho sbagliato per la seconda volta, vado a piangere da Franco.
Individuo il pallone lo raggiungo e come per la legge del contrapasso attaccato alla boa vedo un saragone bello come quello che ho graziato mi complimento e rincuorato dalla cattura di Franco e l’ora perfetta decido di provare i dentici avviso Franco di raggiungermi quando vuole.
Trovo finalmente la risalita che nel frattempo doveva essersi spostata perchè me la ricordavo più a terra invece dopo un salto sui 22-24 risale attorno ai 17 e bellissima piena di mangianza intravvedo delle tanute e qualche sarago devo controllare, adesso mi preparo bene mi rilasso un ultimo respiro al massimo e giù le castagnole mi vengono incontro non appena appoggiato vedo i saraghi le tanute sono scomparse destra e sinistra e in quel momento al limite mi pare di vedere qualcosa che lentamente si avvicina aspetto faccio un richiamo l’avvicinamento continua lento si gira e li mi accorgo che è un dentice ma è piccolo mi alzo leggermente e lo faccio fermare innizio la risalita dalla parte opposta del pesce e arrivato in superficie sono combattuto se prendere il 115 aria o tenere il 90 arba decido di tenere il tiralastico, avanzo verso il posto dove si era fermato mi ventilo e scendo faccio un richiamo prima di arrivare al fondo e mi apposto sono tre forse quatto ma non arrivano al chilo mi piange il cuore quest’anno no ne ho presi e perdere un ‘altra pescata perchè sono piccoli mi girano le balle, guardo attorno sempre con i denticiotti che ormai mi stanno prendendo le misure per la prossima muta e lo vedo lontano immobile che mi studia un bel dentice sui tre chili quello si che và bene risalgo sposto l’elastico alla terza tacca avanzo ancora nella sua direzione il fondo adesso e almeno a venti cerco un buco per nascondermi e scendo niente richiami adesso con gli esemplari maturi aspetto e guardo il comportamento e mi lascio l’ultima carta mi nascondo e inizia a scorrere il tempo nulla; faccio il primo richiamo e di dentici manco l’ombra in compenso arrivano due belle tanute che più le richiamo e più accellerano sparo per non farmi investire il tiro non ha storia.
Sfilato il pesce guardo se Franco si sta avvicinando ma e ancora lontano cerco una tana che solitamente e frequentata da saraghi la trovo e già dalla superficie vedo due corvine non grandi ma sparabili le vorrei far vedere a Franco scendo per controllare che dentro non ci sia qualcos’altro non si sà mai generoso si cog…e no e arrivato all’iboccatura vedo le due corvine e mi parte em…… accidentalmente un colpo. Chiamo Franco per fargli vedere comunque la tana magari riesce a sparare l’altra scendo per indicargli il punto preciso e nella penombra vedo un testone nero pazienza Franco aspettera ancora un pò viro mi avvicino e mi rendo conto che era un cerniotto attorno al kilo e mezzo sicuramente attirato dal sangue della prima corvina.
Comunico a Franco il tutto e và giù, mi piace il suo stile e raccolto si vede che anche lui gli piace il fondo controlla la tana dà uno sguardo attorno poi lo vedo che si schiaccia allunga il fucile poi desiste allora capisco che sono i denticiotti che son venuti a prendere la misure anche a lui, sale e conferma, sono le 19:30 il suo pallone non tocca fondo bisogna recuperarlo è giunta l’ora di ritornare io taglio e dirigo ditto all’uscita mentre Franco vuole fare il suo percorso inverso. altri 20 minuti di pinneggiata ma tutta un’altra cosa è il tramonto l’acqua si è calmata e quella poca corrente è favorevole. Esco ritiro l’attrezzatura e vedo che anche Franco è gia arrivato ha catturato un altro bel sarago e una tanuta che sicuramente ha avuto un incontro ravvicinato con qualke predatore gli mancava la coda e tutte le scuame che giornata di merda ha trovato anche Franco! 😀Bel racconto Sergio…durante il rientro in macchina non ci eravamo raccontati tutti questi particolari e mi ha fatto piacere leggerli qua sul forum.
Forse anche tu non sai che io mi sono trattenuto attorno a quell’isolotto perchè era pieno di pesce che circolava intorno. La vista di una bella leccia, di parecchi barracuda e di un paio di bei cerniotti sul fondo hanno fatto si che il mio istinto da predatore mi dicesse di insistere. Il saragone, non ci crederai, ma son riuscito a catturarlo in caduta quando lui girava a mezz’acqua insieme a un suo compagno. Ho avuto la fortuna di vederlo da lontano e con il sole alle spalle ho iniziato una discesa lentissima e silenziosa. Quando si è accorto che c’era qualcosa di strano ha cominciato a guadagnare il fondo ma il suo errore è di averlo fatto troppo lentamente quando ormai ero troppo vicino e con una spinta di pinne disperata son riuscito a guadagnare un metro ho tentato il tiro e l’ho preso sulla schena con l’asta che gli è uscita dall’addome..praticamente una presa ferrea e la sua prevedibile furiosa reazione è stata inutile. L’altro bel sarago invece l’ho preso in una tana profonda ( lì c’erano più di 20 metri) dopo aver visto un movimento dall’alto. Sono sceso a mezz’acqua per avere una visuale del fondo migliore e quando ho notato che due saragoni giravano intorno ad un masso nella posidonia ho capito tutto. Sono risalito e ho iniziato le manovre di ventilazione ( ero solo perchè Sergio ormai stava rientrando). Il fondale era già sparito dalla vista perchè il sole stava tramontando ma per fortuna avevo pedagnato la tana e quindi non ho fatto fatica a ritrovarla. Una volta sul fondo mi si è presentato un bello spettacolo: sotto il massone giravano tranquilli sei o sette saragoni da paura. Ho aspettato un pò sperando di allinearne un paio e fare una coppiola ma quando ho visto che l’impresa non riusciva ho sparato a quello che mi offriva più possibilità di successo. Catturato uno e messo nel cavetto ho recuperato ed ho riprovato con la speranza do trovare ancora tutti i suoi fratelli ma purtroppo niente da fare la tana ormai era vuota…peccato perchè da come li avevo lasciati tranquilli nel recupere di quello preso avevo ben sperato. Quella è stata l’ultima discesa prima del rientro.Sono in attesa degli o-rings originali per lo scafandro che ho ordinato via internet.Non posso rischiare di bruciare l’ultima cam che mi è rimasta. Una l’ho venduta a Palermoinsub.
Leggere e vedere le foto di queste pescate tra amici fa enorme piacere,Viva l’amicizia e Viva il Mare. complimenti :thumbright:
@zio frank wrote:
Ok Marco, la prossima volta ti chiamiamo. Lascia il tuo numero a Sergio.
ok grazie…
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