- Questo topic ha 31 risposte, 16 partecipanti ed è stato aggiornato l'ultima volta 11 anni, 4 mesi fa da
.
-
Post
-
@SARDENTICE81 wrote:
@alex26amn wrote:
La volta che me la sono vista peggio è quando sono rientrato in porto col gommone (un marshall 4,10m) “a chigliainsù”
per dirla in breve ero con mio padre e un amico e dovendo rientrare in fretta per una maestralata molto forte, ci siamo ribaltati all’imbocco del porto dopo esser saliti su un onda veramente da paura che ci ha traghettato come fossimo un legnetto per parecchi metri, facendoci capottare a ridosso degli scogli all’ingresso del porto…a parte le cose perse e ritrovate nel tardo pomeriggio col mare in scaduta, lo spavento mi è bastato per imparare ad avere quella giusta pura che serve aver sempre quando si va x mareme la sarei fatta addosso 😯
…ecco a cosa serve la fortuna in mare…
@SARDENTICE81 wrote:
@vikingo wrote:
…eccitante l’onda a TETTA!!! 😀 😀 😀 😀 😀
non ditemi che non conoscete l’onda a tetta? assiene all’onda a chiappa sono le più pericolose 😆 😆 😆
io ho più paura dell’onda a caxxo 😀
Un pescatore con un gozzo di legno mi e passato sopra la ciglia mi ha colpito in testa…
Mi sono gelato…
il pescatore non si e accorto di nulla… pulendo le reti stava … a pulire le reti e rimasto….
@Ulio wrote:
Un pescatore con un gozzo di legno mi e passato sopra la ciglia mi ha colpito in testa…
Mi sono gelato…
il pescatore non si e accorto di nulla… pulendo le reti stava … a pulire le reti e rimasto….
bbbbbbrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrr…………………………. Giuro che mi sono venuti i bbbrrrividiii!!!!!!!
Ne dico una io, una delle tante…: premetto che io ed il pallone siamo una cosa sola! un pomeriggio d’estate mi tuffo lungo una costa rocciosa a picco, mentre mi accingevo ad un aspetto sul fondo a circa 20 mt sento un minuscolo ronzio che andava e veniva, pensavo a qualche strana vibrazione involontaria dei miei timpani invece era un fichetto con la moto d’acqua che mi passava e ripassava sopra ed al fianco del pallone, me ne sono accorto perche ho alzato gli occhi ed ho visto delle scie che apparivano e scomparivano dalla superficie, andava così veloce che non vedevo lo scafo!!!! alla fine della mia apnea, il ronzio è scomparso e sono risalito tranquillo ma ho fatto in tempo a riconoscere il pilota che ho ritrovato la sera in un locale etc…etc…etcc..
@vikingo wrote:
Ne dico una io, una delle tante…: premetto che io ed il pallone siamo una cosa sola! un pomeriggio d’estate mi tuffo lungo una costa rocciosa a picco, mentre mi accingevo ad un aspetto sul fondo a circa 20 mt sento un minuscolo ronzio che andava e veniva, pensavo a qualche strana vibrazione involontaria dei miei timpani invece era un fichetto con la moto d’acqua che mi passava e ripassava sopra ed al fianco del pallone, me ne sono accorto perche ho alzato gli occhi ed ho visto delle scie che apparivano e scomparivano dalla superficie, andava così veloce che non vedevo lo scafo!!!! alla fine della mia apnea, il ronzio è scomparso e sono risalito tranquillo ma ho fatto in tempo a riconoscere il pilota che ho ritrovato la sera in un locale etc…etc…etcc..
roba da scaricargli l’arbalete in piena faccia…
anche a me il mare ha dato prova della sua forza e ancora oggi quel ricordo è ancora vivo, tutto accadde una trentina d’anni fa, eravamo un gruppo di amici e amiche e in una calda domenica estiva , per evitare la confusione, ci siamo fatti una discesa free climbing per arrivare su un’isoletta (poco più di uno scoglio) a cala rossa (terrasini, Pa) il mare era mosso ma l’acqua pulitissima dopo i soliti tuffi tutti si stesero a prendere il sole ovviamente io NO.
prendo maschera, pinne, coltello e via alla ricerca di qualche polpo da esibire alle amiche 😉 .
dopo un po’ di discese prendo un polpo di oltre un chilo e baldanzoso mi dirigo verso l’isoletta dal lato opposto a dove erano tutti, il mare intanto si era ingrossato ancora e aspettando l’onda giusta per salire mi stancavo finchè decido di tentare e con polpo in una mano e coltello nell’altra accompagnato da un cavallone mi ritrovo sugli scogli illeso…. al cavallone successivo vengo sbattuto prima sugli scogli e poi trascinato giù ad un paio di metri sott’acqua dove pur di non mollare la preda lascio il coltello e annaspando riaffioro e cerco di attirare l’attenzione degli amici ma la mia voce era coperta dal rumore del mare. riparto alla carica e con un’altro cavallone mi faccio buttare sulle rocce e pur con vari tagli, graffi, spine di ricci nei piedi e sull’orlo del vomito per le bevute riesco a mettermi all’asciutto.
