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- Questo topic ha 99 risposte, 26 partecipanti ed è stato aggiornato l'ultima volta 15 anni, 5 mesi fa da
milangallo.
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24 Gennaio 2009 alle 14:12 #64131
Fulvio
Partecipante@lampuga92 wrote:
@mucu wrote:
io dicevo che se vediamo che ci attacca come facciamo a difenderci???
mmm….se non gli scassi le palle non fa nulla
cmq un punto debole per lo squalo è la zona branchiale e l’occhio,se lo colpisci li puoi fargli realmente male..lo squalo è una macchina perfetta ma stranamente gli mancano i freni…non si puo’ mai fermare…Gli manca la vescica natatoria, se si ferma…affonda. Il nutrice, innocuo, è stato ripreso immobile sul fondo mentre un flusso di corrente lo ossigenava.
24 Gennaio 2009 alle 15:04 #64132mirto22
PartecipanteLampuga per tornare alla notizia che hai dato, ti devo dire che ciò che ha detto Pietrino è vero, lo squalo bianco è stato visto a scoglietti (dietro Stintino), la notizia mi è stata confermata anche dai miei istruttori di apnea, che sono esperti pescatori.. e il protagonista della vicenda è stato un loro amico un pescatore molto esperto e famoso a Sassari… quindi non penso che vada a raccontare frottole… e anche vera la notizia che hai detto te dello squalo elefante, ma quello squalo qui da noi c’è sempre stato… compreso le balene… prova ad andare a Capotesta a S.teresa te le trovi a 50 mt dalla riva… Inoltre come hai visto lavoro a Stintino e ogni tanto la mattina mi capita di prendere il caffè con i pescatori locali.. e loro mi hanno sempre detto che gli squali ci sono sempre stati al mare di fuori… magari raramente lo squalo bianco ma altre specie le hanno anche pescate!
Ti allego anche un articolo di giornale del 2006
6 – La Nuova Sardegna
Pagina 33 – Cultura e Spettacoli
Squali bianchi? Non solo nei film ma anche nel mare sardo
Tante segnalazioni documentate con una nuova ricerca scientifica. Nessun pericolo per i bagnanti
Lo squalo bianco in Sardegna? La domanda può sembrare poco credibile, ma allo stesso tempo sufficiente a provocare un brivido lungo la schiena. Invece, suggestioni a parte, il Charcarodon carcharias, la famigerata «morte bianca» protagonista di tanti romanzi e film, non è una novità nelle acque dell’isola. La sua presenza è stata più volte segnalata, dai secoli scorsi fino ai giorni nostri. E ora lo spiega bene il progetto Sled, Sardinian Large Elasmobranch Database. L’hanno curato i ricercatori Benedetto Cristo, Tiziano Storai, Luca Zinzula, Marco Zuffa e Antonello Floris in collaborazione con l’università di Sassari, l’istituto di Scienze e biologia marina di Olbia, il laboratorio DNAquA di Cagliari e il museo di Scienze di Pescia.
Lo Sled è stato avviato da un triennio. Dopo un primo monitoraggio delle 26 specie di squalo nei mari sardi, approfondita indagine storica sulla presenza dello squalo bianco, ricerca mai svolta prima d’ora. Ebbene, i risultati sono stupefacenti: dal 1879 fino al 2001 la tabella dello Sled ha registrato 15 segnalazioni, estrapolate da foto, testimonianze, documenti, catture e reperti osteologici (denti e mascelle). In proposito, ha destato meraviglia la scoperta di una collezione privata di tre mascelle di squali catturati a Capo Testa in epoche diverse, con denti superiori ai 5 centimetri. Altre segnalazioni riguardano le isole sulcitane (i primi due casi storici, nella tonnara dell’Isola Piana nel 1879 e 1882; l’ultimo, una “predazione su tartaruga†nel 1997). Altre ancora Capo Testa (dal 1959 fino al 1996, anno nel quale si segnala un attacco a un’imbarcazione). Le restanti Stintino, Porto Conte, Santa Caterina di Pittinuri e Torre delle Stelle (ultimo avvistamento in mare, non distante dalla costa, nel 2001).
