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- Questo topic ha 152 risposte, 28 partecipanti ed è stato aggiornato l'ultima volta 15 anni, 10 mesi fa da
roberto corsi.
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24 Novembre 2008 alle 20:28 #28741
Cavallo_Selvaggio
Partecipante@BeliaL wrote:
@Cavallo_Selvaggio wrote:
@BeliaL wrote:
@Cavallo_Selvaggio wrote:
Diciamo che il mio fisico è un po come le mute su misuyra che vi fate costruire.Ho una persona che mi segue per esasperare la muscolaura e l’esplosività senza aumentare di peso. Pero oggi allenamento in piscina e ho provato una cosa: ditemi se puo essere un metodo valido. Metto aria nei polmoni,e una volta sott acqua la lascio uscire molto molto molto lentamente dalla bocca a volte trattenendola…con queso metodo ho allungato la dinamica di 20 m… Puo essere anche dato dal fatto che non in movimento non riesco a svuotare completamente la testa e non trovo il rilassamento,xk da fermo trattenere il fiato non e un problema ma in movimento lo è eccome!
a volte lo faccio pure io…appena sento che non c e la facci oquasi piu..se lascio uscire l aria piano piano altri 15-30 sec li prendo 😉
Beh io in questo modo facendola uscire lentamente la mia apnea e rilassamento migliora…mi sento come ventilato e l ossigeno che gira nel corpo invece di rimanere bloccato nei polmoni…ora testero la prossima volta in mare!
ma sta attento in mare…che non sempre le cose vanno per il verso giusto 🙄
Vai tranquillo…ho la testa sulle spalle…non vado a fare lo scemo…
24 Novembre 2008 alle 20:33 #28742BeliaL
Partecipantelo spero per te 😉 perche sopratutto se sei solo…sono azz amari
25 Novembre 2008 alle 13:00 #28743Cavallo_Selvaggio
Partecipante@BeliaL wrote:
lo spero per te 😉 perche sopratutto se sei solo…sono azz amari
Anche se si va in mare in compagnia il concetto non cambia…perche si sa uno va da una parte e uno va dall’altra.
25 Novembre 2008 alle 15:32 #28744BeliaL
Partecipante@Cavallo_Selvaggio wrote:
@BeliaL wrote:
lo spero per te 😉 perche sopratutto se sei solo…sono azz amari
Anche se si va in mare in compagnia il concetto non cambia…perche si sa uno va da una parte e uno va dall’altra.
😉 😉
27 Novembre 2008 alle 20:11 #28745nikcossu83
Partecipante@Cavallo_Selvaggio wrote:
@BeliaL wrote:
@Cavallo_Selvaggio wrote:
@BeliaL wrote:
@Cavallo_Selvaggio wrote:
Diciamo che il mio fisico è un po come le mute su misuyra che vi fate costruire.Ho una persona che mi segue per esasperare la muscolaura e l’esplosività senza aumentare di peso. Pero oggi allenamento in piscina e ho provato una cosa: ditemi se puo essere un metodo valido. Metto aria nei polmoni,e una volta sott acqua la lascio uscire molto molto molto lentamente dalla bocca a volte trattenendola…con queso metodo ho allungato la dinamica di 20 m… Puo essere anche dato dal fatto che non in movimento non riesco a svuotare completamente la testa e non trovo il rilassamento,xk da fermo trattenere il fiato non e un problema ma in movimento lo è eccome!
a volte lo faccio pure io…appena sento che non c e la facci oquasi piu..se lascio uscire l aria piano piano altri 15-30 sec li prendo 😉
Beh io in questo modo facendola uscire lentamente la mia apnea e rilassamento migliora…mi sento come ventilato e l ossigeno che gira nel corpo invece di rimanere bloccato nei polmoni…ora testero la prossima volta in mare!
ma sta attento in mare…che non sempre le cose vanno per il verso giusto 🙄
Vai tranquillo…ho la testa sulle spalle…non vado a fare lo scemo…
ragazzi ora il perchè non me non ricordo però e pericoloso rilasciare l aria mentre siete sotto o mentre si risale! e poi non forzate mai le apnee perchè non esiste pesce che vale la vita! poi una volta che mettete la testa fuori dall acqua non dovete mai buttare l aria tutta assieme fuori ma buttarne un po poi inspirare nuovamente! dovete essere i più spontanei possibili!!!
