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- Questo topic ha 29 risposte, 15 partecipanti ed è stato aggiornato l'ultima volta 15 anni, 5 mesi fa da roberto corsi.
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23 Maggio 2009 alle 12:20 #127144LefaPartecipante
Non ho fatto studi sull’ecologia, ho sviluppato progetti eco sostenibili nei quali per forza ho dovuto fare analisi sul tema dell’impatto ambientale.
No, non sono laureato.
Dopo il liceo scientifico ho fatto 2 anni di Scienze Internazionali e Istituzioni Europee per intraprendere carriera diplomatica, ma mi sono accorto che il percorso di studi non faceva proprio per me, io sono per altri metodi di apprendimento.
Mi sono poi iscritto a Disegno e Progettazione industriale, corso triennale che ho portato a termine, ma non rilascia un certificato di Laurea come è inteso in Italia.
Dopo mi sarei voluto iscrivere a Ingeria Navale, ma ho capito (a mio modo di vedere il mondo) che un corso di Laurea ti prepara a tutto e non ti prepara a nulla. Il dottorato ti da basi polivalenti propedeutiche alla specializzazione che vorrai intraprendere in un secondo momento.
Così, ho deciso di bruciare le tappe evitando il percorso di laurea tradizionale polivalente e mi sono focalizzato sulla specializzaizone.
Ho fatto di una delle mie passioni il mio lavoro, la finanza (cambio idea spesso eh? )
Ho fatto richiesta di iscrizione a un master molto importante per diventare Analista Finanziario che accettava solo laureati in finanza o economia e commercio.
Dopo un colloquio, mi è stata accordata la partecipazione previo esito positivo su 3 esami che avrei dovuto sostenere per accedervi (matematica finanziaria 1&2, statistica 1&2, politica monetaria 1, solo 3 materie invece che 3+2 anni di laurea).
Così, ho studiato 5 mesi queste materie e ho passato gli esami di ammissione (creati ad hoc per me).
Ho finito il master (15 mesi, davvero tosto) e ora ho una certificazione internazionale CIIA Certified Financial Invesment Analyst.
Lavoro nel settore finanziario in una società competitor di Morningstar.Tornando IT, potresti anche parlare del paradosso del flusso di rifiuti che esce dall’Italia in forma solida e ci torna indietro di molto piu caro in forma energetica dai paesi confinati, tipo la Germania..
23 Maggio 2009 alle 12:25 #127145The ApneistPartecipante@Lefa wrote:
Non ho fatto studi sull’ecologia, ho sviluppato progetti eco sostenibili nei quali per forza ho dovuto fare analisi sul tema dell’impatto ambientale.
No, non sono laureato.
Dopo il liceo scientifico ho fatto 2 anni di Scienze Internazionali e Istituzioni Europee per intraprendere carriera diplomatica, ma mi sono accorto che il percorso di studi non faceva proprio per me, io sono per altri metodi di apprendimento.
Mi sono poi iscritto a Disegno e Progettazione industriale, corso triennale che ho portato a termine, ma non rilascia un certificato di Laurea come è inteso in Italia.
Dopo mi sarei voluto iscrivere a Ingeria Navale, ma ho capito (a mio modo di vedere il mondo) che un corso di Laurea ti prepara a tutto e non ti prepara a nulla. Il dottorato ti da basi polivalenti propedeutiche alla specializzazione che vorrai intraprendere in un secondo momento.
Così, ho deciso di bruciare le tappe evitando il percorso di laurea tradizionale polivalente e mi sono focalizzato sulla specializzaizone.
Ho fatto di una delle mie passioni il mio lavoro, la finanza (cambio idea spesso eh? )
Ho fatto richiesta di iscrizione a un master molto importante per diventare Analista Finanziario che accettava solo laureati in finanza o economia e commercio.
Dopo un colloquio, mi è stata accordata la partecipazione previo esito positivo su 3 esami che avrei dovuto sostenere per accedervi (matematica finanziaria 1&2, statistica 1&2, politica monetaria 1, solo 3 materie invece che 3+2 anni di laurea).
Così, ho studiato 5 mesi queste materie e ho passato gli esami di ammissione (creati ad hoc per me).
Ho finito il master (15 mesi, davvero tosto) e ora ho una certificazione internazionale CIIA Certified Financial Invesment Analyst.
Lavoro nel settore finanziario in una società competitor di Morningstar.Tornando IT, potresti anche parlare del paradosso del flusso di rifiuti che esce dall’Italia in forma solida e ci torna indietro di molto piu caro in forma energetica dai paesi confinati, tipo la Germania..
eh si, pero andrei fuori argomento per quanto riguarda la “traccia” della relazione! grazie comunque a tutti per le info che mi sono state date
23 Maggio 2009 alle 12:39 #127146LefaPartecipanteHai ragione ma non sempre dipende dalla gente…io ad esempio sono molto sensibile sui temi dell’inquinamento e faccio di tutto,nel mio piccolo,per migliorare la situazione.