Sono stati rilevati esemplari superiori ai 6 metri, catturati a Capo Testa (1975) e Stintino (1999). Tutto ciò senza contare quegli esemplari sfuggiti alla ricerca o rimasti sconosciuti alle cronache. A volte, infatti, lo squalo bianco passava semplicemente per squalo, pescecane o «pesce cattivo» (così chiamato da pescatori e tonnarotti). Nella maggior parte dei casi gli squali bianchi sardi sono incappati nelle reti delle tonnare, segno inconfutabile che il grande predatore è spinto vicino alle coste dalla presenza dei tonni, non disdegnando pesci spada e tartarughe. I periodi in cui si è fatto notare vanno da febbraio a maggio, fino ad agosto e settembre. Predilige le acque settentrionali e meridionali dell’isola. A questo punto, qualcuno potrà chiedersi se i bagni sono a rischio. Ma l’assenza di attacchi a esseri umani e la sporadicità degli avvistamenti fanno tramontare la sinistra ipotesi. Resta il fatto che la presenza del «grande bianco» nei mari sardi è una realtà che va salvaguardata. Sia per la rarità della specie (tutelata da normative internazionali) sia per la biodiversità marina dell’isola. (s.r.)24 Gennaio 2009 alle 15:16 #64133mattiasub92
Partecipanteooo ma hai scritto un poema??? 😀 😀 😀
24 Gennaio 2009 alle 16:30 #64134mirto22
PartecipanteNo dai… una parte è farina del mio sacco l’altra è un articolo di giornale!
24 Gennaio 2009 alle 16:56 #64135lampuga92
Partecipante@mirto22 wrote:
No dai… una parte è farina del mio sacco l’altra è un articolo di giornale!
cmq grazie….ank se avrei sperato non ci fossero i bianchi cosi’ grandi qui’ da noi… 😳 😳 😀
24 Gennaio 2009 alle 17:07 #64136Sparide
Partecipante@Fulvio wrote:
@lampuga92 wrote:
@mucu wrote:
io dicevo che se vediamo che ci attacca come facciamo a difenderci???
mmm….se non gli scassi le palle non fa nulla
cmq un punto debole per lo squalo è la zona branchiale e l’occhio,se lo colpisci li puoi fargli realmente male..lo squalo è una macchina perfetta ma stranamente gli mancano i freni…non si puo’ mai fermare…Gli manca la vescica natatoria, se si ferma…affonda. Il nutrice, innocuo, è stato ripreso immobile sul fondo mentre un flusso di corrente lo ossigenava.
Fulvio gli squali non possono fermarsi non solo perchè non hanno la vescica natatoria (cmq giusta osservazione), ma anche perchè sono privi di opercolo, pertanto mancano di uno strumento che “pompi” acqua (e quindi ossigeno) attraverso le branchie, come invece hanno i pesci ossei (in particolare i teleostei).
per cui gli squali continuano a nuotare a bocca aperta per generare un flusso d’acqua che passi dalla bocca, attraversi le branchie, le ossigeni ed esca dalle fessure branchiali.
ci sono squali però che riescono a vivere sul fondo e dunque riescono a rimanere fermi, in pratica rimangono contro corrente a bocca aperta; oppure un altro esempio è quello delle razze e famiglie simili (che sono uguali strutturalmente in tutto e per tutto agli squali, varia solo la forma), anch’essi privi di opercolo che però riescono grazie a contrazioni muscolari a livello delle fessure branchiali a “pompare” acqua nelle branchie.24 Gennaio 2009 alle 17:18 #64137lampuga92
Partecipante@Sparide wrote:
@Fulvio wrote:
@lampuga92 wrote:
@mucu wrote:
io dicevo che se vediamo che ci attacca come facciamo a difenderci???
mmm….se non gli scassi le palle non fa nulla
cmq un punto debole per lo squalo è la zona branchiale e l’occhio,se lo colpisci li puoi fargli realmente male..lo squalo è una macchina perfetta ma stranamente gli mancano i freni…non si puo’ mai fermare…Gli manca la vescica natatoria, se si ferma…affonda. Il nutrice, innocuo, è stato ripreso immobile sul fondo mentre un flusso di corrente lo ossigenava.