28 Novembre 2008 alle 9:09 #28746Ryo
Amministratore del forumquoto nick
1 Dicembre 2008 alle 22:06 #28747nikcossu83
Partecipante2 Dicembre 2008 alle 22:28 #28748FRANCESCO78
Partecipante@Ryo wrote:
@Max wrote:
Ragazzi c’è qualcuno di voi che riesce ad usare il diaframma nella respirazione?
Si…
per capire se stai respirando con il diaframma, metti una mano sulla pancia e una sul torace (da sdraiato) e cerca i respirare facendo alzare solo la mano sulla pancia.
Una inspirazione corretta prima dell’apnea usa entrambi i modi….prima riempendo il diaframma e poi il toracequoto e perfettamente così 😉
3 Dicembre 2008 alle 17:31 #28749Max
ModeratoreUn amico fisioterapista alcuni mesi fa mi ha insegnato la corretta respirazione diaframmatica…pensavo fosse più difficile 😀 .
Da quel momento la utilizzo sempre durante le mie battute di pesca 8)20 Aprile 2009 alle 10:27 #28750GIANNICLEMENTE
PartecipanteMA TRA ESSERE AUTODIDATTA …(ok)
ANDARE AD UN CORSO …. (OK)
C’è IL TERZO CASO CHE è LETALE :
OVVERO …….. effettivamente, ho constatato che ti potrebbe capitare …. che un agonista pescasub tuo amico, che ne sa’ meno di te o come te , diventi un istruttore di pesca in apnea ….. 😯 😯
pur essendo il primo a non conoscere tante tecniche (respirazione/etc.) … o addirittura a non saper nuotare ……
😀 😀chi vuole capire capisca….. non mi dilungo in inutili polemiche ..che ognuno faccia a sua coscienza !!!![/quote]
Questa è una eventualità non difficile da verificarsi !
Quindi di base è necessario informarsi sulle tecniche di respirazione finalizzate all’apnea , sulle tecniche di rilassamento e almeno per conoscenza sul pranajama yoga nella sua parte specifica della trattenuta del respiro e respirazione diaframmatica , che attua queste tecniche sviluppate da centiaia di anni di pratica ora conosciute ed attuate anche nella medicina moderna (vedi i consigli di Max) . Fare molta pratica a secco per determinare la reale giusta impostazione dell’esercizio , fare allenamento aerobico in acqua senza mai strafare ma logicamente in modo progressivo a piccoli passi e poi a salti di qualità esercitando l’apnea sempre in ambiente di assoluta sicurezza !
Fare molte prove per capire il nostro miglior sistema di ventilazione per l’apnea che non ritengo essere uguale per tutti o uno standard . Allenarsi a liberarsi dall’ansia della prestazione che brucia l’apnea ! L’allenamento a secco va effettuato nel massimo rilassamento e durante la trattenuta del fiato bisogna “vedere” nella testa una azione di pesca come se stessimo riprendendo la nostra pescata , questo serve a liberare la mente dall’ansia dandoci la sensazione di essere effettivamente immersi . Quindi imparare mentalmente a non entrare in ansia della cattura alla vista della preda continuando mentalmente l’avvicinamento al pesce con le tecniche conosciute eliminando l’ansia della sua perdita o della sua fuga , “se non la spavento e con la massima cautela e noncuranza la porto a tiro , sparo” . Pensare di essere a una certa profondità e “vedere” dal basso il pelo dell’acqua , immaginare la risalita , valutare la riserva di fiato che occorre e verificare se si riesce a riemergere senza arrivare spolmonati . Questo tipo di training può essere usato anche in piscina e ci darà la valutazione esatta del nostro 50% di capacità reali in azione di pesca alle varie profondità individuali . Se peschiamo entro i dodici metri le nostre sensazioni e i campanelli di allarme sono realmente attendibili , oltre questa profondità la pressione dell’acqua favorisce l’apnea dandoci l’illusione di una maggiore riserva d’aria ma nella risalita la situazione si inverte immediatamente arrivando ai dieci/otto metri con la conseguenza di aver esaurito la riserva d’aria necessaria per uscire dall’acqua , pertanto se si va in profondità bisogna avere l’esatta cognizione dei tempi di risalita e dei nostri tempi di apnea , per cui allenarsi allenarsi allenarsi . Apprendere il nostro sistema migliore di compensazione , se si riesce deglutendo è meglio , e non perdere di vista il fatto che la pesca subacquea non è una semplice immersione in apnea finalizzata alla resistenza ma implica la