Il problema sono le amministrazioni…se io mi sbatto,sgrido tutti a casa se non fanno la differenziata ma poi il comune,in barba alle belle parole,passa con UN SOLO camion e rimescola quello che è stato pazientemente differenziato a uno gli girano!! 👿
Diciamo che una cosa del genere l’amministrazione comunale di Milano non si permetterebbe mai di farla..perchè scoppierebbe uno scandalo…qui invece la cosa viene presa più come un palliativo per non differenziare…fortunatamente poi dopo alcuni articoli su un quotidiano locale la situazione si è rinormalizzata….concludendo direi che la colpa è da equipartire al 50%,manca la cultura del riciclaggio alle persone ma l’approccio delle amministrazioni è totalmente sbagliato. 🙂Probabilmente hai ragione, non so come si compaortano le amministrazioni nel sud Italia ma non risulta difficile immaginare che operino come hai descritto tu.
Di certo a Milano se lo dovessero fare non andrebbero molto lontano, come non lasciano opere incompiute e compagnia bella, qui le sporche le facciamo discrete
Tuttavia, oltre alle amministrazioni la sensibilità pubblica al problema è molto scarsa al sud, visito spesso il sud Italia e ho molti amici in meridione i quali comportamenti confermano la tesi.
Credo che cercando in interet si possano trovare dei dati sulle produzioni di rifiuti differenziati in Italia.23 Maggio 2009 alle 15:28 #127147The ApneistPartecipantegia, ma è un peccato, perche si valorizzerebbe meglio il territorio.
23 Maggio 2009 alle 19:03 #127148LefaPartecipanteHo dato un occhio a qualche grafico online, effettivamente c’è da mettersi le mani nei capelli.
In questo sito si trovano molte info utili:http://www.osservatorionazionalerifiuti.it/RaccDiff.asp
Spero che i grafici si vedano, sono un filo piccolini e i dati sono obsoleti:
Da notare come solo la Lombardia fin dal 2001 ha raggiunto l’obiettivo del 2003.
Se faranno mai il federalismo dove andremo a finire?[edit]
Non ho menzionato un altro dato importante da notare, tanto per tirare su il morale ad Alessandro 😉 , quello del prodotto della sardegna che praticamente raddoppia dal 2004 al 2005!
28 Maggio 2009 alle 17:20 #127149grifoPartecipante@The Apneist wrote:
ciao ragazzi, causa stesura di una relazione richiesta dal prof dell università vorrei sapere, nelle provincie dove vivete, se viene applicata la raccolta differenziata, se vengono dati incentivi di detrazione alle tasse per chi la esegue, e se siete soddisfatti del modo con cui viene eseguita..
siate sinceri mi raccomando, è molto importante per me!al mio paese, in provincia di cagliari, sono circa tre anni che la raccolta diferenziata la fanno porta a porta.
Mi spiego meglio: il comune ci ha forniti di contenitori (1 x il secco, 1 x umido, bustoni x la carta e cartone e bustoni per la plastica) vetro e lattine in appositi cassonetti dislocati per tutto il paese. Per i materiali ingombranti si può telefonare ad un numero verde e, previ accordi, un giorno della settimana prestabilito effettuano la raccolta (sempre a domicilio). Sembra che funzioni (a parte qualche solito testa di quiz che abbandona i rifiuti dove capita).
Incentivi? non credo proprio. Anzi il costo è triplicato 😥28 Maggio 2009 alle 17:36 #127150LeonPartecipanteA Terni la raccolta differenziata viene fatta ma non funziona assolutamente perchè l’appalti sia per la raccolta indifferenziata che la differenziata, sono stati dati alla stessa società che quindi passa con un solo camion che raccoglie tutti i secchioni indistintamente.
29 Maggio 2009 alle 11:04 #127151Fabione17Partecipanteio abito nel comune di capannori (lu) questo è il primo comune ad aver fati dei passi da gigante sulla raccolta differenziata… dico questo perchè nei prossimi anni è previsto zero spazzatura, infatti è da quanlche anno che cè la raccolta porta a porta (siamo stati i primi in italia) però pultroppo la tariffa non cala… in teoria, avevano detto che si doveva pagare meno ma in pratica no, tuta colpa della maggioranza (no comment!) che non si sono ancora decisi di fare un centro di compostaggio che qusto eviterebbe di portare altrove la spazzatura gia differenziata nei particolari e questo centro da realizzare darebbe la possibilità di fare direttamente comcime da vendere… e questo vuol dire che entrano soldi e calerebbe la tassa.. al contrario di ora che hanno aumentato il personale, i mezzi e le spese e cosi hanno aumentato la tassa e se per caso il giorno che passa la carta ti sbagli e metti il verde…… ti fanno la multa!!!!!!!!!!!!
29 Maggio 2009 alle 12:52 #127152Fulvio48PartecipanteSUPER OT!
The Apneist: male, molto male.
Ci sono in rete i Rapporti Ambientali sulla raccolta differenziata di moltissimi Comuni. Ci sono i Rapporti per Provincia e per Regione. Ci sono quelli dell’Osservatorio Nazionale.