Fulvio gli squali non possono fermarsi non solo perchè non hanno la vescica natatoria (cmq giusta osservazione), ma anche perchè sono privi di opercolo, pertanto mancano di uno strumento che “pompi” acqua (e quindi ossigeno) attraverso le branchie, come invece hanno i pesci ossei (in particolare i teleostei).
per cui gli squali continuano a nuotare a bocca aperta per generare un flusso d’acqua che passi dalla bocca, attraversi le branchie, le ossigeni ed esca dalle fessure branchiali.
ci sono squali però che riescono a vivere sul fondo e dunque riescono a rimanere fermi, in pratica rimangono contro corrente a bocca aperta; oppure un altro esempio è quello delle razze e famiglie simili (che sono uguali strutturalmente in tutto e per tutto agli squali, varia solo la forma), anch’essi privi di opercolo che però riescono grazie a contrazioni muscolari a livello delle fessure branchiali a “pompare” acqua nelle branchie.k animali assurdi…..!
24 Gennaio 2009 alle 17:29 #64138nicola
PartecipanteMI STATE FACENDO VENIRE LA PARANOIA!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!! 😯 😯 😯 😯 😯
Basta squali, sennò va a finire che non vado nemmeno in piscina! 😆 😆24 Gennaio 2009 alle 18:07 #64139lampuga92
Partecipante@nicola wrote:
MI STATE FACENDO VENIRE LA PARANOIA!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!! 😯 😯 😯 😯 😯
Basta squali, sennò va a finire che non vado nemmeno in piscina! 😆 😆eh davvero…. 😈 😈
24 Gennaio 2009 alle 19:18 #64140Fulvio
Partecipante@nicola wrote:
MI STATE FACENDO VENIRE LA PARANOIA!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!! 😯 😯 😯 😯 😯
Basta squali, sennò va a finire che non vado nemmeno in piscina! 😆 😆…Perchè..non hai saputo??.. 😀 😀
24 Gennaio 2009 alle 19:22 #64141mattiasub92
Partecipantenicola sono preprio nella tua zona…stai attento a non allontanarti troppo
24 Gennaio 2009 alle 19:24 #64142Fulvio
Partecipante@Sparide wrote:
@Fulvio wrote:
@lampuga92 wrote:
@mucu wrote:
io dicevo che se vediamo che ci attacca come facciamo a difenderci???
mmm….se non gli scassi le palle non fa nulla
cmq un punto debole per lo squalo è la zona branchiale e l’occhio,se lo colpisci li puoi fargli realmente male..lo squalo è una macchina perfetta ma stranamente gli mancano i freni…non si puo’ mai fermare…Gli manca la vescica natatoria, se si ferma…affonda. Il nutrice, innocuo, è stato ripreso immobile sul fondo mentre un flusso di corrente lo ossigenava.
Fulvio gli squali non possono fermarsi non solo perchè non hanno la vescica natatoria (cmq giusta osservazione), ma anche perchè sono privi di opercolo, pertanto mancano di uno strumento che “pompi” acqua (e quindi ossigeno) attraverso le branchie, come invece hanno i pesci ossei (in particolare i teleostei).
per cui gli squali continuano a nuotare a bocca aperta per generare un flusso d’acqua che passi dalla bocca, attraversi le branchie, le ossigeni ed esca dalle fessure branchiali.
