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@Stabben7 wrote:
L’anno scorso sono stato punto ad una mano da questo simpatico pesciolino.Il dolore è una cosa atroce :'(
Io una decina di anni fa ho provato lo stesso dolore 🙁 .
in Croazia sui fondali sabbiosi ce ne sono a centinaia…. di solito quando arriviamo in qualche baia per il doveroso cazzeggio e pescata al tramonto faccio prima piazza pulita attorno alla barca catturandole a fondo con la tecnica della trainetta(con la canna chiaramente)….. sono talmente aggressive che spesso se ne catturano 2 alla volta, visto che se si allama una tracina sotto i 20cm di lunghezza e c’è qualche tracinone nei paraggi, quest’ultimo si ingoia letteralmente quella già allamata…. se poi me ne capita qualcuna a tiro non mi faccio scrupoli nel spararle dato che in zuppa sono ottime! Comunque sempre forbici a portata di mano e tagliare prima possibile la dorsale(sempre nera) e le due spine laterali sulle branchie….. attenzione all’ultimo raggio della dorsale, a volte sporge dal corpo di appena 1 o 2 millimetri, lo dico perché l’ho testato di persona, mentre le pulivo per prepararle alla cottura e le maneggiavo tranquillamente convinto di avere eliminato tutte le spine velenifere…… puntura sulla punta dell’indice e dito immerso per 2 ore in acqua caldissima! 🙁
qualunque cosa riesca a superare i 45/50 gradi ed a mantenerli per il tempo necessario a neutralizzare la tossina…… acqua calda, the, caffè, la testata del motore se sei in barca, un accendino, una sigaretta, le compresse di “caldo istantaneo” che citava Fulvio… McGyver userebbe una lente d’ingrandimento, focalizzando i raggi solari sul punto dolente 😉 nel caso di Chuck Norris sarebbe la tracina a soffrire orribilmente dopo averlo punto! 😉
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