Affronta il problema con logica e metodo (e fatica). Raccogli i dati, studiateli ed elaborali per le finalità che ti sono state richieste e non cercare scorciatoie inutili. La laurea (che non ho) deve valere qualcosa, o no?
Sopporta (dico “sopporta” e non “perdona”) lo sfogo ziesco, ma sono stato “tutor” di innumerevoli laureandi e stagisti in ingegneria ambientale e aborro gli approcci senza metodo.2 Giugno 2009 alle 10:58 #127153The ApneistPartecipanteSenza metodo?
Come fai a dire che sia senza metodo, una relazione di carattere scientifico che non hai nemmeno guardato! ed in piu non sai nemmeno precisamente di cosa parla.
I rapporti di cui te parli, mi interessano pochissimo perche sono oggettivi. quello che io voglio sapere, e che fortunatamente è emerso da questo topic è come le persone vivono la differenziata, e realmente era quello che mi interessava sapere.“Affronta il problema con logica e metodo (e fatica). Raccogli i dati, studiateli ed elaborali per le finalità che ti sono state richieste e non cercare scorciatoie inutili” ma se non sai nemmeno quello che dovevo fare?
Non accetto ne sopporto il tuo sfogo in quanto è fuori luogo e inopportuno.PS: il mio lavoro con i complimenti del prof del corso, è stato inviato sia in provincia che alla gazzetta locale.. (pensa quanta superficialità )
NB: la mia laurea me la sto sudando con il sangue.2 Giugno 2009 alle 11:09 #127154Fulvio48PartecipanteSorry!
2 Giugno 2009 alle 11:54 #127155zio frankPartecipante@The Apneist wrote:
Senza metodo?
Come fai a dire che sia senza metodo, una relazione di carattere scientifico che non hai nemmeno guardato! ed in piu non sai nemmeno precisamente di cosa parla.
I rapporti di cui te parli, mi interessano pochissimo perche sono oggettivi. quello che io voglio sapere, e che fortunatamente è emerso da questo topic è come le persone vivono la differenziata, e realmente era quello che mi interessava sapere.“Affronta il problema con logica e metodo (e fatica). Raccogli i dati, studiateli ed elaborali per le finalità che ti sono state richieste e non cercare scorciatoie inutili” ma se non sai nemmeno quello che dovevo fare?
Non accetto ne sopporto il tuo sfogo in quanto è fuori luogo e inopportuno.PS: il mio lavoro con i complimenti del prof del corso, è stato inviato sia in provincia che alla gazzetta locale.. (pensa quanta superficialità )
NB: la mia laurea me la sto sudando con il sangue.Tutto molto bene.
Ricordati però di citare il forum nella tua tesi e di farci vedere la citazione, saremo felici di aver contribuito un pochino alla tua tesi. 😉 😉2 Giugno 2009 alle 16:14 #127156Savio77PartecipanteSe ti può essere di aiuto aggiungo alle risposte già ricevute che: a Palmi (prov. di Reggio Calabria) la raccolta differenziata non sanno neppure cos è. A Reggio Calabria nemmeno se ne parla e spesso si verificano problemi simili a quelli visti in televisione per il comune di Napoli solo che in scala più piccola. Da quando mi sono trasferito a Caravaggio (prov. di Bergamo) ho scoperto la vera raccolta differenziata. Per le strade non esiste alcun tipo di cassonetto, ogni famiglia e portata a differenziare tutti i propri rifiuti: carta, alluminio, plastica, rifiuto secco, vetro e umido. Nel comune è presente inoltre una piattaforma ecologica che serve per lo smaltimento dei rifiuti speciali dove hai accesso tramite una tessera magnetica che viene concessa dal comune ad ogni cittadino residente. La raccolta è organizzata a calendario. Ogni anno viene prodotto un calendario ecologico in cui vengono riportate le date in cui vengono raccolti i rifiuti suddivisi per zona e per tipologia (es. mercoledì 3 giugno – zona 1 – carta, alluminio e umido. Goivedì 4 giugno – zona 2 – carta, alluminio e umido ecc.)
2 Giugno 2009 alle 16:40 #127157The ApneistPartecipanteGrazie a tutti per le testimonianze!
16 Giugno 2009 alle 11:49 #127158roberto corsiPartecipante@ale94 wrote:
@AlexNets wrote:
Qui a Sassari è stata introdotta 2 o 3 anni fa,è obbligatoria (in teoria possono multarti se butti qualcosa nel cassonetto sbagliato) e quindi non c’è alcuna detrazione.
Dovremo essere intorno al 20/25%,io ho visto spesso che però,nella raccolta,veniva scaricato il contenuto dei vari cassonetti in un unico camion…adesso dovrebbero aver risolto…vedendoli volevo fucilarli :chain: 😀
Nel complesso comunque soprattutto l’umido viene gestito abbastanza bene…per carta e plastica siamo senz’altro indietro (in vari punti mancano i cassonetti per la raccolta…eccecc).
Spero di esserti stato utile. 😉stessa identica situazione qui a cagliari e dintorni 😉
idem anche a Porto Torres
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