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- Questo topic ha 32 risposte, 25 partecipanti ed è stato aggiornato l'ultima volta 10 anni, 3 mesi fa da teosub63.
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4 Agosto 2014 alle 20:51 #329402Fabio70Partecipante
@dallisotto wrote:
@lorenzino82 wrote:
ricevuto da un amico “Ieri è morto uno di noi, non uno di quelli che si buttano incoscientemente, non uno di quelli che “se ne fottono”, no; proprio uno di noi. Uno con una certa esperienza, la testa sul collo, un lavoro, una famiglia, una casa che stava ultimando lavorandoci in prima persona. Un bravo ragazzo come non ce ne sono molti. Eppure ieri è morto come nel nostro sport ne sono morti tanti: sincope. Per questo è importante sapere cosa è successo. Per filo e per segno. Per capire e far capire che in questo sport il confine tra vita e morte è sottilissimo.Sabato, Fabio e il suo compagno di pesca, trascorrono buona parte della giornata…(omissis). Il fucile ricade sul fondo. Fabio è a galla, a faccia in giù e privo di sensi. Morirà così e così verrà ritrovato.Ognuno tragga le sue deduzioni e poi, se volete, parliamone. Io penso che non ci sia una sola causa ed è questo l’aspetto più terribile e sottovalutabile.”
Quoto abbreviando il crudo messaggio che questo ignoto ha fatto pervenire a Lorenzo, cercando di sottolineare una cosa.
Una cosa che a molti di voi sembrerà ovvia, a qualcuno forse sembrerà anche scomoda; ma nei numeri è una cosa che è inoppugnabile.La morte per sincope, nel nostro sport, nel nostro mondo, colpisce i pescatori esperti, non i pivellini.
Da quando seguo il forum (4 anni ed oltre), ed ho quindi piu’ consapevolezza delle tragedie accadute, ricordo nessun caso di morte di un pescatore della domenica per sincope.Il pescatore della domenica non muore per sincope, perchè non sa cosa sia.
Perchè quando la gola inizia a farsi stretta per mancanza di ossigeno, torna su, anche se non ha ancora contrazioni diaframmatiche.
Perchè il pescatore della domenica a -23 non ci va, non sa come sia fatto un dentice e come si comporti in mare.Sembra paradossale, ma ripetiamo mille volte a tutti i ragazzi che entrano qua che prima di iniziare servirebbe fare un “bel” corso di apnea.
Ma ci crediamo davvero? Davvero siamo certi che quel corso salvi la vita? O piuttosto genera talvolta quella pseudo sicurezza che ci spinge “oltre”?La mia esperienza è limitata, quanto nella pesca tanto e soprattutto nell’apnea, ma una cosa l’ho vissuta e la posso testimoniare.
Ho pescato per anni senza aver fatto un corso di apnea, (senza mai prendere una sega, beninteso) ma ho la certezza di non aver mai rischiato neppure lontanamente una sincope.
Ho rischiato qualche barotrauma forse, per errata compensazione, o qualche colpo di ventosa.
Ho avuto qualche trauma alternobarico, ma che ho ancora per una conformazione un po’ stronza della tuba dx.Dopo il corso ho limato certi erroretti, ma ho anche aumentato la ricerca del limite, ho iniziato ad aspettare le prime contrazioni diaframmatiche, qualche volta anche le seconde.
Ho iniziato a fare qualche aspetto piu’ fondo (poca roba eh), pur prediligendo la poca acqua.
Ho iniziato ad entrare in mare anche con mare piu’ nervoso, con piu’ corrente magari.(continuando a non prendere una sega)Ho iniziato a perdere, in qualche modo, la genuina paura di quello che il mare è.
Ho nel cuore questo ragazzo e la sua famiglia.
Mi associo completamente alle tue considerazioni…anche secondo me è proprio così…
4 Agosto 2014 alle 21:10 #329403NikodemusMembroho scritto per una paginata..poi come capita spesso ho inviato..ma non è apparso in coda..
semplicemente.. Fabio R.I.P.4 Agosto 2014 alle 22:20 #329404dallisottoPartecipante@Nikodemus wrote:
ho scritto per una paginata..poi come capita spesso ho inviato..ma non è apparso in coda..
semplicemente.. Fabio R.I.P.Non volermene, ma sei una vera pippa.
In questo caso la tua opinione era preziosa, da degno rappresentante di una categoria rara, quella dei campioni.
5 Agosto 2014 alle 7:15 #329405rendilorPartecipanteAnch’io non ho potuto fare a meno di notare che gli esperti sono più soggetti ad incidenti, almeno per quanto concerne il fenomento della sincope. Io, per conto mio, mi riconosco nel “pescatore” descritto da dallisotto, da tutti i punti di vista: quote di immersione e tempi di apnea ridicoli, emersioni ai primi accenni di fame d’aria e cronica assenza di belle catture… Continuo a provare una sana invidia per chi fa sue belle prede e continuo a divertirmi imbiancando e facendomi prendere in giro per questo dagli amici…
Detto ciò, forse non conosco ancora il mio limite in acqua, ma non sono certo di volerlo conoscere. Il nostro sport è già abbastanza pericoloso per causa d’altri (penso ai natanti irrispettosi delle distanze, ad esempio); per quanto mi riguarda, spero di fare sempre il possibile per mantenere la mia attività nell’ottica di una sana passione, qualcuno mi aspetta a casa.
