stavo annegando

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  • #193740
    marco1982
    Partecipante

    più facile a dirsi che a farsi……….. 😮 😮 😮 😮 😮 😮 😮

    #193741
    Fulvio57
    Partecipante

    @marco1982 wrote:

    più facile a dirsi che a farsi……….. 😮 😮 😮 😮 😮 😮 😮

    Ne convengo, ma l’autocontrollo è alla base della nostra pericolosa attività .

    #193742
    MIRKO74
    Partecipante

    daniele ma che mi combini??!!mica avrai graffiato il mrcarbon?dai scherzo x fortuna è andato tutto bene…

    #193743
    Procidario
    Partecipante

    😯 😯 graziato da NETTUNO…sempre allerta sul fondo 😕 😉

    #193744
    Antodep
    Partecipante

    Danie ma che mi combini ❓ Grazie a dio è andata bene, quando ho letto
    mi sono venuti i brividi anche perché ho passato la stessa situazione tanti anni
    fa, dopo aver sparato ad una corvina in una grotta che conoscevo molto bene,
    lascio il fucile per salire prendere aria e tornare a recuperare il pesce, ero come al
    solito al limite del’apnea, quando mi giro e cerco di uscire qualcosa mi blocca, era
    la sagola del fucile attorcigliata intorno al piede, preso dal panico comincio a dare
    strattoni per cercare di liberarmi ma niente, x fortuna riesco ad avere un attimo di
    lucidità  afferro il coltello e finalmente riesco a tagliare la sagola, dopo di che non
    ricordo più nulla come se mi mancasse qualche minuto di ricordi per poi trovarmi
    a galla come se nulla fosse successo.Quando ci ripenso mi dico anto quanto eri
    co….ne quante volte hai rischiato di non raccontarla, perciò vi dico: sott’acqua
    sempre massima attenzione e maiiiiiiiiiiii tirare le apnee ❗ ❗ ❗

    #193745
    sub1
    Partecipante

    professore occhi aperti ❗ ❗
    danie’purtroppo questo capita,o per inconvenienti come il tuo,o per l’entusiasmo di catturare una bella preda,la cosa fondamentale e’rimanere “calmi” in qualsiasi situazione,l’agitazione ti fa’consumare molto ossigeno…
    queste cose le ho provate anch’io e mi hanno insegnato tanto…

    #193746
    dallisotto
    Partecipante

    Questo episodio, per fortuna finito bene ma che ci poteva costare un amico, mi porta alla solita riflessione: pescare in due, nel 99% dei casi non risolve questa situazione.
    A meno di star sopra il compagno e tuffandosi a fasi alterne, bastava essere 20 metri di lato e non avresti potuto fare nulla per salvarlo.
    E se anche quando sale va in sincope e magari rimane pancia sotto, prima di capire che qualcosa non va, te lo sei giocato.

    E’ una amar considerazione la mia, ovviamente, ma anche stare in due non mi fa sentire piu’ tranquillo contro certi inconvenienti.

    Nicola

    #193747
    dolphin81
    Partecipante

    Pescare in due e a fasi alterne è proprio ciò che andrebbe fatto vegliando sull’apnea del compagno. Chiaramente bisogna pescare con qualcuno che riesca a scendere dove scendiamo noi (e viceversa) altrimenti si rischia di lasciarci le penne in due nel tentativo di tirar su l’amico in difficoltà .
    Io pesco quasi sempre solo ma mi rendo conto che a profondità  impegnative sapendo che c’e’ qualcuno sopra di me mi aiuta a stare più sereno a vantaggio dell’azione di pesca oltre che della sicurezza.

    #193748
    submaro
    Partecipante

    @milangallo wrote:

    A quello che giustamente hanno già  detto gli altri, aggiungo una considerazione: ho letto da qualche parte che è sconsigliatissimo dopo un’apnea tirata al limite respirare in modo brusco e violento, ad ampi polmoni, appena dopo la risalita, perchè ciò potrebbe portare ad una sincope in superficie, successiva alla risalita di qualche secondo, cioè in un momento in cui il pescasub pensa di averla già  scampata. Non mi ricordo dove l’ho letto ma credo di ricordare che fosse una fonte abbastanza attendibile. Qualcuno di voi lo può confermare?
    Lo dico perchè leggendo le parole di Danielekuro ho notato che ha respirato in modo brusco e violento una volta arrivato in superficie.

    Hai toccato un punto importante che a volte viene sottovalutato o non è conosciuto, in mare possono accadere mille inconvenienti e come tutti sappiamo non bisogna mai tirare le apnee fuori dai limiti vedi contrazioni diaframmatiche, ma se come ha raccontato Daniele ci imbattiamo in un imprevisto che contro la nostra volontà  ci trattiene più del dovuto come ci dobbiamo comportare? E’ una manovra sicuramente difficile da attuare specialmente in una situazione di pericolo, dove il nostro cervello contrasta ogni tipo di movimento controllato e l’unica via d’uscita è una grande boccata d’aria fresca e ripetuta cosa da non fare assolutamente, come ha detto milanogallo possiamo incappare in una sincope da superficie, bene se dovesse accadere che durante la risalita le contrazioni del diaframma sono violente, numerose e non controllate appena arrivati in superficie bisogno tapparsi il naso con le dita e spalancare la bocca inspirando e trattenendo l’aria per alcuni secondi, così facendo il nostro organismo in carenza di aria, ricomincerà  a lavorare correttamente e non avremo la classica samba che anticipa la sincope da superficie, tutto questo potrebbe salvarci la vita tenetelo a mente.