relativa azione fisica che consuma ossigeno , pertanto il tempo non è uguale alla semplice trattenuta del fiato “a consumo” (non ritengo banale averlo ricordato) . Dedicarsi ad azioni di pesca proporzionate alle proprie possibilità di essere allenati , quindi lasciare la pesca in profondità ai sub che vivono al mare e che si possono allenare di continuo acquisendo e mantenendo una acquaticità superiore (Dapiran è un semipesce) ; anche fino a dieci/quindici metri si pescano bei pesci con l’appropriata tecnica e con grande soddisfazione sportiva . Questo è un contributo del mio modo di affrontare la pesca sub e non una pretesa di insegnare qualcosa a qualcuno .21 Aprile 2009 alle 19:39 #28751derfolone
Partecipanteio pero ho notato guardando video di genoni che non usa solamente la respiraz con diaframma,bensi’ toracica per non dire solo
21 Aprile 2009 alle 21:58 #28752GIANNICLEMENTE
Partecipante@derfolone wrote:
io pero ho notato guardando video di genoni che non usa solamente la respiraz con diaframma,bensi’ toracica per non dire solo
Infatti tutta la fase respiratoria parte dal diaframma poi si eleva espandendosi alla cassa toracica , è una manovra da imparare con un pò di pazienza e concentrazione fino a renderla automatica col tempo , ma non è una cosa difficile , occorre mettere a punto il metodo .
24 Aprile 2009 alle 17:47 #28753nikcossu83
Partecipanteil diaframma si usa per primo in modo da riempire la parte bassa dei polmoni, poi si passa al torace per riempire il resto! se non si impara ad usare il diaframma la parte bassa dei polmoni resta vuota! con l uso corretto del diaframma si può incrementare di quasi un litro la capacità polmonare!
25 Aprile 2009 alle 19:12 #28754Lefa
PartecipanteDal mio punto di vista e da ciò che credo di sapere, non è correttissimo affermare che respirare senza forzare il diaframma i polmoni rimangono vuoti.
Innanzi tutto, anche solo parlare di respirazione diaframmatica è come parlare di “camminata con piedi”, in quanto il diaframma è il muscolo che maggiormente attiva l’inspirazione, quindi, anche se poco, lo si usa ogni volta che si respira con un normale atto fisiologico.
Respirazione addominale mi pare piu corretto.Pensate al diaframma come a una pizza concava (con l’incavo verso il basso) che separa i polmoni dagli organi sottostanti (addome, intestino, fegato ecc..).
Se si riesce a controllare il diaframma forzandolo, la pizza sposta la sua concavità verso il basso, comprimendo gli organi sottostanti e lasciando così piu spazio ai polmoni, che sono elastici, per riempirsi d’aria.Un corretto uso del diaframma porta ad avere un’escursione della “pizza” che puo arrivare a una decina di centimetri, aumentando conseguentemente la capacità polmonare.
Gli apneisti esperti non usano la respirazione addominale per preparare le immersioni.
26 Aprile 2009 alle 9:32 #28755GIANNICLEMENTE
Partecipante@Lefa wrote:
Dal mio punto di vista e da ciò che credo di sapere, non è correttissimo affermare che respirare senza forzare il diaframma i polmoni rimangono vuoti.
Innanzi tutto, anche solo parlare di respirazione diaframmatica è come parlare di “camminata con piedi”, in quanto il diaframma è il muscolo che maggiormente attiva l’inspirazione, quindi, anche se poco, lo si usa ogni volta che si respira con un normale atto fisiologico.
Respirazione addominale mi pare piu corretto.Pensate al diaframma come a una pizza concava (con l’incavo verso il basso) che separa i polmoni dagli organi sottostanti (addome, intestino, fegato ecc..).
Se si riesce a controllare il diaframma forzandolo, la pizza sposta la sua concavità verso il basso, comprimendo gli organi sottostanti e lasciando così piu spazio ai polmoni, che sono elastici, per riempirsi d’aria.Un corretto uso del diaframma porta ad avere un’escursione della “pizza” che puo arrivare a una decina di centimetri, aumentando conseguentemente la capacità polmonare.
Gli apneisti esperti non usano la respirazione addominale per preparare le immersioni.
Pellizzari afferma in vari filmati di usare la “respirazione diaframmatica” e che usa molto il diaframma .
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