Rivolgo un pensiero a questo ragazzo e a chi lo sta piangendo.5 Agosto 2014 alle 8:25 #329406MR CarbonPartecipanteSono d’accordo con te Dallisotto….. Anche se e’ vero che e meglio sapere del malvagio, e sapere come evitarlo..invece di scoprirlo di prima persona.
5 Agosto 2014 alle 10:08 #329407TittiaPartecipanteDallisotto,
Come non quotarti…a me il mare spaventa tanto e non entro mai se non è piatto o quasi piatto e mi rendo conto che la paura mi rende più vigile, più attento alle cose che mi circondano tenendomi sempre in uno stato di allerta (anche per il pesce che non c’è) che mi fa consumare l’ossigeno in un nano secondo in due metri d’acqua, però forse è questa paura che mi evita di fare caxxate e di spingermi dove non penserei mai…molto spesso l’errore si cela sotto la sicurezza e la consapevolezza che ognuno ha nel fare le cose perchè inconsapevolmente di abbassa la guardia…
RIP Fabio.
5 Agosto 2014 alle 12:05 #329408makkiatPartecipante…mi spiace per fabio, per il figlioletto di soli 3 anni e per tutti i suoi familgiari ed amici.
Corsi o non corsi questa è la classica situazione da sincope e qui, purtroppo, l’unica vera sicurezza è il sistema di coppia (principio fondamentale nei corsi di apnea).
La pescasubacquea è uno sport strano dove l’esperienza e la sicurezza vanno molto spesso a braccetto con l’incoscienza e la sottovalutazione del pericolo insito in un ambiente che non ci appartiene, il mare. Questo a 1mt come a 30mt.
E’ sempre bene ricordarsi che, nonostante tutto, il liquido non è il nostro elemento.
Rip Fabio5 Agosto 2014 alle 14:38 #329409biro2323PartecipanteQueste notizie sono di una tristezza ineguagliabile, sarebbe bello rimanere ignoranti a riguardo per quello che causano nell’anima e nel cuore, ma non sarebbe giusto, quindi grazie a chi posta queste tragiche notizie che colpiscono tutti noi nell’intimo anche se ci fanno soffrire.
ho iniziato a febbraio con questo sport, e finora non ho ancora mai visto una “samba” o nulla del genere, tantomeno una sincope, anche se in piscina in allenamento arrivano di frequente a chi magari non riesce a sentire contrazioni per una propria predisposizione fisica particolare e tenta um “personal best” in statica o dinamica.
questa è per me ancora una realtà molto astratta e lontana, anche se so che è reale e presente.
Spesso, anche lontano dall’acqua mi ripeto una frase saggia che mi auta molto, carica di saggezza popolare (forse maltese) e molto sintetica che presenta il profilo di Mr carbon: “chi sbaglia in mare muore”.
Me la ripeto anche fra i tuffi spesso.se penso che per un mio errore in mare, mio figlio (14ANNI) che adesso sta dormendo di là potrebbe rimanere senza padre… non riesco a immaginarmelo….
Da febbraio è il terzo caso di cui mi avete portato a conoscenza.
Mi colpiscono sempre di più.Questi post sono indispensabili per farci riflettere.(almeno fanno riflettere me).
R.I.P.6 Agosto 2014 alle 0:06 #329410madmax70PartecipanteBuon viaggio Fabio!
6 Agosto 2014 alle 6:23 #329411PandasubPartecipanteFabio lo conoscevo anch’io e mi era rimasto impresso nei ricordi Xchè a differenza della maggior parte dei sub che sono bravi solo a raccontare “quanto” hanno preso e mai il “dove” lui non aveva alcuna remora nel descrivere i posti ed anche questo rendeva una discussione con lui estremamente piacevole
Era anche molto in gamba…troppo per aver commesso quella leggerezza di cui ho letto di aver interrotto una risalita per un pesce comparso improvvisamente e questo dimostra che NESSUNO di noi è immunne dal commettere un errore…e purtroppo nel nostro sport il 1° è anche l’ultimo
Se qlc è in grado di pubblicare il filmato della sua ultima discesa che sarebbe molto + istruttivo di tanti generici inviti alla prudenza destinati a rimanere inascoltati penso che farebbe una cosa utile (mi ci metto per 1° visto che pesco alle stesse quote)6 Agosto 2014 alle 7:03 #329412ns0ldierPartecipanteR.I.P 🙁 🙁 🙁
6 Agosto 2014 alle 10:25 #329413dallisottoPartecipante@makkiat wrote:
…mi spiace per fabio, per il figlioletto di soli 3 anni e per tutti i suoi familgiari ed amici.
Corsi o non corsi questa è la classica situazione da sincope e qui, purtroppo, l’unica vera sicurezza è il sistema di coppia (principio fondamentale nei corsi di apnea).