    #193749
    pietrino
    Partecipante

    Che cosa dire a daniele….bene cosi’..pero’ non p so dirti bravo!!! anzi ti devo bacchettare forte e con questo colgo l’occasione per bacchettare tutti coloro che pensano di essere immuni da pericoli solo perche’ non siamo soli o peschiamo in coppia..etc etc..mi spiego meglio..daniele nel esporre la sua disavventura dice di essersi spinto su una battimetrica di circa dieci mt quasi fuori dalla sua portata. ..1° errore. aveva un apnea di circa 50 sec..scarsi…2° errore.. era fuori allenamento..3° errore… e’ risalito per forza maggiore a bomba …respirando violentemente appena riemerso… come sottolieato dal nostro amico submaro’..4° errore..come potete vedere la disavventura nasce gia’ dall’errata impostazione dell’azione di pesca e non dal fatto casuale dell’essersi impigliato con una pinna.il nostro amico daniele dimostra di non conoscere ancora bene i suoi limiti cosa che lo ha portato a strafare per le sue possibilita’ portandolo al limite delle sue prestazioni.se una persona sa di avere un apnea relativamente corta come possono essere 50 secondi..deve pescare in battimetriche di massimo tre / 4 mt in modo che basta una spinta verso l’alto e si e’ gia’ fuori e non fare tuffi a dieci e passa metri .si farebbe intempo ad arrivare sul fondo che gia’ devi risalire di tutta fretta…rischiando e vanificando qualsiasi metodologia di pesca.non si deve mai arrivare alle contrazioni ..anche se si e’ di fronte al dentice piu’ grosso del mediterraneo..perche’ poi rischiamo di azzardare ancora qualcosa in piu’ per non riuscire a staccarci dal fondo.non bisogna credere che anche se abbiamo un amico che pesca con noi..siamo in una culla…siamo certi che l’amico sia in grado di prestare soccorso con le tecniche giuste?non si faccia prendere a sua volta dal panico rischiando anche la sua vita?e’ in grado di arrivare alle nostre quote? ricordatevi sempre che in acqua possono esserci due tre ..dieci amici ma il vostro controllore siete voi…fidatevi prima di tutto di voi stessi e delle vostre capacita. poi fate affidamento sugli altri.spero che daniele ricordi sempre questa disavventura per non incorrere piu’ in errori del genere.il mare e’ bello ma spietato.non perdona errori e non fa sconti.fate sempre attenzione ragazzi . 😉

    #193750
    danielekuro
    Partecipante

    @pietrino wrote:

    Che cosa dire a daniele….bene cosi’..pero’ non p so dirti bravo!!! anzi ti devo bacchettare forte e con questo colgo l’occasione per bacchettare tutti coloro che pensano di essere immuni da pericoli solo perche’ non siamo soli o peschiamo in coppia..etc etc..mi spiego meglio..daniele nel esporre la sua disavventura dice di essersi spinto su una battimetrica di circa dieci mt quasi fuori dalla sua portata. ..1° errore. aveva un apnea di circa 50 sec..scarsi…2° errore.. era fuori allenamento..3° errore… e’ risalito per forza maggiore a bomba …respirando violentemente appena riemerso… come sottolieato dal nostro amico submaro’..4° errore..come potete vedere la disavventura nasce gia’ dall’errata impostazione dell’azione di pesca e non dal fatto casuale dell’essersi impigliato con una pinna.il nostro amico daniele dimostra di non conoscere ancora bene i suoi limiti cosa che lo ha portato a strafare per le sue possibilita’ portandolo al limite delle sue prestazioni.se una persona sa di avere un apnea relativamente corta come possono essere 50 secondi..deve pescare in battimetriche di massimo tre / 4 mt in modo che basta una spinta verso l’alto e si e’ gia’ fuori e non fare tuffi a dieci e passa metri .si farebbe intempo ad arrivare sul fondo che gia’ devi risalire di tutta fretta…rischiando e vanificando qualsiasi metodologia di pesca.non si deve mai arrivare alle contrazioni ..anche se si e’ di fronte al dentice piu’ grosso del mediterraneo..perche’ poi rischiamo di azzardare ancora qualcosa in piu’ per non riuscire a staccarci dal fondo.non bisogna credere che anche se abbiamo un amico che pesca con noi..siamo in una culla…siamo certi che l’amico sia in grado di prestare soccorso con le tecniche giuste?non si faccia prendere a sua volta dal panico rischiando anche la sua vita?e’ in grado di arrivare alle nostre quote? ricordatevi sempre che in acqua possono esserci due tre ..dieci amici ma il vostro controllore siete voi…fidatevi prima di tutto di voi stessi e delle vostre capacita. poi fate affidamento sugli altri.spero che daniele ricordi sempre questa disavventura per non incorrere piu’ in errori del genere.il mare e’ bello ma spietato.non perdona errori e non fa sconti.fate sempre attenzione ragazzi . 😉