ci sono squali però che riescono a vivere sul fondo e dunque riescono a rimanere fermi, in pratica rimangono contro corrente a bocca aperta; oppure un altro esempio è quello delle razze e famiglie simili (che sono uguali strutturalmente in tutto e per tutto agli squali, varia solo la forma), anch’essi privi di opercolo che però riescono grazie a contrazioni muscolari a livello delle fessure branchiali a “pompare” acqua nelle branchie.Sì, è vero. Io parlavo di quella varietà (!!..) di squali, dalla tipica forma “squaleggiante” quelli da te nominati hanno le ali ( ..e non bevono red bull..) fra i quali c’è il palombo, il gattuccio ecc. ecc.. A te risulta che oltre al Nutrice ci sia qualche altra specie con la strana abitudine ?? 😀
24 Gennaio 2009 alle 19:42 #64143Sparide
Partecipante@Fulvio wrote:
@Sparide wrote:
@Fulvio wrote:
@lampuga92 wrote:
@mucu wrote:
io dicevo che se vediamo che ci attacca come facciamo a difenderci???
mmm….se non gli scassi le palle non fa nulla
cmq un punto debole per lo squalo è la zona branchiale e l’occhio,se lo colpisci li puoi fargli realmente male..lo squalo è una macchina perfetta ma stranamente gli mancano i freni…non si puo’ mai fermare…Gli manca la vescica natatoria, se si ferma…affonda. Il nutrice, innocuo, è stato ripreso immobile sul fondo mentre un flusso di corrente lo ossigenava.
Fulvio gli squali non possono fermarsi non solo perchè non hanno la vescica natatoria (cmq giusta osservazione), ma anche perchè sono privi di opercolo, pertanto mancano di uno strumento che “pompi” acqua (e quindi ossigeno) attraverso le branchie, come invece hanno i pesci ossei (in particolare i teleostei).
per cui gli squali continuano a nuotare a bocca aperta per generare un flusso d’acqua che passi dalla bocca, attraversi le branchie, le ossigeni ed esca dalle fessure branchiali.
ci sono squali però che riescono a vivere sul fondo e dunque riescono a rimanere fermi, in pratica rimangono contro corrente a bocca aperta; oppure un altro esempio è quello delle razze e famiglie simili (che sono uguali strutturalmente in tutto e per tutto agli squali, varia solo la forma), anch’essi privi di opercolo che però riescono grazie a contrazioni muscolari a livello delle fessure branchiali a “pompare” acqua nelle branchie.Sì, è vero. Io parlavo di quella varietà (!!..) di squali, dalla tipica forma “squaleggiante” quelli da te nominati hanno le ali ( ..e non bevono red bull..) fra i quali c’è il palombo, il gattuccio ecc. ecc.. A te risulta che oltre al Nutrice ci sia qualche altra specie con la strana abitudine ?? 😀
ti sembrerà strano ma io questo nutrice non lo conosco 🙄
cmq gli squali che vivono sul fondo che conosco sono: come hai detto tu il palombo, il gattuccio e poi c’è anche lo “squadro” detto anche “squatina”, ed è uno squalo di forma appiattita moooolto simile alla torpedine.
per quanto riguarda la strana abitudine, se ti riferisci al fatto di stare fermi contro corrente a bocca aperta, bè non so dirti in particolare chi lo fa, penso che questi citati lo facciano visto che vivono sul fondo, però non ne sono sicuro.24 Gennaio 2009 alle 19:54 #64144Cavallo_Selvaggio
PartecipanteCe ne un altro che noi dalle nostre parti chiamiamo squalo tappeto…il comportamento è praticamente identico alla rana pescatrice…non conosco il nome vero e proprio e non penso che si chiami realmente in questo modo ma che sia solo un nomignolo.
24 Gennaio 2009 alle 19:59 #64145Sparide
Partecipante@Cavallo_Selvaggio wrote:
Ce ne un altro che noi dalle nostre parti chiamiamo squalo tappeto…il comportamento è praticamente identico alla rana pescatrice…non conosco il nome vero e proprio e non penso che si chiami realmente in questo modo ma che sia solo un nomignolo.
potrebbe essere la “squatina” o “squadro” che dicevo prima
guarda qua, è questo? -
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