La pescasubacquea è uno sport strano dove l’esperienza e la sicurezza vanno molto spesso a braccetto con l’incoscienza e la sottovalutazione del pericolo insito in un ambiente che non ci appartiene, il mare. Questo a 1mt come a 30mt.
E’ sempre bene ricordarsi che, nonostante tutto, il liquido non è il nostro elemento.
Rip FabioPenso che il sistema di coppia sia utile solo (come dici tu) nell’apnea, e molto molto meno nella PIA.
Vorrei sapere, sincerità alla mano, quanti di noi vanno abitualmente in mare con un compagno, e soprattutto, anche se ci vanno, quanti usano il sistema di coppia vero, e cioe’: un solo fucile, una discesa a testa e l’altro che ci guarda da sopra.Se non fai cosi’, essere in due o piu’ non serve a niente.
E se dobbiamo dirla tutta, soprattutto se si pesca entro i dieci metri, essere in due uno sopra l’altro è controproducente ai fini della pescata, figuriamoci in pochissima acqua.D’altronde, leggo che la sincope la puoi avere in 20 metri o 1 metro: sarà pure vero, ma risalire da 1 metro è molto diverso che da 20.
6 Agosto 2014 alle 21:56 #329414NikodemusMembrodalli hai ragione..sono una pippa al computer..e non solo lì 🙂
Fabio non lo conoscevo bene..tanti amici in comune , qualche tavolata post- gara , due discorsi di gruppo…ma uno di noi 🙁
che dire… non mi sento un vecchietto , ma di “ragazzi” all’appello in più di 25anni di attività seria, me ne mancano..
di quasi tutti conservo nella mente i sorrisi ,le parole , gli sguardi sognanti nel raccontare le proprie emozioni nelle catture portate a termine..e in quelle innumerevoli andate in fumo 🙂
Ne ho vissuto tante.. dal mettere la mano sotto l’ascella ad un compagno di pesca , per farlo respirare senza ondeggiare sulla superficie , dopo un “tuffo” un pò troppo tirato… al levare la maschera ad un ragazzo e raccontargli gl’ultimi metri di risalita..perchè ad occhi chiusi e bocca serrata se l’era PERSI 😯6 Agosto 2014 alle 22:06 #329415NikodemusMembrodiciamo che erroneamente o meglio con superficialità , si crede da più parti , che una volta passati i 20.. 25 anni un pia , sia al 90% fuori pericolo B.O. 😕 … posso dire… BALLE ?!?
un pia è in continua crescita..soprattutto , sinchè non trova il suo personalissimo “muro di gomma” prestazionale..contro cui scontrarsi e poter dire : “..più fondo di così..non posso scendere..” oppure “..più lungo di così..non posso tirare l’apnea” 😯
a cavallo dei 30-38 anni si è al top in questa disciplina.. una bomba di miscela esplosiva potenza fisica,esperienza,capacità aerobiche..una vera macchina da pesci..ma.. c’è un ma… anzi diversi.
in una recentissima intervista su una nota rivista del settore..ho scritto che non bisogna dimenticare di essere mammiferi terrestri..in prestito all’elemento liquido 😯 questo siamo..
non siamo eterni in apnea..sì apnea , una cosa che va contro natura..siamo esseri viventi ,fatti per respirare..e fuori dall’acqua per giunta 🙂6 Agosto 2014 alle 23:05 #329416Fabio70Partecipante@dallisotto wrote:
@makkiat wrote:
…mi spiace per fabio, per il figlioletto di soli 3 anni e per tutti i suoi familgiari ed amici.
Corsi o non corsi questa è la classica situazione da sincope e qui, purtroppo, l’unica vera sicurezza è il sistema di coppia (principio fondamentale nei corsi di apnea).
La pescasubacquea è uno sport strano dove l’esperienza e la sicurezza vanno molto spesso a braccetto con l’incoscienza e la sottovalutazione del pericolo insito in un ambiente che non ci appartiene, il mare. Questo a 1mt come a 30mt.
E’ sempre bene ricordarsi che, nonostante tutto, il liquido non è il nostro elemento.
Rip FabioPenso che il sistema di coppia sia utile solo (come dici tu) nell’apnea, e molto molto meno nella PIA.
Vorrei sapere, sincerità alla mano, quanti di noi vanno abitualmente in mare con un compagno, e soprattutto, anche se ci vanno, quanti usano il sistema di coppia vero, e cioe’: un solo fucile, una discesa a testa e l’altro che ci guarda da sopra.Se non fai cosi’, essere in due o piu’ non serve a niente.
E se dobbiamo dirla tutta, soprattutto se si pesca entro i dieci metri, essere in due uno sopra l’altro è controproducente ai fini della pescata, figuriamoci in pochissima acqua.D’altronde, leggo che la sincope la puoi avere in 20 metri o 1 metro: sarà pure vero, ma risalire da 1 metro è molto diverso che da 20.
Infatti…è proprio così.
Nel 99,9% dei casi, andare in due, significa fare quattro chiacchiere in auto all’andata e al ritorno e…dividere i soldi della benzina…stop. In acqua, sappiamo benissimo che quasi sempre, uno è a destra e l’altro a sinistra… -
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