    come nn darti e darvi ragione ragazzi.ho esagerato e ne ho pagato le conseguenze con un bello spavento.rimarro’ nelle mie batimetriche fino a quando nn saro’ certo di potere andare oltre.l’unica cosa che nn faro’ mai piu’ è utilizzare quegli elastici per le pinne che tengolo la scarpetta salda al piede,in quella situazione mi hanno fatto perdere secondi importanti prima di sganciarli.
    cmq sia oggi si riparte per favignana,con il fucile in mano e il cervello piu’ grande che mai!
    colgo ancora l’occasione per ringraziarvi per i vostri molteplici interventi!

    GRAZIE RAGAZZI

    #193751
    sevenice
    Partecipante

    @danielekuro wrote:

    @pietrino wrote:

    Che cosa dire a daniele….bene cosi’..pero’ non p so dirti bravo!!! anzi ti devo bacchettare forte e con questo colgo l’occasione per bacchettare tutti coloro che pensano di essere immuni da pericoli solo perche’ non siamo soli o peschiamo in coppia..etc etc..mi spiego meglio..daniele nel esporre la sua disavventura dice di essersi spinto su una battimetrica di circa dieci mt quasi fuori dalla sua portata. ..1° errore. aveva un apnea di circa 50 sec..scarsi…2° errore.. era fuori allenamento..3° errore… e’ risalito per forza maggiore a bomba …respirando violentemente appena riemerso… come sottolieato dal nostro amico submaro’..4° errore..come potete vedere la disavventura nasce gia’ dall’errata impostazione dell’azione di pesca e non dal fatto casuale dell’essersi impigliato con una pinna.il nostro amico daniele dimostra di non conoscere ancora bene i suoi limiti cosa che lo ha portato a strafare per le sue possibilita’ portandolo al limite delle sue prestazioni.se una persona sa di avere un apnea relativamente corta come possono essere 50 secondi..deve pescare in battimetriche di massimo tre / 4 mt in modo che basta una spinta verso l’alto e si e’ gia’ fuori e non fare tuffi a dieci e passa metri .si farebbe intempo ad arrivare sul fondo che gia’ devi risalire di tutta fretta…rischiando e vanificando qualsiasi metodologia di pesca.non si deve mai arrivare alle contrazioni ..anche se si e’ di fronte al dentice piu’ grosso del mediterraneo..perche’ poi rischiamo di azzardare ancora qualcosa in piu’ per non riuscire a staccarci dal fondo.non bisogna credere che anche se abbiamo un amico che pesca con noi..siamo in una culla…siamo certi che l’amico sia in grado di prestare soccorso con le tecniche giuste?non si faccia prendere a sua volta dal panico rischiando anche la sua vita?e’ in grado di arrivare alle nostre quote? ricordatevi sempre che in acqua possono esserci due tre ..dieci amici ma il vostro controllore siete voi…fidatevi prima di tutto di voi stessi e delle vostre capacita. poi fate affidamento sugli altri.spero che daniele ricordi sempre questa disavventura per non incorrere piu’ in errori del genere.il mare e’ bello ma spietato.non perdona errori e non fa sconti.fate sempre attenzione ragazzi . 😉

    come nn darti e darvi ragione ragazzi.ho esagerato e ne ho pagato le conseguenze con un bello spavento.rimarro’ nelle mie batimetriche fino a quando nn saro’ certo di potere andare oltre.l’unica cosa che nn faro’ mai piu’ è utilizzare quegli elastici per le pinne che tengolo la scarpetta salda al piede,in quella situazione mi hanno fatto perdere secondi importanti prima di sganciarli.
    cmq sia oggi si riparte per favignana,con il fucile in mano e il cervello piu’ grande che mai!
    colgo ancora l’occasione per ringraziarvi per i vostri molteplici interventi!

    GRAZIE RAGAZZI

    quoto pietrino e sono sicuro che tutto cio’ ti servira’ per il futuro …. 😉

    PS vorrei aggiungere ancora una volta il motto : un apnea è fatta bene quando in fase di riemersione potremmo stare ancora 20 o 30 sec. senza respirare e senza contrazioni !!!
    solo cosi’ si puo’ tenere un abbondante margine per l’imprevisto !!!!

    PS PS la pinna che si incastra tra le rocce capita piu’ spesso di quanto si pensi ….a me sara successo almeno 4 volte … senza grossi problemi ….

    PS PS PS anche la rottura di pinna in carbonio ….. è da tenere in considerazione !!! quindi lasciamo sempre tanto margine !!!

    #193752
    Alessandro V.
    Partecipante

    Credo che questa brutta esperienza ti permetterà  di salvarti la vita in tante altre piccole situazioni che altrimenti avresti sottovalutato!
    Grazie per aver condiviso la tua storia 🙂

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