Ancora oggi quando ci penso ringrazio Dio di non aver battuto la testa perchè nessuno mi avrebbe potuto vedere e salvare.
Qualche graffio ancora si vede per ricordarmi di non sottovalutare la forza del mare.
P.S. il polpo l’ho perso e nessuno aveva capito che stavo morendo affogato 😯@alex26amn wrote:
La volta che me la sono vista peggio è quando sono rientrato in porto col gommone (un marshall 4,10m) “a chigliainsù”
per dirla in breve ero con mio padre e un amico e dovendo rientrare in fretta per una maestralata molto forte, ci siamo ribaltati all’imbocco del porto dopo esser saliti su un onda veramente da paura che ci ha traghettato come fossimo un legnetto per parecchi metri, facendoci capottare a ridosso degli scogli all’ingresso del porto…a parte le cose perse e ritrovate nel tardo pomeriggio col mare in scaduta, lo spavento mi è bastato per imparare ad avere quella giusta pura che serve aver sempre quando si va x mareQuesto è uno dei motivi per il quale non ho simpatia per i gommoni.
Grazie al mio lavoro potrei stare qui fino a domani a raccontarvi tutte le situazioni pericolose che ho vissuto in mare, ma ve ne dico una sola.
Anno 2001 al largo dello Yucatà n nel Golfo del Messico, tre giorni e tre notti alla cappa su una nave di 130 metri in mezzo al ciclone Isabel… 😕 esperienza che non consiglio a nessunoDa dove inizio… dalla volta che trainando con il gommone lungo una scogliera artificiale a causa della sabbia depositatasi su un lato della stessa ci siamo ritrovati ad avere solo 2 metri d’acqua sotto nel giro di 20 metri aggirando una punta (prima erano 7) e ci siamo visti un’onda di 3 metri arrivarci sul fianco con la cresta che ormai frangeva (l’unica situazione in cui un gommone può ribaltare è proprio l’onda più alta dello stesso che frange), non ci siamo ribaltati solo grazie alla freddezza del mio compagno di pesca che era al timone e che ha immediatamente puntato la prua verso l’onda e dato motore (offrendo così l’intera lunghezza della chiglia -5 metri- all’onda); abbiamo ingavonato una cosa come 500 litri d’acqua, eravamo zuppi fradici ma eravamo ancora a bordo 😕
…o preferite quella volta che siamo entrati a pescasub da una scogliera e poi a causa della corrente impossibile non riuscivamo a uscire e siamo stati costretti all’uscita da una spiaggia di ciottoli con botte da tutte le parti e attrezzatura rotta 🙁
…o magari vorreste vi raccontassi di quest’estate quando mentre stavo all’aspetto sui 3 metri sento un motore avvicinarsi a gran velocità e mi ritrovo un branco di salpe terrorizzate che mi arrivano letteralmente addosso: quando son riemerso perchè avevo finito il fiato e perchè non sentivo più il motore avevo un gommone a 3 metri dal naso che si era fermato solo perchè aveva visto la boa a 20 metri (eppure avevo plancetta con bandierina e la boa tonda grande al seguito) 👿
maaa… a me non è mai successo niente ! eppure d’estate vado spesso a pescare da solo con la barca… a parte qualche idiota (numerosi…) che mi è passato vicino con gommone/barca/moto d’acqua non ho mai rischiato nulla di eclatante, curiosi 2 casi in cui ero solo a pesca e mi sono trovato la guardia costiera stessa che mi sfrecciava a circa 15m dalla faccia ! (e avevo la boa a circa 10m da me….) nel primo caso con gommone mentre nell’altro direttamente con una barcona di quelle da 20/25 metri ! oppure quella volta in cui noto una barca che si avvicina verso di me con motore acceso: li fisso dalla superficie e vedo che questi si avvicinano di proposito per salutarmi e farmi salutare dai bambini che c’erano a bordo ! all’inizio credevo fosse qualche conoscente ma vedendoli da vicino mi accorgo che era gente mai vista prima… e un’altra volta ancora in cui mentre pescavo mi ritrovo una piccola barca che mi passa vicino col motore acceso, si piazza a meno di 10m da me e comincia a pescare a bolentino, e mi salutano anche questi, ma con tutto lo spazio che c’era !
Tutto sommato ripeto, credo di non aver mai rischiato davvero grosso.…Credo di averlo già raccontato, un paio d’anni fa mi passò mooolto vicino un gommone con sub alla guida…. 👿
…Probabilmente la stessa persona che ha strappato le locandine Fipia/Guardia costiera che avevo applicato ad ogni superficie del Porto di Senigallia.
ragazzi oggi è stata una brutta esperienza…per la prima volta ho avuto davvero paura del mare…un cambio repentino di condizioni meteo ci ha fatti ritrovare a me ed il mio compagno in balia di grosse onde e correnti incredibilmente forte senza possibilità iniziale di poter uscire dall’acqua sulla terraferma…dopo 40 minuti di nuoto forsennato sono riuscito a giungere a copertura delle correnti e lì è scattato l’incubo perchèon ritrovavo in acqua il mio compagno sono dovuto uscire sa una spiaggetta e camminando con 15 chili di peso e gli accessori su scogli appuntiti che mi hanno lacerato i calzari e stroppiato i piedi…per diverse centinaia di metri fino a quando non ho scorto il mio compagno a quel punto dopo aver ringraziato Dio l’ho chiamato urlando lui mi ha avvistato appena salito in barca ci siamo fatti cenno mi son rimesso le cose buttandomi leteralmente fra le onde e raggiungendo l’imbarcazione …appena arrivato l’ho abbracciato .Ragazzi che paura…il mare d’inverno c’è poco da fidarsi
@marevivo wrote:
ragazzi oggi è stata una brutta esperienza…per la prima volta ho avuto davvero paura del mare…un cambio repentino di condizioni meteo ci ha fatti ritrovare a me ed il mio compagno in balia di grosse onde e correnti incredibilmente forte senza possibilità iniziale di poter uscire dall’acqua sulla terraferma…dopo 40 minuti di nuoto forsennato sono riuscito a giungere a copertura delle correnti e lì è scattato l’incubo perchèon ritrovavo in acqua il mio compagno sono dovuto uscire sa una spiaggetta e camminando con 15 chili di peso e gli accessori su scogli appuntiti che mi hanno lacerato i calzari e stroppiato i piedi…per diverse centinaia di metri fino a quando non ho scorto il mio compagno a quel punto dopo aver ringraziato Dio l’ho chiamato urlando lui mi ha avvistato appena salito in barca ci siamo fatti cenno mi son rimesso le cose buttandomi leteralmente fra le onde e raggiungendo l’imbarcazione …appena arrivato l’ho abbracciato .Ragazzi che paura…il mare d’inverno c’è poco da fidarsi
d’inverno il mare cambia facilmente…bisogna guardare la sera prima le previsioni….oggi con 70cm d’onda mi sono stato dentro…e’inutile correre rischi per una pescata….a mare bisogna andarci per divertirsi….
@daniele_polparo wrote:
si quando non capivo nulla di pesca avevo la sagola attaccata alla cintura si era impigliata sotto uno scoglio ho lasciato andare la cintura che però mi aveva fatto un cappietto attorno al piede e mi teneva giu fortunatamente avevo il mio fido minilaser della omer e il mio sangue freddo nel tagliare tutto!
Daniele, leggendo questa tua esperienza mi è venuta in mente un’esperienza simile che ho vissuto l’estate di due anni fa quando sono andato a pesca in condizioni psicofiche non proprio perfette. Dopo aver catturato un grosso sarago in tana avevo paura che mi portasse l’asta in fondo e quindi persi tempo a cercare di estrarlo. Subito non ci riuscii e quindi decisi di risalire per tentare un’altra volta ma avevo tirato troppo l’apnea e nel cercare di risalire mi resi conto che la sagola del pallone era finita sotto uno scoglio e dal momento che era attaccata alla mia cintura e non era la mia sagola ma quella del mio amico che me l’aveva lasciata momentaneamente perchè lui si era allontanato con il gommone non riusci a sganciarla. Mi si era attarcigliata intorno alla cintura dei piombi. Non avevo nemmeno il coltello perchè pescavo con il gommone sulla testa. Insomma l’incidente capita proprio quando si smette di prendere tutte le precauzioni. Devo di che ciò che mi ha salvato la vita in quel momento è stato il corso di apnea e più precisamente il mio istruttore che ci faceva fare esercizi quando non avevamo più fiato. Avendo paura di sganciare la cintura dei piombi temendo che si attorcigliasse al piede ( come è successo a te) trovai la forza di riscendere per sganciare la sagola dallo scoglio. Se sono qui a raccontarlo è perchè l’operazione mi riusci, ma ti posso assicurare che quando decisi di riscedere sul fondo le mie contrazioni diaframmatiche erano già a mille. Mi salvai perchè il mio cervello mi ricordò quegli allenamenti e dentro di me mi convinsi che ce l’avrei fatta. Insomma mi attaccai a quelle poche molecole d’ossigeno ancora presenti da qualche parte nei miei polmoni. Ancora oggi quando ci penso, riprovo quella sensazione di morte imminente e oggi vado a pesca solo con la mia attrezzatura alla quale ho apportato le modifiche sfruttando la mia esperienza.
- Devi essere connesso per rispondere a questo topic.